Per un’efficace Gestione dell’Energia nel Comune di Milano

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Transcript della presentazione:

Per un’efficace Gestione dell’Energia nel Comune di Milano una proposta di Città Costituzione all’Amministrazione del Comune di Milano Milano 17 gennaio 2012

Dal 31 ottobre 2011 la popolazione mondiale ha superato i 7 miliardi di persone GUARDA QUI

La necessità di energia è aumentata a livello mondiale del 46% negli ultimi 20 anni GUARDA QUI

87% 13% Fonti non rinnovabili Fonti rinnovabili 1990 20.500 Milioni di Ton. CO2 2010 29.500

IMPRONTA ECOLOGICA OVERSHOOT DAY

Per un’efficace Gestione dell’Energia nel Comune di Milano una proposta di Città Costituzione all’Amministrazione del Comune di Milano Milano 17 gennaio 2012

Sommario Il consumo di Energia: impegni del Comune verso la CE ed il Referendum cittadino per il risparmio energetico e l’ambiente Energia consumata a Milano, importanza dell’edilizia e impegni che ne derivano per il Comune Che fare? Istituire un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) Come valutare correttamente le alternative migliorative dell’efficienza energetica? Come reperire le risorse umane necessarie? Come reperire le risorse finanziarie necessarie? Proposte e valutazioni di massima sulle tipologie di intervento migliorativo per l’efficienza energetica

L’Energia è un bene prezioso ed il suo impiego richiede grande attenzione Ha un ruolo preponderante sulla Sostenibilità Ambientale: impatto sul clima per la produzione di gas serra (soprattutto,ma non solo, CO2) impatto sulla salute dei cittadini in seguito agli inquinanti prodotti (soprattutto,ma non solo,PM10 e PM 2,5 e NOx) consumo di risorse non rinnovabili

L’Energia costituisce anche un costo, spesso rilevante, nei bilanci sia comunali che dei cittadini La riduzione del suo consumo, tramite un miglioramento dell’efficienza energetica nei suoi molteplici impieghi, comporta pertanto un alleggerimento, che può essere significativo, nel bilancio del Comune e dei cittadini

L’Energia è oggetto di grande attenzione da parte della Comunità Europea/1 La Commissione Europea pone infatti la Questione Energetica in primissimo piano con raccomandazioni e prescrizioni nelle sue Direttive agli Stati membri: Pacchetto 20-20-20, Direttive sull’Edilizia, Direttive sull’Efficienza Energetica, sulle Rinnovabili, sulla Cogenerazione,ecc.

L’Energia è oggetto di grande attenzione da parte della Comunità Europea/2 Nelle raccomandazioni delle Direttive europee, le pubbliche Amministrazioni e gli Enti Locali hanno un ruolo molto importante in forza anche dell’esempio che possono dare. La nuova Direttiva sull’Efficienza Energetica,di prossima emanazione,ha richieste ancor più impegnative per le PA e gli EELL.

Proposta 2011/0172 (COD) di Direttiva Europea sull’efficienza energetica (che abroga le Direttive 2004/8/CE e2006/32/CE), in fase di approvazione dagli Stati Membri Art. 3: Obiettivi nazionali di efficienza energetica in linea con l’obiettivo di riduzione del consumo di Energia Primaria del 20% entro il 2020 (equivalente ad un risparmio di 368 Mtoe) Art. 4: Obiettivi specifici per gli Enti Pubblici: 4.1: da 1/1/2014 riqualificazione energetica del 3% annuo degli immobili di proprietà 4.3: entro 1/1/2014 inventario degli edifici di proprietà dell’Ente corredato di area in mq e prestazione energetica 4.4: promozione di un Piano di Efficienza Energetica con obiettivi specifici di risparmio e introduzione di un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) Art. 5: acquisto da parte dell’Ente solo di prodotti, servizi ed immobili ad alta efficienza energetica Articoli successivi: raccomandazioni relative ai tipi di impianti di riscaldamento/raffreddamento da adottare.

Cos’è il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) Lanciato dalla Commissione Europea il 29 gennaio 2008 per coinvolgere le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale. I sindaci dei Comuni firmatari si impegnano a: Superare gli obiettivi fissati per l’UE al 2020,riducendo le emissioni di CO2 mediante un adeguato Piano di Azione Predisporre un inventario base delle emissioni (baseline) come punto di partenza Presentare ed adottare formalmente un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) entro un anno dalla firma del Patto Adeguare la struttura organizzativa del Comune,al fine del perseguimento delle azioni necessarie ( SGE,Energy Manager) Mobilitare la Società Civile sui temi in gioco Reporting e Condivisione col Patto sui risultati ottenuti a scadenze prestabilite

A che punto è Milano col Patto dei Sindaci? Letizia Moratti fu presente a Bruxelles per firmare, il 29 gennaio 2008, il Patto dei Sindaci, che impegnava gli stessi al superamento degli obiettivi formali fissati per l’UE al 2020, e ad un programma di interventi con tempi definiti, tra cui: entro 6 mesi dalla firma ,il Consiglio Comunale deve far suo, con apposita delibera, l’impegno sottoscritto dal Sindaco a Bruxelles  scadenza non rispettata e delibera tuttora mancante entro un anno presentazione ed approvazione in Consiglio Comunale del PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) e trasmissione dello stesso all’UE per l’approvazione  scadenza non rispettata del PAES esiste un importante documento, datato novembre 2009 ed elaborato da AMAT (Agenzia Mobilità, Ambiente,Territorio), in collaborazione con IEFE della Bocconi e promosso dall’Assessore allora in carica Edoardo Croci  non è chiaro che fine abbia fatto e Croci è stato sfiduciato dalla precedente Amministrazione E’ stato nominato l’Energy Manager del Comune,ma come adempimento puramente formale, senza risorse, senza obiettivi ed in posizione di bassa rilevanza nell’organigramma del Comune A livello regionale è stato elaborato nell’estate 2007 il “Piano strategico delle tecnologie per la sostenibilità energetica della Lombardia” in collaborazione con CESTEC e Ernst&Young, che contiene un’analisi piuttosto dettagliata delle tecnologie da implementare con previsioni quantitative di abbattimento CO2 e costi corrispondenti  e poi? (boh!) Alcuni interventi sono stati effettuati con risultati da verificare nel settore della Mobilità Sostenibile ma, a quanto sappiamo, poco o nulla nel campo dell’efficienza e del risparmio energetico nel campo dell’edilizia pubblica e non (salvo nuove megarealizzazioni tipo CityLife)

Altre città italiane impegnate nel Patto dei Sindaci (Legambiente, Clima in Comune 2011,febbraio 2011) TORINO: PAES approvato con la previsione di obiettivi ed azioni dettagliati, riduzione emissioni al 2020 - 28,6% rispetto al 2005, azioni di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti, piano sui trasporti ed estensione del teleriscaldamento urbano con impianti di cogenerazione GENOVA: PAES approvato, riduzione emissioni al 2020 - 23,7%, puntando sull’incremento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio sia proprio che privato (norme più stringenti nel nuovo Regolamento Edilizio), e su razionalizzazione del sistema dei trasporti (Piano Urbano della Mobilità), fotovoltaico su scuole e impianti sportivi.

L’adozione di un Piano per l’Energia Sostenibile Tra i 5 Quesiti Referendari cittadini, approvati a grande maggioranza, lo scorso giugno, il 4° riguardava l’Energia, e richiedeva: L’adozione di un Piano per l’Energia Sostenibile ed il Clima (PAES) L’inclusione di 5 interventi ben definiti relativi al Riscaldamento / Isolamento termico degli edifici

Referendum n° 4 risparmio energetico e riduzione dei gas serra Il quesito: volete voi che il Comune di Milano adotti il Piano per l’Energia Sostenibile ed il Clima che lo impegni negli obiettivi europei di riduzione di almeno il 20% dell’emissione di gas responsabili dell’effetto serra nel dimezzamento delle principali emissioni inquinanti connesse al riscaldamento degli edifici? All’interno del Piano devono essere previsti i seguenti interventi: Conversione entro il 2012 di tutti gli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio degli immobili comunali Conversione degli impianti di riscaldamento domestico alimentati a gasolio fino alla loro completa eliminazione entro il 2015 Previsione della classe di massima efficienza energetica come standard di costruzione per tutti i nuovi edifici e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili Promozione e diffusione del teleriscaldamento, utilizzando fonti rinnovabili e tecnologie ad alta efficienza, al fine di raggiungere almeno 750.000 abitanti equivalenti (?) entro il 2015 Concessione di incentivi per la demolizione e ricostruzione (“rottamazione”) degli edifici a maggior inefficienza energetica e privi di valore storico ed architettonico attraverso premi volumetrici.

Quali sono le fonti di Energia? Primarie Combustibili fossili (carbone,gas, petrolio) Rinnovabili (geotermico,solare,eolico, biogas, rifiuti) Derivate Elettricità Calore Idrogeno

Produzione e utilizzo dell’Energia Centralizzata Centrali termoelettriche Centrali idroelettriche Centrali di Teleriscaldamento Distribuita Centrali termiche negli edifici Centrali frigorifere Impianti di cogenerazione Fonti rinnovabili UTILIZZO da parte di utenze Residenziali Terziario Industriali Trasporti Pubbliche ammin. edilizia pubblica servizi

Impatti del Consumo di Energia sull’Ambiente e sull’Economia Relativi a . Uso di risorse fossili limitate . Costi inerenti alla realizzazione degli impianti ed al loro utilizzo . Inquinamento ambientale per gas e polveri, emessi da: riscaldamento/condizionamento trasporti attività produttive

Concentrazione dell’attenzione sul settore civile Da quanto fin qui illustrato emerge con evidenza l’importanza di concentrarsi in primo luogo sul settore civile: . Residenziale . Terziario . Pubblica Amministrazione Con particolare attenzione al riscaldamento degli edifici Non si considera qui il settore dei trasporti, già oggetto di grande attenzione

Impegno del Comune verso l’interno Monitorare i consumi Mappare gli usi (uffici,scuole,trasporti,servizi) Pianificare gli interventi definendo gli obiettivi da raggiungere e indicando le risorse necessarie Attuare gli interventi pianificati Verificare il raggiungimento dei risultati attesi ed attuare interventi correttivi in caso di scostamento

Impegno del Comune verso l’esterno Nelle aziende controllate e partecipate . dare indirizzi precisi . controllare i risultati Nei confronti della cittadinanza . definire regole e norme . istituire controlli efficaci Con azioni continue di informazione e formazione volte a promuovere una più profonda consapevolezza di come sia in gioco il destino delle generazioni future

Politica Energetica forte CHE FARE? In conseguenza di quanto detto, occorre che il Comune di Milano adotti una Politica Energetica forte con obiettivi chiari e precisi, procedure e metodi che ne assicurino il raggiungimento e controlli e verifiche periodici dell’avanzamento.

Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) COME FARE? Il primo obiettivo consiste nell’Adozione da parte del Comune di un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) Come definito nella nuova Norma ISO 50001, con la relativa Guida all’Applicazione e come fortemente raccomandato all’Articolo 4.4 della nuova Direttiva Europea

Requisiti del Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) - 1 Impegno assunto dal top management (sindaco,assessori e direttori coinvolti) 2. Definizione di una Politica energetica disponibile al pubblico 3. Formulazione di un Piano d’azione, in base a: Raccolta di dati relativi a: . Consumi analitici storici e previsti . Mappatura delle utenze coi relativi consumi . Identificazione delle persone le cui attività impattano sull’energia . Identificazione delle opportunità di risparmio energetico 4. Definizione di obiettivi specifici, relative priorità e piani d’azione per realizzarli

Requisiti del Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) - 2 5. Attuazione del piano . Definizione di ruoli,responsabilità ed autorità a partire dall’Energy Manager responsabile dell’attuazione . Definizione delle risorse umane e finanziarie necessarie . Formazione del personale addetto . Individuazione di competenze esterne disponibili,ove necessario . Definizione di un sistema adeguato di comunicazione all’interno e all’esterno del Comune . Realizzazione del Piano operativo e suo controllo relativo a: . Progettazione . Approvigionamento . Esercizio . Manutenzione

Requisiti del Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) - 3 6. Verifica . Monitoraggio dei nuovi consumi, attraverso loro misurazione e confronto con quelli storici . Rilevamento degli scostamenti rispetto al progetto ed interventi correttivi attraverso processi di Audit Interno . Comunicazione a tutti gli stakeholders (Comune, cittadinanza,Associazioni) 7. Riesame ed eventuale miglioramento, da parte dell’Alta Direzione, del Sistema di Gestione dell’Energia

Valutazione delle alternative COME FARE? Da subito avviare il secondo obiettivo primario, consistente nell’adozione di una procedura per la Valutazione delle alternative In modo da scegliere in modo corretto tra le varie opzioni possibili che si presentano per ogni scelta di intervento generale o particolare, in base ad un sistema di analisi Costi / Benefici

VAN “Valore Attuale Netto” COME FARE? Date le limitate risorse finanziarie, il primo criterio di valutazione è economico, in modo da concentrarsi sugli interventi che, a pari investimento, garantiscono il miglior risultato, Strumento principe per la valutazione degli investimenti relativi è il VAN “Valore Attuale Netto” ottenuto attraverso il bilancio economico di tutti i costi e benefici economici (maggiori ricavi o minori costi di esercizio), nell’intero arco di vita dell’investimento (LCC “Life Cycle Cost”)

VAN Valore Attuale Netto E’ un sistema adottato universalmente nelle aziende, ma non sempre impiegato nelle Amministrazioni Pubbliche e negli Enti Locali Se si confrontano in modo corretto un impianto di produzione di Fonti Rinnovabili con un intervento di Efficienza Energetica, si troverà il più delle volte che il costo del Megawattora prodotto è di gran lunga superiore al costo del Megawattora risparmiato, ossia del Negawattora.

VAN Valore Attuale Netto Nel caso di investimenti importanti e/o tempi di ritorno dell’investimento lunghi, per assicurare una valutazione attendibile è necessario ricorrere a tecniche più sofisticate Analisi di sensitività o “Option Value” che tengano conto dell’aleatorietà di fattori economici determinanti quali ad esempio: Il prezzo dell’energia nelle sue diverse forme Il costo del denaro previsto negli anni a venire

VAN Valore Attuale Netto Oltre ai fattori economici può talora presentarsi la necessità di tenere in conto altri fattori ambientali e sociali La cui valutazione quantitativa ed obiettiva, tale da evitare possibili distorsioni, è ben più difficile. Esistono tuttavia numerosi studi, reperibili in letteratura ed in Internet, con stime dei Costi Esterni (Esternalities) ambientali e sociali che possono aiutare ad orientare le scelte.

Indicatori per la valutazione Sulla base di questi criteri è anche possibile definire degli indicatori del tipo: Investimento richiesto per MW o MWh prodotto o risparmiato Che costituisce una guida preliminare per una corretta selezione iniziale tra le varie tecnologie disponibili Tali Indicatori dovrebbero essere usati nella Lista delle Opzioni di Risparmio Energetico adottata all’interno del SGE

Le Risorse umane necessarie Oggi le Pubbliche Amministrazioni incontrano spesso rilevanti difficoltà, nell’adempiere a quanto precedentemente indicato, a causa del limite esistente nelle proprie Risorse Umane di quantità, qualità e competenza adeguate ma a ciò si potrebbe far fronte ricorrendo a Competenze esterne eventualmente a costo zero, facendo ricorso al volontariato

La Banca delle Competenze Data la complessità e la varietà delle discipline tipiche del settore Energia e delle sue applicazioni, le Competenze di adeguato livello non sono sempre disponibili. Occorre pertanto predisporre una Banca delle Competenze Con un catalogo delle competenze professionali esistenti all’interno della PA o disponibili ed accessibili al di fuori (Università,Associazioni e simili) Si veda la ricerca effettuata nel 2008 da EnergyLab Foundation per la Lombardia

Le risorse finanziarie necessarie Data la scarsità crescente delle risorse finanziarie disponibili nel bilancio dei Comuni per affrontare i costi degli interventi di Efficienza Energetica (il cui esborso iniziale può essere importante, mentre il recupero è dilazionato negli anni futuri), è possibile ed auspicabile ricorrere al Finanziamento di terzi degli interventi (FTT)

Come può una PA finanziare gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica? FTT o Finanziamento tramite Terzi, detto anche TPF o Third Party Financing, è una forma di Project Financing fornito da apposite società di Servizi Energetici, dette ESCo (Energy Services Company) Con particolari forme contrattuali, la ESCo propone alla PA di realizzare un intervento di miglioramento energetico, assumendone in proprio tutti i costi, impegnandosi alla successiva gestione dell’impianto o edificio per un certo numero di anni, durante i quali l’impianto è di sua proprietà, ed in cui recupera i costi sostenuti coi risparmi realizzati e offre anche la garanzia sui risultati da ottenere.

Cos’è una ESCo? Una ESCo dispone di un Know How che le permette di progettare, realizzare e condurre interventi che prevedono l’utilizzo di tecnologie di punta, ad alto impatto in termini di efficienza energetica Una ESCo ha accesso a finanziamenti bancari o di altro genere, che le permettono di affrontare le spese upfront dell’investimento. Nel corso degli anni della sua gestione, la ESCo recupera l’investimento fatto e talvolta garantisce un esborso annuo dalla PA alla ESCo, inferiore a quanto la PA spendeva precedentemente per pagare le bollette energetiche. Al termine del periodo di gestione ESCo, l’impianto o edificio, diventa di proprietà della PA, che, da quel momento in poi gode totalmente del risparmio realizzato nei consumi energetici e quindi nella spesa per le bollette.

Il meccanismo del finanziamento, mediante ESCo (fonte AGESI)

Vantaggi per il Paese . Si riducono le emissioni di CO2 nell’atmosfera . Si riduce il consumo di combustibili fossili primari e quindi, soprattutto in Italia, che ne dipende pesantemente, la spesa per il loro rifornimento . Si sviluppano, attraverso la ESCo, gli investimenti privati e quindi l’occupazione

Vantaggi per il Comune . Non si espone finanziariamente . Libera risorse interne . Si solleva dalla responsabilità della gestione e sicurezza dell’impianto negli anni di gestione ESCo dello stesso . Può formare nel tempo il suo personale che condurrà l’impianto al termine del periodo di gestione ESCo . Realizza un risparmio nella spesa di approvvigionamento dell’energia.

Proposte e valutazioni di massima sulle diverse tipologie di intervento . Non è facile presentare proposte sugli interventi specifici da realizzare data la vastità del campo in cui si opera. . Le scelte d’altronde dovranno essere fatte nell’ambito dell’SGE del Comune sulla base dei dati analitici dei consumi energetici e della mappatura dei diversi usi. . Ci si limiterà quindi ad alcune valutazioni e raccomandazioni di massima in tema di scelta per produzione e uso dell’energia

Energie rinnovabili . Pur riconoscendo il valore del “Pacchetto 20-20-20”, va richiamata l’attenzione sull’importanza della valutazione economica, che generalmente non pone questi interventi in testa alla graduatoria delle priorità, specialmente per il fotovoltaico. . Va infatti anche tenuto presente che i ricchi incentivi ad esso connessi e che giocano un ruolo importante nella valutazione economica dell’intervento, vengono poi pagati dai cittadini nelle bollette dei consumi di energia elettrica. Si raccomanda in conclusione al Comune: . lasciare a Stato e Regione il compito della promozione del fotovoltaico attraverso gli incentivi . procedere al loro utilizzo solo dopo aver fatto bene i conti

Teleriscaldamento . Si tratta di interventi richiedenti un forte investimento iniziale ed un lungo tempo di ritorno, che richiedono una valutazione molto attenta e prudente dei vari fattori in gioco nel futuro (costo del denaro e prezzo dei combustibili impiegati e dell’energia elettrica) . Sono di grande interesse per l’Azienda Municipalizzata che li intraprende, perché legano l’utente in un monopolio naturale, tra l’altro non ancora adeguatamente regolamentato. . Raccomandiamo quindi un accurato confronto con la cogenerazione distribuita e con le caldaie a condensazione ad alto rendimento e le pompe di calore.

Cogenerazione distribuita - 1 . La produzione combinata di energia elettrica e calore è un metodo di produzione ad altissima efficienza perché utilizza tutto il calore residuo dalla produzione di energia elettrica, che altrimenti andrebbe disperso. . E’ una tecnologia consolidata ed applicabile con potenze da pochi kW a parecchi MW . Dovrebbe quindi essere sempre adottata in tutte le utenze con consumi di elettricità e calore di una certa entità e costanza nel tempo

Cogenerazione distribuita - 2 . Richiede un buon livello di competenza in tutte le fasi di progettazione, realizzazione e gestione . Si presta quindi particolarmente alla realizzazione con finanziamento di terzi attraverso ESCO specializzate. . Richiede che la Rete di distribuzione dell’elettricità sia “intelligente” quindi in grado di gestire in modo efficace la molteplicità di “scambi puntiformi” nell’area cittadina: Smart Grid

L’Efficienza energetica nell’edilizia di Milano . L‘edilizia è la principale fonte di consumi energetici e di CO2 (ove si consideri che l’elettricità consumata è prodotta prevalentemente in centrali che bruciano combustibili fossili) . Ha il massimo potenziale di miglioramento in termini di costi/benefici . E’ quindi l’obiettivo primario sia delle Direttive Europee che del Referendum cittadino sul risparmio energetico, che contempla tra l’altro: . l’adozione della più alta classe di risparmio energetico per gli immobili nuovi . la “rottamazione” degli immobili “irrecuperabili” o recuperabili con costi proibitivi

Cosa fare per l’Efficienza Energetica negli immobili comunali? . Inventariare tutti gli immobili comunali, come richiesto dalla nuova Direttiva Europea . Inventariare tutte le relative centrali termiche . Censire consumi e costi dell’energia impiegata nelle sue diverse forme, per ogni immobile . Determinare i relativi indicatori Specifici di Consumo (Wh/mq) . Effettuare le relative Certificazioni Energetiche, con diagnosi e individuazione degli interventi in ordine di priorità . Preparare un Piano degli Interventi di Riqualificazione nell’ambito del SGE Comunale Da notare che la nuova Direttiva Europea, in fase di approvazione, richiede la riqualificazione del 3% annuo del patrimonio edilizio comunale

Cosa fare per l’efficienza energetica nell’edilizia privata della città? . Rafforzare la richiesta di Certificazione Energetica degli immobili . Rivalutare il Regolamento Edilizio con la classe massima di efficienza energetica per il nuovo (come indicato dal Referendum già citato) . Studiare appropriati incentivi per facilitare gli investimenti necessari . Effettuare ispezioni di verifica nel corso dei lavori di costruzione dell’immobile in modo da controllare che le prescrizioni progettuali siano rispettate . Per l’esistente promuoverne la Riqualificazione con l’utilizzo degli incentivi esistenti, individuandone eventualmente altri che non siano onerosi per il Comune

Impianti di riscaldamento in immobili comunali . Occorre definire ed approvare un piano di sostituzione delle caldaie esistenti a gasolio in caldaie a metano ad alto rendimento (a condensazione) . Installare, ovunque possibile, valvole termostatiche o termostati ambiente, regolabili solo con apposita chiave . Installare, nei locali, termometri per il rilevamento e la verifica delle temperature ambiente, scegliendo un responsabile della taratura e lettura periodica degli strumenti . Verificare attentamente e sistematicamente l’efficienza degli impianti e le modalità di gestione, per individuare possibilità di miglioramento . Verificare la possibilità e convenienza dell’utilizzo di pompe di calore, utilizzabili anche per il condizionamento estivo . Utilizzare FTT a copertura del costo degli investimenti relativi

Impianti di riscaldamento nell’edilizia privata . Censimento delle caldaie a gasolio ancora esistenti e promozione della sostituzione con caldaie a metano ad alto rendimento (a condensazione) utilizzando gli incentivi esistenti . Verificare possibilità e convenienza dell’adozione di impianti di cogenerazione distribuita negli immobili di maggior dimensione . Negli immobili con condizionamento estivo verificare possibilità e convenienza dell’adozione di impianti a pompa di calore . Promuovere (o meglio,prescrivere nel Regolamento Edilizio) per tutte le nuove costruzioni, . impianti di riscaldamento a bassa temperatura (45-50 °C) . adozione di sistemi di Termoregolazione, Contabilizzazione e Ripartizione della spesa di riscaldamento tra i condomini . Promuovere presso i privati, ove necessario, l’impiego di FTT tramite ESCo a copertura dell’investimento iniziale richiesto

Pompe di calore Le macchine frigorifere per gli impianti di condizionamento estivo, che hanno la funzione di trasferire (“pompare”) il calore da una temperatura più bassa ad una più alta, con un certo consumo di energia elettrica integrativa, possono funzionare anche, invertendo il ciclo, per il riscaldamento a Pompa di calore, prelevando buona parte del calore richiesto, dall’ambiente, quindi con una significativa riduzione dei consumi complessivi di energia E’ auspicabile quindi che in tutti i nuovi immobili, dove è previsto il condizionamento estivo, venga promosso (o, meglio, prescritto nel Regolamento Edilizio) l’impiego di un impianto a pompa di calore, in quanto capace di condizionare e riscaldare l’immobile con efficienza energetica massima. Esistono due tipi di Pompe di calore, ad aria o ad acqua di falda.

Pompe di calore ad acqua di falda . Milano ha l’enorme vantaggio di disporre di una falda acquifera a bassa profondità (ne sanno qualcosa i costruttori di box interrati) ed a temperatura costante di 10-12 °C, quindi ben superiore alle temperature minime invernali, che costituisce una gran risorsa da utilizzare ogni qual volta possibile. . Infatti poiché il consumo di energia elettrica richiesto per “pompare” il calore dalla temperatura più bassa a quella più alta è proporzionale alla differenza tra le due temperature, è necessario adottare corpi riscaldanti a bassa temperatura (pannelli radianti, ventilconvettori) ed utilizzare fonti di calore a temperatura più alta . Questo è il grande vantaggio delle pompe di calore ad acqua di falda rispetto a quelle ad aria, al prezzo di una maggior complessità dell’impianto (pozzo e condutture per l’accesso all’acqua di falda).

Mario de Renzio e Luciano Bavestrelli CREDITI e RIFERIMENTI La proposta per l’adozione di una politica energetica per il Comune di Milano è una iniziativa dell’Associazione Città Costituzione, sviluppata dal gruppo dedicato al Forum Internazionale sulla evoluzione della Città Metropolitana, ideata e redatta dagli Ingg. Mario de Renzio e Luciano Bavestrelli Il testo della proposta si trova sul sito di Città Costituzione all’indirizzo: www.cittacostituzione.org Per ogni approfondimento relativo alla proposta è possibile contattare la segreteria dell’Associazione o i suoi redattori ai seguenti indirizzi mail: derenzio.firemi@iol.it luciano.bavestrelli@gmail.com

CREDITI e RIFERIMENTI ssoliano@gmail.com Per saperne di più sull’organizzazione del Forum Internazionale sulla Evoluzione Sostenibile della Città Metropolitana – Mi +S si può fare riferimento a Stefano Soliano al seguente indirizzo mail: ssoliano@gmail.com Le attività preparatorie del Forum si trovano anche sul Network dedicato http://forumsostenibilita.ning.com/ a cui è possibile iscriversi liberamente per partecipare ai lavori o anche solo per tenersi aggiornati