FATTORE LAVORO SERVIZI BANCARI-LOCAZIONE Corso di Ragioneria Generale II Esercitazione
RAPPORTO LAVORATIVO Acquisizione dei servizi delle risorse umane instaurazione di rapporti di lavoro subordinato o di collaborazione professionale Due tipologie di rapporto lavorativo: Lavoro dipendente Lavoro autonomo
Obblighi del datore di lavoro: LAVORO DIPENDENTE Obblighi del datore di lavoro: Corrispondere le retribuzioni mensili (busta paga) Obblighi assicurativi Obblighi previdenziali
SOSTITUTO D’IMPOSTA LAVORO DIPENDENTE Nel liquidare le retribuzioni il datore del lavoro riconosce in busta paga degli emolumenti relativi ai contributi assistenziali (assegni familiari) dovuti al lavoratore dall’ INPS e anticipati dal datore di lavoro (credito nei confronti dell’INPS); Nel corrispondere le retribuzioni, il datore di lavoro trattiene dalla paga le somme che i dipendenti dovrebbero versare all’erario o all’INPS e si occupa di versarle in sostituzione dei lavoratori (debito nei confronti dell’INPS) SOSTITUTO D’IMPOSTA
IL SOSTITUTO D’IMPOSTA E’ Colui che si sostituisce temporaneamente allo Stato come percettore d’imposta, assumendo l’obbligo di versare quanto trattenuto
I rapporti con gli enti previdenziali e assicurativi: Oneri sociali a carico del datore di lavoro (INPS); Oneri sociali a carico dei lavoratori (trattenuti in busta paga); Oneri sociali a carico dell’INPS (assegni familiari); Oneri assicurativi a carico del datore di lavoro (INAIL);
LA BUSTA PAGA SI ARTICOLA IN: Paga base + Assegni familiari Retribuzione lorda Integrazioni - Ritenute previdenziali Ritenute fiscali Retribuzione netta
PER IL DATORE DI LAVORO: Al momento della liquidazione della paga mensile si osservano: Un costo pari alle retribuzioni lorde; Un credito verso l’INPS per gli assegni familiari; Un debito verso i lavoratori pari alle retribuzioni lorde;
PER IL DATORE DI LAVORO Al momento della corresponsione delle retribuzioni nette si osservano: L’estinzione del debito verso i lavoratori; Un debito verso l’INPS per le trattenute previdenziali; Un debito verso l’Erario per le trattenute fiscali; Un’uscita di cassa pari alle retribuzioni nette;
PER IL DATORE DI LAVORO Il giorno 16 del mese seguente si osservano: Il costo per gli oneri previdenziali a carico del datore di lavoro; Le uscite per il saldo della posizione netta verso l’INPS e verso l’Erario;
PER IL DATORE DI LAVORO Alla fine dell’anno si registrano: Il debito relativo ai contributi assicurativi (INAIL); L’accantonamento TFR;
LA PARCELLA DEL PROFESSIONISTA Le prestazioni di servizi erogate nell’ambito dell’esercizio di arti e professioni disciplina IVA. Nel pagamento di una prestazione è obbligatorio corrispondere in aggiunta al prezzo pattuito i contributi previdenziali nella misura prevista dalla legge.
IL CORRISPETTIVO DOVUTO AL PROFESSIONISTA COMPRENDE: Prezzo della prestazione + Contributi previdenziali IVA
Lo Stato chiede all’impresa acquirente dei servizi di operare come sostituto d’imposta, trattenendo una parte del corrispettivo dovuto a titolo di acconto sulle imposte dovute dal professionista RITENUTA D’ACCONTO
LA RITENUTA D’ACCONTO La ritenuta d’acconto si calcola nella misura del 20% del corrispettivo dovuto al netto dei contributi previdenziali
FATTURA DEL PROFESSIONISTA ESEMPIO Onorari 2.500 Contributi previdenziali (2%) 50 Imponibile iva 2.550 Iva 510 Totale 3.060 Ritenuta d’acconto (su 2.500) 500 Netto a pagare 2.560
SERVIZI BANCARI La struttura del mercato e le prassi commerciali rendono necessario l’utilizzo dei servizi erogati dalle banche. La fruizione di tali servizi consente di semplificare la gestione degli incassi e dei pagamenti. Il rapporto contrattuale fondamentale che si intrattiene con una banca è il conto corrente, un contratto con cui la banca assume l’incarico di compiere operazioni di pagamento e riscossione di somme di denaro per conto del cliente. Caratteristica del rapporto è il versamento di denaro da parte del cliente, a fronte del quale la banca corrisponde interessi attivi periodici, accreditandoli al conto del cliente.
GLI INTERESSI L’interesse è il corrispettivo che un soggetto deve ad un altro per aver goduto della disponibilità di denaro prestatogli. L’interesse è proporzionale al tempo ed all’entità della somma prestata. Il tasso di interesse è espresso in termini percentuali, con l’indicazione del periodo do riferimento (5% annuale, 3% trimestrale, etc.). Nella prassi, quando si omette l’indicazione dell’intervallo di tempo di riferimento il tasso si considera annuale.
L’INTERESSE È REGOLATO DALLA SEGUENTE LEGGE MATEMATICA: CALCOLO INTERESSI C x i x g 36000 dove: I è l’interesse maturato C il capitale su cui si calcola l’interesse i è il tasso di interesse g è il numero dei giorni La formula indicata si riferisce al cosiddetti “anno commerciale” che convenzionalmente si considera di 360 giorni.
Versamento di denaro All’apertura del conto corrente il cliente versa del denaro alla banca, che diventa debitrice nei suoi confronti. Il fenomeno è identico ogni qual volta si effettua un versamento in contanti. All’uscita certa, corrispondente alla riduzione della disponibilità monetaria, che si accredita al conto CASSA, corrisponde un aumento delle attività costituito dal credito nei confronti dell’istituto bancario, addebitato al conto BANCA C/C.
Prelevamento di denaro Il prelevamento di denaro è un fenomeno opposto a quello del versamento. Dal punto di vista contabile, dà luogo a una scrittura opposta. Talvolta, ove previsto contrattualmente, per queste operazioni la banca addebita delle spese.
L’estratto conto periodico Con periodicità stabilita contrattualmente, di solito trimestrale, la banca ricostruisce tutti i movimenti del conto corrente, calcola gli interessi e le commissioni spettanti, effettua sul conto corrente le scritture conseguenti ed invia al cliente un prospetto riassuntivo dell’operazione, detto “estratto conto”. L’impresa cliente deve procedere alle connesse scritture contabili. In genere la banca effettua sul conto del cliente un’unica scrittura contabile corrispondente alla somma algebrica tra le spese dovute dal cliente e gli interessi a questi spettanti.
LOCAZIONE La locazione è il contratto con il quale una parte (definita “locatore”) si obbliga a far godere un bene (sia mobile che immobile) all'altra (“conduttore” o “locatario”), per un periodo di tempo determinato, in cambio di un corrispettivo in denaro. La locazione è un contratto “a effetti obbligatori”, poiché da esso non deriva l’acquisizione in capo al destinatario di alcun diritto reale sul bene, bensì semplicemente il diritto di godere e di usare quel bene per un tempo determinato e solo per l’uso consentito e specificato nel contratto medesimo. Il primo obbligo che incombe sul locatore, ai sensi dell’art. 1575 c.c., è quello di consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione.
LOCAZIONE Altra obbligazione che compete al locatore è quella di mantenere la cosa locata in stato da servire all’uso convenuto (cfr. art. 1575 c.c.). Ai sensi dell’art. 1576 c.c., costui è tenuto a eseguire tutte le riparazioni necessarie, fatte salve solo quelle di piccola manutenzione, che sono a carico del conduttore; Le principali obbligazioni del conduttore, ai sensi dell’art. 1587 e ss. del codice civile, sono: prendere in consegna la cosa e osservare la diligenza del buon padre di famiglia (cfr. art. 1176 c.c.) nel servirsene per l'uso determinato nel contratto, nonché far pervenire al locatore il corrispettivo nei termini convenuti (si tratta del canone di locazione, anche detto comunemente “affitto”, solitamente proporzionale al tempo).