S.C.Medicina del Lavoro - Az.Ospedaliera di Lecco Salute e Sicurezza in un’ottica di genere Lecco, 5 marzo 2010 Individuazione dei rischi e delle patologie di genere con particolare attenzione al settore sanitario dr.Giorgio Pisati S.C.Medicina del Lavoro - Az.Ospedaliera di Lecco g.pisati@ospedale.lecco.it
Considerare il lavoro in un’ottica di genere: perché questa novità nella legislazione europea e italiana sul lavoro? Sempre più donne lavorano: 70% in Nord Europa 45% in Italia (> al nord) Spinta internazionale di movimenti di donne impegnate che hanno evidenziato: -invisibilità del lavoro delle donne e del suo valore economico -specificità del tema salute delle donne e lavoro (doppia giornata di lavoro, doppia esposizione ad alcuni fattori di rischio quali la movimentazione di carichi e il sovraccarico mentale-emotivo) -necessità di ricerche su questo tema, finora carenti
Il DL.Lgs. 81/08 e le differenze di genere Nella prevenzione e sicurezza sul lavoro danno particolare attenzione alle differenze di genere: art.1: le disposizioni del D.Lgs. devono essere applicate “garantendo l’uniformità anche con riguardo alle differenze di genere, di età e di condizione di lavoratori immigrati” art.6: tra i compiti della Comm. Consultiva Permanente per la Sicurezza su lavoro la promozione della “considerazione delle differenze di genere in relazione alla valutazione dei rischi e alla predisposizione delle misure di prevenzione” art. 28: valutazione di tutti i rischi compresi “quelli collegati allo stress lavoro-correlato e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza…, nonché quelli connessi alle differenza di genere, all’età, alla provenienza da altri paesi”
2 diversi ordini di differenze: Differenze tra i sessi 2 diversi ordini di differenze: Differenze biologiche (sessuali), legate al sistema riproduttivo e alle sue funzioni biologiche (aspetti genetici ed ormonali) Differenze socioculturali (di genere), legate alla diversa divisione e condizione di lavoro e di vita
Differenze tra i sessi e lavoro Differenze biologiche: lavoro e gravidanza ciclo mestruale e lavoro Differenze socioculturali: segregazione orizzontale di genere per tipo di lavoro: aree di lavoro a prevalenza femminile: sanità e altre attività correlate alla cura della persona, istruzione, call centers, servizi domestici e in domicili privati, industria tessile e abbigliamento, mansioni impiegatizie aree di lavoro a prevalenza maschile: edilizia, mineraria, forze armate, metallurgica,trasporti, servizi finanziari segregazione orizzontale di genere per compiti anche negli stessi settori industriali: es. lavori prevalentemente monotoni e ripetitivi, quali quelli in catena di montaggio, affidati alle donne; lavori di manutenzione invece agli uomini; es. tessile e alimentare segregazione verticale di genere: gli uomini continuano a dominare i vertici della gerarchia anche nei settori a prevalente occupazione femminile
Differenze tra i 2 sessi nella risposta ai rischi lavorativi RISCHIO CHIMICO: CARICO BIOLOGICO DIFFERENTE tra uomini e donne per TOSSICOCINETICA DIVERSA dovuta a: differenze biologiche (fattori ormonali, differente quantità e distribuzione del grasso corporeo, minor velocità del metabolismo, minor filtrazione renale glomerulare nelle donne, differenze enzimatiche) che determinano differenze nell’assorbimento, ritenzione, metabolismo, escrezione tra lavoratori e lavoratrici es. ferro e piombo < nelle donne es. cadmio, cobalto, ftalati, solventi > nelle donne differenze socio-culturali: hobbies, uso diverso di farmaci interferenti sul metabolismo, uso di D.P.I. spesso disegnati per i lavoratori maschi e non ergonomicamente adatti per le donne
Differenze di genere nel mondo del lavoro: aspetti generali Le donne hanno meno probabilità degli uomini di lavorare in ogni fascia d’età, ma soprattutto nelle fasce di mezza età. Influisce fortemente in senso sfavorevole l’avere figli Tra le ragioni di inattività occupazionale figurano: la mancanza di istruzione e formazione (27%) le responsabilità familiari (20%) Orario lavoro: di 9 ore alla settimana più breve per le donne maggior percentuale di lavoro a part-time per le donne (32% contro 7% degli uomini) ma minori probabilità di orario flessibile per le donne più probabilità di lavorare in turni per le donne le turniste hanno maggiori probabilità di lavorare di notte se assunte a part-time Le donne hanno maggiori probabilità di contratti precari
Differenze di genere nel mondo del lavoro: aspetti generali In Europa: l’Italia occupa posizione intermedia tra le nazioni con discriminazioni salariali più accentuate (NL, P, UK) e meno accentuate (S, DK) In Italia: il reddito medio femminile è il 63.4% del maschile, anche rapportando le cifre alle ore effettivamente lavorate - la disparità retributiva è più alta nelle categorie a più alto reddito - nella sanità il reddito femminile è il 71% del maschile - la segregazione verticale di genere è alta: nell’industria <5% dei dirigenti è donna; in ambito ospedaliero solo il 16% dei primari sono donne - la pensione femminile media è il 58% di quella maschile ISTAT 2006: tempo dato alla famiglia: 5.30 ore le donne; 2 ore gli uomini tempo libero medio: 3.2 ore le donne; 4.2 ore gli uomini
Si può quindi affermare che Le condizioni occupazionali delle donne differiscono da quelle degli uomini sotto diversi aspetti (tipo di lavoro, tipo di contratto, responsabilità familiari…) La diversità di queste condizioni incide sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro ?
Analisi delle differenze di genere nelle esposizioni ai rischi lavorativi e nelle malattie professionali e lavoro-correlate
Rischi nelle attività a prevalenza femminile (1) Settore lav. Fattori di rischio e problemi di salute biologici fisici chimici psicosociali Agricoltura ag. infettivi fattori climatici mov.carichi polveri organiche, pesticidi Sanità ag.infettivi movim. pazienti R.I. disinfettanti, detergenti, farmaci gas anestetici coinv. emotivo turni notturni, aggressioni Pulizie mani bagnate, posture, cadute detergenti Lavanderia biancheria infetta movim. carichi calore solventi Industria alimentare e ristoraz. mov. ripetitivi nel confezion., tagli, basse temperat. agenti sterilizzanti, sost. sensibilizzanti (tenderizzanti, conservanti) Stress da lavoro in catena di montaggio Tessile polveri organiche rumore, posture movim. ripetitivi coloranti, formaldeide stress da lavoro in catena mont. Fonte: Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
Rischi nelle attività a prevalenza femminile (2) Settore lav. Fattori di rischio e problemi di salute biologici fisici chimici psicosociali Ceramica mov. ripetitivi mov. carichi smalti, Pb, silice stress da lavoro in catena mont. Call centers sedentarietà continuo parlare qualità dell’aria ritmo lavoro, front-office Istruzione ag. infettivi coinv. emotivo, Estetica postura in piedi mani bagnate tinture, polveri per le meches ritmo di lavoro Lavoro d’ufficio sedentarietà, VDT monotonia Fonte: Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
Esempi di differenze di genere a livello di danni Rischio/conseguenza Maggiore per Osservazioni Infortuni uomini donne Edilizia, trasporti Lavori domestici, sanità Pat. muscoloscheletr.: -disturbi arti superiori -patologie del rachide Attività ripetitive (ind. tessile, abbigliam., uso VDT, pulizia) Edilizia, metalmeccanica Sanità, settore pulizia Malattie pelle Mani bagnate, detergenti, prod. chimici cosmetica e lavanderie Asma e allergie Prodotti deterg., sterilizz.,latice Malattie infettive Sanità, istruzione Stress Molestie, discriminazione, lavori dequalificanti, lavori ad alto peso emotivo, doppio peso del lavoro domestico Violenza dal pubblico Maggior contatto col pubblico Rumore/sordità Cancro professionale Attrezz./protez. inadeg. Progettate per gli uomini
Malattie professionali comuni tra le donne in Lombardia
Lavoro e ciclo mestruale La possibile influenza delle condizioni di lavoro su alcuni aspetti della salute delle donne, come la mestruazione e la menopausa, è stata quasi completamente ignorata. L’interesse dei ricercatori si è infatti interamente incentrato sulla gravidanza e sulla salute del feto Isolati studi segnalano l’origine di alcune irregolarità del ciclo mestruale nel lavoro pesante nei settori dell’agricoltura (pesticidi), dell’industria meccanica con esposizione a Pb, Hg e Cd, della produzione del raion (solfuro di carbonio), dell’assistenza infermieristica, nel trasporto aereo, nelle forze armate Isolati studi documentano effetti di fattori di stress lavorativi (orari di attività prolungati, turni) su disturbi premestruali e diminuzione della libido.Tra questi uno studio condotto su infermiere americane ed italiane (Scand J Environ Health)
Fattori di rischio per la riproduzione umana
Rischi lavorativi accertati per la gravidanza Sostanze chimiche: metalli (Pb,Hg,Ni,Cd) solventi (glicoleteri, tri e tetracloroetilene) formaldeide ossido etilene,farmaci antitumorali, anestetici pesticidi Settore lavorativo vari settori industr. ind. semicondutt. lavanderie a secco laboratori industria del legno sanità serre e florovivaisti Effetti osservati aborto spontaneo,ridotta fertilità nascita pre-termine ridotta fertilità aborto spontaneo,ridotta fertilità nascita pre-termine Agenti fisici: fatica fisica, lavoro in piedi continuativo urti, vibrazioni rumore > 90 dBA radiazioni ionizzanti aborto spontaneo,basso peso alla nascita nascita pre-termine, basso peso alla nascita aborto spontaneo,malformazioni Fonte: I. F.Talamanca, Occup. Medicine 2006
Rischi lavorativi nel settore sanitario ■ Sollecitazioni muscoloscheletriche: movimentazione di pazienti e carichi ■ Agenti biologici: batteri, virus (quali HIV ed epatite B) per contatto con sangue infetto o per via aerea ■ Sostanze chimiche: disinfettanti, detergenti, gas anestetici, farmaci antiblastici, latice ■ Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti (campi magnetici, laser, onde fisiche) ■ Lavoro a turni, lavoro notturno e cambiamenti frequenti di ritmi di lavoro ■ Atti di aggressione da parte del pubblico ■ Altri fattori che contribuiscono allo stress: coinvolgimento emotivo nell’assistenza a pazienti sofferenti e/o terminali ■ Infortuni sul lavoro: cadute, scivolamenti, traumi, tagli, punture con ago
Lavoro in sanità e rischi per la gravidanza Globalmente il lavoro di infermiera svolto durante la gravidanza può causare una ridotta crescita embrionale (ridotto peso alla nascita) (J Occup Environ Med 2008) Gas anestetici: conferma anche recente (Occup Environ Med 2008) che l’esposizione in gravidanza causa un incremento di più di 2 volte del rischio di aborto spontaneo (OR=2.49) Lavoro a turni, lavoro notturno, stress: risultati discordanti: alcuni studi evidenziano un rischio aumentato di aborto spontaneo e ritardo del concepimento Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti: il rispetto dei limiti di esposizione prima del concepimento garantisce da effetti negativi sulla gravidanza e sull’embrione
Il rischio di tumore mammario lavoro notturno è parzialmente confermato dal Nurses Health Study
Direttori di S.C. nell’az. ospedaliera di Lecco: - donne 7 (11 %) Distribuzione del personale dipendente del SSN italiano e dell’Azienda Ospedaliera di Lecco Genere SSN Lecco Donne 388.689 (60.2%) 2006 (74.7%) Uomini 256984 (39.8%) 680 (25.3%) Totale 645673 (100%) 2686 Direttori di S.C. nell’az. ospedaliera di Lecco: - donne 7 (11 %) - uomini 54 (89 %)
Le più frequenti limitazioni lavorative dei dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Lecco Tipo di limitazione Personale sanitario Personale tecnico Totale Allergie cutanee o respiratorie ƒ 80 m 15 ƒ 4 m 1 ƒ 84 m 16 Movimentazione manuale pazienti ƒ 74 m 7 ƒ 5 m 0 ƒ 79 m 7 Movimentazione manuale carichi ƒ 7 m 3 ƒ 36 m 8 ƒ 43 m 11 Turni notturni ƒ 34 m 8 ƒ 2 m 2 m 10
Infortuni accaduti nel 2009 nell’Azienda Ospedaliera di Lecco Tipo di infortunio Donne Uomini Totale Biologico 70 (68.6%) 32 (31.4%) 102 Traumatismi 73 (77.6%) 21 (22.4%) 94 Da aggressione 6 (85.7%) 1 (14.3%) 7 Altro 4 (57.1%) 3 (42.1%) 153 (72.9%) 57 (37.1%) 210
Raccomandazioni dell’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro 1) Per quanto attiene all’ambiente lavoro:rendere la valutazione dei rischi “sensibile al genere”: far partecipare le donne alla valutazione dei rischi assicurarsi che gli addetti alla valutazione dei rischi abbiano formazione e informazioni adeguate in merito alle problematiche legate al genere nel campo della sicurezza e salute sul lavoro considerare i pericoli più frequenti nelle mansioni a prevalenza maschile e in quelli a prevalenza femminile inserire i rischi riproduttivi e i rischi per la salute riproduttiva sia degli uomini che delle donne
Raccomandazioni dell’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro in particolare per lo stress inserire: - l’interfaccia casa-lavoro - l’evoluzione della carriera - le molestie includere in modo sistematico la dimensione di genere nella raccolta dei dati e nel monitoraggio statistico favorire flessibilità degli orari ridurre la discriminazione e migliorare la qualità dell’occupazione femminile: ridurre la discriminazione salariale migliorare la partecipazione femminile nelle attività decisionali connesse alla salute e sicurezza sul lavoro
2) Per quanto attiene alla ricerca scientifica Raccomandazioni dell’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro 2) Per quanto attiene alla ricerca scientifica promuovere ricerche scientifiche sui rischi che maggiormente riguardano le donne, finora trascurati; incorporare il genere e le condizioni di lavoro nella definizione degli standard finora basati su test di laboratorio o effettuati sulla popolazione maschile prevalentemente in settori lavorativi maschili 3) Per quanto attiene all’ambito della “vita privata” promuovere politiche favorevoli all’equilibrio tra attività a casa e lavoro: migliorare l’assistenza sociale (servizi ai bambini) più equa distribuzione delle responsabilità domestiche
Check list di valutazione della parita’ sui luoghi di lavoro Criteri Il livello di parità -Parità e benessere del personale sono inseriti nella gestione delle risorse umane? -La parità è parte integrante degli obiettivi e della strategia dell’organizzazione del lavoro? -Come viene percepita la parità dal personale? Politiche salariali e retributive -La politica sul salario e sulle ricompense è basata sulla parità di trattamento e sull’equità? Opportunità di carriera e lavoro -Le persone nella propria attività hanno pari opportunità di lavoro, di carriera e di crescita? Atmosfera lavorativa e affiatamento -La cultura sul luogo di lavoro promuove l’uguaglianza? Flussi di informazione - Ci sono pari opportunità circa l’informazione sul proprio lavoro e sulle prospettive future, anche economiche? Conciliazione vita privata (famiglia) - vita lavorativa Si richiede straordinario continuo? Il rifiuto dello straordinario è punito? -Gli uomini che chiedono congedo parentale sono favoriti o scoraggiati? Da Kauppinen e Otala (1999), modificato
Aggressioni sul lavoro nel settore sanitario Nel settore della sanità l’aggressione da parte di pazienti è la seconda causa di ferite dopo la puntura con ago o il taglio da bisturi e la maggior parte di esse avviene nei reparti psichiatrici (OR= 2 rispetto agli altri reparti). In un recente studio italiano (2009) su 2196 pazienti ricoverati un ospedale psichiatrico romano 321 (15%) ha attuato aggressioni nei confronti degli operatori sanitari, in maggioranza infermiere : - fisiche in 167 casi, pari al 52% delle aggressioni - sia verbali che fisiche in 107 casi, pari al 33.5% - verbali in 47 casi, pari al 14.5%
La lombalgia in diverse professioni: prevalenze standardizzate per età Infermieri Industria pesante Agricoltori Autisti autobus Uffici postali Polizia
Alcune caratteristiche della lombalgia riportate da più studi condotti negli operatori della sanità più frequente nel sesso femminile (OR >2) più frequente negli ausiliari e operatori sanitari dell’assistenza (OR=1.9) più frequente nei reparti con maggior numero di pazienti parzialmente o totalmente non autonomi (ortopedia, lungodegenze-riabilitazioni, reparti geriatrici)
Stress lavoro-correlato e differenze di genere In Europa lo stress è al secondo posto come frequenza (28%) tra i disturbi correlati al lavoro Le donne denunciano disturbi dovuti allo stress lavoro-correlato in misura maggiore rispetto agli uomini Cause accertate di stress presenti più spesso nel lavoro femminile rispetto a quello maschile: scarsa varietà dei compiti, immobilismo professionale scarsa partecipazione ai processi decisionali mancanza di controllo sulle mansioni svolte molestie sessuali, intimidazioni da parte di colleghi esigenze contrastanti tra vita privata e lavoro lavoro a turni, orari di lavoro rigidi, disparità di reddito, inferiorità socioeconomica. Le donne svolgono più spesso degli uomini mansioni emotivamente gravose, i cosiddetti “lavori a contatto con la gente” (istruzione, servizi pubblici) e la “cura degli altri” (sanità, la propria famiglia)
Tumori professionali Esiste un legame causale tra alcuni tipi di cancro e determinati lavori in cui sono usate sostanze di riconosciuto potere cancerogeno (complessivamente il 2-5% dei tumori sono professionali) Generalmente il cancro professionale è più diffuso tra gli uomini che tra le donne, in particolare a causa delle durata e del tipo di esposizione Esistono professioni a prevalenza femminile in cui sono usate sostanze cancerogene (pesticidi, tinture, solventi nelle lavanderie a secco, farmaci antineoplastici) Il cancro professionale delle donne probabilmente è sottovalutato per la pratica poco diffusa di registrare la professione delle donne sui certificati di morte Nel complesso disponiamo di conoscenze ancora insufficienti sulle cause che determinano l’insorgere di tumori al seno e alla cervice uterina
Infortuni e stress causati da violenze sul lavoro da parte del pubblico Le aggressioni fisiche (rapine e molestie sessuali in particolare) e psichiche (intimidazioni) da parte di persone esterne all‘ambiente di lavoro sono state segnalate dalle donne con frequenza globalmente doppia rispetto a quella degli uomini (4% versus 2% nei 12 mesi precedenti) (3° indagine europea sulle condizioni di lavoro) I lavori particolarmente a rischio sono: infermiere cassiere assistenti sociali personale di bar e ristoranti poliziotte La maggior esposizione delle donne è legato alla natura stessa del lavoro “a contatto con la gente”