La chiamata di ognuno alla conversione per arrivare a essere persona

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Transcript della presentazione:

La chiamata di ognuno alla conversione per arrivare a essere persona Anima e sessualità La chiamata di ognuno alla conversione per arrivare a essere persona

La sessualità è una forza di natura creata da Dio La riproduzione asessuata è quella che è comparsa cronologicamente per prima sulla Terra ed ancora oggi si mantiene negli organismi meno evoluti. E’ un processo conservativo con il quale gli individui trasmettono fedelmente le caratteristiche parentali ai discendenti (stessa identità). Quindi la riproduzione asessuata raggiunge l’obiettivo della quantità ma non la qualità di una sessualità che si pone come base dell’identità. Dio ha guidato la forza della sessualità ad un passaggio biologico fondamentale caratterizzato dalla presenza di cellule riproduttive chiamate “cellule germinali” , cioè uova e spermatozoi che hanno come unico scopo, quello di incontrarsi nella fecondazione: diviene così possibile la riproduzione sessuata. La fusione del contenuto cromosomico di queste due cellule genera un numero praticamente infinito di combinazioni di caratteri a cui Dio partecipa con la forza epigenica. La definizione di nuove identità di vita si basa ora su una comunicazione di maggiore qualità tra due individui in cui Dio s’inserisce con la sua forza creativa.

La sessualità è una forza di natura creata da Dio La sessualità mantiene sempre una sua espressione nel meccanismo efficace della riproduzione, ma è soprattutto base d’identità e forza di vita. La sessualità negli animali è una forza prioritaria che spinge alla espressione e alla relazione. Come tale viene costantemente tutelata a costo di un incredibile dispendio di tempo ed energie, apparentemente inutile. Il maschio si batte e lotta con gli altri maschi per dominarli, poi si propone alla femmina con tutta la sua forza. Nella maggior parte degli animali, l’accoppiamento è preceduto da un periodo di corteggiamento che rende evidente una maggiore partecipazione attiva e consapevole alle forze della sessualità Il corteggiamento delle femmine da parte di maschi diversi fa prediligere il più forte. La femmina accetta il maschio più forte come suo compagno. I figli di questi genitori forti saranno anch’essi forti e sopravvivranno più facilmente; i figli “deboli”rischieranno di morire.

Il passaggio alla realtà dell’uomo Nell’uomo la sessualità è una forza primaria, una forza di identità che cresce e si sviluppa solo nell’Amore. Negli animali la sessualità è guidata dall’istinto , mentre nell’uomo c’è molto di più: l’anima muove la sessualità, la vivifica, la rende feconda, ma solo se in relazione continua con Dio, con il Creatore. Anche nell’uomo, per mantenersi vicino alla natura come Dio l’ha fatta, la sessualità deve essere mantenuta forte. La presenza della identità sessuale piena porta alla relazione e alla forza, con la sessualità c’è espressione, c’è diversità che porta alla relazione, c’è unicità e indipendenza. Nell’uomo la sessualità, legata inscindibilmente alla Grazia e all’anima, ha bisogno di qualità e contenuti, ha bisogno, per non soffrire e non essere deviata, di scambio nel rispetto dello scambio. Nell’uomo, la sessualità presenta caratteristiche distintive uniche: esiste, si sviluppa e si relaziona solo nell’Amore.

L’esperienza di forza della sessualità nelle scritture Dal Cantico dei Cantici: “Che cosa distingue il tuo amato dagli altri amati, o tu che sei la più incantevole tra le donne? Che cosa distingue il tuo amato dagli altri amati, o tu che ci scongiuri così? Il mio amato è bianco e rosso, spicca tra diecimila! Il suo capo è oro purissimo, I suoi riccioli sono grappoli di palma, neri come il corvo, I suoi occhi sono come colombe lungo i ruscelli d’acqua, I suoi denti sono bagnati nel latte e perfettamente incastonati (…) (E’) Grandioso come il Libano, giovanile come un cedro”.

L’esperienza di forza della sessualità nelle scritture Il bianco è il colore del cielo luminoso, spoglio di nubi, il rosso è il colore del sangue o dell’aurora. E’ come se un alone di luce, un’aureola lo avvolgesse. Il cantico prosegue con la descrizione fisica dell’amato, con similitudini riferite al mondo della natura. Il riferimento al Libano rimanda a un qualcosa maestoso nella sua imponenza, mentre il cedro verdeggiante evoca freschezza e forza; in ebraico l’aggettivo “giovanile” è usato per le truppe scelte, per i giovani eroici e coraggiosi.

La forza della sessualità nella creatura umana La persona amata appare unica, meravigliosa, piena di forze e capace di ricambiare amore. Ma ogni persona è unica e meravigliosa PRIMA ANCORA di essere amata da un uomo o da una donna, perché amata al momento della Creazione e in virtù di questo Amore dotata di un’anima unica e irripetibile e di un insieme di energie personali interconnesse tra di loro. L’io potenziale di ogni persona, sigillo di Dio e per questo immortale, rappresenta una energia incredibile creata per ESSERE e ESPRIMERSI nella relazione d’amore. La sessualità è una forza della creatura umana che trova il nutrimento nell’anima della persona in scambio continuo d’amore con Dio.

“Dove sei?” Da quanto detto finora emerge l’importanza delle energie personali, fondanti l’identità della persona, essenziali perché la persona possa essere capace di innamorarsi e poi relazionarsi con gli altri e capace di impegnarsi in un lavoro creativo. Concretamente, è molto difficile trovare persone che sperimentano la totalità delle loro forze, persone che hanno ricevuto tutto il rispetto nello scambio del rispetto al tempo giusto e nel modo giusto, confacente al profondo bisogno di amore insito nella propria anima. In particolare la forza della sessualità non si ferma sulle deviazioni solo se la persona mantiene, in ogni momento, tutta l’anima e tutto il carattere.

Il problema affrontato dalla psicologia La psicologia, la prima scienza ad aver indagato un po’ più in profondità nelle persone, aveva ad un certo punto colto, anche se in modo del tutto parziale, l’importanza della sessualità nella vita di ogni persona. Decenni di superficialità e di incomprensione delle forze della persona hanno portato le forze della sessualità a essere ridotte a una “morale sessuale” costruita su una serie di precetti senza effettiva sostanza, pronti a cadere come un castello di carte di fronte al primo alito di vento. Tanto queste forze erano ridotte che un certo tipo di psicologia, asservita alle esigenze economiche di mercato, ha capito che inserire l’elemento sessuale nella pubblicità era un modo per riuscire a far leva sui consumatori toccandoli inconsciamente in profondità nella loro sfera sessuale.

La “presunta”liberazione sessuale Negli anni 50’la diffusione dei vari “rapporti Kinsey” sulle abitudini sessuali degli americani, (Kinsey era un professore di zoologia!) portarono alla “liberazione” dal tabù legato fino allora a una sessualità vissuta secondo una morale divenuta anacronistica perché non incarnata nella vita delle persone e staccata totalmente da Dio. Uno storico analizzò così il fenomeno: “E’ chiaro che dopo ciò non esiste più alcuna cattiva coscienza. L’uomo non può essere tenuto entro determinati limiti da nient’altro che non sia la sua natura. Non deve perciò avere alcuno scrupolo.” L’abbandono dell’idea di peccato in campo sessuale era indispensabile per far decollare uno dei più grossi affari della storia: a metà degli anni 50’ Pinkus e Rock mettevano a punto un anticoncezionale che interrompeva il processo dell’ovulazione, garantendo una efficacia di gran lunga superiore a quella degli altri metodi di controllo delle nascite allora praticati. Dopo dieci anni già sei milioni di donne americane usavano la pillola, risolvendo sul piano della tecnica, cioè con minore responsabilità un problema che abitualmente metteva in questione l’intimo di un uomo e una donna che dovevano parlare, capirsi, decidere insieme.

La sessualità separata dalle forze della persona Dopo la pillola è stato più facile separare il sesso dalla persona, il sesso dall’amore. L’avvento del primo anticoncezionale non è stata l’inizio della violenza contro la vita, ma una conseguenza della violenza già perpetrata sulla vita di ogni persona dal momento in cui la sessualità era stata ridotta al mero atto sessuale senza considerare invece come questa fosse un’energia di identità fatta per l’amore. Un comportamento sessuale svincolato da una piena identità sessuale non porta a vivere la relazione profonda d’amore che è all’origine della sessualità umana. Vivere una piena identità sessuale significa cercare di convertire tutte le forze della persona a partire dall’anima, alla forza di Dio creatore, momento per momento, pena l’annientamento graduale e inesorabile delle forze (forza della sessualità compresa).

L’identità sessuale può essere scelta Recentemente un istituto che fa parte dell’ONU, un istituto che vuole promuovere l’emancipazione della donna da un tipo di cultura che svilisce la sua dignità di persona, scrive: “Adottare una prospettiva di genere, significa distinguere tra ciò che è naturale o biologico e ciò che è costruito socialmente e culturalmente, e nel rinegoziare i confini tra il naturale e la sua inflessibilità, e il sociale”. Il tentativo, a detta di alcuni studiosi, è quello di ridisegnare la società superando i limiti imposti dalla natura, considerata qualcosa di antiquato. Il nuovo modo non dovrà più tollerare “generi”e dunque maschi e femmine, madri e padri, né definire l’eterosessualità “normale”. Nella versione del Nuovo Testamento pubblicata recentemente dall’Università di Oxford, il Pdre nostro comincia così “Padre/Madre nostro, che sei nei cieli”. Per la cultura del “gender”, il cristianesimo è il vero nemico da abbattere, con la pretesa di affermare un diritto naturale dell’uomo.

Quali risposte hanno le persone? Di fronte alla reale difficoltà delle persone di trovare e mantenere la propria identità sessuale e di conseguenza la forza della sessualità, creata da Dio, spesso impedita alla completa espressione dal non amore fino dall’utero materno, impossibilitata a trovare una soluzione di guarigione perché lontana da Dio, da sé e dalla realtà, quali risposte ha potuto fornire la biologia?

Nella biologia non c’è troppa differenza tra uomini e animali La sessualità viene considerata solo relativamente al comportamento sessuale, cioè al conseguenza di un qualcosa che è alla base (ma non si capisce bene cos’è). Escludendo completamente Dio e l’anima dall’evidenza scientifica, la tendenza attuale è quella di prendere come riferimento il mondo animale e di giustificare, comprendere, livellare ogni comportamento umano in quanto “anche gli animali fanno così”. Come se non bastasse, alcune ricerche hanno generato non poca confusione. Secondo alcuni ricercatori israeliani, il comportamento sessuale avrebbe delle basi genetiche, per cui “differenti modi di vivere il sesso non sono altro che espressione di una diversa eredità genetica, quindi rientrano in quelle che sono le varianti individuali come il colore di occhi o di capelli”; Inoltre, la soluzione di eventuali disfunzioni sessuali andrebbe cercata nell’osservazione dei geni, anche per eventuali trattamenti personalizzati di problemi sessuali. Se così fosse, attribuire ogni responsabilità ai geni “scaricherebbe” la persona della responsabilità di mettersi perlomeno alla ricerca di una soluzione.

Una deviazione sessuale: l’omosessualità La deviazione sessuale più studiata, anche dal punto di vista biologico, è l’omosessualità. Una recente ricerca pubblicata dall’autorevole rivista scientifica”Nature” riferisce di una ipotesi evolutiva, derivante da modelli matematici sofisticati, che attribuisce al gene dell’omosessualità (peraltro non ancora identificato) una importanza notevole, per la sopravvivenza e per la riproduzione dell’uomo. Per contro, la teoria elaborata da un biologo (omosessuale) secondo la quale il comportamento sessuale sarebbe una condizione biologica innata, è stata valutata come inattendibile da una serie di altre ricerche, che provano in maniera inequivocabile l’importanza del libero arbitrio e delle abitudini nella genesi del comportamento sessuale.

La situazione delle persone Ma come stanno le persone? Ci sono alcuni omosessuali che non vogliono più esserlo, riconoscendo l’esistenza di un ordine naturale nella natura voluto dal Creatore e nell’omosessualità una tendenza ad agire in modo disordinato rispetto alle finalità del proprio corpo e per questo si sono riuniti in movimenti, spesso guidati da sacerdoti. Essi vengono aiutati a ritrovare il giusto rapporto tra pensiero e realtà, oppure a cercare una “castità”nel comportamento sessuale.

La situazione delle persone In nessun caso si parla di forza della sessualità. In nessun caso si parla di energie personali. Aumentano le separazioni e i disagi di relazione interpersonale. Aumentano i casi di violenza e i fatti a sfondo sessuale. Specialmente i ragazzi, che risposte trovano in una società formata da adulti incapaci di vivere la propria sessualità se non in modo parziale e ridotto?

E’ necessario un cammino di sviluppo di vita Le esperienze di non amore vissute fino dalla vita intrauterina, che impediscono lo sviluppo armonico dell’identità sessuale, sono comuni e sono dovute proprio a una carenza di anima soprattutto della madre (la prima relazione umana del bambino!). Questi vuoti poi ognuno cerca di riempirli come crede e come può, solo che all’amore non si arriva attraverso la sessualità, semmai è vero il contrario, che l’unico modo per guarire la propria sessualità è partire dall’Amore, imparare a vedere la forza di Dio che crea continuamente, permettere l’alleanza tra il sigillo di Dio che ognuno porta dentro di sé e il Creatore, e con queste forze animare la sessualità.

Testimoni di una nuova cultura Oggi noi disponiamo di tutti gli strumenti per non essere più ingannati e continuare a ingannare noi stessi e gli altri. Per vivere godendo la vita e’ necessario trovare una fede incarnata nel quotidiano che metta Dio al primo posto, dentro e fuori di noi. Ma soprattutto è necessaria una cultura che evidenzi la primazia della persona e delle energie dell’albero della vita (forza di Dio, forza dell’anima e forza della sessualità) sperimentate nel tempo giusto e nel modo giusto, perché è l’unico modo di arrivare a una fede che non scavalchi la sessualità.