Coniugazioni del neogreco

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Transcript della presentazione:

Coniugazioni del neogreco In greco moderno si distinguono due classi verbali. La prima classe è rappresentata dai verbi che hanno, alla prima persona del presente, l’accento sull’ultima sillaba della radice, e quindi non sono accentati sull’omega finale 2) La seconda classe è rappresentata da quei verbi che, alla prima persona del presente indicativo, hanno l’accento sull’ultima, ovvero hanno l’accento sull’omega finale.

SECONDA CONIUGAZIONE: i due gruppi I verbi della seconda coniugazione vengono divisi in due gruppi, in base alla vocale che domina nelle desinenze dell’indicativo attivo presente. I GRUPPO : Si tratta degli antichi verbi in aw per cui la vocale che li caratterizza è alfa Il GRUPPO: La vocale nelle desinenze dell’indicativo presente in questo caso sarà ei oppure ou. Si tratta degli antichi verbi in ew.

VERBI DEPONENTI DELLA SECONDA CLASSE I GRUPPO Ci sono 4 verbi che rientrano nella seconda coniugazione ma non hanno l’attivo: qumamai (ricordo), koimamai (vado a dormire, dormo), lupamai (mi dispiace), fobamai (ho paura) (tutti accentati sulla vocale alfa, il primo alfa)

AUMENTO L’aumento può essere sillabico o temporale. In greco moderno l’aumento si usa nei verbi che hanno una radice monosillabico terminante in consonante, come canw, ad esempio, e se termina con una desinenza monosillabica. Essendo la radice monosillabica e la desinenza monosillabica, nei verbi al passato con aumento questo è la terzultima sillaba e porta sempre con sé l’accento: ecana Ne consegue che se la desinenza non è monosillabica, l’aumento non sarebbe la terzultima sillaba e quindi non si mette proprio! L’aumento è obbligatorio solo all’imperfetto attivo e all’aoristo dei verbi della prima coniugazione,ma non in tutte le persone. Non è infatti obbligatorio alla prima e seconda persona plurale. Alcuni verbi irregolari con radice monosillabica non hanno l’aumento, anche se dovrebbero.

AUMENTO TEMPORALE Alcuni verbi inizianti in e, a,ai hanno l’aumento temporale in h. Come per il sillabico, di solito l’aumento si ha solo se esso porta con sé l’accento, ma vi sono eccezioni a riguardo Alcuni verbi importanti hanno l’aumento in eta pur non iniziando in vocale: qelw > hqela, xerw > hxera, pinw > epina