Aristotele Stagira 384 a.C Calcide 322 a.C http://www.youtube.com/watch?v=IMZZx-M5AQ8
La fisica aristotelica Aristotele divide il mondo fisico in due realtà ben distinte: il mondo sublunare e quello celeste (modello dei 2 mondi) Il primo è costituito da 4 elementi: terra, acqua, aria, fuoco Il secondo, quello celeste, è costituito da una quinta essenza: l’etere; non è soggetto alle prime 3 forme di mutamento, quindi è ingenerabile, inalterabile, immutabile
Che cos’è l’essere? A questa domanda Aristotele comincia a rispondere dicendo che l’essere si dice in molti modi, cioè la parola essere possiede molti significati tutti legittimi. Per illustrare questa affermazione proviamo a pensare in quanti tipi diversi di frase si inserisce il termine “è”: se io dico “il prato è verde”, la parola “è” significa “possiede una data qualità”, se io dico “Dio è”, “è” significa “esiste”, se io chiedo “Dove è Tizio?” “è” indica il luogo in cui si trova, etc.
Le categorie sono dieci Le categorie sono dieci e sono le seguenti Sostanza ci dice che cos’è un dato oggetto Qualità vi attribuisce una qualità (bello, brutto, simpatico…) Quantità ce lo descrive misurandolo quantitativamente Relazione ci dice con quali oggetti è in rapporto Azione ci dice che cosa fa Passione ci dice che cosa subisce da parte di un altro Dove o luogo ci dice in che spazio è collocato Quando o tempo ci dice in che tempo è collocato Avere ci dice un suo possesso Giacere ci dice in quale condizione si trova
Esempio di uso delle categorie Sostanza – Tizio è un uomo Qualità – di bell’aspetto e simpatico Quantità – è alto 1.80 e pesa 78 chili Relazione – è vicino a Caio Azione – sta leggendo Passione – una corrente d’aria lo rinfresca Dove – nella sua stanza Quando – oggi Avere – porta gli occhiali Giacere – è seduto
Sillogismo