POESIA ANTICA In una notte tutta scura, un vecchietto se ne andava non aveva, no paura, ma piangeva, ma tremava.
Era solo il vecchierello, senza casa e focolar ecco vide un focherello da un camino sfavillar.
Vide intorno due bambine, una mamma e una nonna, un bel cane e due gattine le dormivan sulla gonna.
Alla porta tutta chiusa piano piano egli bussò: una bimba assai confusa chi mai fosse domandò.
Il vecchietto, disse allora : Apri bimba in cortesia fa ch'io goda almeno un'ora nella casa dolce e pia. Da vent'anni più non poso presso un caldo focolar, da vent'anni più non oso il mio cuore riscaldar.
La fanciulla aprì la porta, il vecchietto entrò un cucina: una sedia gli fu porta dalla provvida mammina; si sedette il vecchierello e le lacrime asciugava là, accanto al focherello, tutto il cuor gli si scaldava.
Fu così che il vecchiarello la sua storia raccontava:con gli occhietti fissi intenti ogni bimbo l'ascoltava, a sua madre e ai ceppi ardenti con amor si avvicinava. "Anch'io avevo una mamma la lasciai per la fortuna, ho lavorato sotto il sole e con la luna. Dopo tanto tempo alla casa ritornai ma la porta tutta chiusa la mia mamma più non trovai. Era stata tanto tempo sulla porta ad aspettar poi la misera era morta, non vedendomi tornar".
La fanciulla disse allora: "riscaldatevi così, tanto a noi non costa nulla! Se vi piace, state qui! Avevamo un giorno il nonno che era vecchio come voi poi l'ha preso un grande sonno e ha lasciato tutti noi.
Era sempre qui seduto, vero mamma Era sempre qui seduto, vero mamma? Al focolar , ora voi siete venuto il suo posto a occupar".
Il vecchietto, alla fanciulla: "oh, bimba, sei gentil come il sole dell'aurora come un fiore dell'april.
Per quest'ora di dolcezza ti do l'oro che ho trovato, ti do tutta la ricchezza per la gioia che mi ha dato.
Il vecchietto alla fanciulla diè una borsa piena d'or: quel cantuccio ch'era un nulla, ben valeva un gran tesor!
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