Dott.ssa Monica Rizzieri Educatore Professionale Pedagogista Clinico

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Dott.ssa Monica Rizzieri Educatore Professionale Pedagogista Clinico P.A.I Dott.ssa Monica Rizzieri Educatore Professionale Pedagogista Clinico

(piano di assistenza individualizzato) P.A.I (piano di assistenza individualizzato) LAVORARE PER PROGETTI…perché è importante? PREVEDERE IL FUTURO E PIANIFICARE GLI EFFETTI E LE DIFFICOLTA’ DA SUPERARE CONTESTUALIZZARE OBIETTIVI E AZIONI INDIRIZZARE LE RISORSE DISPONIBILI VERIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OPERATORE SPECIFICITA’ NELLA RISPOSTA AI BISOGNI NON GENERALIZZATA MA INDIVIDUALE TUTTI COLORO CHE OPERANO ALL’INTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE VENGONO RESPONSABILIZZATI IN VISTA DI DETERMINATI OBIETTIVI

PROGETTO IL PROGETTO è importante.. Per il soggetto: il diritto di avere trattamenti personalizzati in relazione alla sua situazione Per i servizi eroganti: superare la situazione di generalizzazione nell’erogare i servizi E’ un ottimo strumento di comunicazione tra tutti coloro che si occupano del “fragile

PROGETTO Deve contenere: Obiettivi A BREVE TERMINE: RAGGIUNTI ENTRO 1-2 SETTIMANE A MEDIO: alcune settimane fino ad un massimo di 3 mesi LUNGO TERMINE: da 3 mesi fino ad un massimo di 1 anno Modalità Tipologia Sede di intervento

redatto dall’equipe multidiprofessionale FASI DEL P.A.I redatto dall’equipe multidiprofessionale OSSERVAZIONE E RACCOLTA DATI VALUTAZIONE E IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI VALUTAZIONE DEI RISULTATI

FEED-BACK E’ grazie alla VMD che si riesce ad individuare i bisogni dell’ospite in modo da stilare il P.A.I. Per compilare la VMD occorre riferirsi a 4 aree: Area sanitaria o biologica (stato di salute) Area funzionale (disabilità,lavarsi, vestirsi..) Area mentale (tono dell’umore…) Area sociale (condizioni relazionali, condizioni economiche…)

REFERENTI DEL P.A.I Figura professionale sociale (es: ass. sociale) o sanitaria (es: Infermiere) ,di riferimento che si fa garante nel tempo dell’intero processo assistenziale. ALCUNI ESEMPI DI PAI

P.A.I. DOMICILIARE raccolta dati considerando la gradualità che il contesto domiciliare richiede sottolineando: Cura della persona Esigenze alimentari Cura della casa Grado di autonomia (assunzione terapie…) Rapporti con il vicinato, familiari… Aspettative Presenza di eventuali volontari – vedi file allegati e copie cartacee

P.A.I. RESIDENZIALE-SEMIRESIDENZIALE tutti gli operatori che vengono a contatto con il neo ospite devono provvedere alla raccolta dati considerando: Cura della persona Attività quotidiane Abitudini alimentari Aspettative Comportamento con gli altri ospiti Timori …nello specifico…–

Trasposizione operativa del Progetto redatto dall’U.V.G. CONCLUSIONI Nelle case di accoglienza per anziani l’U.V.G (unità di valutazione di geriatria) fa una valutazione globale e definisce: Condizioni clinico assistenziali Bisogni sanitari assistenziali Capacità residue Trasposizione operativa del Progetto redatto dall’U.V.G. REDAZIONE del P.A.I.