CAPPUCCETTO ROSSO SCUOLA PRIMARIA STATALE I BAMBINI DELLA SCUOLA

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Transcript della presentazione:

CAPPUCCETTO ROSSO SCUOLA PRIMARIA STATALE I BAMBINI DELLA SCUOLA “A. GRAMSCI” Noicàttaro – (Ba) Anno scolastico 2009 - 2010 I BAMBINI DELLA SCUOLA PRIMARIA "A. GRAMSCI" DELLE CLASSI II SEZIONI E/F VI RACCONTANO LA FIABA DI... CAPPUCCETTO ROSSO

CAPPUCCETTO ROSSO ERA UNA BAMBINA BELLA E CARINA CHE VIVEVA IN UNA CASETTA NEL BOSCO INSIEME ALLA SUA MAMMA. ERA CHIAMATA COSÌ PERCHÈ INDOSSAVA SEMPRE UNA MANTELLINA CON UN CAPPUCCIO ROSSO. LA MAMMA DISSE A CAPPUCCETTO ROSSO DI PORTARE IL PRANZO ALLA NONNA MALATA, MA SI RACCOMANDÒ DI NON FERMARSI NEL BOSCO, PERCHÈ AVREBBE POTUTO FARE BRUTTI INCONTRI!

QUANDO FU NEL BOSCO, CAPPUCCETTO DIMENTICÒ LE RACCOMANDAZIONI DELLA MAMMA E SI MISE A RACCOGLIERE I FIORI!

…E NON SI ACCORSE CHE UN LUPO LA STAVA OSSERVANDO DA DIETRO UN ALBERO …E NON SI ACCORSE CHE UN LUPO LA STAVA OSSERVANDO DA DIETRO UN ALBERO! IL LUPO FECE UNA GARA CON CAPPUCCETTO ROSSO, A CHI ARRIVAVA PRIMA ALLA CASA DELLA NONNA!

PASSANDO PER LA STRADA CORTA, IL LUPO GIUNSE PER PRIMO A CASA DELLA NONNA E LA MANGIÒ IN UN SOL BOCCONE!

IL LUPO PRESE GLI INDUMENTI DELLA NONNA E SI MISE DENTRO IL LETTO …AD ASPETTARE CAPPUCCETTO ROSSO!

QUANDO ARRIVÒ, CAPPUCCETTO RIMASE STUPITA NEL VEDERE UNA NONNA COSÌ DIVERSA!

DOPO AVER MANGIATO ANCHE CAPPUCCETTO IN UN SOL BOCCONE, IL LUPO SI ADDORMENTÒ PROFONDAMENTE! PASSO’ DI LÌ UN CACCIATORE CHE CAPÌ SUBITO COSA ERA SUCCESSO E…. GIUSI

UCCISO IL LUPO POTÈ LIBERARE CAPPUCCETTO E LA NONNA CHE, FELICI E CONTENTE, RINGRAZIARONO IL CACCIATORE!

Cappuccetto Rosso Un giorno Cappuccetto Rosso andò dalla nonna per portarle qualcosa da mangiare e da bere perché era malata. Nel bosco incontrò un lupo cattivo. Il lupo le chiese dove stava andando così in fretta e Cappuccetto Rosso gli rispose che andava dalla nonna. Quando arrivò dalla nonna, nel letto c' era il lupo perché l'aveva mangiata; il lupo mangiò anche Cappuccetto Rosso. Passò di lì un cacciatore che con un coltello aprì la pancia del lupo e fece uscire Cappuccetto Rosso e la nonna che vissero felici e contente. Vito Sanitate e Carlo Di Mundo Cappuccetto Rosso La mamma di Cappuccetto Rosso le disse di andare dalla nonna a portarle focaccia e vino. La mamma le disse anche di stare attenta ai pericoli e al lupo che viveva nel bosco. Cappuccetto Rosso le promise che l’avrebbe ascoltata. Andò nel bosco per andare alla casa della nonna, ma quando trovò il lupo si fermò a parlare con lui. Il lupo le disse: - Dove vai bella bambina? Cappuccetto Rosso gli rispose: - Vado dalla nonna! Il lupo furbetto corse a casa della nonna, la mangiò e si infilò con la sua cuffia nel letto. Quando arrivò Cappuccetto Rosso disse alla nonna: - Nonna che bocca grande che hai! E il lupo cattivo le rispose: - Per mangiarti meglio! E mangiò anche Cappuccetto Rosso. Carlo Di Mundo e Federica Micelli

Cappuccetto Rosso C’era una volta Cappuccetto Rosso che andò dalla nonna con un cestino pieno zeppo di focaccia, frutta e vino. Quando arrivò a destinazione e vide la nonna nel letto le sembrò che i grandi occhi, le robuste mani e i denti aguzzi mal nascosti sotto le lenzuola, fossero del lupo cattivo. Ma… mentre Cappuccetto pensava queste cose, il lupo la mangiò. Per fortuna passò di lì un cacciatore che attratto dal rumore, si precipitò in casa e con un coltello affilato …zac! con un sol colpo, uccise il lupo! Dal pancione del lupo saltarono fuori la nonna e Cappuccetto Rosso sane e salve. Francesco Urbano

Cappuccetto Rosso in rima La mamma dice un giorno a Cappuccetto Rosso, che è una bella bambina col cappottino rosso: <<Và a trovare la nonna ammalata. Le ho fatto una crostata. Quando attraversi il bosco, però, non ti fermare!>> <<Sì mammina, non ti preoccupare!>> Cappuccetto Rosso va per il bosco pieno di fiori, ma da un cespuglio salta fuori… <<Fa una gara con me!>> propone Lupo Nero. <<Io passo per il bosco e tu vai per il sentiero!>> Il lupo arriva in fretta, correndo a più non posso, a casa della nonna di Cappuccetto Rosso. La nonna si trova davanti quel lupo furbacchione che, senza perder tempo, la inghiotte in un boccone! Poi arriva Cappuccetto e, in men che non si dica, divora anche lei senza alcuna fatica! Un baldo cacciatore con un coltello appuntito il lupo nero fa stecchito! Dal pancione del lupo grosso, grosso saltan fuori la nonna e Cappuccetto Rosso. Dicono al cacciatore:<<Le dobbiamo la vita!>> e intanto che festeggiano questa fiaba è finita! Angelo Scatolino e Ivana Belfiore

POVERO LUPO! Un lupo ho intervistato e a lungo si è lamentato… Chissà perché ce l’hanno tutti con me! Quando un bambino la mamma fa arrabbiare, lei gli dice: - Adesso vado il lupo a chiamare e ti faccio mangiare! E nelle fiabe hanno dichiarato che persino le nonne ho divorato! Ma io, lo giuro, non ho mai mangiato nessuno! Perché sono l’unico animale di cui si parla tanto male? nessuno vuole bene a me! Cari bambini, date retta a me il lupo cattivo non è, Stefania e Francesca perciò di lui paura non abbiate e a volergli un po’ di bene provate! Giuseppe Pepe, Francesco Renna e Antonio Digiglio

Tanti Cappuccetti

CAPPUCCETTO VIOLA C’era una volta una bambina di nome Violetta CAPPUCCETTO VIOLA C’era una volta una bambina di nome Violetta. La mamma un giorno la chiamò e le disse: - Porta questa piantina alla nonna. Mentre la bambina camminava verso il regno delle viole vide un palloncino viola, lo prese in mano e si sentì pizzicare. Dopo il tredicesimo pizzico capì che era stato il pallone e lo lasciò volare via, ma il palloncino disse: - Non volevo farti male, era solo uno scherzo di Carnevale! Scusa. Violetta accettò le scuse e lo portò con lei dalla nonna che fu molto felice di sapere che la sua nipotina Violetta aveva trovato un altro amico. Violetta e il palloncino le consegnarono la pianta e la nonnina fu talmente felice che li invitò a rimanere a pranzo con lei. La nonna regalò inoltre un orsacchiotto a Violetta e un giochino al palloncino. Sonia Settanni CAPPUCCETTO ROSA Cappuccetto Rosa viveva in un castello con i suoi amici coniglietti. Un giorno Cappuccetto Rosa doveva attraversare la foresta per andare alla nonna a portarle un cesto di fiori colorati, ma durante il tragitto incontrò un serpente velenoso che le tirò un morso alle mani. Cappuccetto Rosa non era in vita, ma i suoi amici coniglietti le portarono una pozione magica che la guarì velocemente. I coniglietti catturarono il serpente e ritornarono al castello. Cappuccetto Rosa organizzò una festa per ringraziare i suoi amici per averla salvata. Arianna Giordano

CAPPUCCETTO ARANCIONE Cappuccetto Arancione era una bambina simpatica e carina. Viveva in una casa circondata da un giardino dove crescevano zucche. Un mattino la mamma e Cappuccetto andarono dalla nonna per portarle una zucca, delle arance e dei mandarini. La nonna le invitò a pranzare con lei e così mangiarono tutte insieme felici e contente. Christian Pasquale CAPPUCCETTO VIOLA Cappuccetto Viola era una bambina che si vestiva sempre di viola e abitava in una casa viola in città. La mamma di Cappuccetto Viola si chiamava Violetta e disse a Cappuccetto di portare delle viole alla nonna e di stare attenta ai pericoli della città. Cappuccetto Viola portò con sé la sua amica farfalla che si chiamava Lilla; mentre andavano dalla nonna apparve una tigre con le strisce viola che voleva mangiare Cappuccetto Viola. La farfalla si posò sul naso della tigre facendogli il solletico e la tigre iniziò a ridere in continuazione. Poi arrivò la polizia che catturò la tigre e così Cappuccetto e Lilla arrivarono sane e salve dalla nonna che aveva preparato una buonissima torta. Dopo aver mangiato e chiacchierato con la nonna, loro ritornarono a casa dalla mamma. Annamaria Porcelli

CAPPUCCETTO ARANCIONE Cappuccetto Arancione viveva in un orto di carote con la sua mamma Orangina. Il suo amico di giochi era il Sole con cui scherzava e rideva dall’alba al tramonto. Al suo risveglio un giorno non trovò il suo amico perché si era preso un bel raffreddore, preoccupata chiese alla mamma di poter andare dalla nonna Aranciata perché le procurasse una spremuta fatta con le arance del suo giardino. Ma non appena Cappuccetto si mise in cammino arrivò scoppiettante e rumoroso come non mai il signor Temporale che quatto quatto era stato lì ad ascoltare ed a gioire del malanno altrui. Voleva che Cappuccetto Arancione non arrivasse dalla nonna e così intuonò e diluviò tanto che Cappuccetto non sapeva cosa fare fino a quando non arrivò la volpe Orange che le mostrò un passaggio segreto per arrivare dalla nonna. Così senza che il signor Temporale potesse vedere nulla, Cappuccetto arrivò dalla nonna e raccontò ciò che era successo. Aranciata si mise subito all’opera e preparò un bel bicchierone della sua squisitissima e buonissima spremuta. Cappuccetto pregò il suo amico Sole di allungare uno dei suoi raggi per poter gustare la spremuta ricca di vitamine e non appena la bevve si riprese e i suoi raggi iniziarono a splendere più caldi e più raggianti che mai fino a che non riuscirono a scacciare il signor Temporale. Finalmente Cappuccetto Arancione e il suo amico Sole ritornarono di nuovo a ridere ed a giocare dall’alba al tramonto. Francesca Bandini

CAPPUCCETTO VIOLA C’era una volta una bambina che tutti chiamavano Cappuccetto Viola. Lei viveva in un’isola bellissima insieme alla mamma e alla zia, che viveva un po’ più lontano da casa sua. Un giorno la mamma le disse di portare alla zia un po’ di torte che aveva preparato, ma di stare attenta alla tigre che viveva nella foresta. Cappuccetto nella foresta incontrò la tigre. All’inizio ebbe paura ma poi, con la sua dolcezza le parlò e la tigre, come per magia, non le fece niente, anzi le stette vicino fino a che attraversò tutta la foresta. Così Cappuccetto arrivò da sua zia sana e salva. Elisabetta Laudadio CAPPUCCETTO ARGENTO Una mattina la mamma chiese a Cappuccetto Argento di andare dalla nonna Argentina per portarle alcuni regali per il suo compleanno e cioè: una cornice argentata, una collana e un bracciale d’argento. Cappuccetto Argento arrivò dalla nonna, felici aprirono i regali e mangiarono la torta. Poi si salutarono perché Cappuccetto doveva tornare dalla mamma. Subito dopo, dalla finestra, che era aperta, entrò una gazza ladra che rubò tutti i regali di Argentina e volò via. Cappuccetto che era ancora lì vicino, sentì le urla della nonna e vide la gazza, allora con un gran salto la colpì e la gazza lasciò cadere tutti i regali. Argentina ritornò ad essere felice. Francesco Renna

CAPPUCCETTO ARANCIONE C’era una volta Cappuccetto Arancione CAPPUCCETTO ARANCIONE C’era una volta Cappuccetto Arancione. Era una bambina molto simpatica e abitava in una casetta con intorno un bel prato. Un giorno i suoi genitori le dissero di andare dalla nonna Arancetta che era molto raffreddata, per portarle un cestino di arance e mandarini. Mentre Cappuccetto Arancione sta passeggiando incontrò un coniglietto che le offrì una bella carota. Cappuccetto la prese e dopo aver tirato un morso cadde per terra. La carota era avvelenata. Per fare riprendere Cappuccetto bastava la carezza di un bel principe. Un principe di passaggio vide Cappuccetto Arancione e cercò di aiutarla, la portò nella sua carrozza a forma di zucca, le diede un po’ di acqua e le accarezzò il viso. Furono proprio quelle coccole a farla risvegliare. Cappuccetto Arancione ringraziò il principe, andò subito dalla nonna a portare il cestino e a raccontarle quello che le era accaduto. Emilia Ippolito CAPPUCCETTO ROSA C’era una volta Cappuccetto Rosa che una domenica mattina doveva andare dalla nonna a portare i soldi per pagare la bolletta, come le avevano detto la mamma e il papà. Cappuccetto Rosa mentre camminava vide tanti fiori profumati e ne raccolse un mazzo per portarli alla nonna. Cappuccetto mise i fiori in un sacchetto e continuò a camminare per la sua strada. Quando stava per arrivare dalla nonna tirò fuori i fiori dal sacchetto e vide che si erano rovinati. Cappuccetto iniziò a piangere, ma per fortuna incontrò una bambina di nome Rosina che aveva in mano un bellissimo mazzo di fiori. Li diede a Cappuccetto e insieme andarono dalla nonna che fu felice di ricevere quel meraviglioso regalo. Sabrina Miraglino

CAPPUCCETTO VIOLA Nel bosco fiorito, in una casetta piccola piccola piena di tanti animali, viveva una bambina che si chiamava Cappuccetto Viola. Cappuccetto Viola era una bambina molto allegra, amava molto i suoi animali e pensava sempre alla sua nonnina che abitava dall’altra parte del bosco. Un giorno nel bosco fiorito passò un signore che vendeva gelati. Cappuccetto Viola ne comprò due, uno per lei e uno per la nonna e si diresse verso il bosco. Cappuccetto Viola incontrò lungo la strada il lupo che le voleva rubare i gelati, ma riuscì a scappare però i gelati si sciolsero. Cappuccetto Viola arrivò dalla nonna ma era molto triste perché il gelato si era sciolto. La nonna la consolò e le disse: - Non ti preoccupare tanto a me il gelato non piace! Mariarita Porcelli CAPPUCCETTO NERO C'era una volta, una bambina di nome Cappuccetto Nero. Un giorno Cappuccetto Nero andò dalla nonna Neretta a portale un po' di inchiostro nero, il vino nero e un vestito nero. Incontrò il cane Nerone che voleva quel cestino. Cappuccetto di corsa arrivò a casa della nonna e le disse che il cane Nerone l’aveva inseguita perché voleva il suo cestino. Il cane entrò nella casa, ma sotto il letto della nonna era nascosto un cacciatore. Il cacciatore sparò al cane, così vissero felici e contente… Francesco Latrofa

CAPPUCCETTO VIOLA C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Viola che viveva in una casetta circondava da tante violette. Un giorno doveva andare alla casa della nonna per portarle dei libri da leggere. Mentre camminava, incontrò una grande violetta che si nutriva di tutte le cose viola. Cappuccetto Viola, ebbe tanta paura, incominciò a correre e mentre correva perse per strada uno dei suoi libri, proprio quello con la copertina viola. La violetta mangiò il libro, Cappuccetto Viola arrivò sana e salva alla casa della nonna Violina, ma senza il libro viola. Michele Decaro CAPPUCCETTO VIOLA C'era una volta una bambina di nome Cappuccetto Viola. Era a casa quando la mamma le chiese di andare dalla nonna per portarle: le prugne, una giacca viola e una violetta. Cappuccetto passeggiava nel bosco e raccoglieva fiori viola da portare alla nonna. Arrivò un serpente che mise la sua vita in pericolo mentre la mamma a casa si preoccupava non vedendola ritornare. Arrivò per fortuna un folletto di nome Violettino che con la sua spada riuscì ad uccidere quel pericolosissimo serpente. Cappuccetto arrivò dalla nonna sana e salva, le lasciò tutto ciò che la mamma le aveva detto di portarle e in gran fretta ritornò a casa in compagnia del folletto perché era molto tardi. Giuseppe Pepe e Piero Catalano

CAPPUCCETTO ARANCIONE In un bosco c’era un castello enorme molto particolare: la sua facciata era tutta arancione e ci viveva una bambina di nome Cappuccetto Arancione. Un giorno Cappuccetto prese il suo cestino e andò nel bosco per raccogliere dei girasoli arancioni da portare alla sua nonna ammalata. Durante il percorso incontrò un lupo molto strano che aveva il capo e la coda grandi e arancioni mentre il corpo era piccolo. Il lupo chiese a Cappuccetto dove stava andando, voleva rubarle il cestino, ma la furba bambina prese un sasso e glielo tirò sul capo. Il lupo stordito scappò via, Cappuccetto spaventata corse senza fermarsi. Quando arrivò dalla nonna, molto spaventata e tremante, le raccontò tutto. Rosaria Dibattista CAPPUCCETTO ROSA La mamma di Cappuccetto Rosa si chiamava Rosetta e abitava su una collina. Un giorno Cappuccetto doveva portare un po’ di latte alla nonna che abitava a valle. Si incamminò, ad un tratto fu attratta da una grande grotta illuminata da un fuoco. Cappuccetto si avvicinò e vi trovò un animale molto strano, quasi assomigliante ad un drago. L’animale apparve calmo e rilassato, ma ad un tratto forse disturbato nel vedere Cappuccetto, emanò un gran ruggito. La piccola Cappuccetto spaventata fuggì. Corse dalla nonna e le raccontò tutto. La nonna le preparò una tazza di cioccolata calda per tranquillizzarla. Daniele Colucci

CAPPUCCETTO FUCSIA C’era una volta Cappuccetto Fucsia, una bambina graziosa che vestiva sempre abiti fucsia. Abitava con la mamma Camilla in città. Un giorno la madre le diede una torta di mirtilli e le chiese di portarla alla nonna che abitava dall’altra parte della città. La madre si raccomandò con Cappuccetto di non fermarsi con gli estranei, ma mentre Cappuccetto camminava incontrò un suo amico e si fermò a chiacchierare. Dopo un po’ si salutarono e Cappuccetto riprese il cammino, quando ad un tratto un branco di cani randagi l’accerchiarono attratti dall’odore della torta. Cappuccetto, molto spaventata, incominciò a piangere, per fortuna il suo amico passava da quelle parti, cacciò via i cani e l’accompagnò dalla nonna. Rita Magri CAPPUCCETTO MARRONE C’era una volta Cappuccetto Marrone che viveva in un bosco. La mamma stava preparando dei dolci con la farina di castagne per il suo compleanno e le chiese di portarne alcuni alla nonna. Mentre camminava, Cappuccetto incontrò un orso bruno che voleva esserle amico così andarono insieme dalla nonna. Quando arrivarono a casa della nonna Cappuccetto trovò un cartello che diceva: << Sono andata in montagna non preoccupatevi, tornerò tra qualche giorno>>. Cappuccetto tornò a casa e festeggiò il suo compleanno felice e serena. Manel Bel Hedi

CAPPUCCETTO ARANCIONE C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Arancione. Un giorno la mamma le disse di andare dalla nonna e di portarle un cesto pieno di arance, ma di stare attenta perché nel bosco viveva un lupo cattivo. Cappuccetto camminava tranquilla quando incontrò il lupo e… tanto spaventata, camminando pian pianino per non innervosire la bestiola, giunse a casa della nonna sana e salva. Quando tornò a casa raccontò alla mamma di aver incontrato il lupo e di averla scampata bella! Gabriele D’Alessandro CAPPUCCETTO ROSA C’era una volta Cappuccetto Rosa che abitava con i suoi genitori in una casa fatta di confetti rosa. Un mattino la mamma Confetta preparò un cestino e chiese a Cappuccetto di portarlo alla nonna Rosina. Per strada Cappuccetto incontrò il lupo che la seguì fino a casa della nonna senza però farle alcun male. Quando Cappuccetto arrivò dalla nonna, poiché il lupo le era sembrato affamato gli diedero dei confetti, così il lupo e Cappuccetto diventarono amici. Rossana Settanni

CAPPUCCETTO ROSSO, GIALLO, BLU E BIANCO. Cosa succede se a Cappuccetto Rosso si cambia il colore della mantellina? Bruno Munari e Enrica Agostinelli hanno scritto quattro storie cambiando non solo il colore della mantellina di Cappuccetto, ma anche: - il contenuto del cestino; - lo scenario e il percorso; - l’aspetto del lupo; - il finale della storia. Elisabetta Laudadio e Sebastiano Porrelli CAPPUCCETTO VERDE con il suo copricapo di foglie porta alla nonna Cicalina, insieme alle sue amiche rane, menta, prezzemolo e insalate. CAPPUCCETTO GIALLO vive in una grande città e scampa i pericoli del traffico grazie a dei canarini. CAPPUCCETTO BLU vive sull’isola Bluetta, non troppo lontano dalla nonna Celestina che va a trovare sfuggendo alle grinfie del pesce-lupo. CAPPUCCETTO BIANCO deve andare dalla nonna Candida attraversando il bosco innevato dove sente ululare, ma non vede niente. Antonio Digiglio

CAPPUCCETTO VERDE

FRANCESCO P.

Cappuccetto Verde …durante il tragitto Cappuccetto Verde e la sua amica Verdocchia si fermano in un prato per raccogliere i fiori da portare alla nonna. All’improvviso vedono sul prato un orco verde che chiede alle due amiche dove stessero andando. Cappuccetto Verde dice all’orco che stavano andando alla casa della nonna per portare un regalo. L’orco, allora, propone alle due amiche di fare una gara per vedere chi arriva prima a casa della nonna. Cappuccetto Verde e Verdocchia si mettono in cammino. Quando arrivano dalla nonna, la trovano con una vestaglia verde. Si avvicinano al letto, ma vengono mangiate in un boccone dall’orco che si era finto la nonna. L’orco sazio si mette a riposare sul letto e inizia a russare. Vola di lì Peter Pan e quando sente l’orco russare lo afferra e lo getta in uno stagno. Dopo un po’ l’orco si gonfia così tanto che esplode. La rana Verdocchia mette Cappuccetto Verde su di sé e le due amiche sono salve. Giorgia Cazzolla

…Verdocchia, vedendo Cappuccetto Verde in pericolo chiamò con un fischio le sue amiche rane che cominciarono a saltare addosso al lupo. Le rane erano così tante che il lupo non vide più niente, gli girava la testa e sbuffando cercava di togliere le rane dal suo corpo. Così Cappuccetto Verde e Verdocchia andarono subito a casa della nonna e le raccontarono tutto quello che era successo nel bosco. Anna Maria Porcelli …Verdocchia e Cappuccetto Verde videro il lupo ricoperto di foglie e si spaventarono molto. Il lupo propose alle due amiche di raccogliere ancora prezzemolo e insalata tenera per la nonna in un campo lì vicino. Il lupo mentre Verdocchia e Cappuccetto Verde si allontanarono, andò dalla nonna Cicalina e la mangiò. Poco dopo arrivò Cappuccetto Verde che notò qualcosa di strano in casa, il lupo la sentì, uscì dall’armadio e con un salto inghiotti anche lei. Verdocchia chiamò Peter Pan che salvò la nonna Cicalina, Cappuccetto Verde e portò via il lupo consegnandolo ai pirati. Vito Sanitate

Cappuccetto Verde Acqua abitava in un castello Cappuccetto Verde Acqua abitava in un castello. Un giorno la mamma le preparò un cestino per portalo alla nonna. Mentre Cappuccetto Verde Acqua camminava nel bosco incontrò una biscia velenosa che le disse :<<Raccogli qualche fiore e poi facciamo una gara fino alla casa della nonna!>>. La biscia prese la strada più corta e arrivò prima di Cappuccetto Verde Acqua alla casa della nonna e la mangiò. Per fortuna di lì passava un orso polare che tagliò la pancia alla biscia e tirò fuori la nonna. Quando arrivò Cappuccetto, trovò la nonna molto spaventata, ma sana e salva. Così vissero felici e contente grazie alla forza dell’orso polare. Giuseppe Logreco Cappuccetto Verde si mise in cammino verso la casa della nonna. Nel bosco incontrò il lupo verde che camminando le disse: - Guarda, ci sono tante olive verdi, raccoglile. Mentre Cappuccetto Verde stava raccogliendo le olive verdi, il lupo corse alla casa della nonna. Il lupo entrò e vide la nonna Cicalina. La nonna Cicalina esclamò: - Chi sei e che cosa vuoi? Dopo quelle parole il lupo le si avvicinò e la mangiò. Arrivò Cappuccetto Verde col suo cestino, entrò e salutò la nonna. - Nonna che bocca grande che hai!- disse. - Per mangiarti meglio! - e la mangiò. Nel frattempo arrivò Peter Pan che aveva saputo cosa era successo. Lui trovò il lupo addormentato, prese delle forbici, tagliò la pancia del lupo verde e liberò la nonna Cicalina e la sua nipotina. Cappuccetto Verde tornò dalla mamma, Peter Pan prese la pezza di verdura del lupo e la nonna mangiò le cose che le aveva portato la sua nipotina: menta, insalata e prezzemolo. Tutti furono felici e contenti. Sebastiano Porrelli

…mentre Cappuccetto Verde si avviava verso la casa della nonna pensò:<< Perché non andare dalla strada più corta?>>. E così fece. Ma la strada più corta era anche la più pericolosa, perché c’era un faveto abitato da una serpe verde. Alla vista del faveto Cappuccetto Verde si ricordò che la nonna sapeva cucinare un’ottima zuppa di fave e si fermò a raccoglierne un po’. All’improvviso spuntò la serpe verde molto arrabbiata che spaventò la bambina. In suo aiuto arrivò la rana Verdocchia con un’amica: Fata Erbetta che trasformò la terribile serpe verde in un ranocchio. Il ranocchio appena vide Verdocchia si innamorò perdutamente di lei e così tutti e quattro andarono a casa della nonna Cicalina, dove mangiarono la famosissima zuppa di fave. Eduardo Vaccarella

CAPPUCCETTO GIALLO

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Cappuccetto Giallo Cappuccetto Giallo va dalla nonna che abita in un sottotetto di una vecchia casa in città. Cappuccetto indossa un completo di maglia gialla realizzato dalla mamma e deve andare dalla nonna per portarle olio e limoni. Alla fermata di un semaforo incontra un lupo al volante di un’auto che la guarda con occhi strani e la invita a fare un giretto con lui. Cappuccetto è spaventata, ma i suoi amici canarini svolazzando intorno al semaforo creano confusione, si forma un ingorgo così Cappuccetto scappa dalla nonna dove arriva sana e salva. Antonio Digiglio

CAPPUCCETTO BLU

Cappuccetto Blu C’era una volta Cappuccetto Blu che era una bambina molto dispettosa che si divertiva a far piangere i bambini come lei. Un giorno però, mentre si divertiva a fare scherzi cattivi alle compagne, una di loro decise di farne uno a lei; visto che Cappuccetto aveva paura delle lucertole le fece trovare una nel suo zainetto. Cappuccetto Blu quando vide la lucertola si spaventò tanto. Da allora decise di non giocare più in quel modo; capì che non era divertente far spaventare i compagni. Francesco Saverio Papagna In una casetta vicino ad un lago viveva una bambina di nome Cappuccetto Celeste. Lei giocava con il suo coniglietto Celestino. Un giorno il papà le chiese di portare alla nonna Azzurrina un gomitolo di lana celeste e della pittura sempre celeste. Cappuccetto si incamminò e ad un tratto si fermò a guardare incantata il meraviglioso paesaggio che la circondava. Incominciò però ad avere anche un po’ di paura per il silenzio che c’era, ma per fortuna incontrò un gattino celeste che le fece compagnia fino a casa della nonna e durante il ritorno a casa. Una volta a casa Cappuccetto raccontò alla mamma del gattino che le aveva fatto compagnia per tutto il tempo. Giancarlo Dipierro

CAPPUCCETTO BIANCO

Cappuccetto Bianco Quanta neve! Cappuccetto Bianco si avvia lentamente nella neve, verso il bosco per andare dalla nonna Candida. Dopo aver camminato per molto tempo sente ululare, ma non vede nessun lupo, forse si tratta di un lupo bianco. Giunta a destinazione, Cappuccetto vede solo un gran mucchio di neve e pensa disperata che sotto c’è la casa della nonna! All’improvviso le si avvicina la regina delle nevi, Bianca, che vede Cappuccetto in difficoltà e con il suo scettro magico fa sciogliere tutta la neve. Cappuccetto Bianco riesce ad entrare nella casa della nonna e insieme, per festeggiare, mangiano un bel piatto di riso in bianco! Nicola Decaro Mai vista tanta neve! Cappuccetto Bianco è preoccupata perché c’è troppa neve e lei deve andare dalla nonna a portarle un tovagliolo bianco chiuso a fagottino con il latte, lo zucchero e un caldo maglione di lana bianca. La neve continua a scendere e Cappuccetto si avvia con grande difficoltà verso la casa della nonna. All’improvviso sente un forte calore… In cielo è apparso il sole che il suo calore inizia a sciogliere la neve e Cappuccetto giunge a casa della nonna. Stefania Decaro

CHE DISASTRO! Qualche volta le favole succedono all’incontrario e allora è un disastro; Biancaneve bastona sulla testa i nani della foresta. La bella addormentata non si addormenta e il Principe sposa una brutta sorellastra, la matrigna è tutta contenta e la povera Cenerentola resta zitella e fa la guardia alla pentola. Emilia Ippolito

CAPPUCCETTO ROSA Cappuccetto Rosa abita ai piedi di un monte chiamato Monte Rosa. Un giorno la nonna Rosetta doveva andare dalla sua nipotina con lo slittino super veloce, era una nonna sprint! Ad un certo punto sbucò un coniglio selvatico che cercava di rincorrerla, ma lei era molto sprint e ad un tratto il coniglio si fece male ad una zampa e la nonna si fermò a soccorrerlo, lo fece salire sulla sua slitta e lo portò con sé a casa di Cappuccetto Rosa. Appena arrivati, la nonna e la nipotina medicarono e fasciarono la zampa del coniglio e gli prestarono cura per qualche giorno. Una mattina finalmente si sentì meglio, si tolse la fasciatura e incominciò a correre nel giardino di Cappuccetto Rosa che lo guardava felice con la sua nonna. Filippo Losacco CAPPUCCETTO ROSA Cappuccetto Rosa è una graziosa bambina che vive in una casa in montagna. Cappuccetto Rosa si dispera perché non può portare il cesto rosa con dentro il pigiama rosa alla nonna in quanto nevica tantissimo. Allora la nonna decide di andare lei dalla nipotina con lo slittino trainato da otto cani lupo. Durante il percorso la nonna vede un coniglio selvatico che corre nella neve perché è inseguito da un cacciatore che lo ha ferito con un colpo di fucile. La nonna ordina ai cani di inseguire il cacciatore per bloccarlo e salvare il coniglio. Il cacciatore non ha tanti colpi per uccidere gli otto cani e decide di scappare. La nonna prende il coniglio ferito, lo porta da Cappuccetto Rosa e insieme lo curano. Alessandro Lamacchia

CAPPUCCETTO NERO C’era una volta una bambina di nome Cappuccetto Nero CAPPUCCETTO NERO C’era una volta una bambina di nome Cappuccetto Nero. Cappuccetto Nero viveva con la sua mamma in una piccola casetta in città. Un giorno la nonna Nerina decise di andare a trovare Cappuccetto Nero che non stava bene, così preparò una cesta piena d’uva nera e si mise in viaggio. Mentre camminava si sentì male perché faceva tanto caldo, c’era un sole splendente. In quel momento passò un gatto nero che le disse: - Sì sente male nonnina, vuole una mano o meglio una zampa? - Sì, grazie! C’è un sole molto caldo - rispose la nonna Nerina. - Dove stai andando?- chiese il gatto. - Sto andando in città a trovare la mia nipotina Cappuccetto Nero che non sta molto bene. - Cosa porti nella cesta? - Porto dell’uva nera - rispose la nonna. Il gatto nero guardò la cesta e gli venne l’acquolina in bocca così pensò: - Ora do una spinta alla nonna e prendo la cesta. Ma la nonna Nerina, furbetta, capì cosa voleva fare il gatto nero e fu più veloce perché tirò lei una spinta al gatto e scappò via in città dalla sua nipotina. Dopo una bella corsa, arrivò sana e salva da Cappuccetto con la sua cesta piena d’uva nera. Giusi Mezzi

CREARE CON… LE FORME GEOMETRICHE SONIA

FEDERICA

realizzato dall’ins. Anna Maria Renna FINE realizzato dall’ins. Anna Maria Renna