Padre nostro in aramaico
Invocazione natalizia
Vieni in me Divin Salvatore e degnati di nascere nel mio cuore. Fa’ che istruito dal tuo esempio, io sia povero in spirito ed umile di cuore, mortificato come lo fosti nella greppia. O Gesù bambino, io credo in Te, che sei Dio , la seconda Persona, splendore e immagine vivente del Padre, Alfa e Omega, principio e fine, il primo e l’ultimo vincolo fra il Padre che ti ha generato e lo Spirito Santo che da Te e dal Padre procede.
Io credo in Te vero uomo, amico, e fratello maggiore mio. Creatore e Creatura. Finito e Infinito, Creatore del mondo e autore della grazia che collega l’ordine della natura all’ordine della grazia. Tu sei il centro del mondo, focolare di ogni verità, sorgente di ogni amore, esemplare di ogni bellezza, tutto converge verso di Te, tutto gravita intorno a Te. Su Te tutte le scienze trovano la loro unità, tutte le virtù il loro modello, tutte le arti il loro ideale.
Tu solo sei la chiave dei fatti che dominano la storia dei popoli. Tu solo risolvi tutti i problemi che agitano il cuore, perché in Te il dolore ha un significato, la mia speranza un fondamento, le continue aspirazioni alla felicità una meta cui posso e debbo aspirare. Ti sei fatto Bambino per insegnarmi a diventare uomo perfetto, Ti sei reso debole per fortificarmi, povero per arricchirmi, umile per esaltarmi. Tu mi ami con pazienza infinita perché sei infinitamente Padre. Io ti ho rinnegato spesso, spesso ti ho dimenticato, ma Tu non mi rinneghi e non mi dimentichi mai .
e nella lotta per il progresso spirituale Io ho cessato di essere Tuo figlio, ma Tu non hai mai cessato di essermi padre. Aiutami nel difficile cammino a mettere i piedi sulle tracce dei Tuoi passi. Tu primogenito, capo, fratello maggiore ed amico, mostrami per dove devo passare. Aiutaci a non smarrirci in questo duro cammino. Non lasciarci senza difesa nel nostro lavoro quotidiano e nella lotta per il progresso spirituale
Fa’ inoltre che la buona novella della Tua venuta e del tuo regno raggiunga gli ultimi confini della terra e accetta dalla nostra lingua, fatta eloquente per te, la lode che la superbia degli uomini ti nega. Tre volte santo, a te tre volte la gloria ANONIMO
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