Di comune accordo con la mafia, che gestiva gli appalti, abbiamo pilotato i governi per far costruire strade e viadotti invece di ferrovie per tram e treni
Abbiamo ostacolato lo sviluppo di una rete di trasporto pubblico nelle città, perché dovevamo intasare le strade con le nostre auto, visto che fuori dall'Italia nessuno ce le ha mai comprate
Riusciamo a rifilare le nostre auto di alta gamma solo allo stato italiano, che le utilizza come auto blu
Vi abbiamo sempre venduto auto scadenti nascondendoci dietro la leggenda metropolitana che quelle straniere erano inavvicinabili a cause degli enormi costi dei pezzi di ricambio, nascondendovi che però le nostre erano le uniche che avevano continuamente bisogno delle cure del meccanico.
Tra cassa integrazione per i dipendenti e contributi a fondo perduto abbiamo utilizzato milioni di miliardi di lire di contributi statali per scaricare su di voi i nostri disavanzi, mentre poi producevamo auto in Polonia e Sud America
Abbiamo investito gli utili nei sollazzi della famiglia Agnelli (non solo cocaina!), nel diversificare le attività aziendali costituendo una poderosa finanziaria che controlla mezza Italia, nel gestire il campionato di calcio con la Juventus, nel foraggiare i politici, nel pagare lo stipendio ai nostri dirigenti, a Montezemolo, a Del Piero, a Moggi, a Schumacher.
Abbiamo implorato la General Motors di acquistare questa azienda sgangherata, ma pur di non avere più nulla a che fare con noi ci hanno pagato 5 (cinque) MILIARDI di dollari.
Nell'attesa dell'ennesimo contributo statale – comprerete i nostri diesel multijet, che inquinano il doppio di un benzina non catalizzato vecchio di 10 anni! -, stiamo segretamente trattando la cessione del reparto auto di bassa gamma ai cinesi, per lo smantellamento di tutte le fabbriche in Italia e mandare finalmente a fare in culo quei bastardi di operai e quelle sanguisughe di sindacati, che pretendono intascare bustarelle e percentuali sempre maggiori
Malgrado l'impasse GM, la strategia aziendale di alienazione delle attività nel settore automobilistico procederà con l'immissione della Ferrari sul mercato. Nessuno la vuole comprare, quindi dovremo ammollare la fregatura ancora una volta ai babbei piccoli risparmiatori
Con il deficit che aveva non potevamo quotarla in borsa, ma ricorrendo al gioco delle false transazioni abbiamo finto di vendere la Maserati all'Alfa Romeo, raccontandovi che creavamo un fantomatico polo del lusso, generando in realtà fittizie plusvalenze.
Lurido risparmiatore italiano, non potrai mai permetterti una Ferrari, ma potrai comprarne le azioni, che presto saranno carta straccia, così te lo metteremo ancora una volta nel culo!
FIAT (Fix It Again, Tony!)