Itinerario di formazione alla carità per operatori pastorali

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Area Promozione Caritas
Advertisements

Giovanile Vocazionali, C.Ss.R.
CARITAS DIOCESANA DI LAMEZIA TERME DOSSIER 2011
ATTRAVERSARE LA PORTA AZIONE CATTOLICA ITALIANA Arcidiocesi di Otranto
La Caritas e il nuovo Servizio civile. Dallobbligo alla libera scelta 2001: istituzione del Servizio civile nazionale 1 gennaio 2005: sospensione degli.
Lavoro dei gruppi primo incontro
1 Nocera-Sarno 27/09/2012 Nocera-Sarno 27/09/2012 Percorso Percorso di formazione base Primo incontro Destinatari: parroci e volontari parrocchiali.
ESSERE ASSISTENTI IN QUESTA AC
Arcidiocesi di Napoli Convegno di programmazione per litinerario diocesano – 22 giugno 2005 LACENO.
Idea di fondo La famiglia di Nazaret può essere un modello significativo per la famiglia di oggi? Diocesi Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi.
FORMAZIONE COORDINATORI per educare alla testimonianza della carità
Così scrivono gli Atti degli Apostoli: c Così scrivono gli Atti degli Apostoli: Paolo si recò a Derbe e a Listra. Cera qui un discepolo chiamato Timoteo,
1 COORDINAMENTO appunti per costruire prospettive di lavoro COMUNICAZIONE.
Percorso Equipe Caritas diocesana, Roma, 20/22 novembre 2006 LORGANISMO PASTORALE CARITAS.
Coordinamento Caritas operatori comunicazione Leggere le povertà Roma, 9 giugno 2006.
CARITAS DIOCESANA E CHIESA
secondo il metodo Tre luoghi/strumenti chiave
Annuncio e Catechesi per la vita cristiana
Il Progetto Policoro Il Progetto Policoro La struttura organizzativa Modulo formativo nazionale - Roma 27 novembre 2008 La struttura organizzativa Modulo.
Sette anni del PROGETTO POLICORO …oltre la sperimentazione.
2. GLI ELEMENTI 1. LOPZIONE DI FONDO 3. LO STILE.
1 IL PROGETTO POLICORO ATTRAVERSO I GESTI CONCRETI.
VERSO LA XIV^ ASSEMBLEA DIOCESANA STRUMENTO DI LAVORO PER LE ASSEMBLEE LIMPEGNO EDUCATIVO DELL AZIONE CATTOLICA E LA SCOMMESSA DELL INSIEME VIVERE LA FEDE,
Bene comune Il bene comune è un principio base della Dottrina Sociale della Chiesa. Il bene comune: l’insieme delle condizioni della vita sociale con le.
Il percorso del Sinodo Diocesano Il cammino è scandito in TRE TAPPE: 1.Anno : conoscere la situazione socio-culturale del territorio e cogliervi.
Caritas in parrocchia Per educare alla testimonianza della carità
Il metodo Caritas e i suoi strumenti – I parte
IV ASSEMBLEA DEGLI ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE ISOLA DEL GRAN SASSO, Giugno 2012 Caritas Diocesana Teramo-Atri.
Zarepta di Sidone Onlus
ARCIDIOCESI DI UDINE UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
Impegnati per il bene comune Spunti dal discernimento delle quindici Diocesi.
ASSEMBLEA SINODALE DEL CLERO 27 MARZO 2012 Terzo Passo: Voi stessi date loro da mangiare (Mc 6,37) La carità del Vangelo diventerà veramente il Vangelo.
Corso formativo Volontario nella comunità Tema Percorso di rinascita Aspetti affrontati e relativi approfondimenti.
1 Osservatorio permanente delle povertà e delle risorse Uno strumento a disposizione della diocesi e della comunità civile.
SINTESI FOCUS TEMATICI mattina. INTERIORITÀ E SPIRITUALITÀ Valorizzare la dimensione liturgica nellorizzonte della fede comunitaria, mediante anche il.
Il Centro di Ascolto Intervicariale Lincontro presenta una riflessione sullagire del Centro presenta una riflessione sullagire del Centro.
Incontri mensili con il clero della Diocesi di Caserta
CARITAS DIOCESANA SASSARI Incontro con le Caritas parrocchiali Sassari 11 Ottobre 2008 Auditorium Arcivescovile Largo Seminario 1.
Titolo presentazione Sintesi dei lavori di gruppo
26 Aprile 2009 Benvenuti alla Scuola Associativa.
Ordine Francescano Secolare d'Abruzzo
Incontro Operatori Pastorali della Val Freddana Sud-Est 14 Febbraio 2013 Essere Cristiani e Chiesa in un Territorio: Insieme LObbiettivo: Fare Comunità
Martedì 26 giugno 2012 Auditorium Regina Pacis Molfetta Presentazione del Progetto A cura dellUfficio diocesano Comunicazioni Sociali.
PER UNA INIZIAZIONE CRISTIANA
1. PRIMO LABORATORIO L E IDEE PIÙ RILEVANTI, EMERSE DAI LAVORI DI LABORATORIO gruppo 1 gruppo 2 gruppo 3 gruppo 4 gruppo 5 gruppo 6 gruppo 7 gruppo 8.
Ordine Francescano Secolare d’Italia
Art. 1 Statuto di Caritas Italiana: La Caritas Italiana è l’organismo pastorale, costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana al fine di promuovere.
Per un lavoro dal volto umano. Da dove ripartire? Riflessioni e proposte per l’animazione della comunità cristiana Intervento di Francesco Delfino Seconda.
LA PASTORALE DELLA SALUTE IN PARROCCHIA E NELL’UNITA’ PASTORALE
Vivere Francesco tra la gente e per la gente.  L’associazione:  Si ispira alla Regola e alle CCGG dell’OFS  Valorizza il messaggio francescano attraverso.
Giornata di formazione per volontari
Benvenuti al corso per operatori di Centro di Ascolto Vicariale (CDAV x ) Un volto di chiesa nel territorio.
Benvenuti al corso per operatori di Centro di Ascolto Vicariale (CDAV x ) Un volto di chiesa nel territorio.
1. 2 Scommettere sulla carità Dal Concilio Vat. II alla “Evangelii gaudium” Dal Concilio Vat. II alla “Evangelii gaudium”, Il magistero ha ripetutamente.
LA PROPOSTA OARI - AVULSS. OARI L’OARI (Opera Assistenza Religiosa agli Infermi - Associazione per una pastorale di comunione e speranza dell’uomo che.
Indicazioni per ridisegnare un nuovo modo di comunicare la fede oggi
Educare e comunicare la fede oggi l’impegno catechistico in Italia. dal Documento Base a Verona Intervento di Luciano MEDDI – Caserta 24 settembre.
Laboratorio Socio Ambientale Febbraio-Maggio 2015.
PARROCCHIA IN UN MONDO CHE CAMBIA: PARTIRE DAI POVERI PER COSTRUIRE LA COMUNITA’ “Immaginare una Parrocchia casa e scuola di Comunione e Missione”
L’equipe diocesana. TU CHE DIOCESI SEI? Dalla Relazione sul Progetto Policoro 2009 : Lavorare insieme nella certezza della speranza L’intuizione fondamentale.
Richiedenti Protezione Internazionale sul territorio trentino Arcidiocesi di Trento.
La malattia di Alzheimer
NUOVI STILI DI VITA PER UN NUOVO UMANESIMO RETE INTERDIOCESANA NUOVI STILI DI VITA.
PROGETTO ORCHESTRA Riavvio dell’Osservatorio Povertà e Risorse.
"Identità della Caritas e motivazione dei volontari" Diocesi di Alghero-Bosa, 25 maggio 2015.
MCC STRUTTURE DEL MOVIMENTO SCUOLA RESPONSABILI
Nel contesto della realtà attuale. Iª Parte La carità in rapporto a quale contesto e a quali bisogni? IIª Parte L’animazione pastorale, stile progettuale.
PROGETTO ORCHESTRA Riavvio dell’Osservatorio Povertà e Risorse 1.
CRITERI DI ANIMAZIONE E DI GOVERNO Più: relazioni personali, condivisione e partecipazione Meno ruoli e autorità.
Nel contesto della realtà attuale. Iª Parte La carità in rapporto a quale contesto e a quali bisogni? IIª Parte L’animazione pastorale, stile progettuale.
Transcript della presentazione:

Itinerario di formazione alla carità per operatori pastorali La Caritas: organismo pastorale con prevalente funzione pedagogica per promuovere la testimonianza della carità Itinerario di formazione alla carità per operatori pastorali

Sommario Iª Parte IIª Parte IIIª Parte La Caritas organismo pastorale Dallo strumento caritativo all’organismo pastorale IIª Parte La Caritas organismo pastorale con prevalente funzione pedagogica e Gruppi caritativi: capire le differenze IIIª Parte La Caritas: organismo pastorale in azione sul territorio per animare alla testimonianza della carità Attenzione!

Passaggio dallo strumento caritativo all'organismo pastorale Prima parte Passaggio dallo strumento caritativo all'organismo pastorale CARITAS P.O.A.

1. Un organismo pastorale frutto del Concilio Vat. II Dal ‘43 al ’70 in Italia ha operato la P.O.A. a livello nazionale, le O.D.A. a livello diocesano, come strumento caritativo per far giungere ai singoli e alle famiglie gli aiuti nel periodo della guerra e della ricostruzione. Nel ’70 Paolo VI scioglie la P.O.A., avendo storicamente esaurito il suo compito e sollecita la CEI ad istituire un proprio organismo pastorale per la promozione della testimonianza della carità, ispirato alle linee indicate dal Con. Vat. II. Con decreto del 2 luglio 1971 la CEI istituisce la Caritas italiana. A livello diocesano, la decisone di istituire la Caritas veniva lasciata ai vescovi. Nel settembre del ’72 il primo Convegno delle Caritas diocesane, nel quale viene sottolineato identità e mandato della Caritas si evidenzia che la Caritas si configura come organismo pastorale con prevalente funzione pedagogica, per promuovere la testimonianza della carità. Paolo VI commentando lo Statuto indica linee orientative ed ambiti su cui la Caritas si è mossa in questi anni.

Le specificità della Caritas fissate dallo Statuto 1. IDENTITA’ cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 1 ORGANISMO PASTORALE (non gruppo, associazione…) che opera: per promuovere la testimonianza della carità della comunità cristiana, in forme consone ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace con particolare attenzione agli ultimi con prevalente funzione pedagogica. 2. MANDATO cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 3 tradurre (il senso di carità) in interventi concreti con carattere promozionale in collaborazione con i Vescovi realizzare studi e ricerche sui bisogni per scoprirne le cause curare il coordinamento delle iniziative e delle opere caritative di ispirazione cristiana promuovere il volontariato favorire la formazione degli operatori pastorali indire, organizzare e coordinare interventi di emergenza contribuire allo sviluppo umano e sociale dei Paesi nel Sud del mondo stimolare l’azione delle istituzioni civili ed una adeguata legislazione. 5

Ciò che è diventato peculiare per la Caritas 1. Tre ambiti di intervento. Per una più efficacia operatività all’interno di ogni Caritas, l’attenzione ai destinatari (poveri, Chiesa, territorio/mondo) si declina in altrettanti ambiti di intervento che agendo in modo integrato, sviluppano la prevalente funzione pedagogica. Promozione umana Cura la promozione di servizi socio-assistenziali, di politiche sociali, di luoghi di accoglienza e di relazione, in risposta alle varie aree di bisogno. Cura anche le risorse impegnate a servizio dei poveri: giovani in servizio civile, volontariato, mondo della cooperazione, associazioni… Promozione Caritas Segue la promozione e l’accompagnamento delle Caritas parrocchiali; cura la formazione degli operatori/animatori; responsabilizza la comunità con la comunicazione e la documentazione; sviluppa la pastorale unitaria in collaborazione con gli altri Uffici pastorali diocesani. Promozione mondialità Promuove gli interventi nelle emergenze internazionali, la cooperazione, le azioni di educazione alla difesa e tutela dei diritti dei popoli più poveri, sviluppa percorsi di pace e riconciliazione.

Ciò che è diventato peculiare per la Caritas 2. Assunzione di un metodo Nel contesto sociale molto complesso ed in continuo cambiamento, il metodo pastorale dell’ascoltare, osservare e discernere per animare, assunto dalla Caritas, risulta efficace perché, utilizzando anche luoghi e strumenti specifici per l’ascolto (il CdA), l’osservazione (l’OPR) e il discernimento/animazione (il L p C), permette di partire dalla realtà e dare organicità e concretezza al lavoro di sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità. 3. Lavoro in equipe Per operare nei tre ambiti (povertà, chiesa, mondo), per promuovere ed utilizzare opportunamente i luoghi dell’ascolto, dell’osservazione e del discernimento per progettare e realizzare percorsi formativi e azioni, si è colto il valore del lavoro in equipe che permette: il coinvolgimento di soggetti appartenenti ad ambiti diversi e con competenze diverse, il raggiungimento della comunità e delle istituzioni, la realizzazione di una pastorale progettuale e integrata, fornendo risposte, indicazioni e servizi con maggiore efficacia. 7

Ciò che è diventato peculiare per la Caritas 4. Attenzione alla formazione In questi decenni, la Caritas ha tenuto sempre al primo posto la formazione. Partendo dal corso più orientato alla trasmissione del sapere per volontari e operatori, è seguita l’esigenza di percorsi per formare al saper fare e al saper essere animatori pastorali, in modo che, a partire da qualsiasi ambito di intervento, si possa animare al senso della carità la comunità e il territorio. 5. La pastorale della carità L’attenzione ai tre ambiti: povertà, chiesa, mondo l’utilizzo del metodo di lavoro con gli appositi strumenti, il promuovere azioni che coniugano emergenza e quotidianità, l’individuazione di percorsi che portino ad una testimonianza della carità assunta responsabilmente dalla comunità, formano la pastorale della carità. L’obiettivo: educare a condividere, a ripensare stili di vita personali e familiari, a mettere a disposizione le proprie risorse (tempo, competenze, professionaltà…) a vantaggio di chi sperimenta la difficoltà, per testimoniare un amore solidale, in modo che tutti si sentano responsabili di tutti. 8

Ciò che è diventato peculiare per la Caritas 6. La progettazione socio-pastorale La Caritas ha maturato la convinzione di evitare che l’intervento di aiuto, la promozione e l’animazione risultino episodici e affidati all’improvvisazione. La progettazione socio-pastorale, rende organici, continuativi e fruttuosi gli interventi, perché richiede di: partire da una serie di elementi ascoltati e osservati fissare gli obiettivi prevedere tempi, risorse e soggetti da coinvolgere promuovere metodi ed azioni da utilizzare compiere verifiche periodiche. 9

con prevalente funzione pedagogica lavora con progettualità Seconda parte La Caritas organismo pastorale con prevalente funzione pedagogica lavora con progettualità Ascolta Osserva Discerne per animare la comunità e il territorio

fasi di progettazione socio-pastorale ed ambiti di intervento (1) LA CARITAS: fasi di progettazione socio-pastorale ed ambiti di intervento (1) ASCOLTA ciò che avviene sul territorio OSSERVA situazioni, persone e fenomeni che lo abitano: povertà e risorse DISCERNE, leggere i dati raccolti e cerca di capire le reali situazioni di disagio, le cause che lo generano e come rispondere ANIMA la comunità e il territorio per sceglie quali risposte dare ai bisogni individuati e disattesi.

La Caritas: fasi di progettazione socio-pastorale ed ambiti di intervento (2) INFORMA la comunità sulle situazioni di bisogno individuate, diffondendo i dati raccolti. SENSIBILIZZA con specifiche iniziative per la mobilitazione delle risorse umane, strutturali, economiche. EDUCA (funzione pedagogica) alla corresponsabilità, alla condivisione, alla giustizia, alla gratuità e alla pace. COINVOLGE il volontariato di gruppo e singolo esistente e ne promuove forme nuove.

LA CARITAS: fasi di progettazione socio-pastorale ed ambiti di intervento (3) PROGETTA interventi, azioni, servizi, in risposta ai bisogni individuati. COORDINA le risorse disponibili sul territorio. COINVOLGE singoli, associazioni, comunità, confraternite, con specifiche iniziative. RESPONSABILIZZA la pubblica amministrazione perché, secondo quanto le compete, dia risposte alle situazioni di bisogno.

LA CARITAS: fasi di progettazione socio-pastorale ed ambiti di intervento (4) VALUTA e VERIFICA gli interventi, le azioni, i servizi, le difficoltà incontrate, i risultati conseguiti. RENDE PARTECIPE la comunità dei risultati e delle difficoltà incontrate. RIPROGETTA nuovi interventi in risposta a nuove situazioni di bisogno o a quelle non risolte.

DISTINGUERE TRA CARITAS e GRUPPI CHE OPERANO IN SPCIFICI AMBITI e PROPONGONO ESPERIENZE CARITATIVE

Capire le differenze Il Gruppo caritativo La Caritas È spontaneo Nasce ed opera in risposta a specifici bisogni. E’ finalizzato a svolgere e gestire precise azioni di assistenza, agendo direttamente sulle situazioni e sulle persone (viste domiciliari, doposcuola, servizi vari…). E’ frutto dell’azione dello Spirito che suscita i carismi per l’utilità comune. La Caritas È un organismo pastorale Ascolta, osserva e rileva le varie realtà di bisogno. Ha il duplice scopo di rispondere al bisogno e promuovere un coinvolgimento il più ampio possibile della comunità, con stile progettuale. Progetta risposte possibili alle povertà e ai bisogni individuati. Educa alla carità, proponendo varie e sistematiche iniziative. Anima e mette in rete i vari grippi caritativi e di volontariato e ne promuove di nuovi.

La Caritas: organismo pastorale in azione sul territorio Terza parte La Caritas: organismo pastorale in azione sul territorio per animare alla testimonianza della carità

IN DIOCESI Vescovo Uffici di curia • Equipe Caritas Dioc. La Caritas diocesana, utilizza con progettualità il metodo ascoltare, osservare, discernere e i relativi luoghi-strumenti (CdA, OPR, LAB. Prom. Caritas); promuove azioni per animare alla testimonianza l’intera Chiesa locale; collabora con gli altri Uffici pastorali in vista di una pastorale unitaria; cura la formazione degli operatori; è a servizio delle Parrocchie, attraverso il laboratorio, perché sorgano o si rafforzino le Caritas parrocchiali, in modo che si crei una diffusa rete di solidarietà. Vescovo Uffici di curia • Equipe Caritas Dioc. • laboratorio Car. Pa. • Centro di Ascolto • Osservatorio Povertà e Rrisorse 18

SUL TERRITORIO La Caritas diocesana, rileva situazioni di povertà e risorse, per promuove risposte a bisogni disattesi; dialoga con gli Uffici delle pubbliche istituzioni; è presente nei tavoli dove si progettano le politiche sociali e si redigono i piani sociali di zona; promuove azioni per animare alla testimonianza l’intero territorio; cura un’azione di rete tra le associazioni caritative e di volontariato; svolge, al momento opportuno, un’azione di denuncia di situazioni di ingiustizia e abbandono. 19

IN PARROCCHIA La Caritas parrocchiale, cuore che vede sul territorio, utilizza con progettualità il metodo ascoltare, osservare, discernere, promuove azioni e percorsi per animare e formare, attua la testimonianza della carità dentro la comunità stessa e sul territorio, proponendo stili di vita improntati a sobrietà, l’accoglienza solidale, l’apertura alla diversità, la relazione gratuita, puntando ad una comunità TUTTA capace di annunciare, celebrare e testimoniare il Vangelo con parole e segni credibili. 20

La Caritas valorizza i TEMPI FORTI L’anno liturgico offre importanti opportunità da valorizzare in senso pedagogico, soprattutto nei tempi di: Avvento per una fraterna e particolare attenzione ai bisogni dei fratelli. Quaresima: per dare attenzione ai vari aspetti della pastorale della carità ed educarsi alla condivisione. Giornata della carità, da celebrare in una domenica.

La Caritas OFFRE PROPOSTE E SCELTE SIGNIFICATIVE... SERVIZIO CIVILE SOSTEGNO A PROGETTI DI SVILUPPO IN OCASONE DI PRIME COMUNIONI, CRESIME E FUNERALI CESSIONE DI UNA PERCENTUALE DEL PROPRIO STIPENDIO PER SOSTENERE SISTEMATICAMENTE SERVIZI ED INTERVENTI DI RIABILITAZIONE ADOZIONE A DISTANZA DI BAMBINI, ANZIANI, FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ COLLABORAZIONE CON I SERVIZI SOCIALI, ASL E COMUNE OFFERTA DEL PROPRIO TEMPO e delle PROPRIE COMPETENZE PROFESSIONALI ALL’INTERNO DI SPECIFICI SERVIZI (C.d. A., Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, Centri di accoglienza, mensa…) PROMOZIONE DEL VOLONTARIATO ASSOCIATIVO.

La Caritas aiuta a rimuovere gli alibi....! Oggi nessuno ha veramente bisogno... Questa gente ci marcia... tornino a casa loro Vadano a lavorare ( ma chi assumerebbe un ex, uno zingaro... e per quale lavoro?) Chiedano lavoro ai vari sportelli di orientamento al lavoro (e quale lavoro di questi tempi?) Si attivino i Servizi Sociali per una erogazione una tantum... Non ho tempo, ho da pensare alle tante esigenze della mia famiglia… Si rimbocchino le maniche e facciano come abbiamo fatto noi…

Sviluppa una “nuova fantasia della carità” con stile evangelico (Cf Sviluppa una “nuova fantasia della carità” con stile evangelico (Cf. NMI nn.50-52) Promuove la capacità di farsi vicini, solidali con chi soffre, perché l’aiuto sia fraterna condivisione, non obolo umiliante, creando una rete di supporto. Opera perché i poveri si sentano in ogni comunità cristiana come «a casa loro». Propone di impegnarsi per il rispetto della vita di ciascun essere umano Presenta una carità che si fa servizio alla cultura, alla politica, all’economia, alla famiglia, perché vengano rispettati i principi dai quali dipende il destino della persona. Rifugge dalla tentazione di ridurre le comunità cristiane ad agenzie sociali. Rifiuta una spiritualità intimistica e individualistica. Favorisce la responsabilizzazione: “io ti do, ma tu fai la tua parte” Sollecita a diventare fermento vitale in un contesto adagiato nel proprio benessere.

Per concludere… Va e anche tu fai lo stesso E’ l’invito ad assumere questa cultura, questo stile, per animare la comunità e il territorio a dare risposta alle più diverse situazioni della vita