Schede di Riflessione e Preparazione alla Missione popolare
Cos'è la Missione popolare? E’ una proposta di evangelizzazione della e alla comunità cristiana. Ogni Parrocchia, comunità profetica, si prepara, in tutti i suoi membri (Sacerdoti e Laici) per favorire l’annuncio del Vangelo ‘fino ai confini’ della propria realtà locale.
Diocesi di Cassano all'Ionio Una Chiesa in missione... Gli Obiettivi della Missione L’evangelizzazione “ad intra”: far crescere la comunità cristiana nelle sua identità sacerdotale, regale e profetica. L’evangelizzazione “ad extra”: la Parola di Dio - voce, volto, casa e strada - annunciata capillarmente e consegnata a tutti, vicini e lontani, credenti e non. Una comunità parrocchiale più viva ed entusiasta
La Preparazione della Missione Ogni Comunità parrocchiale è invitata ad essere consapevole della propria fede e disponibile per un cammino di comunione e di missione. Tutti i Laici, consapevoli del proprio Battesimo, collaborano alla missione: ogni Sacerdote è chiamato a sensibilizzare e formare i propri laici (vedi Schede formative).
Filone tematico generale: I TEMI della Missione Ogni Comunità conosce la propria realtà e sa quali sono le sue ricchezze e positività, ma anche le esigenze, le difficoltà e le emergenze. La Missione riesce se vi è un’attenta analisi della propria realtà. Filone tematico generale: Gesù Cristo, il Vangelo di Dio La vita della Chiesa (ad intra [organismi di partecipazione] e ad extra [l'annuncio missionario]) I Sacramenti La ‘questione antropologica’ Il mondo (cfr. GS 1)
Il servizio del Missionario Ogni Comunità parrocchiale sarà animata da uno o più Missionari. Compito del Missionario è quello di animare, insieme con il parroco, la Missione parrocchiale e coordinare i missionari laici: egli non si sostituisce alla missionarietà del Parroco e della sua comunità, ma vi collabora con la sua creatività e la sua animazione. Ogni Comunità parrocchiale si adoperi a preparare la missione in sintonia con il Missionario, chiamato a collegarsi con i temi generali che la missione diocesana indica.
Una settimana tipo
Il tempo della preparazione Ogni Comunità parrocchiale è chiamata a prepararsi per una buona riuscita della Missione. Il Parroco, insieme con il suo Consiglio Pastorale, convochi tutti i Laici disponibili, analizzi la realtà della propria parrocchia, organizzi le persone secondo i Settori di riferimento e le emergenze registrate e accompagni, con un attento itinerario di formazione, i suoi collaboratori ad essere missionari nel proprio territorio. E’ auspicabile vivere la missione come ‘proposta straordinaria’ in un ‘tempo ordinario’, evitando di farla coincidere con feste o occasioni popolari religiose che potrebbero disattenderne lo stile e gli obiettivi.
Scheda di preparazione dei CATECHISTI I Catechisti sono i primi collaboratori del parroco nell’annuncio del Vangelo: la loro preparazione e formazione è importante e fondamentale. Il Catechista è ministro dell’annuncio missionario, per questo deve essere impegnato in prima persona. Ogni Parroco, durante il tempo di preparazione alla missione, convochi tutti i suoi catechisti e aiuto loro a comprendere il significato e gli obiettivi della missione popolare. Si considerino Catechisti non solo le persone preposte all’Iniziazione cristiana, ma anche tutti i Responsabili educativi di Movimenti, Gruppi e Associazioni. I Catechisti siano i primi a coinvolgersi nella distribuzione del Vangelo casa per casa e ad essere ‘pubblicitari’ della missione popolare. Si individuino catechisti sufficienti per il coordinamento dei Centri di ascolto biblici. D’intesa con il Parroco e con il gruppo liturgico si preparino adeguatamente per la loro animazione al fine di favorire al meglio gli incontri sulla Parola. I catechisti che non si coinvolgano nei Centri di ascolto biblici siano preparati per animare o coordinare i momenti di evangelizzazione che riguardano le varie categorie scelte. Suggerimenti e strumenti formativi possono essere richiesti all’Ufficio Catechistico diocesano.
Scheda di preparazione OPERATORI CARITAS La Caritas parrocchiale (o, in sua assenza, il gruppo di coloro che si dedicano all’animazione della carità) è chiamata a coinvolgersi nella Missione popolare avendo come obiettivo l’annuncio del Vangelo per mezzo della testimonianza della carità ( = l’agape di Dio nella storia del nostro tempo). 1. Il parroco individua un gruppo di laici, responsabili e preparati, disposti ad essere il segno della carità e della comunione della Chiesa. 2. In vista della Missione, il parroco favorirà, in sintonia e d’intesa con la Caritas diocesana, un percorso di formazione spirituale e pastorale per il servizio e la testimonianza della carità. 3. Il suddetto Gruppo si adopererà a osservare e conoscere la realtà, evidenziandone bisogni, povertà, richieste ed emergenze (poveri, persone sole, emarginati, anziani, ecc.). Tali analisi della realtà diventi premessa per la costituzione di un permanente Centro di ascolto Caritas (vedi Quaderno n°1 – Caritas diocesana, 2002). 4. Evidenziati i bisogni della comunità, gli animatori pastorali della carità favoriranno, durante la missione, la visita alle persone bisognose e aiuteranno tutta la comunità a costruire o potenziare servizi alle persone della comunità. 5. Il servizio del missionario, all’interno della missione popolare, sia di stimolo agli operatori della Caritas per il loro servizio e venga “utilizzato” per l’incontro, insieme con il Parroco, delle persone. 6. Il fine generale della missione popolare, inerente la Caritas parrocchiale, sia la responsabilità a educare tutta la comunità parrocchiale ad avere “orecchie, occhi e mani” attenti alle persone della comunità.
Scheda di preparazione GRUPPO LITURGICO Il GRUPPO LITURGICO sono quelle persone che si adoperano per la dignitosa celebrazione del Mistero di Cristo. Svolge un compito di educazione e di servizio e provvede all’animazione liturgica di ogni proposta di preghiera della missione popolare. 1. Il parroco individua e raduna tutti coloro che prestano il loro servizio all’interno della liturgia (Lettori, Cantori, ministri straordinari del’Eucaristia, Ministranti giovani o adulti). 2. In vista della missione popolare il Gruppo liturgico si impegnerà ad animare tutte le attività liturgiche previste (Celebrazioni eucaristiche e penitenziali, canti e preghiere per l’adorazione eucaristica e per l’inizio e la fine dei Centri biblici di ascolto, ecc.). 3. Il gruppo liturgico sia considerato anche come un gruppo missionario: lo si coinvolga per la distribuzione della Parola nella famiglie e per l’animazione dei Centri di ascolto biblici. 4. L’adorazione eucaristica giornaliera abbia uno Schema/Foglio di preghiera: il Parroco lo prepari insieme con i catechisti e il Gruppo Liturgico e sia consegnato a tutti coloro che vorranno coinvolgersi nella missione per la preghiera (Anziani, persone ammalate a casa, ecc.). 5. Il fine generale della missione popolare, in riferimento al Gruppo liturgico, sia l’animazione liturgica della Comunità e una più dignitosa celebrazione dei sacramenti che l’educazione alla preghiera.
Scheda di preparazione INSEGNANTI di RELIGIONE La missione popolare è l’annuncio straordinario del Vangelo là dove l’uomo vive ed opera: anche la Scuola è un ambiente interessato per l’annuncio e per il confronto culturale sui temi della fede. In questo settore siano coinvolti gli Insegnanti di Religione appartenenti alla Parrocchia e tutti quei Laici impegnati nel mondo della formazione e della cultura. 1. Il Parroco venga a conoscenza di tutti coloro che insegnano Religione appartenenti alla propria Parrocchia o coloro che, insegnanti o persone dedite all'educazione, sono disponibili a coinvolgersi nella missione popolare. 2. D'intesa con l'Ufficio diocesano per la Scuola, la comunità parrocchiale si adoperi a promuovere iniziative - formalizzate le richieste e ottenuti i permessi - inerenti i temi della fede e della sua inculturazione, promuovendo dibattiti o iniziative culturali che veicolino la proposta del Vangelo. 3. Gli Insegnati di religione si considerino "missionari" nella Scuola. Parlino della missione e nei veicolino gli obiettivi e i contenuti. Si facciano promotori, presso le dovute autorità, di favorire auspicabili iniziative, d'intesa con il Parroco, all'interno della realtà scolastica. 4. Il Missionario incontri gli insegnanti di religione: insieme con il parroco organizzino temi e metodi per realizzare al meglio incontri culturali sui temi della fede e per costruire legami pastorali tra la Parrocchia e la Scuola e tra i ragazzi/giovani e la comunità parrocchiale. 5. Si individuino laici maturi del mondo della cultura e li si coinvolga per l'organizzazione di incontri mirati alle categorie interessate sui temi della fede.
Scheda di preparazione AGGREGAZIONI ECCLESIALI Ogni Aggregazioni ecclesiale è nella Chiesa e a servizio del Vangelo. La nostra Diocesi registra un numeri consistente di Associazioni, Gruppi e Movimenti che devono essere coinvolti nell’esperienza e negli obiettivi della Missione popolare. Il Parroco convochi, là dove sono presenti, le Aggregazioni ecclesiali della propria Parrocchia e porti a loro conoscenza il progetto e gli obiettivi della missione popolare. Si aiutino tutte le Aggregazioni a sentirsi protagonisti della missione popolare sia nell’esperienza missionaria ‘porta a porta’, sia nella disponibilità all’animazione di qualche iniziativa, sia nella preghiera per la missione. 3. Si favorisca, all’interno di ogni Aggregazione ecclesiale, la riflessione ‘ad intra’ sui temi della missione - con l’aiuto del missionario - e si educhi al senso di appartenenza alla vita della Comunità cristiana. 4. I Responsabili delle Aggregazioni, i loro educatori e tutti coloro che sono disponibili - debitamente preparati - siano formati a diventare ‘missionari o animatori’ della iniziative variegate che la missione popolare preparerà.
Scheda di preparazione CENTRO di ASCOLTO BIBLICO La fede nasce dall’ascolto (san Paolo) e la centralità della Parola di Dio è il cuore di ogni esperienza cristiana e, di conseguenza, di ogni esperienza missionaria. La PAROLA di DIO sia la grande PROTAGONISTA della missione. 1. L’animatore del Gruppo biblico convochi, in un luogo predefinito, persone disponibili ad ascoltare e ad accogliere la Parola e introduca con un canto e una preghiera allo Spirito. 2. Si legga la Parola (in base ai filoni tematici indicati negli obiettivi della missione) e la si interiorizzi con il silenzio. 3. L’animatore del Gruppo biblico consegni i nodi centrali del testo biblico scelto e lo porti alla meditazione di tutti. 4. L’animatore provochi “l’attualizzazione” della Parola per favorire la necessaria verifica personale e comunitaria della Parola stessa. 5. Si favorisca la riflessione comunitaria, a più voci, sul testo in oggetto e ogni intervento, se si vuole, lo si può intercalare con il ritornello di un canto o di un canone. 6. L’obiettivo del centro di ascolto sia l’amore alla Parola, la sua conoscenza e il suo paradigma per l’esperienza cristiana di vita.