Invariante spazio temporale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Misure ed Errori Prof Valerio CURCIO.
Advertisements

Le forme dello spazio Caffè Scienza. Associazione formaScienza.
Progetto lauree scientifiche
Realizzato da Rosangela Mapelli e Silvia Motta
Autovalori e autovettori
Meccanica 5 31 marzo 2011 Lavoro. Principio di sovrapposizione
Teoria della relatività-3 17 dicembre 2012
Teoria della relatività-4 16 gennaio 2013 Nuova definizione della quantità di moto Teorema dellenergia cinetica Espressione dellenergia cinetica Energia.
Teoria della relatività-2 7 gennaio 2013
Il grande geometra Ilaria Cozzucoli.
LE TRASFORMAZIONI GALILEIANE
NASCITA DELLA RELATIVITA’ RISTRETTA
Definizione e caratteristiche
esponente del radicando
Il ragionamento classico
Lezione 3) Cenni di teoria dell’elasticità, sforzi e deformazioni, l’equazione delle onde elastiche.
Elementi di Matematica
Quantità di moto relativistica
Corso di Fisica B, C.S.Chimica, A.A
A. Martini Un altro aspetto nuovo, incredibile e di enorme importanza è il collegamento tra MASSA ed ENERGIA.
A. Martini Questa volta misureremo una lunghezza con un orologio!
A. Martini No, non è con questo orologio che misureremo il tempo!...
La forma normale di un’equazione di secondo grado è la seguente:
LEGGE DELLA CIRCUITAZIONE
Diciassettesima Lezione
1 Esempio : Utile per considerare limportanza delle ALTE FREQUENZE nella ricostruzione del segnale, in particolare dei FRONTI di SALITA e di DISCESA (trailing.
Qualche esempio di tableaux
Matematica della Distanza
Alla scoperta di una regolarità…
Corso di Matematica Discreta cont. 2
SSIS-Veneto Indirizzo FIM A.A
Propagazione degli errori
Parabola Parabola.
EQUAZIONI DI SECONDO GRADO
Logica Matematica Seconda lezione.
Geometria analitica: dalle funzioni alle rette Cliccate su F5 per vedere meglio e poi ovunque per andare avanti.
Rapporto tra segmenti Nei problemi di geometria si incontra spesso un’ espressione di questo tipo: …un segmento è i 2/5 di un altro … … sapendo che il.
Prof.ssa Monica Fiaschi
relazioni tra radici e simmetrie Lezione 3
1. La relatività dello spazio e del tempo (2)
Le funzioni Prof.ssa A. Sia.
L’Estetica Trascendentale
INDICE I VALORI MEDI LA MEDIA GEOMETRICA LA MEDIA ARITMETICA
Corso Di Programmazione Grafica
Rotazioni e quaternioni
ESTENSIONI SEMPLICI e TEOREMA DELL’ELEMENTO PRIMITIVO
Come si fa a scorporare l’IVA ( a cura del prof. C.Milea)
Prof. Francesco Gaspare Caputo
ENERGIA RELATIVISTICA
LE TRASFORMAZIONI DI LORENTZ
La composizione relativistica della velocità L’invarianza dell’intervallo spazio-temporale di Minkowski Il concetto di simultaneità La dilatazione dei.
PROPAGAZIONE DEGLI ERRORI:
Epistemologia delle scienze naturali (II Sem.) La natura del Tempo e la teoria della relatività di Einstein Francesco Orilia.
Corso di Matematica Discreta 4
Frazioni e problemi.
Sistemi e Tecnologie della Comunicazione
La Matematica a tavola: concetto di misura
Forma normale delle equazioni di 2° grado Definizione. Un'equazione di secondo grado è in forma normale se si presenta nella forma Dove sono numeri.
Dimostrazione Modello atomico di di Bohr per l’H
La Géométrie di Descartes Le rappresentazioni geometriche delle soluzioni delle equazioni Paolo Freguglia Dept. of Engineering and Science of Information.
1 Lezione IX seconda parte Avviare la presentazione col tasto “Invio”
2. La relatività ristretta
Le funzioni matematiche e il piano cartesiano
Analisi matematica Introduzione ai limiti
Sistemi di equazioni lineari. Sistemi di primo grado di due equazioni a due incognite Risolvere un sistema significa trovare la coppia di valori x e y.
IL PIANO CARTESIANO E LA RETTA
Raccogliamo x al primo membro e 2 al secondo:
Prof.ssa Livia Brancaccio 2015/16
Rapporti e proporzioni
Integrali indefiniti.
Transcript della presentazione:

Invariante spazio temporale Estensione del concetto di lunghezza invariante.

Il fenomeno della contrazione delle lunghezze pone un problema di natura filosofica sulla realtà: la penna che ho fra le mani, quanto è lunga? Ciò che sto osservando possiede una sua realtà? Se la risposta è si (dobbiamo pure ammettere che qualcosa esista), allora occorre trovare una estensione del concetto di lunghezza che risulti invariante per trasformazioni di Lorentz. Questa quantità si chiama invariante spazio temporale.

Il suo nome fa già capire che la sua espressione matematica conterrà anche il tempo. Questo non spaventa, in quanto abbiamo già visto come le coordinate di un evento devono essere 4, tre spaziali e una temporale.

Le distanze si calcolano con il teorema di Pitagora. La formula che conoscete (?), ad esempio, del calcolo della distanza fra due punti in geometria analitica è nient’altro che un’applicazione del teorema di Pitagora. Il quadrato di una distanza è, dunque, semplicemente la somma del quadrato di due distanze: d2 = x2 + y2 In uno spazio a tre dimensioni il teorema di Pitagora (o la misura della distanza, la metrica) vale ancora, per cui scriviamo: d2 = x2 + y2 + z2

Nello spazio a 4 dimensioni, occorrerà un’altra quantità al quadrato che abbia le dimensioni di una lunghezza. Verrebbe spontaneo pensare alla quantità ct (che ha le dimensioni di una distanza) , con ovvio significato dei simboli. Ma se scriviamo d2 = x2 + y2 + z2 + c2t2 Si scopre che questa quantità così definita non risulta invariante per trasformazioni di Lorentz!

Se invece consideriamo l’espressione d2 = x2 + y2 + z2 - c2t2 i conti tornano! (Lo dimostreremo più avanti...)

Occorre risolvere ancora un problema. Il teorema di Pitagora impone la somma di lunghezze al quadrato, non la differenza!

Niente paura, esistono i numeri complessi. Se, al posto della quantità ct consideriamo la quantità immaginaria pura ict (dove i è la radice quadrata di -1), Si ha (ict)2 = -c2t2 ! (il quadrato di i è -1). Il gioco è fatto.

Il teorema di Pitagora, nello spazio fisico quadrimensionale, diventa: d2 = x2 + y2 + z2 + (ict)2 = x2 + y2 + z2 – c2t2 La coerenza matematica della struttura relativistica è salva!

Per finire, bisogna precisare che la quantità d (il cui quadrato è l’invariante temporale) viene chiamata punto di universo e non è propriamente una distanza nello spazio, ma un intervallo in uno spazio a quattro dimensioni che implica spazio e tempo indissolubilmente legati l’uno all’altro!... ...lo spaziotempo!

Un ultima precisazione circa lo spaziotempo. Se i vostri dubbi sono aumentati... va bene lo stesso... ...questa è la via della conoscenza! Un ultima precisazione circa lo spaziotempo. Il concetto di spaziotempo è puramente matematico, non scervellatevi più di tanto per darne una rappresentazione fisica... La matematica è indispensabile perché “vede” anche ciò che il nostro cervello non riesce a rappresentare... Ed ora...

Dimostrerete che la quantità d2 = x2 + y2 + z2 - c2t2 È invariante per trasformazioni di Lorentz.

Vi fornisco dei suggerimenti. Non considerate le quantità y2 e z2 . Esse restano invariate perché supponiamo che la velocità relativa dei sistemi inerziali sia diretta lungo l’asse x. Partite, dunque, dall’espressione: d2 = x,2- c2t,2

Sostituite x, e t, con le relative espressioni in termini di x e t . Ora basta solo un po’ di algebra e troverete : x,2- c2t,2 = x2– c2t2 Ciò dimostra che d2 è invariante per trasformazioni di Lorentz.

Buon lavoro...