Il canto Cristiano Il canto nel Cristianesimo è un fatto presente da subito: come in ogni gruppo, riunione di amici, assemblea (la parola chiesa, dal greco, significa letteralmente assemblea), si comincia a cantare. Nei primi secoli (per intenderci quelli della diffusione del cristianesimo e della sua persecuzione nell’impero romano) non abbiamo testimonianze dirette della pratica musicale dei cristiani.
Dopo l’editto di Costantino cominciamo ad avere qualche testimonianza più precisa. Ad esempio, si sa per certo che i canti erano per sole voci, non accompagnati da strumenti
La voce “Mentre Israele, nella preghiera, usava anche gli strumenti della creazione per meglio comunicare con Dio, la Chiesa, per diverse ragioni, considerava solo la voce umana degna di esprimere la gioia in Dio e la lotta con esso. Così nacquero i canti gregoriani, attraverso la cui purezza e luminosità percepiamo tutt’oggi immediatamente la presenza di Dio ” Benedetto XVI
Aeterne Rerum Conditor ASCOLTO: Il testo di quest’inno è un grande capolavoro poetico che si deve a Sant’Ambrogio (340-397), vescovo di Milano e dottore della Chiesa.
Artefice eterno dell’universo, tu che governi la notte e il giorno, e alterni i tempi coi tempi per toglierne la noia, già canta l’araldo del giorno, sentinella della notte profonda, lume notturno per i viandanti, dividendo una parte della notte dall'altra. Al suo canto, svegliandosi, lucifero libera il cielo dalla tenebra, e le congreghe degli spiriti mali lasciano le vie del peccato.
Al suo canto il nocchiero riprende le forze e le onde del mare si placano; anche la ‘pietra’ della Chiesa lava col pianto la sua colpa. A te, Cristo, re piissimo, e al Padre sia gloria, in unità con lo Spirito paraclito, per i secoli dei secoli.
IL MONACHESIMO A partire dal V-VI secolo il canto cristiano fiorisce in quella forma che, ancora oggi, chiamiamo “canto gregoriano” Con il diffondersi del monachesimo si amplia naturalmente anche il repertorio di canti Si sviluppano diverse tradizioni di canto, legate ai singoli ordini o monasteri Esigenza di una scuola
Tutto a memoria Come si vede anche dalla faccia di questi cantori, doveva essere molto difficile mandare tutti i canti a memoria
NEUMI Neuma=segno
Tanti monasteri, tanti neumi
Ammucchiata di neumi e notazione quadrata
Guido d’Arezzo (991-1050) Monaco a cui si deve l’invenzione dei nomi delle note e un geniale sistema di «lettura sulla mano»
Inno di San Giovanni
Hildegarde von Bingen E’ uno dei personaggi femminili più affascinanti del Medioevo: l'unica suora che ha reso pubblica la sua musica e poi una donna politica, una drammaturga, una teologa, una mistica ed ancora un teorico di medicina!
Hildegard von Bingen
ASCOLTO: Ave Generosa