L’UBRIACATURA
DEFINIZIONE Ubriacatura: stato di alterazione delle facoltà psichiche dovuto ad assunzione eccessiva di alcolici A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
TIPOLOGIA La MUSSA La SIMMIA La CAGNA La TORTORA A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
LA MUSSA
LA MUSSA Si tratta essenzialmente di un’ubriacatura raggiunta in modo stupido ed ignorante. Infatti, all’inizio del ciclo di sollevamento dei numerosi bicchieri che portano a questo stato d’animo, non c’è l’intenzione di ubriacarsi ma solo di bere qualcosa. Però, come tutti sappiamo, “inviare el musso xe ‘na fadiga”, ma una volta partito non lo si ferma più. Lo stato d’animo che ne consegue è la riluttanza verso qualsiasi cosa e il rallentamento dell’attività cerebrale fino a raggiungere il livello di intelligenza di un “musso”, dal cui nome deriva il termine “ciapare ‘na mussa”. A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
LA MUSSA Questo tipo di ubriacatura viene raggiunto bevendo differenti tipi di bevande alcoliche (termine tecnico “smissioto”) appunto perché la capacità di ragionamento dell’individuo viene quasi azzerata, portando poi inevitabilmente alla fase di “sboccatura”. Il giorno seguente, a mente lucida, l’individuo sente di aver fatto una cosa stupida. A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
LA SIMMIA
LA SIMMIA Proprio come il carattere dell’animale che la contraddistingue è un’ubriacatura che porta ad uno stato d’animo felice e gioviale. L’individuo che ha preso una “simmia” risulta essere euforico e quasi privo di ogni inibizione. Non è raro il giorno successivo trovarsi con i segni tipici lasciati da questo animale, come graffi sulla schiena, bruciore al fondo schiena o un figlio a carico. A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
LA SIMMIA Un’altra controindicazione può essere individuata nel fatto che questa ubriacatura risulta essere anche la più costosa. Infatti, al contrario delle altre tipologie, per mantenere questo stato euforico la “simmia” ha bisogno di essere mantenuta “a livello”, con notevole dispendio economico. Il giorno seguente ci si sente un po’ spaesati perché, ripensando ai gesti compiuti la sera prima, ci si chiede se eravamo veramente noi o qualcuno con le nostre sembianze. N.B.: Da evitare assolutamente in luoghi frequentati da persone conosciute. A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
LA CAGNA
LA CAGNA E’ l’ubriacatura più stimata e ricercata dai maggiori esperti nel campo per un semplice motivo: ti rimane sempre fedele e nella maggior parte dei casi, quando ti risvegli alla mattina, la trovi ancora lì vicino a te. La “cagna” si raggiunge lentamente, assaporando ogni sorso della bevanda, quasi come se si instaurasse un nuovo rapporto di amicizia con un’altra persona. A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
LA CAGNA Essendo il cane un animale abbastanza intelligente, la filosofia della “cagna” non prevede “el smissioto”. Una volta decisa la linea di bevande, si prosegue lungo la strada senza alcuna esitazione, proprio come un segugio sulle tracce della preda. Come nella fase d’incontro, anche la fase di addio avviene lentamente, lasciando dietro di sé un senso di vuoto, come se si avesse perduto qualcosa. A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
LA TORTORA
LA TORTORA E’ un’ubriacatura leggera, di quelle che non ti danno fastidio perché ti si appoggiano sulla spalla per un po’ e poi volano via. Di norma la tortora è apprezzata durante i giorni lavorativi, perché il giorno seguente non lascia segni. Di solito si consuma in locali non molto alla moda o poco frequentati, appunto perché la tortora non risulta essere un’ubriacatura di classe. Nasce prevalentemente nelle compagnie di sole donne e non è mai troppo dispendiosa. A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
Beve bene chi beve per primo CONSIGLIO Come dice il saggio: Beve bene chi beve per primo Parché el culo dela butiglia non l’è mai bon! A.I.C.A. – Associazione Italiana Consumatori d’Alcool
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