1. I vulcani e le eruzioni 2. I terremoti 3. Il rischio sismico 4

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Transcript della presentazione:

1. I vulcani e le eruzioni 2. I terremoti 3. Il rischio sismico 4 1. I vulcani e le eruzioni 2. I terremoti 3. Il rischio sismico 4. La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti

la struttura di un cono vulcanico Indice I vulcani e le eruzioni Un vulcano è una spaccatura nella crosta terrestre attraverso cui il magma, roccia fusa mista a gas, emerge in superficie dall’interno della Terra (eruzione). La lava emessa dal vulcano scorre sul terreno e si raffredda diventando solida. Un’eruzione dopo l’altra, la lava si accumula e spesso forma una montagna dalla forma caratteristica: il cono vulcanico. cratere principale camini cratere secondario camera magmatica la struttura di un cono vulcanico 2

Indice I vulcani e le eruzioni Quando la lava è fluida e forma un fiume incandescente che scende lungo i fianchi del vulcano, l’eruzione è chiamata effusiva. Il fiume di lava di una eruzione effusiva. 3

Indice I vulcani e le eruzioni Quando la lava è molto viscosa, forma un «tappo» che blocca il cratere. Il magma sottostante si accumula, imprigionato, e la pressione dei gas aumenta fino a far «saltare il tappo»: si ha allora un’eruzione esplosiva. La nube ardente prodotta da un’eruzione esplosiva del vulcano Pinatubo. 4

• sorgenti di acqua calda • getti di vapore • piccoli terremoti Indice I vulcani e le eruzioni Un vulcano che non erutta è chiamato quiescente se dà qualche segno di attività con fenomeni di vulcanismo secondario: • fumarole • solfatare • sorgenti di acqua calda • getti di vapore • piccoli terremoti Un vulcano che non dà più segni di attività è spento. Al posto della camera magmatica vuota rimane una caldera in cui l’acqua si accumula formando laghi dalla caratteristica forma circolare. Un esempio di vulcanismo secondario. 5

Indice I vulcani e le eruzioni ESEMPI DI VULCANI IN ITALIA 1 1 Il lago di Nemi riempie la caldera di un antico vulcano ormai spento. 2 Il cratere del Vesuvio è chiuso da un «tappo» di lava viscosa raffreddata. 3 Lo Stromboli è tra i pochissimi vulcani al mondo che sono costantemente in attività. 1 2 4 L’Etna di solito in inverno si copre di neve: quando non è attivo ci si può andare a sciare. 3 3 4 4 2 6

Indice I terremoti Si ha un terremoto o sisma quando il terreno improvvisamente inizia a vibrare. Gli effetti di un terremoto di grande intensità. 7

I terremoti − La teoria elastica per spiegare la loro origine Indice I terremoti − La teoria elastica per spiegare la loro origine Le masse di roccia, spinte da enormi forze all’interno della Terra, si muovono le une rispetto alle altre deformandosi e accumulando energia per via della loro elasticità. Quando la deformazione è troppo forte, la litosfera si frattura e rilascia all’improvviso tutta l’energia elastica che aveva accumulato: si ha un terremoto. I due libri uniti da pezzi di nastro adesivo rappresentano due masse di roccia vicine nella litosfera. 8

Un terremoto che avviene sul fondo del mare Indice I terremoti Di solito i terremoti hanno origine sottoterra. La deformazione della crosta terrestre che genera il terremoto avviene nel punto chiamato ipocentro, che può trovarsi a decine di kilometri di profondità. faglia superficiale epicentro ipocentro Un terremoto che avviene sul fondo del mare può provocare, in superficie, un maremoto o tsunami. 9

La «cicatrice» della faglia di San Andreas, nel sud della California. Indice I terremoti La linea di frattura nelle rocce, chiamata faglia, si può manifestare anche in superficie e può essere lunga centinaia di kilometri. La «cicatrice» della faglia di San Andreas, nel sud della California. 10

Indice I terremoti Le onde sismiche si misurano con il sismografo. Durante un terremoto il pendolo oscilla rispetto al rotolo di carta e lascia una traccia a zig zag, con oscillazioni più ampie se la scossa è più forte. massa oscillante punta scrivente base rotolo di carta 11

propagazione dell’onda Indice I terremoti onde P onda primaria propagazione dell’onda Le onde sismiche sono di tre tipi: prima arrivano le onde P, poi le onde S, infine le onde L. tempo onde S onda secondaria onde L onda lunga 12

Indice Il rischio sismico Il rischio sismico indica la probabilità che un terremoto colpisca una determinata regione. Valutare il rischio sismico per una certa area geografica significa stimare: • il numero delle vittime • l’entità dei danni subiti dalle abitazioni • il costo complessivo sia economico sia sociale. percentuale di case distrutte da terremoti negli ultimi 100 anni < 0,1% 0,11% 12% 26% 515% Una carta del rischio sismico in Italia. 13

La scala Mercalli e la scala Richter Indice La scala Mercalli e la scala Richter I terremoti sono misurati dagli osservatori geofisici, dove i sismografi registrano giorno e notte i movimenti del suolo. Per misurare l’intensità dei terremoti si usano: • scala Mercalli: assegna un grado (da I a XII, in numeri romani) in base ai danni provocati dal terremoto • scala Richter: assegna una magnitudo da 1 a 9 in base all’energia totale liberata dal terremoto. 14

La scala Mercalli e la scala Richter Indice La scala Mercalli e la scala Richter 15

• costruire i nuovi edifici con criteri antisismici Indice Prevenire i terremoti La scienza non è ancora in grado di prevedere il verificarsi dei terremoti. Si può però ridurre il rischio sismico con azioni di prevenzione: • costruire i nuovi edifici con criteri antisismici • intervenire sugli edifici antichi per ridurre la loro vulnerabilità • contrastare l’edilizia abusiva e far sì che le costruzioni siano in regola con le leggi. questo grattacielo di Los Angeles è costruito con criteri antisismici 16

La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti Indice La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti Islanda «anello di fuoco» del Pacifico Azzorre Canarie Hawaii Galápagos dorsale medioatlantica Nuova Zelanda vulcani attivi o spenti zone di attività sismica Vulcani e terremoti si concentrano lungo le dorsali oceaniche e nelle zone di subduzione. Come si spiega questo fatto? 17

La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti Indice La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti vulcani crosta zona di crosta magma che risale subduzione ipocentro di un terremoto mantello mantello • la zona di subduzione è sottoposta a forze enormi che la schiacciano e la piegano • quando lo strato deformato si spacca, di colpo si libera l’energia elastica accumulata: terremoto • mentre penetra nel mantello terrestre, la crosta in subduzione si riscalda e fonde • così il magma sale e, dove può, emerge in superficie: eruzione vulcanica 18

La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti Indice La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti Esistono anche vulcani distanti dai bordi delle placche della litosfera. • l’arcipelago delle Hawaii, al centro dell’Oceano Pacifico, è l’esempio più famoso di vulcanismo di intraplacca • ciascuna isola è la punta di un vulcano che si è formato sul fondo dell’oceano ed è poi cresciuto fino a emergere dal mare • i vulcani più recenti sono attivi, mentre quelli più antichi sono spenti Kauai 100 km Oahu Molokai 5,1 Maui Suiko 3,7 vulcani estinti Hawaii 59,6 0,8 1,9 Loihi vulcani attivi Jingu 55,4 Koku 27,2 48,1 età in milioni di anni isole Hawaii 19

La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti Indice La distribuzione e l’origine di vulcani e terremoti vulcani spenti placca in movimento punto caldo (hot spot) • nel mantello sotto le odierne isole Hawaii c’è un punto caldo (hot spot) • dal punto caldo sale un magma che forma un vulcano sottomarino • la placca della litosfera intanto si muove lentamente verso nord-ovest • così i vulcani che in passato erano sopra il punto caldo oggi sono spenti, e con il tempo l'oceano li sommerge 20