Identikit dell’adolescente tra i 12 e i 14 anni

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Transcript della presentazione:

Identikit dell’adolescente tra i 12 e i 14 anni Ama intrattenere rapporti con i coetanei Instaura rapporti conflittuali con adulti (genitori, insegnanti) dai quali ricerca l’indipendenza  Sul piano psicologico possiamo individuare due fasi:   - periodo di crisi per l’avviarsi all’adolescenza (trasformazione del corpo, sessualità genitale) - costruzione dell’identità: il concetto di se (individuazione, identificazione stima e accettazione) è importante nel benessere psicologico e nel suo modo di vivere le relazioni nei vari contesti in cui è inserito.  Esigenze psicologiche: autodeterminazione ( capacità di acquisire potere all’interno della relazione), dimostrare le competenze, costruire relazioni gratificanti in cui viene riconosciuto. 

Aree che devono funzionare e reazioni: delle relazioni interpersonale, emotività (valutazione di se positiva), capacità scolastiche, relazioni familiari, aspetto fisico ( in adolescenza). nei confronti di tutti i fattori che minacciano queste esigenze. L’entità della minaccia dipende da come il ragazzo percepisce i vari eventi e il loro contesto.

DISAGIO E PERCIÒ: molti dei comportamenti problema, all’interno della scuola, possono essere considerati un tentativo di agire secondo modalità che aumentano e soddisfano queste esigenze psicologiche con il passar del tempo questo comportamento reattivo, nato come difesa da una situazione minacciosa, può diventare una modalità stabile e consolidata per affrontare le situazioni es: quando uno studente deve affrontare situazione in cui sente di non riuscire in modo efficace può produrre un comportamento problematico (aggressivo, oppositivo..) Altri per contrastare ciò che minaccia tale sensazione ( si opporrà all’insegnante che lo rimprovera) Alcuni comportamenti – problema saranno un tentativo di fare qualcosa che produrrà sensazioni piacevoli (farà il pagliaccio ) Sono comportamenti manifesti:la sfida, l’aggressione aperta, e diretta , il rifiuto, il non conformarsi alle regole, seguire modelli devianti Sono comportamenti nascosti:la chiusura passiva, la manipolazione

Gli interventi in classe possono essere classificati: per prevenire il comportamento-problema provvedimenti per controllare il comportamento-problema in atto in attività da realizzare successivamente QUAL È L’IMPATTO DEL COMPORTAMENTO-PROBLEMA? causa disordine e può essere dannoso e disinibire gli altri Perciò la preoccupazione primaria è disciplina come disperato tentativo di controllare il comportamento e dimostrare agli altri che agire in questo modo non verrà tollerato.

Rischio: aumento di atteggiamenti di ostilità, incremento del comportamento indesiderabile.   Modi inappropriati di gestire il comportamento attenzione: utilizzare i rinforzatori per molti comportamenti negativi e pochi comportamenti positivi minaccia: ‘smetti o ti mando dal preside’ ( detto con stizza, nervosismo, ) , ‘esci dall’aula’ si tradisce l’incapacità di gestirlo. I metodi punitivi funzionano male e di rado e comportano: frustrazione, abbassamento dell’autostima, demotivazione, deterioramento della relazione tra insegnante e allievo. L’approccio delle conseguenze logiche del comportamento problema non compromette il senso del valore personale e non riduce la propria autonomia. Implica il privare lo studente di qualcosa che non vogliono provare: allontanamento- privazione (perdita di privilegi, allontanamento da una attività), riparazioni (compensare le eventuali perdite derivanti dal comportamento problematico).

Effetti reciproci tra disturbi cognitivi e disturbi emotivo - razionale. Efficienza cognitiva inferiore a quanto richiesto dall’ambiente Aumento delle lacune conoscitive, maggiori difficoltà di sviluppo e uso delle Abilità strategiche e metacognitive. Maggiori probabilità di insuccesso nelle prestazioni scolastiche. Esperienze di insuccesso, maggiori probabilità di ricevere giudizi sociali negativi, abbassamento dell’autostima. Calo della motivazione, comparsa di comportamenti di evitamento del compito e di reazioni di aggressività o passività.

Situazione di disturbo o disagio emotivo - relazionale Aumento delle lacune conoscitive, maggiori difficoltà di sviluppo e uso delle abilità strategiche e metacognitive Diminuzione dei tempi di attenzione verso l’apprendimento, diminuzione della motivazione, reazioni comportamentali di aggressività - passività Esperienze di insuccesso, maggiori probabilità di ricevere giudizi negativi, abbassamento dell’autostima- Maggiori probabilità di insuccesso nelle prestazioni richieste

Stili di apprendimento E’ molto importante scoprire lo stile di apprendimento personale e, per migliorarlo e potenziarlo, è bene ricordare che esso non è costituito solo dagli stili cognitivi, cioè l’insieme dei modi preferenziali di elaborare le informazioni, ma comprende anche gli aspetti socio-affettivi, ossia quegli aspetti della personalità di base che maggiormente influenzano l’apprendimento. Sono stati a lungo studiati i complessi rapporti tra processi maturativi e apprendimento; molto spesso infatti il cambiamento del comportamento è dato dall'interazione tra questi due processi. Si possono distinguere quattro forme di apprendimento: sensoriale , acquisizione della capacità di dare determinate risposte in occasione della presentazione di certi stimoli (per esempio, premere una leva al suono di un campanello); motorio, acquisizione di determinati schemi di comportamento in cui è prevalente l'attività muscolare (per esempio, scrivere a macchina); verbale,acquisizione del linguaggio nelle sue componenti fonetiche, sintattiche e semantiche; ideativo, acquisizione di determinati schemi concettuali. Nell'uomo si parla di apprendimento personale, inteso come sintesi delle quattro forme su esposte.

Apprendimento, intelligenza e azione didattica Apprendere significa modificare la struttura delle conoscenze possedute, i legami tra le stesse, così da integrare progressivamente informazioni nuove, riorganizzando la mappa dei concetti già elaborati, in modo da renderli sempre più potenti, cioè capaci di operare in situazioni problematiche mai incontrate. Apprendere significa anche sviluppare strategie per acquisire rapidamente, e in modo efficace, concetti e abilità nuove. Apprendere in modo significativo, cioè tale da costruire concetti pienamente utilizzabili, è un processo che implica la direzione consapevole e finalizzata dei processi intellettuali, delle diverse forme del pensiero, in funzione di scopi differenti. Secondo le teorie associazioniste l'apprendimento consiste nella formazione di abitudini ed ha luogo attraverso lo stabilirsi di associazioni ripetute tra la condizione stimolante, la risposta ed il relativo rinforzo. Secondo le teorie cognitive l'apprendimento è un processo tra lo stimolo e la risposta appresa, in cui un ruolo determinante è svolto dalla percezione e dalla conoscenza. Infine, secondo le teorie della personalità l'apprendimento è legato alla dimensione motivazionale e alle variabili relative alle differenze individuali. Murray sottolinea come gli elementi presenti nella situazione esterna sono in grado di influenzare il soggetto, ma ogni individuo li elabora e li percepisce in modo individuale, questa modalità soggettiva e peculiare di recepire gli avvenimenti dipende dai bisogni attivi nel soggetto nel momento in cui l'evento si verifica.

Stili di apprendimento La teoria di DAVID KOLB sui diversi stili di apprendimento afferma che non tutti imparano nello stesso modo. Kolb suggerisce che ognuno di noi ha uno stile di apprendimento preferito (o, in alcuni casi, adotta una combinazione di diversi stili), e che questo stile determina in che modo un individuo affronta il processo di apprendimento. Nell’opinione di Kolb l’apprendimento non consiste semplicemente nell’assimilazione di informazioni, ma è intimamente connesso a ciò che gli individui portano nella situazione di apprendimento dalle loro esperienze pregresse, da altre sfere della loro vita e dal modo in cui essi reagiscono di fronte a nuove informazioni e a nuove esperienze. 

Cosa vuol dire apprendere? azione e movimento percezione L’apprendimento è il processo mediante il quale le esperienze modificano il nostro comportamento attraverso un cambiamento delle strutture del sistema nervoso implicate in percezione, azione, pensiero e pianificazione. corteccia associativa motoria corteccia associativa sensoriale corteccia prefrontale Nella versione html cliccando o passando col puntatore del mouse sulle aree di interesse dovrebbero apparire le seguenti scritte: “corteccia prefrontale” in corrispondenza della zona vicino alla freccia che punta verso gli ingranaggi e la lampadina, dove deve apparire “pensiero e pianificazione” ; “corteccia associativa motoria” in corrispondenza della zona vicino alla freccia che punta verso gli omini in movimento, dove deve apparire “azione e movimento” o anche solo “azione” ; “corteccia associativa sensoriale” in corrispondenza della zona vicino alla freccia che punta verso occhio, naso, bocca, mano e orecchio, dove deve apparire “percezione”. pensiero e pianificazione

L’apprendimento consente all’uomo di adattarsi all’ambiente che lo circonda, rendendolo capace di rispondere adeguatamente ai cambiamenti che avvengono al suo interno e di tenere comportamenti adatti alle specifiche situazioni. Tali risposte vengono acquisite in seguito alla produzione di cambiamenti nei circuiti neurali responsabili della percezione, in quelli responsabili del movimento e in quelli che li connettono. Stimolo Risposta Cambiamenti nel circuito neurale che rileva lo stimolo Cambiamenti nel circuito neurale che controlla il movimento Sistema motorio Sistema sensoriale Apprendimento motorio Apprendimento S-R Apprendimento percettivo Circuiti neurali di connessione Inserire schema di apprendimento complesso: dal percettivo all’associativo

Apprendimento percettivo L’apprendimento percettivo è la capacità di imparare a riconoscere particolari stimoli (oggetti, persone, situazioni) al fine di adottare il comportamento più adeguato in loro presenza. riconoscimento dei volti riconoscimento degli odori Nella versione html cliccando o passando col puntatore del mouse sulle aree di interesse dovrebbero apparire le seguenti scritte: “riconoscimento dei volti” in prossimità dell’occhio, del viso e della freccia che li congiunge; “riconoscimento degli odori” in prossimità del naso, del cesto col pane e della freccia che li congiunge; “riconoscimento dei suoni” in prossimità dell’orecchio, del grammofono e della freccia che li congiunge. riconoscimento dei suoni

Apprendimento percettivo L’apprendimento percettivo si realizza sostanzialmente attraverso cambiamenti nella corteccia associativa sensoriale e può riguardare: il riconoscimento di stimoli completamente nuovi; il riconoscimento di cambiamenti o variazioni in situazioni familiari. via ventrale via dorsale

Esso include 2 particolari forme di apprendimento: Apprendimento stimolo-risposta L’apprendimento stimolo-risposta è la capacità di imparare ad eseguire un determinato comportamento (risposta automatica o sequenza di azioni) in presenza di uno specifico stimolo e si verifica mediante il consolidamento delle connessioni tra il sistema percettivo e quello motorio. Esso include 2 particolari forme di apprendimento: il condizionamento classico; il condizionamento operante o strumentale. Ho sentito il campanello… Adesso arriva la pappa!!! Uh! Ho abbassato la leva e mi sono ritrovato una carota… Inserire spiegazione per figura ???

Apprendimento motorio L’apprendimento motorio, è la capacità di imparare ad eseguire una nuova risposta. Si basa sul cambiamento dei circuiti motori e sensitivi.

Apprendimento associativo L’apprendimento associativo è la capacità di imparare a riconoscere le relazioni tra singoli stimoli. Esso implica la capacità di riconoscere gli oggetti attraverso più di una modalità sensoriale, riconosce la posizione relativa degli oggetti nell’ambiente e ricordare la sequenza in cui gli eventi si verificano durante particolari episodi di vita. Oggi a scuola è successo... Quo vadis... Guarda... fai come me!

Gli stadi dell’apprendimento L’apprendimento è il processo grazie al quale noi acquisiamo nuove informazioni relative al mondo che ci circonda mentre la memoria è il processo che garantisce l’archiviazione di quelle informazioni. L’apprendimento consiste di due stadi La memoria a breve termine, cioè la memoria immediata di stimoli appena percepiti, che contiene temporaneamente una quantità limitata di informazioni, mantenuti in memoria attraverso la ripetizione. La memoria a lungo termine, contiene in modo permanente una quantità relativamente illimitata di informazioni ed è il risultato di cambiamenti nella forza delle sinapsi.

Il percorso dell’informazione nel processo d’apprendimento L’informazione sensoriale viene acquisita dall’organismo ed è mantenuta nella memoria a breve termine attraverso la ripetizione. In seguito, a seconda della rilevanza che l’informazione ha per il soggetto, essa viene dimenticata oppure trasferita nella memoria a lungo termine, grazie ad un processo di consolidamento a carico dell’ippocampo. Informazione sensoriale Memoria a breve termine Ripetizione Oblio Consolidamento Memoria a lungo termine

La memoria I vari tipi di apprendimento fanno riferimento a due tipi di memoria: Guarda... fai come me! Quo vadis... Oggi a scuola è successo... Non-dichiarativa, che, non coinvolgendo l’ippocampo, include l’apprendimento percettivo, quello stimolo-risposta e quello motorio, che sembrano operare automaticamente senza bisogno di tentativi intenzionali da parte del soggetto di memorizzare qualcosa e di cui il soggetto può non essere esplicitamente consapevole (in quanto apprendimento di comportamenti e risposte). Dichiarativa,che, coinvolgendo l’ippocampo, riguarda tutte le forme di apprendimento associativo, cioè tutti quegli apprendimenti esplicitamente disponibili al ricordo consapevole (come la memoria di fatti, eventi, esperienze), che possono essere appresi e rievocati verbalmente, ma che non sono necessariamente apprendimenti verbali.

Esempio di apprendimento complesso: imparare ad andare in bicicletta All’interno di un’esperienza complessa come quella di “imparare ad andare in bicicletta” possiamo distinguere: una memoria non-dichiarativa che riguarda l’abilità di trovare l’equilibrio, seguire la strada, pedalare ecc.; una memoria dichiarativa che riguarda il ricordo di “quando” e “dove” è avvenuto il fatto, “chi” era presente, “cosa” è accaduto di particolare (ad esempio, quante volte il soggetto è caduto, se è andato a sbattere contro qualcosa ecc. ecc.).

Il potenziamento a lungo termine sinapsi rinforzata neurotrasmettitore recettore post-sinaptico Il rafforzamento delle sinapsi avviene solo quando le molecole di neurotrasmettitore secrete dal bottone terminale si legano ai recettori post-sinaptici posti sul neurone post-sinaptico. Quindi, per verificarsi, il potenziamento a lungo termine (PLT) richiede la simultanea presenza di due eventi: l’attivazione delle sinapsi; la depolarizzazione dei neuroni post-sinaptici. bottone terminale spina dendritica depolarizzazione della cellula stimolazione della sinapsi cellula piramidale del campo CA1 della formazione ippocampale

Plasticità neurale L’apprendimento necessita di plasticità sinaptica cioè della possibilità che avvengano cambiamenti nella struttura o nella biochimica delle sinapsi che alterano il loro effetto sui neuroni postsinaptici.

Cosa cambia nei neuroni? Se una sinapsi si attiva ripetutamente, all’incirca nello stesso momento in cui si produce un potenziale d’azione nel neurone post-sinaptico, quella sinapsi risulterà rafforzata conseguentemente ad un cambiamento della sua struttura biochimica. neurone del sistema somatosensoriale sinapsi forte ammiccamento La fig. dovrebbe essere sostituita con un’animazione in cui: lampeggi la scritta “tono di 1000 Hz e/o si senta un suono” lampeggi il neurone del sistema uditivo lampeggi la scritta “soffio d’aria sull’occhio” lampeggi il neurone del sistema somatosensoriale lampeggi il neurone dell’ammiccamento lampeggi la sinapsi T debole Tutto per 3 volte finchè la sinapsi T rimmarrà costantemente di un colre più scuro a significare che si è rinforzata. sinapsi debole sinapsi rinforzata neurone del sistema uditivo