Deformazione plastica nei metalli

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Legami chimici Una proprietà posseduta da quasi tutti gli elementi è la capacità di combinarsi con altri elementi per formare composti.
Advertisements

Piccioni Sara e Fidanza Davide;
Lavoro svolto da Antonio Ferrara Classe 2°H I.T.I.S Majorana
Corso dell’A.A Università degli Studi di Trieste
Breve excursus Solidi molecolari Ovvero: I legami
Caratteristiche e proprietà dei solidi
Dentro la materia: la struttura dell’atomo.
Concetti Legame covalente Legame ionico
LEZIONE 4 Tabella Periodica Configurazione elettronica
Proprietà periodiche Quale è il significato di periodicità?
Molecole una molecola è un gruppo di atomi legati con legami covalenti
10. I Materiali Liquidi e Solidi
legami intermolecolari
energia di ionizzazione,
tipi di legame nei solidi: covalente e ionico
Formule di struttura (Lewis)
Dalla tavola periodica al legame chimico attraverso le proprietà periodiche.
Dalla tavola periodica al legame chimico attraverso le proprietà periodiche.
PROPRIETA’ PERIODICHE
Chimica Fisica Universita’ degli Studi dell’Insubria Solidi
Orbitali, tavola periodica e proprietà periodiche H Li Na K.. Be Mg Ca Sr.. ScTiVCrMnFeCoNiCuZn B Al Ga In Tl.. C Si Sn Pb N P Bi.. O S F Cl Br I Xe..
Le soluzioni Una soluzione viene definita come un sistema omogeneo costituito da due o più componenti Il componente presente in maggiore quantità viene.
IL LEGAME METALLICO B, Si, Ge, As, Sb, Te, Po, At
E= energia elettronica : andamento dell’energia in funzione della distanza r tra due atomi E= energia elettronica Forze repulsive tra i due nuclei.
(a) (b) LEGAME CHIMICO ED ENERGIA
Distanza fra atomi/molecole 1019 molecole/cc (T, P standard)
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO SAN BENEDETTO DEL TRONTO LAVORO MULTIMEDIALE di FRANCESCO SCARAMUCCI GIUGNO.
Ionico, covalente, metallico
LA REGOLA DELL’OTTETTO
LEGAMI INTERATOMICI L’esistenza di un legame fra due atomi nasce
Concetti Legame covalente Tipi di legame e ordine di legame
Chimica e didattica della chimica
I SOLIDI COVALENTI Istituto Comprensivo Muro Leccese
Elementi di chimica Configurazione elettronica dell’atomo e reattività
STRUTTURE CRISTALLINE DEI METALLI : BCC
STRUTTURE CRISTALLINE
LA VALENZA La capacità di un atomo di legarsi ad un certo numeri di altri atomi si chiama valenza La valenza di un elemento è legata al numero di elettroni.
Caratteristiche e proprietà dei solidi
Il legame chimico Tra due atomi A e B o gruppi di atomi R e S esiste un legame chimico quando tra essi c’e’ un interazione così forte da far si che si.
Il comportamento di una sostanza può essere interpretato in maniera completa solo se si conosce anche la natura dei legami che tengono uniti gli atomi.
Riducendo l’agitazione termica  legami tra molecole più stabili
CHIMICA APPLICATA TECNOLOGIA DEI MATERIALI
Stati di aggregazione della materia
Geometria molecolare e polarità delle molecole
CHIMICA APPLICATA TECNOLOGIA DEI MATERIALI
Elettrostatica.
I legami chimici La maggior parte delle sostanze chimiche sono costituite da atomi combinati tra loro. Gli atomi si uniscono attraverso la formazione di.
LO STATO SOLIDO Lo stato solido rappresenta uno dei tre stati di aggregazione della materia. Nello stato solido le forze attrattive tra le particelle (ioni,
Caratteristiche e proprietà dei solidi
Il comportamento di una sostanza può essere interpretato in maniera completa solo se si conosce anche la natura dei legami che tengono uniti gli atomi.
FASE Diversi stati fisici della materia e forme alternative di un medesimo stato fisico. Esempi di fase sono il ghiaccio e l’acqua liquida. Il diamante.
DELLA RELAZIONE DI CHIMICA RINALDI SIMONE 2 J
Campo Elettrico Definizione operativa di campo elettrico: Il vettore campo elettrico associato ad una determinata carica sorgente Q, posta in un.
MOLE Unità utilizzata in chimica per rappresentare quantitativamente grandi numeri di atomi, ioni e molecole E’ la quantità in grammi corrispondente alla.
VETRO Si dice vetro un materiale inorganico solido ed amorfo ottenuto per progressivo irrigidimento di un liquido che non ha cristallizzato durante il.
Materiali metallici Materiali ceramici Materiali polimerici.
Lo Stato Solido Lo stato solido è lo stato di aggregazione della materia in cui le forze attrattive tra le particelle (ioni, atomi, molecole) prevalgono.
GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA LO STATO SOLIDO.
Il comportamento meccanico dei materiali
RETICOLI DI BRAVAIS.
Stato solido Florence, Attwood « Le basi chimico-fisiche della
I liquidi e loro proprietà
Proprietà delle soluzioni elettrolitiche
IL LEGAME CHIMICO.
STRUTTURA DEI MATERIALI METALLICI
Classificazione dei materiali solidi … in base ai legami interatomici!
Transcript della presentazione:

Deformazione plastica nei metalli Frenkel calcolò per primo lo stress meccanico necessario a deformare permanentemente (plasticamente) un cristallo perfetto. Tale deformazione permanente avviene mediante lo scorrimento di un piano atomico su uno ad esso adiacente. Il risultato ottenuto da Frenkel è che tale sforzo teorico è circa 1/10 di G. Lo sforzo che viene misurato sperimentalmente è però circa 1/100 di G.

Meccanismo di deformazione plastica nei metalli La deformazione plastica è dovuta al moto delle dislocazioni: un dislocazione si muove se è applicato uno sforzo di taglio nella direzione perpendicolare al suo asse. Tale processo è detto scorrimento. Il piano cristallografico lungo il quale si sposta l’asse della dislocazione è detto piano di scorrimento La rottura dei legami è “step by step”

Il moto di una dislocazione è analogo al modo di locomozione di un bruco. Densità di dislocazioni: lunghezza totale delle dislocazioni per unità di volume o numero di dislocazioni che intersecano un’area unitaria.

Le dislocazioni non si muovono con la stessa facilità in tutti i piani cristallografici ed in tutte le direzioni. Esistono delle direzione preferenziali di scorrimento. Il meccanismo step by step avviene con maggiore difficoltà all’aumentare della distanza tra atomi del reticolo che hanno posizioni tra loro intercambiabili. Per lo scorrimento avviene di preferenza lungo le direzioni (direnzioni di scorrimento) e nei piani (piani di scorrimento) aventi la massima densità atomica. La combinazione di piani e direzioni di scorrimento si definisce sistema di scorrimento Slip plane Slip distance

Crystal structure N° of slip systems examples BCC 6 x 2 =12 a–Fe, Mo FCC 4 x 3 =12 Al, Cu, g-Fe HCP 1 x 3 =3 Mg, Zn

Il valore di t sufficiente a produrre scorrimento in un cristallo è detto sforzo di taglio indotto critico tc: esso rappresenta lo sforzo minimo per poter iniziare lo scorrimento ed è una proprietà del materiale. Il valore massimo dello sforzo di taglio indotto t si ha quando f = l = 45° Esercizio: BCC, s applicata in [010] , calcolare t nel piano di scorrimento C f = 45° Considerando il triangolo rettangolo ABC: s A B

rl = 1/r Densità lineare di atomi SI NO Consideriamo una direzione all’interno del reticolo cristallino, gli atomi (per definizione di struttura cristallina: ordinata e ripetitiva) sono distribuiti uniformemente lungo detta direzione. Sia r la distanza tra due atomi adiacenti. La densità lineare di atomi è semplicemente pari all’inverso della distanza ripetitiva r tra gli atomi: rl = 1/r Nel calcolare rl vanno contati soltanto gli atomi il cui centro si trova direttamente sulla direzione considerata SI NO

rA = n/A Densità planare di atomi Consideriamo un piano all’interno del reticolo cristallino, gli atomi (per definizione di struttura cristallina: ordinata e ripetitiva) sono distribuiti uniformemente su tale piano. Si definisce densità planare di atomi il numero di atomi per unità di area rA = n/A Nel calcolare rA vanno contati soltanto gli atomi centrati sul piano di interesse

STRUTTURE CRISTALLINE DEI METALLI : BCC Reticolo BCC di Bravais con un atomo centrato su ogni lattice point Numero di atomi per cella: NC = 8 Lato della cella: APF = 0.68

STRUTTURE CRISTALLINE DEI METALLI : FCC Reticolo FCC di Bravais con un atomo centrato su ogni lattice point Numero di atomi per cella: NC = 12 Lato della cella: APF = 0.74

STRUTTURE CRISTALLINE DEI METALLI : HCP 60° a c Reticolo esagonale di Bravais con 2 atomi per ogni lattice point Numero di atomi per cella: NC = 12 dimensioni della cella: APF = 0.74 atomo a 2/3, 1/3, 1/2

r/R → NC (numero di coordinazione)* Strutture cristalline dei materiali ceramici I materiali ceramici sono composti tra elementi metallici e non-metallici per i quali i legami interatomici sono totalmente ionici o principalmente ionici con carattere parzialmente covalente La struttura cristallina può essere pensata come composta da ioni elettricamente carichi anziché atomi. Gli ioni metallici, o cationi, sono caricati positivamente in quanto hanno ceduto i loro elettroni di valenza agli atomi non metallici, o anioni, che risultano quindi carichi negativamente. Il cristallo deve essere elettricamente neutro. La formula chimica di un composto indica il rapporto esiste tra anioni e cationi o la composizione che permette di ottenere il bilancio di cariche. (Es: CaF2 → Ca2+ + 2 F-). La struttura cristallina è influenzata dalle dimensioni relative tra gli anioni e i cationi, in particolare: r/R → NC (numero di coordinazione)* In cui r è il raggio dello ione più piccolo (catione) e R è il raggio dello ione più grande (anione). *NC = numero di atomi adiacenti (direttamente a contatto) che circondano un atomo di riferimento.

Strutture cristalline dei materiali ceramici Ogni catione tende a circondarsi de massimo numero di anioni possibile e viceversa. Le strutture cristalline stabili si formano quando gli anioni che circondano un catione sono tutti a contatto con quel catione. Per uno specifico NC esiste un rapporto critico, o minimo, r/R per il quale si stabilisce questo contatto anione-catione. Ad esempio per NC=3 si ha che il minimo rapporto r/R è pari a 0.155. Questo rapporto critico si realizza quando gli anioni sono tangenti tra loro e a contatto con il catione. 30°

Strutture cristalline dei materiali ceramici Ancora se ad esempio consideriamo un rapporto r/R=0.2 il massimo NC realizzabile è pari a 3. Infatti ogni tentativo di posizionare un quarto anione a contatto con il catione comporta che gli anioni vadano a sovrapporsi. massima possibile instabile possibile

Strutture cristalline dei materiali ceramici Esiste quindi per ogni valore del NC un intervallo di valori del r/R per i quali la struttura cristallina con quel NC è stabile. Numero di coordinazione Rapporto tra i raggi r/R 2 0<r/R<0.155 3 0.155≤r/R<0.225 4 0.225≤r/R<0.414 6 0.414≤r/R<0.732 8 0.732≤r/R<1 12 1 IPF = Volume occupato dagli ioni appartenenti alla cella / Volume della cella

Strutture cristalline dei materiali ceramici: MX Cloruro di Cesio CsCl: no BCC (ioni diversi) ma simple cubic con 2 atomi per lattice point 2 ioni per cella (1 di Cs+ e 1 di Cl-) NC=8

Strutture cristalline dei materiali ceramici: MX Cloruro di Sodio NaCl: FCC di Na+ e FCC di Cl- interpenetrate tra loro: è una FCC con 2 ioni per lattice point 8 ioni per cella (4 di Na+ e 4 di Cl-) NC = 6

Strutture cristalline dei materiali ceramici: MX Blenda o Solfuro di Zinco (ZnS): FCC di S e Zn in posizione tetraedica 8 ioni per cella (4 di S e 4 di Zn) NC = 4

Strutture cristalline dei materiali ceramici: MX2 Fluorite (CaF2): FCC Bravais lattice con 3 ioni per ogni lattice point ( 2 F- e 1 Ca+) 12 ioni per cella (8 di F- e 4 di Ca+) NC = 8

Strutture cristalline dei materiali ceramici: MX2 Silice (SiO2): FCC Bravais lattice con 6 ioni per ogni lattice point ( 4 O2- e 2 Si4+) 24 ioni per cella (16 di O2- e 4 di Si4+) NC = 4 La caratteristica della silice è che essa è costituita da un network continuo di tetraedri SiO44-. La condivisione degli anioni O2- tra tetraedri adiacenti da luogo alla formula chimica SiO2.

Strutture cristalline dei materiali ceramici: MaNbXc Titanato di Bario (BaTiO3): simple cubic Bravais lattice con 5 ioni per ogni lattice point ( 1 Ba2+, 1 Ti4+ e 3 O2-) 5 ioni per cella ( 1 Ba2+, 1 Ti4+ e 3 O2-) NC = 6

Strutture cristalline del Carbonio Il Carbonio può presentarsi in varie forme cristalline: questo fenomeno è detto polimorfismo o allotropia. La configurazione stabile dipende dalle condizione di pressione e temperature in cui il solido si trova. Il carbonio a temperatura ambiente si presenta in forma di grafite, mentre ad elevate pressioni prevale la forma allotropica del diamante. Diamante

Strutture cristalline del Carbonio Grafite Fullerene C60 Grafite e diamante formano un solido reticolato, in ci tutti glia atomi di carbonio formano legami primari con gli atomi adiacenti attraverso tutto il solido. In modo opposto nel fullerene gli atomi sono legati tra loro a formare le molecole sferiche. Nello stato solido le unità C60 formano una struttura cristallina FCC.

Strutture cristalline del Carbonio: nanotubi