Liceo classico G.Pantaleo

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Liceo classico G.Pantaleo Progetto di scambio culturale Italia, Sicilia - Spagna, Catalogna Reale e fantastico nella cultura e nelle tradizioni popolari Realizzato da: Claudia Lo Curto e Manuel Morici

Sicilia, centro del Mediterraneo La Sicilia, isola di sole, mare e infiniti sapori, è da sempre stata terra di conflitti, sottoposta a svariate dominazioni che ne hanno arricchito il patrimonio culturale. Ancora oggi possiamo ammirare le diverse opere d’arte, di ogni stile e periodo, che arricchiscono i nostri paesaggi. Possiamo gustare le prelibatezze tipiche ed infine ammirare le tradizioni che ancora persistono. Tradizioni che, vengono custodite e che molto spesso sono un misto di Fantastico e Reale. La cultura siciliana risente moltissimo delle antiche tradizioni pagane che si mischiano ai riti religiosi ed infine all’utile, tutto ciò rende la cultura siciliana unica e affascinante.

I Pupi Sono le caratteristiche marionette armate, del teatro epico cavalleresco discendente dalla francese Chanson de geste e dallo spagnolo Don Chisciotte. Attraverso la messa in scena delle grandi gesta dei coraggiosi paladini si affrontava la questione dell’essere cristiani o pagani. I pupi aiutano a capire il Gran Teatro del Mondo secondo il quale “siamo tutti pupi” animati dall’onnipotente. Questa è una delle tradizioni più importanti e diffuse della nostra Sicilia che mette in stretto contatto il fantastico dell’epica cavalleresca, il religioso del destino, e il problema reale e vero della diversità di cultura.

La festività dei morti è molto sentita, è tradizione che i genitori regalino ai bambini dolci, facendogli credere che sono stati portati dalle anime dei parenti defunti.Ogni parte della Sicilia ha i suoi dolci tipici, i pupi di zucchero, bambole di zucchero, ossa di mortu, fatti di zucchero, rappresentano le ossa dei defunti. Entrambi sono collegati ai riti pagani per i quali mangiare dolci di forma umana significa assicurare la propria anima al parente defunto. Un altro dolce è la frutta martorana, tipica del cristianesimo in quanto, i frutti che vengono rappresentati hanno il significato di rinascita a nuova vita e di prosperità e speranza. La festa dei morti

La più grande paura per una fanciulla siciliana è quella di rimanere zitella. Il matrimonio ha grande valore e vi sono attribuiti svariati riti anch’essi frutto di mescolanza tra religioso e fantastico. È nefasto “maritarsi” nei mesi estivi e nei giorni di martedì e venerdì, i giorni di dolore del signore. Il matrimonio è un dono del cielo, per questo è bene scegliere un santo protettore tra S.Giorgio, S.Vito…per invocare la volontà divina. Inoltre la “zita” è portata ad osservare diverse cerimonie per chiedere la benevolenza del signore ma soprattutto per mostrare le sue doti di buona massaia degna del marito. “sponsalizio”

Fra rito magico e preghiera Lo scongiuro si considera a volte come una forma primitiva di preghiera. Tra scongiuro e preghiera ci sarebbe un legame, così come tra religione e magia. In realtà, lo scongiuro è una forma d’incantesimo, la preghiera una semplice invocazione. Dalla fusione dei due elementi nasce la “preghierascongiouro”, che presenta un rituale particolare che deve essere rispettato rigorosamente affinchè sia efficace. Tra queste una pratica diffusa in Sicilia è il “malocchio”, attraverso lo sguardo, sede dell’anima, si possono infliggere maledizioni nate solo dalla semplice invidia. Inoltre vi sono una serie di rituali che abbracciano ogni momento della vita, dalla nascita alla morte, legati ad entrambe le sfere, gli stessi riti sono corredati da preghiere, danze e canti specifici che invocano i santi e il signore ma che hanno una forma quasi magica. Fra rito magico e preghiera

I tempi vanno spazzando via tradizioni e costumi tramandatici lungo il corso dei secoli; ma nelle campagne, nei piccoli centri, specialmente all’interno dell’Isola, il popolo si attiene con tenacia ai suoi vecchi usi e scrupolosamente li osserva e li rispetta: il passato non è ancora morto, ma vive in mille suggestive manifestazioni, ogni giorno, nel linguaggio, nei canti, nei proverbi, nelle cerimonie nuziali, accanto alla culla, intorno alla bara, nelle feste, nei giochi, in casa, nelle fatiche dei campi, ovunque c’è la presenza di una saggezza antica, che si tramanda integra di generazione in generazione…