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Da “Strumenti 12” Osservatorio sulle Famiglie DATI STATISTICI DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA 2005 Da “Strumenti 12” Osservatorio sulle Famiglie
Pari al 13% dei matrimoni
= 5,66% del totale
*47% delle separazioni si evolvono in divorzi
Teresa e Giordano Barioni di Ferrara presentano il sussidio regionale “Trasformò l’acqua in vino” EDB Clicca qui per vedere la presentazione
"Trasformò l'acqua in vino" Sussidio per l’accoglienza e l’accompagnamento delle famiglie in difficoltà e per quelle che vivono in situazioni difficili e irregolari.
LA COMUNITA’ CRISTIANA: CASA DI TUTTI, FAMIGLIA DI FAMIGLIE Una parrocchia sempre nuova. riconoscere alla famiglia una dimensione ecclesiale e dare alla parrocchia uno stile di vita familiare che privilegi, cioè, l’attenzione alle persone, la comunicazione reciproca e le relazioni interpersonali rispetto alle “cose da fare”. passare da una pastorale “per” la famiglia ad una pastorale “con” la famiglia: promovendo nelle coppie la responsabilità pastorale insieme ai presbiteri, sostenuta dall’atteggiamento del dono e della gratuità. Valorizzare nella parrocchia i gruppi familiari, favorendone la distribuzione sul territorio e collegandoli tra loro.
Tutta la parrocchia impegnata nell’accoglienza La parrocchia è e può essere sempre più la comunità nella quale chi vive situazioni matrimoniali problematiche, “difficili” o “irregolari” si sente accolto. La capillarità dei rapporti, il clima familiare di accoglienza facilitano atteggiamenti di ascolto, solidarietà e vicinanza. La parrocchia in questo modo assume il volto materno della chiesa madre, diventa missionaria e matura una maggiore coscienza di sé.
Una pastorale familiare ampia La pastorale verso chi vive situazioni matrimoniali ‘irregolari’ “si inserisce - pertanto - come un momento particolare della più ampia sollecitudine che la chiesa è chiamata a vivere nei riguardi di coloro che si preparano al matrimonio o in esso già vivono, ed ha come suo primario obiettivo di attuare un più deciso intervento per prevenire, nei limiti del possibile, i fallimenti matrimoniali e le altre situazioni irregolari e per sostenere le coppie nei momenti di crisi” Il Direttorio di pastorale familiare conclude affermando che questa pastorale sarà tanto più vera ed efficace quanto più inserita organicamente nell’intera pastorale familiare.
L’ACCOGLIENZA E L’ACCOMPAGNAMENTO DELLE GIOVANI COPPIE Non lasciamoli soli: la comunità ecclesiale, nella quale e per la quale sono diventati una carne sola nel Signore, non li può abbandonare: essi hanno il diritto di essere accompagnati. Occorre stabilire una comunicazione positiva e affettuosa
Capaci di accoglienza L’accoglienza è un carisma che la famiglia può e deve portare nelle parrocchie e nei movimenti. Dire che è la famiglia che da il tono dell’accoglienza non significa che le parrocchie, le associazioni, i gruppi o i movimenti debbano essere costituiti da famiglie La proposta cristiana passa attraverso le relazioni che sappiamo inaugurare. Gesù è andato lui stesso in giro per le strade, è entrato nelle case, ha istruito gli apostoli e li ha mandati ogni relazione è fatta di dialogo e reciprocità; non dobbiamo insegnare nulla a nessuno, uno solo è il Maestro; siamo tutti uomini bisognosi di crescere insieme ai fratelli
Relazione e giovani coppie Solo se i fidanzati si sentono non giudicati ma amati e rispettati si possono creare relazioni profonde e durature offrire riferimenti spunti di carattere operativo -Creare relazioni -Coinvolgere -Celebrare l’accoglienza
Formarsi per accogliere Cosa si intende per formazione? cammino volto a migliorare la capacità della comunità parrocchiale di accogliere Percorsi formativi per: sacerdoti e chierici le religiose/i gli operatori di pastorale tutte le famiglie cristiane
Spunti di carattere operativo Progettare la formazione Allargare il cerchio Formare i formatori Occasioni formative per le giovani coppie Per una partecipazione stabile e continuativa I tempi liturgici e la preparazione dei figli alla fede e ai sacramenti
Organizzarsi per accogliere e sostenere le giovani famiglie Una “pastorale di rete” partire da quanto si ha, non deve ingenerare sensazioni di impotenza Prima accoglienza Proposte per un cammino Proposte di formazione: es. paternità e maternità responsabili Azioni di sostegno per le coppie in difficoltà Conoscere e fare conoscere
Farsi prossimo La crisi di coppia Prevenzione: formazione della giovane coppia sostegno nei delicati passaggi che ne segnano lo sviluppo accoglienza e accompagnamento al manifestarsi delle fasi critiche e conflittuali Crisi: cause interne alla coppia cause esterne rapporto con la famiglia d’origine Cultura attuale enfatizza: riscoperta del proprio io e della propria realizzazione l’individualismo, l’emotività e la soggettività rispetto alla norma oggettiva ricerca del piacere e uso funzionale auto-centrato della sessualità
Senso della crisi Possiamo chiederci se questi momenti indichino per forza la fine della coppia o possano invece evolvere come occasioni di crescita e maturazione della relazione. IN QUESTE FASI MANCA L’APERTURA ED IL DIALOGO CON L’ESTERNO LA CRISI SI CONSUMA TUTTA ALL’INTERNO DELLA COPPIA NEL SEGRETO, NEL DESERTO RELAZIONALE Manca una visione di fede capace di affrontare la crisi, non si è in grado di vedere oltre la dinamica affettiva.
Ascoltare in rete L'operatore di pastorale che si trova ad incrociare queste situazioni dovrebbe possedere gli strumenti e le conoscenze: per cogliere questi primi segnali; per aprire un dialogo su questi aspetti che consenta alla coppia di aprirsi e chiedere aiuto.
Accogliere in rete ASCOLTARE IL NON DETTO/ VEDERE QUELLO CHE VIENE NASCOSTO L’ascolto può allargarsi a forme di accompagnamento e sostegno, ma che non eccedano mai il carattere della quotidianità e della normalità di un rapporto fra pari. GUARDARSI DAL “PICCOLO PSICOLOGO” una mentalità evangelica nella comunità cristiana conoscenza senza pregiudizio “farsi carico” dell’altro dialogo reciproco del “chiedere” e “offrire aiuto”
Curare “in rete” difficoltà fisiologiche, connesse all’alternarsi di momenti di confusione e ricalibrazione degli equilibri interni alla coppia e alla famiglia che fanno parte della storia di ogni relazione. difficoltà patologiche in quanto innescate da problematiche psicologiche individuali o dall’emergere di difficoltà relazionali che minacciano la continuità e la solidità del legame
Alcune attenzioni PORRE ATTENZIONE ALLE ASPETTATIVE NON CREARE ILLUSIONI CONTINUARE AD ACCOMPAGNARE NON SMETTERE AFFIDANDO ALLA TERAPIA QUELLO CHE NON LE COMPETE RAVVIVARE ANCORA DI PIU LA RETE DELLE RELAZIONI NON RINUNCIARE ALLA CRESCITA SPIRITUALE TERAPIA E SPIRITUALITA’ NON SONO LA STESSA COSA LA TERAPIA E’ UN MEZZO LA SPIRITUALITA’ E' UN CAMMINO DI VITA
Le persone separate e fedeli al matrimonio -sacramento Caratteristiche dell’operatore e della modalità di relazione: rispetto e consapevolezza di soggetti e tempi ACCOMPAGNARE Le persone separate e fedeli al matrimonio -sacramento Comunità vicina (DPF):riconoscimento testimonianza; gruppi e associazioni che di sostegno anche per la spiritualità Alcune diocesi corsi di formazione per operatori pastorali
Istanze il bisogno di dare un senso alla grande sofferenza /indicare un futuro che salva La fede e la preghiera : tentare di amare. La solitudine. (problema della cura e vicinanza dei figli). Il gruppo:trovare o creare un gruppo di sostegno, di amicizia fraterna, di condivisione. Il bisogno di mantenere la scelta della fedeltà al matrimonio. Dio è fedele. Il cammino verso il perdono e la riconciliazione: ritrovare la pace del cuore L’impegno ecclesiale e sociale come nuova vocazione.
I battezzati divorziati risposati: un'azione pastorale accogliente e misericordiosa verso tutti.(DPF 200) La sollecitudine pastorale della “famiglia-parrocchia” “sulla misura del Cuore di Cristo i tre verbi dell’accompagnamento: conoscere (discernimento delle varie situazioni), accogliere (verità nella carità), renderli protagonisti (per quanto è possibile).
Diversità nella consapevolezza Alcune di esse si distaccano totalmente dalla Chiesa e vivono quasi in una generale indifferenza religiosa. Altre non hanno piena coscienza del fatto che la loro nuova unione è contro la volontà del Signore. Altre, infine, pur sapendo di essere in contrasto con il Vangelo, "continuano a loro modo la vita cristiana, a volte manifestando il desiderio di una maggior partecipazione alla vita della Chiesa e ai suoi mezzi di grazia".
Carità nella verità= un unico e indivisibile amore alla verità e all'uomo Si riconosca e si riaffermi, innanzitutto, che "la loro condizione di vita in contrasto con il Vangelo, che proclama ed esige il matrimonio unico e indissolubile: la loro nuova "unione" non può rompere il vincolo coniugale precedente, e si pone in aperta contraddizione con il comandamento di Cristo"..
l'appartenenza alla Chiesa si fonda sul battesimo partecipare alla vita e alla missione della Chiesa, sin dove lo esige e lo consente la loro specifica situazione ecclesiale Proposte: l'incontro con il Dio della salvezza è il criterio - guida di qualsiasi proposta formativa che tenda a recuperare l'appartenenza viva alla chiesa. La presenza di questi fedeli può, inoltre, aiutare gli altri a scoprire Dio e il cammino che si deve percorrere per ritrovarlo
pur qualificando come disordinata la loro situazione, ci si astenga dal giudicare l'intimo delle coscienze, dove solo Dio vede e giudica.. (DPF 213- 215) ricomprensione della Parola di Dio, dell'Eucaristia, della preghiera e della carità correttamente intese
Come disporsi all'aiuto conoscere / saper ascoltare non ridurre la persona alla questione della vita sacramentale Prepararsi : una generosità senza preparazione può essere dannosa. esaminare il proprio atteggiamento interiore- non delegare solo a tecnici, professionisti, esperti a quale livello può agire in base alla propria preparazione -importante è che non siano presenti solo gli operatori, ma tutta la comunità.
dare voce ai divorziati risposati difficoltà di relazione con la comunità cristiana essere aiutati a vivere le cose normali e belle del quotidiano. l'importanza del rapporto con i sacerdoti
Globalità dell'aiuto <=>complessità di problemi Ci si trova di fronte a problemi giuridici, economici, logistici, educativi, relazionali, parentali, affettivi. aiutare partendo dalla persona x stabilire un punto di partenza del cammino. I "principi" criterio di orientamento: quali scelte concrete delineare il cammino familiare. anche un semplice affiancarsi NB mettere a fuoco la diversità dei livelli di intervento: tipologia di intervento anche alla società e in genere sulle cause remote Agire sul piano sociale e culturale è fondamentale Ci vuole un lavoro d’accompagnamento personale che impegni tutta la comunità e si protragga nel tempo, facendo ricorso a modalità diverse, a seconda dell'evolversi della situazione. un intervento organico:rete di relazioni capaci di una solidarietà flessibile
Accogliere è farsi prossimo uscire da schematismi e pregiudizi ponendo sempre le persone reali, concrete al centro per un accompagnamento = percorso di interiore discernimento, a cogliere se stesso, la propria situazione, i propri bisogni.
Accettare la diversità Capaci di "essere con " gruppi omogenei ( rischio di ghettizzare o etichettare) inserimento in gruppi già esistenti (preghiera, revisione di vita, biblica, spiritualità, volontariato) per vivere insieme un cammino di crescita. (scelta molto attenta delle tematiche) parrocchia da cui nascono appartenenza e senso di famiglia. via intermedia momenti di incontro specifici -importante per difficoltà comuni, ma anche per confrontarsi ed aiutarsi a vivere il cammino che la chiesa propone loro - e al tempo stesso momenti comuni ad altri gruppi- su contenuti di interesse comune, es valorizzando momenti significativi dell'anno liturgico.
Dalla visione della riconciliazione come atto, alla visione della riconciliazione come cammino per tutti i cristiani le esigenze serie di una vera conversione per una prassi penitenziale valorizzante la serietà della conversione come elemento costitutivo della riconciliazione sacramentale per il bene e la crescita di tutta la comunità (es.schede Caresto:teologia del figlio minore)
Riferimenti in diocesi in ogni Chiesa locale sia istituito un gruppo composto da alcuni Presbiteri, alcune coppie di sposi e eventuali esperti per la proposta e il coordinamento dell’attività pastorale un gruppo di consulenza canonica
Il ruolo dei centri di spiritualità familiare Il ritiro può offrire alla coppia una speciale occasione con tutte le debite precauzioni, essere riproposte anche in parrocchia o offerte come momenti comuni ai gruppi familiari di una diocesi x riscoprire la propria spiritualità-l’accoglienza ha un ruolo fondamentale Anche il metodo di lavoro è attento alla coppia: spazio per il dialogo all'interno ;momento del confronto comunitarioogni coppia ascolta e può così imparare dall'esperienza, dagli sbagli e dai tentativi degli altri. Gli sposi soggetto del ritiro, in cui si offre un tempo che, con la grazia di Dio, può divenire tempo di miglioramento, tempo di guarigione. Si crea un clima positivo utile per parlarsi e migliorare l'unità interna-esterna
Condividere i loro problemi approccio e contatto personale l'importanza del rapporto diretto col parroco che, magari con la presenza di una coppia, si faccia disponibile ad una cena di ascolto e di fraternità Essere Chiesa recuperare il senso e l'appartenenza dell'essere Chiesa. L'inserimento nella vita della parrocchia (corresponsabilità: Ridare fiducia attraverso il servizio, per ridare senso e gusto al vivere nella comunità). Ricostruire il dialogo Vivere da riconciliati, può essere un grande compito che non va delegato unicamente ai consultori: Formazione continua e Pastorale di ampio respiro
Reggio Emilia - Guastalla Le proposte della Chiesa di Reggio Emilia - Guastalla
Prevenzione 1 Percorso di educazione all’amore Idee in movimento, in fase di progettazione, in collaborazione con pastorale giovanile e altri
Prevenzione 2 Percorso di formazione per fidanzati Percorso almeno di 8 incontri Presenza necessaria di qualche coppia di sposi
Accompagnamento Per Giovani coppie Per Genitori che chiedono il battesimo dei figli e IC Per Gruppi sposi Attività delle Associazioni
Eremo san Michele di Salvarano Ascolto Eremo san Michele di Salvarano Luogo discreto di ascolto per chi cerca conforto Come sostegno e aiuto immediato
Sostegno Consultorio Diocesano di via del Pozzo, 1 Esperti al servizio della persona e della coppia Aiuto nell’individuazione delle dinamiche della relazione
Animazione spirituale Incontri di spiritualità per divorziati risposati presso Eremo san Michele di Salvarano 25 febbraio 2007 e 25 marzo 2007
Disponibilità UPF Persone disponibili per incontri in parrocchia Impegno di riflessione sulle nuove figure ministeriali - CV 52
La parola all’assemblea
La parola al Vescovo Lorenzo
PROSSIMI APPUNTAMENTI 30 DICEMBRE 2006 ore 17 Celebrazione dei Vespri in Ghiara 4 FEBBRAIO 2007 Giornata per la vita 3/4 e 10/11 MARZO 2007 Esercizi spirituali per famiglie a Marola guidati da Don Angelo Orlandini
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