L’UNITÁ D’ITALIA
Cause e antecedenti Decennio 1850-60: dura repressione dopo i moti del 1848-49 Lombardo Veneto: regime di occupazione militare austriaca (fino al 1857 generale Radetzky) Regno di Sardegna: unica entità statale costituzionale 1849 Trattato di Milano con l’Austria. Condizioni favorevoli per la camera si oppone. Vittorio Emanuele II la scioglie e indice nuove elezioni a cui vincono i moderati
Regno di Sardegna 1850: inizia un periodo di riforme Legge Saccardi limita l’influenza della Chiesa Cavour viene chiamato al governo dal Presidente del Consiglio Massimo d’Azeglio in qualità di ministro dell’agricoltura Accordo tra ala progressista (Cavour) e i democratici moderati (Rattazzi) 1852 Cavour presidente del Consiglio
Regno di Sardegna Con Presidente del Consiglio Cavour Riforme per consolidare le istituzioni liberali Rilancio dell’economia Stipulati molti trattati ed accordi economici cin GB, Belgio, Francia e Austria Abbattuto il dazio sul grano Sviluppo dell’industria tessile Sviluppo della rete dei trasporti
Mazzini Continua a puntare sulle insurrezioni 1850 Comitato Nazionale italiano (da Londra) per coordinare le insurrezioni 1851-52 Austria scopre i progetti insurrezionali. Condanne a morte di Belfiore 1853 Insurrezione di Milano: fallisce Manca sempre il sostegno delle masse popolari Mazzini crea il Partito d’azione
Mazzini Divisioni interne al Partito d’azione A favore dell’insurrezione purché meglio organizzata (Pisacane e Ferrari) Stretto collegamento tra rivoluzione politica e questione sociale 1857 Pisacane sbarca a Sapri ma per non farsi prendere si suicida. Mancato appoggio della popolazione Prevista insurrezione a Napoli fallisce Crisi del movimento democratico. Molti esponenti (anche Garibaldi) aderiscono alla Società nazionale
La seconda guerra di indipendenza 1856 Cavour porta il problema italiano all’attenzione dell’Europa 1858 Trattato di alleanza franco piemontese (Accordi di Plombières) Italia sarebbe stata divisa in tre regni: Settentrionale (Piemonte, Lombardo Veneto ed Emilia Romagna) ai Savoia Centrale (toscana e Lazio ma non Roma) Meridionale Territori del Regno delle due Sicilie)
La seconda guerra di indipendenza Francia avrebbe ottenuto in cambio Nizza e la Savoia Francia avrebbe appoggiato il Regno di Sardegna solo se l’Austria avesse attaccato per prima Cavour stuzzica l’Austria: manovre militari al confine con il Lombardo Veneto + armamenti e vettovaglie ai cacciatori delle Alpi (volontari guidati da Garibaldi) 1859 Inizia la guerra Austriaci sconfitti a Magenta, Solferino e San Martino
La seconda guerra di indipendenza Ma Napoleone III mette fine alla guerra Armistizio di Villafranca con gli Austriaci (poi Pace di Zurigo) Austria cede il Piemonte alla Lombardia Italia centrale: sorgono governi autonomi che chiedono l’annessione al Piemonte 1860 Plebisciti sanciscono le annessioni Nizza e Savoia passano alla Francia Democratici mazziniani: insurrezione (questa volta è la scelta giusta)
La spedizione dei Mille 1860 Parte la spedizione dei Mille verso il sud Italia Insurrezione guidata da Rosolino Pilo Crispi convince Garibaldi a guidare le operazioni 15/05/1860 I Mille vincono a Calatafimi e Palermo insorge. Fine del potere borbonico in Sicilia 20/07/1860 Borboni sconfitti a Milazzo
La spedizione dei Mille I contadini siciliani occupano i latifondi ma poi i liberatori non cambiano i rapporti nella gestione delle terre e anzi introducono la leva obbligatoria che prima non c’era. Ribellioni. Massacro di Bronte. Nino Bixio fa fucilare molti contadini. 20/08/1860 Garibaldi sbarca in Calabria 07/09/1860 I garibaldini sfilano a Napoli Cavour interviene per riconsegnare l’iniziativa ai moderati
La spedizione dei Mille Cavour ottiene l’appoggio francese a patto di non occupare il Lazio e manda l’esercito regio nel meridione 01/02/1860 Battaglia del Volturno Annessione allo stato sabaudo di Marche, Umbria e meridione 26/10/1860 Incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II 17/03/1861 Nasce il Regno d’Italia
Il Regno d’Italia Due problemi: austriaci in Veneto e Trentino e “questione romana” Moderati: cercano soluzione diplomatica Democratici: vogliono un’insurrezione per risolvere queste questioni Garibaldi sbarca in Calabria alla volta di Roma Napoleone III è contrario e fa pressioni Rattazzi manda l’esercito contro Garibaldi. 29/08/1862 Battaglia dell’Aspromonte (Garibaldi ferito e arrestato)
Il regno d’Italia 15/09/1864 Convenzione di settembre (tra Italia e Francia): Stato della Chiesa integro ma esercito francese fuori dall’Italia
Terza guerra d’indipendenza 1866 Prussia fa guerra all’Austria e invita l’Itlia a unirsi 24/06/1866 Battaglia di Custoza (vittoria austriaca) 20/07/1866 Battaglia di Lissa (vittoria austriaca) Prussia vince la guerra e Veneto viene annesso all’Italia Democratici: critici contro il governo, vorrebbero un’azione di forza contro lo Stato pontificio
Terza guerra d’indipendenza Piano: insurrezione popolare a Roma (non avviene) Garibaldi non desiste Napoleone III denuncia la violazione della Convenzione di Settembre 03/11/1867 Battaglia di Mentana (vittoria francese sui garibaldini)… …ma nel 1870 crolla l’Impero francese e le forze del Regno d’Italia invadono lo Stato della Chiesa
Terza guerra d’indipendenza 20/09/1870 Breccia di Porta Pia 1871 Roma capitale d’Italia Legge delle guarentigie: fine potere temporale dei papi; extraterritorialità del Palazzo del Vaticano, Laterano e Castel Gandolfo; dotazione annua Pio IX non accetta e invita i cattolici a non partecipare alla vita pubblica del Paese
Regno d’Italia Parlamento del Regno d’Italia composto da: Camera elettiva Senato 1861-76: governi di destra Liberismo in campo economico Rispetto delle norme costituzionali Gestione laica dei rapporti fra Stato e Chiesa
Governi di destra 1861-76 Controllo della spesa pubblica Aumento della pressione fiscale Pareggio del bilancio Malcontento popolare (per aumento pressione fiscale)
Governo Depretis Governo Depretis (sinistra) dal 1876: Decentramento amministrativo Allargamento del suffragio Alleggerimento della pressione fiscale Riforme per lo sviluppo del meridione Lotta all’analfabetismo Laicità dello Stato