MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio 58036 Sassofortino.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cosa sono e come funzionano le lobby europee
Advertisements

presentazione a cura del Servizio Progetti di Ateneo
Codici etici e programmi aziendali di etica
Prof. Bertolami Salvatore
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
La funzione legislativa del Parlamento
ITALIA REPUBBLICA PARLAMENTARE il ruolo più importante non è assegnato al presidente della repubblica ma al PARLAMENTO BICAMERALE Funzione legislativa.
L. De Benedetti: Contributo operativo alla redazione del manuale 1 Dibattito guidato sulle problematiche nella redazione del Manuale Qualità nei laboratori.
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Larea grande Emanuele Gabardi. Larea grande Larea grande, o area allargata, o below-the-line comprende tutte le forme di comunicazione, con lesclusione.
Funzioni del Parlamento
IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
IL PARLAMENTO L’ ITER LEGIS.
1 Lo Sportello Unico e la comunicazione Arezzo, 27 gennaio 2005.
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Progetto EDUCAMBIENTE
Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Lezione 2 Corso di Contabilità Direzionale Prof. Riccardo Acernese Lezione 2 Prof. Riccardo.
Lorientamento, gli orientatori CORSO DI FORMAZIONE PER I REFERENTI DELLORIENTAMENTO dicembre febbraio 2007.
1. Perché nasce la BAN Bologna La rete dei business angels intende garantire la concretizzazione di nuove idee imprenditoriali e lo sviluppo di start-up.
Società della Salute – Kit degli strumenti informativi e procedurali PROGETTO FACILITATORE - SOCIETÀ DELLA SALUTE ALLEGATO 8 Lalbero delle criticità e.
Corso di aggiornamento Area e Sviluppo Rurale e la Politica dei Leader: Strategie e strumenti per realizzare un piano di comunicazione efficace Catania.
La gestione dei servizi pubblici locali
ISTAT DCRS Novità organizzative e legislative per il PSN (Roma, 24 giugno 2009) Maria Rosaria Simeone (Dirigente Servizio DCRS/IST) Impatto della normativa.
Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente
FORMAZIONE NAZIONALE ADC 1 IL PROGETTO DELLADC LA COSTRUZIONE DELLE RETI TERRITORIALI DEL PROGETTO POLICORO a cura di Cosmo Colonna CISL e Marco Livia.
Dossier sull assistenza farmaceutica 2007 Grottaferrata, 22 novembre 2008 Tonino Aceti Tribunale per i diritti del malato Coordinamento nazionale associazioni.
Questionari sulla didattica: le risposte di studenti & docenti.
COMUNICAZIONE PUBBLICA Le figure professionali 3° lezione 3 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
Il processo si è svolto attraverso:
MACCHINARI SICURI WORKSHOP FASCICOLO TECNICO E ANALISI DEI RISCHI
Lo stage Enrica Savoia.
Il mondo corporate: sfide, tendenze, linguaggi, aspettative nella gestione degli eventi e dei congressi.
Organizzazione dei lavori: programma Art. 23 Reg. Camera: metodo della programmazione programma dei lavori 1. La Camera organizza i propri lavori secondo.
CONVIVENZA INTERGENERAZIONALE
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
COSA HO INVENTATO (27) Nelle diapositive che seguono presento in sintesi uno dei modelli che ho ideato o migliorato fino a oggi. Le presentazioni riguardano.
La partecipazione pubblica e il Patto per l’acqua
MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio Sassofortino.
1 Corso di formazione sul monitoraggio e la valutazione dei Piani di zona avviati in Provincia di Torino Secondo Modulo: La valutazione del livello di.
IndirizzoElettrotecnica ed Elettronica articolazione ELETTRONICA articolazione ELETTRONICA Noi che operiamo nel corso di elettronica, abbiamo come obiettivo.
1. Vostro figlio/a viene volentieri a scuola?. 2. Lofferta formativa della scuola frequentata da suo figlio/a risponde alle aspettative della sua famiglia?
AUTOVALUTAZIONE DISTITUTO Anno Scolastico 2012/13 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE TORTORA Via Provinciale, T O R T O R A (Cs) - Fax 0985/764043Codice.
COSA HO INVENTATO Nella diapositiva che segue uno dei 30 modelli che ho ideato o migliorato fino a oggi. Riguardano le aree di mia competenza professionale:
1 ACCADEMIA e Partecipazione a Progetti Finanziati dal FSE Assemblea Accademia Aliprandi - 20 febbraio 2005 Carlo Rodriguez.
L’azione di lobby nei confronti delle istituzioni comunitarie
Potere sostitutivo: le origini Sent. 142/1972 trasferimento delegazione …ogni distribuzione dei poteri di applicazione delle norme comunitarie che si effettui.
23/ 23 Novembre Scaletta 1. Lavvento del Web marketing: rompere le routine consolidate, creare nuove routine 2. Cosa chiedere al Web marketing?
Il parlamento e la formazione delle leggi
METODI EMPIRICI Marco Galleri 2011.
METODO EMPIRICO di valutazione del relatore, ovvero
COSA HO INVENTATO Nella diapositiva che segue uno dei 30 modelli che ho ideato o migliorato fino a oggi. Riguardano le aree di mia competenza professionale:
COSA HO INVENTATO Nella diapositiva che segue uno dei 30 modelli che ho ideato o migliorato fino a oggi. Riguardano le aree di mia competenza professionale:
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
1 Attività di comunicazione e consulenza per Stent For Life e SICI - Gise
FORMAZIONE AZIENDALE E ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
L’intervento Formativo
Relazione di Emilio Abruzzese Società tra professionisti ex art. 10, 3° comma, Legge 12 novembre 2011, n. 183 Disciplina Tributaria.
MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio Sassofortino.
La certificazione: uno strumento di semplificazione e una garanzia di maggiore certezza nei rapporti di lavoro Bilancio di una esperienza e prospettive.
Lezione n. Parole chiave: Corso di Laurea: Insegnamento: A.A Giorgio Giraudi Il Consiglio europeo # Inserire testo.
Lobbying: pressione e influenza nel processo decisionale
Responsabilità della direzione Qualità nei laboratori di ricerca e albo dei laboratori altamente specializzati Workshop, Genova 4 ottobre 2002 unige G.
Legislativamente Presentazione offerta servizi. Presentazione Legislativamente è una nuova realtà che opera nell’ambito del monitoraggio legislativo nei.
MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio Sassofortino.
La formazione delle leggi
 Uno dei progetti portato avanti dalla nostra scuola è l’alternanza scuola-lavoro, ovvero un tirocinio formativo della durata complessiva di 120 ore.
LA RIFORMA COSTITUZIONALE del 2016
LA COMUNICAZIONE.
L’ECM per potenziare il fattore di sviluppo “capitale umano” nella sanità Filippo Palumbo Direttore Generale della Programmazione sanitaria, dei livelli.
Transcript della presentazione:

MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio Sassofortino (GR) tel. & fax mobile LOBBISTI Tipologie e attività Edizione dellagosto

2 MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing.

INDICE DI QUESTA PRESENTAZIONE 3 Premessa Definizioni Unattività in sei fasi Le tipologie di intervento Azioni dirette e indirette Quattro tipi di lobbisti

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Questo testo del 1997 contiene dieci interventi non particolarmente interessanti. Fanno eccezione i saggi di Romolo De Stefano sulla comunicazione per lottima sintesi e di Fabio Bistoncini sulle relazioni istituzionali. Questa presentazione è tratta dal secondo e si dedica in particolare allattività lobbistica. Comè noto essa è proibita dalla Costituzione (la Nostra Prima Carta Straccia) ma ampiamente presente anche in Italia. Nella Galleria dell8 agosto 2013 riportavo un articolo del Financial Times che afferma che le lobbies paralizzano unItalia già molto anchilosata. Vediamo di capirne di più. PREMESSA 4

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Il politologo americano Joseph La Palombara, ha definito la lobby come «contatti formali e informali con i membri del parlamento intesi a sollecitare la loro collaborazione a favore o a sfavore di una particolare proposta legislativa». Così considera attività di lobby solo quella esercitata nei confronti del parlamento escludendo quella, rilevantissima, svolta nei confronti di altri decisori pubblici (enti locali, ministeri eccetera). DEFINZIONE DI LA PALOMBARA 5

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Gianfranco Pasquino qualifica l'attività di lobby quale «processo per mezzo del quale i rappresentanti di interessi, agendo da intermediari, portano a conoscenza dei legislatori e dei decision makers i desideri dei loro gruppi». Lobbying, dunque, è soprattutto una trasmissione di messaggi dal gruppo di pressione ai decision maker per mezzo di rappresentanti specializzati. DEFINIZIONE DI PASQUINO 6

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Per Toni Muzi Falconi è «Un'azione consapevole e coordinata nel tempo, condotta nel rispetto delle normative vigenti, realizzata da un organismo complesso (impresa, associazione, ente), pubblico o privato, con la quale ci si propone di influenzare il processo decisionale pubblico (a livello sovranazionale, nazionale, regionale, o locale) attraverso lo sviluppo di sistemi di relazione diretta e l'uso di strumenti o canali d'informazione diretti verso i decisori pubblici, oppure verso persone fisiche e giuridiche, gruppi o associazioni che si ritiene possano esercitare un'influenza sui decisori». DEFINIZIONE DI MUZI FALCONI 7

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. La novità è considerare come lobby quelle azioni rivolte non soltanto nei confronti dei decisori ma anche quelle dirette verso il pubblico degli «influenti»: quei soggetti cioè che sono in grado di condizionare il comportamento e le attitudini dei decisori. In questa definizione ritroviamo, sistematizzati, tutti gli elementi fondanti dell'azione di lobbying: Trasmissione di messaggi al fine di influenzare il decisore pubblico. Trasmissione condotta nel rispetto delle leggi (al fine di stroncare in maniera definitiva l'equazione lobby = pratica illecita). Trasmissione posta in essere da un soggetto pubblico e privato. Elementi fondanti 8

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. 9

Nel delineare le caratteristiche distintive del lavoro del lobbista si possono sinteticamente enucleare una serie di passaggi: 1.La richiesta di intervento. 2.La verifica con il committente dell'esigenza di orientare il processo decisionale pubblico. 3.La verifica degli spazi e dei tempi operativi. 4.L'ideazione e la redazione di strumenti informativi ad hoc che presentino il caso in modo da influenzare il processo decisionale in maniera favorevole agli interessi rappresentati. 5.L'analisi del processo decisionale reale rispetto a quello formale. 6.L'identificazione degli attori individuali e dei rispettivi gruppi di riferimento. Vediamo in dettaglio le diverse fasi. UNATTIVITA IN SEI FASI 10

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Può pervenire al lobbista nei modi o nei tempi più vari. Nel caso in cui il lobbista sia «esterno» all'organizzazione di cui dovrà rappresentare gli interessi (agenzie di consulenza, studi professionali, singoli consulenti) la richiesta di intervento può nascere: Perché sollecitata dallo stesso lobbista attraverso segnalazioni periodiche dell'attività degli organi decisionali pubblici (monitoraggio legislativo). Attivata dall'organizzazione che decide di servirsi di consulenti per raggiungere propri obiettivi. 1. La richiesta di intervento 11

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. dell'esigenza di orientare il processo decisionale pubblico. Il lobbista, sia facente parte della struttura aziendale sia consulente esterno, quando riceve la richiesta di intervenire nel processo legislativo deve per prima cosa verificare se l'azione di lobby richiesta sia l'azione di comunicazione più efficace per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. A volte infatti lo stesso obiettivo può essere raggiunto utilizzando politiche e strumenti di comunicazione diversi da quelli del lobbying. 2. La verifica con il committente 12

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. L'azione di lobby deve essere avviata soltanto quando è strettamente funzionale al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ciò anche sulla base della semplice considerazione che l'attività di lobby è assai dispendiosa per quanto riguarda la risorsa tempo: ricerca di dati, preparazione di materiale informativo, redazione di documentazione a sostegno delle proprie tesi, incontri con i parlamentari, follow up eccetera. Il lobbista costa caro 13

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Verificata l'esigenza di fare lobbying si deve determinare se vi sono gli spazi e i tempi per porre in essere tale attività. Capita a volte (spesso, purtroppo) che si richieda l'intervento del lobbista quando l'iter del provvedimento normativo è già avviato, se non in fase di approvazione definitiva. In molti casi l'azione di lobby viene considerata come l'ultima risorsa possibile, quando gli interessi dell'organizzazione sono ormai irrimediabilmente compromessi. Il lobbista deve avere pertanto la lucidità e la capacità di valutare correttamente la situazione: se è ormai troppo tardi, intervenire presso il decisore non soltanto è inutile ma può essere controproducente per gli interessi stessi dell'azienda e del lobbista. Il proliferare della legislazione d'urgenza, mediante l'utilizzo massiccio di decreti legge, ha concentrato ulteriormente gli spazi operativi dell'azione di lobby. 3. Gli spazi e i tempi operativi 14

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Coinvolto nel problema, il lobbista deve preparare tutta la documentazione per trasferire le informazioni necessarie a influenzare il decisore pubblico. Il documento principale è il position paper. Si tratta di un documento che sintetizza la posizione dell'organizzazione di cui il lobbista è il rappresentante, sul problema su cui il decisore pubblico è chiamato a esprimersi. Deve essere molto sintetico (quattro o cinque pagine al massimo), scritto in maniera chiara e facilmente comprensibile. La scaletta classica prevede: 1.L'analisi del problema. 2. La posizione dell'organizzazione. 3. La possibile soluzione Strumenti informativi ad hoc

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Oltre al position paper il lobbista predisporrà la «documentazione d'appoggio»: studi, Libri Bianchi, ricerche, dati, statistiche e tutti gli elementi che possano essere citati a sostegno delle tesi evidenziate. Se il position paper deve avere il dono della sinteticità, per la documentazione d'appoggio questo requisito non è richiesto: anzi deve essere la più esaustiva possibile affinché il decisore pubblico possa ritrovare in essa tutti gli elementi volti a fugare qualsiasi dubbio o incertezza. Documentazione dappoggio 16

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Qualsiasi decisione pubblica viene presa secondo un iter ben definito, che prevede generalmente la partecipazione di una pluralità di soggetti che, con forme e competenze diverse, intervengono concorrendo a determinare la decisione pubblica. Tale percorso può essere sancito da una disposizione normativa oppure determinato dalla prassi, cioè dalla ripetizione del medesimo atteggiamento da parte del decisore pubblico. Il lobbista, per intervenire efficacemente, deve verificare se, nella pratica, il comportamento dei soggetti che intervengono nella decisione è aderente a quello «sulla carta», se cioè l'iter reale del provvedimento coincide in tutto o in parte con quello formale. Elaborare una strategia di intervento basandosi esclusivamente sull'iter formale spesso può portare a cocenti delusioni. 5. Processo decisionale reale e formale 17

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. I soggetti che determinano una decisione legislativa devono essere presi in considerazione sia come singoli sia inquadrati in un contesto di riferimento ben preciso. Si pensi, per esempio, ai membri di una commissione parlamentare. Dalle pubblicazioni di Camera e Senato sappiamo chi sono i membri dell'ufficio di Presidenza delle commissioni, i componenti della commissione e i partiti di appartenenza. Dalla Navicella o da pubblicazioni similari riusciamo a ricavare le biografie ufficiali dei parlamentari; con un paio di telefonate alla segreteria della commissione possiamo ottenere l'elenco dei capigruppo. 6. Gli attori individuali e i gruppi di riferimento 18

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Tutto ciò è utile, importante, ma non sufficiente a condurre un'efficace azione di lobby. Il lobbista deve avere un quadro molto più preciso di: Quali siano le competenze e gli interessi di ogni singolo parlamentare. Quali siano le istanze che il parlamentare ha supportato in passato, quali atti di sindacato ispettivo ha firmato, che tipo di disegni di legge ha presentato. Quale sia il sostrato sociale del suo elettorato, da che tipo di collegio viene, con che percentuale è stato eletto, quali erano i suoi avversari in campagna elettorale. Chi detenga il potere reale di decisione all'interno dei gruppi politici rappresentati in commissione e come si colloca ogni singolo parlamentare all'interno di questo contesto. Un quadro preciso 19

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Sulla base dell'intervento richiesto è possibile identificare le seguenti tipologie: A.Promuovere un'iniziativa ex novo in positivo, tesa quindi a formare una determinata situazione. B.Orientare il processo decisionale in corso. C.Accelerare il processo decisionale. D.Ritardare il processo decisionale. Analizziamole in dettaglio. LE TIPOLOGIE DI INTERVENTO 20

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. A. Promuovere un'iniziativa ex novo in positivo 21 È la classica situazione in cui si parte da zero. L'organizzazione contatta il lobbista perché sente la necessità di avere disposizioni legislative che disciplinino una situazione senza regole. In questa ipotesi al lobbista viene affidato un compito assai difficile: i tempi con cui una legge viene approvata in parlamento sono in media di circa tre anni. Considerando la durata media delle legislature, risulta chiaro come gli spazi operativi siano assai ristretti.

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing A. Promuovere un'iniziativa ex novo in positivo

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. B. Orientare il processo decisionale in corso 23 In questo caso il lobbista interviene quando l'iter legislativo è già avviato. Vi è dunque un provvedimento normativo che intende disciplinare la materia di interesse del committente. Al lobbista viene in genere richiesto di proporre modifiche (che integrano il provvedimento o che ne prevedono la cancellazione di una parte) al testo già predisposto. Per una immediata comprensione si pensi alla legge finanziaria, o meglio ai provvedimenti a essa collegati. Innumerevoli sono gli esempi in cui i portatori di interesse chiedono la presentazione di modifiche (emendamenti) al testo originario. L'approvazione, infatti, di uno o più emendamenti può cambiare, a volte radicalmente, il trattamento previsto per interi comparti economici o produttivi.

24 B. Orientare il processo decisionale in corso MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing.

C. Accelerare il processo decisionale 25 È il caso in cui l'organizzazione riscontra che un provvedimento normativo in corso di approvazione tutela i propri interessi. Il lobbista deve attivarsi per sollecitare il decisore pubblico ad approvare il più velocemente possibile tale provvedimento. Tale tipologia di intervento è assai difficoltosa, dal momento che il nostro iter legis è macchinoso. Vi sono però alcuni escamotage regolamentari che permettono di «tagliare» alcuni passaggi parlamentari, per esempio con la richiesta del trasferimento del disegno di legge dalla «sede referente» (discussione e approvazione in commissione e discussione e approvazione in aula) alla «sede legislativa», in cui l'iter di approvazione viene circoscritto solo alle commissioni parlamentari. Tale richiesta, di non facile accoglimento, deve essere adeguatamente motivata: occorre spiegare le motivazioni dell'urgenza dell'approvazione.

26 MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. C. Accelerare il processo decisionale

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. D. Ritardare il processo decisionale 27 È l'ipotesi in cui un testo normativo sia contrario agli interessi dell'organizzazione, che si rivolge al lobbista per rallentarne l'iter di approvazione. È questo sicuramente l'intervento più facile per il lobbista dal momento che, come abbiamo più volte sottolineato, l'iter legis è già di per sé molto lento.

28 MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. D. Ritardare il processo decisionale

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Azioni dirette 29 Sono tutte quelle azioni in cui il portatore di interessi entra in contatto direttamente con il decisore pubblico. tra queste le più efficaci sono gli incontri one-to-one con i singoli soggetti (decisori o influenti) che, interagendo tra loro, concorrono a determinare l'iter di approvazione del provvedimento normativo. Durante tali incontri sarà illustrata la posizione dell'organizzazione rappresentata dal lobbista sul problema in oggetto con la consegna all'interlocutore del position paper. Concluso l'incontro è sempre necessario un debrief: un'analisi cioè dell'andamento e dei risultati ottenuti di fondamentale importanza per rimodulare, ove necessario, l'attività successiva.

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Azioni indirette 30 Sono le classiche azioni di comunicazione con la caratteristica di essere strettamente collegate all'attività di lobby vera e propria. L'obiettivo è di far sorgere nell'opinione pubblica un'attenzione particolare sull'interesse di cui è portatrice l'organizzazione. Tra le azioni più ricorrenti: conferenze stampa, press brief, dichiarazioni di esponenti dell'organizzazione, convegni, pubblicazioni di studi e di rapporti sulla problematica in oggetto. Perché siano strumentalmente utili è necessario stabilire una perfetta sincronizzazione tra le varie attività: il lobbista deve diventare un vero e proprio «direttore d'orchestra», indicando i tempi e i modi dell'intervento dei singoli strumenti.

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. Quattro tipi di lobbisti 31 Company lobbyists: si tratta dei lobbisti facenti parte di un'azienda. Agiscono esclusivamente per conto degli interessi di cui l'azienda è portatrice. Association lobbyists: sono i lobbisti che rappresentano un'associazione, organismi dunque che racchiudono al loro interno l'esigenza di rappresentare una pluralità di interessi. In Italia il classico esempio è quello della Confindustria o della Confcommercio. Contract lobbyists: liberi consulenti, agenzie, studi professionali. Agiscono in nome e per conto degli interessi dei loro clienti, a volte i più vari. I più seri sottopongono la loro azione a una serie di norme deontologiche, come quella di non stipulare contratti di lobby con aziende o associazioni concorrenti tra loro. Cause lobbyists: sono i lobbisti di movimenti o associazioni mono issue, per esempio i lobbisti dei singoli movimenti ambientalisti o verdi, ovvero di associazioni che si battono per cause socialmente rilevanti.

MARCO GALLERI strategia, organizzazione, comunicazione, marketing. 32

ANALISI STRATEGICHE PIANI DAFFARI E OPERATIVI SOLUZIONI ORGANIZZATIVE SELEZIONE E GESTIONE DEI COLLABORATORI SUCCESSIONE GENERAZIONALE RICERCHE DI MERCATO COSTRUZIONE DELLIMMAGINE CORSI PER IMPRENDITORI MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio Sassofortino (GR) tel. & fax mobile Grazie per lattenzione 33