Ordine degli Agronomi di Perugia Copyright Assoc.Bartola 29/03/2017 Ordine degli Agronomi di Perugia Perugia, 19 dicembre 2013 Pac 2014-2020. I nuovi pagamenti diretti Angelo Frascarelli è docente di Economia e Politica Agraria nella Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia. Direttore del Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale. Membro del Gruppo 2013 Membro del Comitato di redazione di Agriregionieuropa. www.agr.unipg.it A. Frascarelli 1
Il negoziato sul bilancio 2014-2020 (QFP – Quadro Finanziario Pluriennale) 29 giugno 2011 Proposta della Commissione QFP 2014-2020 22-23 novembre 2012 Mancato accordo al Consiglio europeo 7-8 febbraio 2013 Accordo Consiglio europeo sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 11-14 marzo 2013 Risoluzione al Parlamento europeo (bocciatura dell’Accordo del 8 febbraio 2013) 27 giugno 2013 Trilogo: accordo sul bilancio. 20 novembre 2013 Voto al Parlamento europeo 2 dicembre 2013 Approvazione formale al Consiglio europeo
La Pac nel bilancio UE 2014-2020 Proposte 1° pilastro (pagamenti diretti e misure di mercato) 2° pilastro (sviluppo rurale) Totale Pac Bilancio 2007-2013 322,68 97,30 417,98 Bilancio 2014-2020 277,85 84,94 362,79 Accordo Consiglio europeo (prezzi costanti 2011). Riduzione budget per la Pac 2014-2020: -12,3%. Invarianza del budget a prezzi correnti.
La Pac nel bilancio UE 2014-2020
Le fasi della PAC 2005-2009 riforma Fischler 2009-2013 Health check 2014-2020 Europa 2020 5
Le tappe del dibattito sulla Pac 18 novembre 2010 Comunicazione della Commissione sul futuro della Pac 12 ottobre 2011 Proposte legislative sulla nuova Pac 2014-2020 23-24 gennaio 2013 Approvazione delle relazioni - Commissione Agricoltura del Parlamento europeo 13-14 marzo 2013 Approvazione delle relazioni - Parlamento europeo in seduta plenaria - Decisione per il negoziato interistituzionale 19 marzo 2013 Consiglio Agricoltura - Accordo per il negoziato interistituzionale 26 giugno 2013 Trilogo: accordo generale sulla nuova Pac 24 settembre 2013 Trilogo: accordo sugli ultimi punti della nuova Pac 20 novembre 2013 Approvazione regolamenti di base al Parlamento europeo in seduta plenaria 16 dicembre 2013 Approvazione regolamenti di base al Consiglio Agricoltura 17 dicembre 2013 Approvazione regolamento transitorio marzo 2014 Approvazione regolamenti della Commissione 1° agosto 2014 Scelte nazionali sulla Pac
Il regolamento transitorio ENTRATA IN VIGORE CONSEGUENZE ED ECCEZIONI Pagamenti diretti 1° gennaio 2015 validità degli attuali titoli anche per la domanda Pac 2014; prosecuzione dell’Articolo 68 nel 2014; possibilità di presentare domande alla riserva nazionale nuovi titoli assegnati in base alla domanda Pac 2015. Ocm unica 1° gennaio 2014 avvio delle nuove misure di mercato (tra cui la riserva di crisi). Sviluppo rurale avvio della fase di programmazione dei PSR 2014-2020; nuovi impegni per il 2014 delle misure “per superficie” (indennità compensative, misure agro ambientali, ecc.) con i contenuti dei PSR 2007-2013 e le risorse finanziarie 2014-2020. Regolamento orizzontale entrata in vigore 1° gennaio 2015 per sistema consulenza aziendale, nuova condizionalità, sistema integrato di gestione e controllo.
La Pac 2014-2020: gli strumenti
I tre strumenti della Pac (risorse per l’Italia) Pagamenti diretti (52% risorse) Misure di mercato (8% risorse) Sviluppo rurale (40% risorse)
Le risorse per l’Italia Fondo Fondi UE (miliardi €) Fondi nazionali Totale Media annua Pagamenti diretti 27,0 0,0 3,8 OCM vino e ortofrutta 4,0 0,6 Sviluppo rurale 10,5 21,0 3,0 TOTALE 41,5 52,0 7,4
Pagamenti diretti
La ridefinizione dei pagamenti diretti in 7 componenti Opzione per gli Stati membri Distribuzione fondi Condizioni Pagamento di base obbligatorio max 70% Condizionalità base Pagamento ridistributivo facoltativo max 30% Per i primi max 30 ettari Pagamento ecologico (greening) 30% Pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente Pagamento per le zone con vincoli naturali max 5% Localizzazione in aree con vincoli naturali Pagamento per i giovani agricoltori max 2% Età < 40 Pagamento accoppiato max 15% Specifiche produzioni, escluso tabacco e patate. Pagamento dei piccoli agricoltori max 10% Piccolo agricoltore (vii) a crop specific payment for cotton; (viii) a framework to enable Bulgaria and Romania to complement direct payments 12 Franco Sotte 12
6 – Pagamento accoppiato per determinate tipologie di produzione La riformulazione: pagamenti diretti in 7 componenti 6 – Pagamento accoppiato per determinate tipologie di produzione Euro / unità 5 – Giovani agricoltori 4 - Pagamento per zone svantaggiate 7– Pagamento piccoli agricoltori 3 – Pagamento ecologico (greening) 2 – Pagamento ridistributivo 1 - Pagamento di base Pianura Aree svantaggiate 6 pagamenti disaccoppiati e 1 pagamento accoppiato; 5 pagamenti ad ettaro, 1 pagamento accoppiato alla quantità (superficie, capi) e 1 pagamento ad azienda.
Le componenti obbligatorie e facoltative Tipologia % del massimale nazionale Pagamenti obbligatori per gli Stati membri Pagamento di base max 70% Pagamento ecologico (greening) 30% Pagamento giovani agricoltori fino al 2% Pagamenti facoltativi per gli Stati membri Pagamento ridistributivo per i primi ettari fino al 30% Pagamento per le zone con vincoli naturali fino al 5% Pagamento accoppiato fino al 15% Pagamento piccoli agricoltori fino al 10% (vii) a crop specific payment for cotton; (viii) a framework to enable Bulgaria and Romania to complement direct payments 14 Franco Sotte 14
Una simulazione per l’Italia Massimale dei pagamenti diretti per l’Italia (2019): 3.704 mln euro (prezzi correnti). Ipotesi regionalizzazione nazionale al 2019. Componenti dei pagamenti diretti Opzioni SM Ipotesi scelte Ipotesi massimale SAU ammissibile (stima) Pagamenti diretti % % mln euro 000 ettari euro/ha 1) Pagamento base max 70 42 1.556 12.000 133 2) Pagamento ridistributivo max 30 11 407 8.500 50 3) Pagamento ecologico 30 1.111 95 4) Pagamento zone vincoli naturali max 5 5) Pagamento giovani agricoltori max 2 2 74 935 77 6) Pagamento accoppiato max 15 15 556 7) Pagamento piccoli agricoltori max 10 10 370 1.350 270 100 3.704 12.000 308 Ipotesi: a) pagamento zone di montagna: non viene utilizzato; b) pagamento redistributivo a 50 euro/ha.
Ipotesi di scelta per l’Italia Componenti dei pagamenti diretti Sostegno indifferen-ziato Scelta produttivi-stica Rilievo ai beni pubblici Redistribu-zione massima Targettizzazione massima Ipotesi accordo politico % 1) Pagamento base 68 53 63 38 18 39 2) Pagamento ridistributivo 30 15 3) Pagamento ecologico 4) Pagamento zone vincoli naturali 5 5) Pagamento giovani agricoltori 2 6) Pagamento accoppiato 14 100
Le motivazioni delle scelte Componenti Un’ipotesi di scelta Le motivazioni % 1) Pagamento base 43 Il 43% assicura un sostegno al reddito e non penalizza eccessivamente gli agricoltori storici. 2) Pagamento ridistributivo 11 L’11% consente di concedere 50 euro/ha per i primi 30 ettari. 3) Pagamento ecologico 30 Percentuale fissa. 4) Pagamento zone vincoli naturali 0 Il sostegno alle zone montane e svantaggiate può essere assicurato dal 2° pilastro della Pac. 5) Pagamento giovani agricoltori 2 Il 2% consente di concedere il pagamento più elevato ai giovani agricoltori (77 euro/ha). 6) Pagamento accoppiato 14 Il 13% del sostegno accoppiato è il massimo utilizzabile. A ciò si aggiunge l’1% per concedere un buon sostegno alle piante proteiche (40 milioni di €) 100
Le scelte sulle tipologie di pagamenti Le scelte sulle tipologie dei pagamenti diretti del 1° pilastro influiscono su quelle del 2° pilastro: pagamento per le zone con vincoli naturali pagamento accoppiato pagamento giovani agricoltori pagamento piccoli agricoltori La scelta sul pagamento zone con vincoli naturali influisce sull’entità delle indennità compensative del 2° pilastro. La scelta sul pagamento accoppiato influisce sulla competitività dei settori. Il sottoprogramma “giovani agricoltori” deve tener conto delle scelte sul pagamento giovani agricoltori. Il sottoprogramma “piccole aziende agricole” deve tener conto delle scelte sul pagamento piccoli agricoltori. 18 Franco Sotte 18
Pagamento di base: i possessori dei titoli Il pagamento di base è legato a titoli trasferibili, attivati su terreni ammissibili. Il pagamento di base è riservato agli agricoltori che: possiedono i titoli all’aiuto; che sono agricoltori attivi. I titoli del nuovo pagamento di base sostituiscono i titoli storici, che scadono il 31 dicembre 2014. Un agricoltore può ottenere titoli all’aiuto: per “prima assegnazione” il 15 maggio 2015; per assegnazione dalla riserva nazionale (in qualunque anno); per trasferimento (affitto o compravendita di titoli, in qualunque anno). 19 Franco Sotte 19
Pagamento di base: prima assegnazione dei titoli Prima assegnazione: i nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori attivi sulla base della domanda unica al 15 maggio 2015. Il numero dei titoli è pari al numero di ettari ammissibili. Le superfici ammissibili sono: seminativi, colture permanenti legnose, prati e pascoli permanenti. Gli Stati membri possono: applicare un coefficiente di riduzione agli ettari ammissibili a prato permanente in zone con condizioni climatiche difficili a motivo dell’altitudine, della pendenza, ecc.; escludere le superfici che erano a vigneti e a serre permanenti al 15.05.2013. Alcune opzioni (a discrezione degli Stati membri): assegnazione di un numero di titoli all’aiuto pari al numero di ettari ammissibili dichiarati dall’agricoltore nella domanda del 2013; possibilità di applicare un coefficiente di riduzione per i prati e pascoli permanenti in zone montane o declivi; possibilità di escludere le superfici a vigneti e/o serre nel 2013. 20 Franco Sotte 20
La prima assegnazione dei titoli La scelta della prima assegnazione sulla base della domanda al 15 maggio 2015 genera una importante conseguenza in merito all’affitto dei terreni, che in Italia supera il 30% della SAU. Per evitare che i proprietari assenteisti (non agricoltori) potessero andare alla caccia dei titoli, il regolamento prevede due requisiti per ricevere i titoli: che gli agricoltori abbiano ricevuto pagamenti diretti o aiuti nazionali in relazione ad una domanda di aiuto nel 2013; che siano agricoltori attivi. Gli Stati membri possono concedere titoli all’aiuto agli agricoltori che non hanno ricevuto pagamenti diretti nel 2013, se: coltivavano ortofrutticoli, patate, piante ornamentali e vigneti, al 15 maggio 2013; hanno ricevuto titoli da riserva nel 2014; presentano elementi di prova verificabili che, al 15 maggio 2013, hanno coltivato prodotti agricoli o hanno allevato bestiame. In caso di vendita o affitto dell’azienda, il regolamento prevede la possibilità trasferire il diritto a ricevere i titoli ad uno o più agricoltori. 21 Franco Sotte 21
Regionalizzazione e convergenza Il pagamento di base è soggetto alla regionalizzazione e alla convergenza. Regionalizzazione (flat rate) Regionalizzazione = aiuti per ettaro uniformi a livello «regionale». Gli SM definiscono tali «regioni» secondo criteri oggettivi e non discriminatori, quali le loro caratteristiche agronomiche e socio-economiche e il loro potenziale agricolo regionale e la propria struttura istituzionale o amministrativa. Convergenza interna Convergenza interna = avvicinare gli aiuti per ettaro a livello «regionale». Processo per avvicinare progressivamente il valore dei pagamenti diretti tra agricoltori all’interno di una stessa «regione». 22 Franco Sotte 22
Pagamenti per Regione: lo status quo This graphic shows how the CAP has evolved through the evolution of the CAP expenditure. In the 80s the expenditure was mainly due to price support through market mechanisms (intervention and export subsidies). In the end of the 80s this expenditure in market mechanisms boosts due to the agricultural surpluses. In 1992 there is the first big shift, due to the Mac Sharry reform. The market mechanisms (in red and yellow) are reduced and replaced by direct payments (in blue). These payments were paid per hectare or per animal. Thus price support is replaced by producer support. Finally, spending on Rural Development measures also increase (in purple). In 2003, one can see the impacts of the 2003 reform, with direct payments shifting to decoupled payments (green). Payments are no longer paid per ha or per animal but paid in function of what the farmer received in a reference period. Spending in rural development also increases. Spending as been stabilized and despite the successive enlargements, the overall spending as a share of the GDP has actually decreased in nominal terms: 0.5% of GDP in the 80s to 0.4% now (graphic line).
Effetti regionali della ridistribuzione in base alla SAU This graphic shows how the CAP has evolved through the evolution of the CAP expenditure. In the 80s the expenditure was mainly due to price support through market mechanisms (intervention and export subsidies). In the end of the 80s this expenditure in market mechanisms boosts due to the agricultural surpluses. In 1992 there is the first big shift, due to the Mac Sharry reform. The market mechanisms (in red and yellow) are reduced and replaced by direct payments (in blue). These payments were paid per hectare or per animal. Thus price support is replaced by producer support. Finally, spending on Rural Development measures also increase (in purple). In 2003, one can see the impacts of the 2003 reform, with direct payments shifting to decoupled payments (green). Payments are no longer paid per ha or per animal but paid in function of what the farmer received in a reference period. Spending in rural development also increases. Spending as been stabilized and despite the successive enlargements, the overall spending as a share of the GDP has actually decreased in nominal terms: 0.5% of GDP in the 80s to 0.4% now (graphic line).
Valore medio dei pagamenti diretti per ettaro This graphic shows how the CAP has evolved through the evolution of the CAP expenditure. In the 80s the expenditure was mainly due to price support through market mechanisms (intervention and export subsidies). In the end of the 80s this expenditure in market mechanisms boosts due to the agricultural surpluses. In 1992 there is the first big shift, due to the Mac Sharry reform. The market mechanisms (in red and yellow) are reduced and replaced by direct payments (in blue). These payments were paid per hectare or per animal. Thus price support is replaced by producer support. Finally, spending on Rural Development measures also increase (in purple). In 2003, one can see the impacts of the 2003 reform, with direct payments shifting to decoupled payments (green). Payments are no longer paid per ha or per animal but paid in function of what the farmer received in a reference period. Spending in rural development also increases. Spending as been stabilized and despite the successive enlargements, the overall spending as a share of the GDP has actually decreased in nominal terms: 0.5% of GDP in the 80s to 0.4% now (graphic line).
Calcolo di pagamento di base Tre metodi per il calcolo del pagamento di base (a scelta dello Stato membro): Convergenza totale al 2015: valore uniforme dei titoli dal 2015. Convergenza totale al 2019: lo Stato membro stabilisce il valore unitario iniziale al 2015 e finale al 2019 e determina gli step annuali di convergenza. Al termine del periodo di convergenza (2019) tutti gli agricoltori avranno titoli di pari valore, quindi un pagamento uniforme al 2019. Convergenza parziale al 2019 o modello “irlandese”: lo Stato membro stabilisce il valore unitario iniziale al 2015 e determina gli step annuali di convergenza, senza raggiungere lo stesso valore dei titoli nel 2019. 26 Franco Sotte 26
Convergenza totale al 2015 Il pagamento di base per ettaro si calcola dividendo il massimale nazionale o regionale per ettari ammissibili. Il calcolo del valore unitario pagamento di base (PB) ovvero il valore dei titoli si effettua nel modo seguente: massimale nazionale PB / numero di titoli; ipotesi massimale pagamento di base: 1.700 milioni euro (circa 43% del massimale nazionale complessivo); superfici ammissibili: 12,8 milioni di ettari (secondo il Censimento 2010), più ragionevolmente 12,0 milioni di ettari; importo stimato: 141 euro/ha, nel 2015 (in base ad una regionalizzazione nazionale). Il pagamento di base inizia nel 2015. Il valore dei titoli è costante negli anni, seppure può subire qualche piccola variazione in funzione del massimale nazionale (che passa da 3.953 milioni di euro nel 2015 a 3.704 milioni di euro nel 2019). 27 Franco Sotte 27
Gli effetti per le imprese Forte ridistribuzione del sostegno tra le imprese e i territori Un problema prettamente italiano: 18 paesi su 27 hanno già un sistema di pagamenti diretti regionalizzati Impatti rilevanti sulle imprese penalizzate le aziende che nel periodo di riferimento erano a: tabacco, pomodoro, agrumi, latte, zootecnia intensiva, olivo, riso, grano duro, barbabietola da zucchero, foraggi essiccati e mais. favorite le aziende che nel periodo di riferimento erano a: vigneti, orticole, patate, frutta, vivai, zootecnia estensiva, foraggere, leguminose, grano tenero, orzo e cereali minori. penalizzate le aziende di pianura, favorite quelle di montagna. Per evitare gravi perturbazioni nel passaggio dai titoli storici ai titoli uniformi, è previsto un periodo di convergenza.
Modello di disaccoppiamento I modello di disaccoppiamento nell’Ue Paese Modello di disaccoppiamento Austria, Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Regno Unito (Scozia e Galles) storico Danimarca regionale ibrido dinamico, con una sola regione Finlandia ibrido dinamico, con tre regioni in funzione delle rese. Germania ibrido dinamico. Regioni: Bundesländer Lussemburgo ibrido statico, con una sola regione. Svezia ibrido statico, con 5 regioni. Regno Unito (Inghilterra) ibrido dinamico, con tre regioni: pianura; aree fortemente svantaggiate; brughiera. Regno Unito (Irlanda del Nord) ibrido statico Malta, Slovenia Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Cipro, Romania, Bulgaria regime di pagamento unico per superficie In Italia: modello ibrido dinamico, come in Germania dal 2005.
Convergenza totale al 2019 Lo Stato membro fissa: Nel 2019 tutti gli agricoltori avranno lo stesso valore dei titoli. L’aumento del valore dei titoli sotto la media è finanziato da quelli che stanno sopra la media. Spetta agli Stati membri decidere come applicare la riduzione del valore dei titoli che stanno sopra la media. La transizione dal valore unitario iniziale al 2015 al loro valore unitario finale al 2019 avviene secondo una gradualità a partire dal 2015. Lo Stato membro fissa: il valore unitario iniziale dei titoli di ogni agricoltore al 2015; il valore unitario finale uniforme al 2019: al termine del periodo di convergenza (2019) tutti gli agricoltori avranno titoli di pari valore; gli step annuali di convergenza. Il pagamento ecologico (greening) può essere fissato in modo proporzionale al valore complessivo dei titoli. 30 Franco Sotte 30
Il calcolo del valore unitario iniziale Il valore unitario iniziale dei titoli può essere calcolato in due modi: a partire dai pagamenti percepiti dall’agricoltore per il 2014; a partire dal valore dei titoli detenuti dall’agricoltore al 15.05.2014, compresi i titoli speciali; Una precisazione, nel caso in cui si utilizzi la prima modalità: nei pagamenti ricevuti rientrano i pagamenti supplementari dell’art. 68 (ad eccezione dei premi per le assicurazioni), purché i settori pertinenti non ricevano il nuovo sostegno accoppiato della Pac 2014-2020. se in un settore il nuovo pagamento facoltativo 2014-2020 è inferiore a quello del 2014, gli SM possono tenerne conto nel calcolo dei pagamenti ricevuti. Una precisazione, nel caso in cui si utilizzi la seconda modalità: un agricoltore è considerato detentore dei titoli all’aiuto al 15.5.2014, se i titoli sono assegnati o trasferiti definitivamente entro tale data; in altre parole i titoli presi in affitto non sono validi ai fini del calcolo. 31 Franco Sotte 31
Convergenza totale al 2019: un esempio (caso di un agricoltore con titoli elevati) Il calcolo del valore unitario iniziale dei titoli si effettua nel modo seguente: = [(massimale pagamento base 2015/pagamenti totali o titoli al 2014)*100] * (pagamenti ricevuti dall’agricoltore o titoli detenuti nel 2014/numero titoli dell’agricoltore nel 2015). Esempio: massimale pagamento base naz. 2015: 1.700 milioni di euro superficie ammissibili: 12 milioni di ettari valore unitario uniforme: 141 €/ha pagamenti totali o titoli naz. al 2014: 4.128 milioni di euro pagamenti ricevuti o titoli detenuti dall’agricoltore (2014): 54.000 euro (60 titoli * 900 €). numero titoli dell’agricoltore nel 2015: 60 titoli (1.700 / 4.128) * (54.000 / 60) = 370 euro/titolo di base (valore unitario iniziale) applicazione primo step di convergenza: 370 - (370 - 141) / 5 = 324 324 * 60 = 19.440 euro (pagamento di base al 2015) L’esempio riporta il calcolo del pagamento di base, a cui aggiungere tutti gli altri pagamenti, in particolare il pagamento ecologico (93 nel 2015 e 100 nel 2019 euro/ettaro). In totale il pagamenti diretti saranno quindi: 2015: 25.369 euro (423 euro/ettaro). 2019: 13.519 euro (225 euro/ettaro). 32 Franco Sotte 32
I titoli nel periodo transitorio (convergenza totale al 2019) Euro Caso di un agricoltore che nel 2014 possiede un titolo dal valore unitario iniziale più elevato del valore medio Valore medio 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Convergenza totale al 2019: un esempio (caso di un agricoltore senza titoli) Il calcolo del valore unitario iniziale dei titoli si effettua nel modo seguente: = [(massimale pagamento base 2015/pagamenti totali o titoli al 2014)*100] * (pagamenti ricevuti dall’agricoltore o titoli detenuti nel 2014/numero titoli dell’agricoltore nel 2015). Esempio: massimale pagamento base naz. 2015: 1.700 milioni di euro superficie ammissibili: 12 milioni di ettari valore unitario uniforme: 141 €/ha pagamenti totali o titoli naz. al 2014: 4.128 milioni di euro pagamenti ricevuti o titoli detenuti dall’agricoltore (2014): 0 euro. numero titoli dell’agricoltore nel 2015: 60 titoli (1.700 / 4.128) * (0 / 60) = 0 euro/titolo di base (valore unitario iniziale) applicazione primo step di convergenza: (370 - 141) / 5 = 46 46 * 60 = 2.760 euro (pagamento di base al 2015) L’esempio riporta il calcolo del pagamento di base, a cui aggiungere tutti gli altri pagamenti, in particolare il pagamento ecologico (93 nel 2015 e 100 nel 2019 euro/ettaro). In totale il pagamenti diretti saranno quindi: 2015: 8.315 euro (138 euro/ettaro). 2019: 13.519 euro (225 euro/ettaro). 34 Franco Sotte 34
I titoli nel periodo transitorio (convergenza totale al 2019) Euro Caso di un agricoltore che nel 2014 non possiede titoli Valore medio 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Convergenza parziale al 2019 o modello “irlandese” (1) Gli agricoltori che ricevono meno del 90% della media regionale/nazionale otterranno un aumento graduale, pari ad un terzo della differenza tra il loro valore unitario iniziale e il 90% del valore dell'unità nazionale o regionale nel 2019. Gli Stati membri possono aumentare la percentuale oltre il 90% ma non oltre il 100%. Gli Stati membri dovranno garantire che all’anno di domanda 2019 nessun titolo avrà un valore unitario più basso del 60% del valore medio nazionale/regionale al 2019. Gli Stati membri potranno disporre che nessun titolo potrà diminuire di oltre il 30% rispetto al suo valore unitario iniziale. Se il raggiungimento del vincolo del 60% comporta una perdita superiore al 30% la soglia del 60% viene abbassata di conseguenza (vince il rispetto della soglia massima di perdita rispetto alla soglia di un aiuto minimo). 36 Franco Sotte 36
Convergenza parziale al 2019 o modello “irlandese” (2) La transizione dal valore unitario iniziale al 2015 al valore unitario finale al 2019 avverrà secondo criteri oggettivi e non discriminatori stabiliti dagli Stati membri. Il pagamento ecologico (greening) può essere fissato in modo proporzionale al valore complessivo dei titoli. 37 Franco Sotte 37
I titoli nel periodo transitorio (convergenza parziale al 2019 o modello “irlandese”) Euro Caso di un agricoltore che nel 2014 possiede un titolo dal valore unitario più elevato del valore medio Perdita max - 30% valore unitario iniziale Valore medio 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Caso di un agricoltore che nel 2014 I titoli nel periodo transitorio (convergenza parziale al 2019 o modello “irlandese”) Euro Caso di un agricoltore che nel 2014 non possiede titoli 60% del valore medio naz./reg. Valore medio 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Il calcolo del valore unitario iniziale B V = Valore unitario iniziale dei titoli A = pagamenti percepiti dall’agricoltore per il 2014 B = superfici indicate nella domanda unica nel 2015 40 Franco Sotte 40
Un esempio: allevatore vacche da latte SAU: 45 ettari Valore pagamenti 2014: 61.300 euro Valore pagamenti 2019: 32.400 euro 41 Franco Sotte 41
Un esempio: frutticoltore SAU: 45 ettari Valore pagamenti 2013: 2.000 euro Valore pagamenti 2019: 15.700 euro 42 Franco Sotte 42
La convergenza Max 30% media 90% media 1/3 dif. 90% 60% media
I tre anni che contano e il tema degli affitti DESCRIZIONE 2013 Gli agricoltori ottengono l’assegnazione dei nuovi titoli, se hanno presentato una domanda di aiuto nel 2013. 2014 Il trascinamento dei titoli storici tiene conto dei pagamenti ricevuti o del valore dei titoli detenuti dall’agricoltore per il 2014. Nel 2014, quindi, l’agricoltore deve prestare molta attenzione all’affitto dei titoli. 2015 I nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori sulla base delle superfici agricole dichiarate nella Domanda Unica 2015. Nel 2015, quindi, l’agricoltore deve prestare molta attenzione all’affitto dei terreni.
Gli effetti settoriali e territoriali
Gli effetti della rimodulazione dei pagamenti diretti Forte ridistribuzione del sostegno tra le imprese e i territori penalizzate le Regioni: Lombardia, Calabria, Veneto, Puglia avvantaggiate le Regioni: Sardegna, Trentino, Abruzzo penalizzate le aziende di pianura, favorite quelle di montagna. Impatti rilevanti sulle imprese storiche di alcuni settori penalizzate le aziende che nel periodo di riferimento erano a: tabacco, pomodoro, agrumi, latte, zootecnia intensiva, olivo, riso, grano duro, barbabietola da zucchero, foraggi essiccati e mais. favorite le aziende che nel periodo di riferimento erano a: vigneti, orticole, patate, frutta, vivai, zootecnia estensiva, foraggere, leguminose, grano tenero, orzo e cereali minori.
Gli effetti settoriali della riforma dei pagamenti diretti Il pagamento era già disaccoppiato anche prima della riforma, quindi gli effetti settoriali saranno minimi. Importanti saranno le decisioni sul sostegno accoppiato: circa 550 milioni di euro/anno per l’Italia). Per conoscere i pagamenti diretti per l’Italia dobbiamo attendere il 1°agosto 2014. Il fattore che maggiormente influenza i settori è il MERCATO.
Chi guadagna e chi perde con uniformazione? Importante più che nel passato: integrare 1° e 2° pilastro Franco Sotte
Gli effetti territoriali intra-regionali: l’esempio dell’Umbria Distribuzione Pagamenti Diretti/Sau 2013 Variazione Pagamenti Diretti/Sau 2013-2019
Riserva nazionale Ogni Stato membro costituisce una riserva nazionale, che non può superare il 3% del massimale del regime di pagamento di base. La riserva può essere costituita a livello regionale, se si applica il pagamento di base a livello regionale. La riserva nazionale o regionale è utilizzata per assegnare titoli in via prioritaria a: giovani agricoltori; nuovi agricoltori che iniziano ad esercitare l’attività agricola. Inoltre, la riserva nazionale o regionale è utilizzata per: assegnare titoli agli agricoltori per evitare che le terre siano abbandonate, comprese le zone soggette a programmi di ristrutturazione connessi ad un intervento pubblico; assegnare titoli agli agricoltori al fine di compensarli per svantaggi specifici. Il valore dei titoli assegnati dalla riserva nazionale è pari al valore medio nazionale o regionale. La riserva nazionale è alimentata dai titoli che non danno luogo al pagamento per due anni consecutivi, perché: agricoltore non attivi; sotto la soglia minima non utilizzati. 50 Franco Sotte 50
Attivazione dei titoli L’agricoltore titolare di un titolo può richiedere annualmente il pagamento dell’importo, ma il titolo deve essere abbinato ad un “ettaro ammissibile”. Per ettaro ammissibile si intende: Qualunque superficie agricola investita a: seminativi; colture permanenti legnose (frutteti, vigneti, oliveti, ecc.) prati e pascoli permanenti; Dichiarazione degli ettari ammissibili: annualmente attraverso la Domanda Unica. 51 Franco Sotte 51
Il pagamento ridistributivo per i primi ettari (1) Non era previsto nelle proposte iniziali della Commissione. Nel corso del negoziato è stato proposto un pagamento per i primi ettari, facoltativo, definito “redistributivo”, per gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base. Gli Stati membri possono destinare a questo pagamento fino al 30% del massimale nazionale o regionale. Il pagamento redistributivo riguarda un numero di ettari fino a 30 o superiore se la dimensione media nazionale è superiore (l’Italia, 30 ettari, visto che la dimensione media è 8 ettari). L’ammontare del pagamento supplementare è pari a: non più del 65% del pagamento medio nazionale o regionale; un importo calcolato dividendo una percentuale del massimale nazionale (max 30%) per il numero di ettari che hanno diritto a tale pagamento.
Il pagamento ridistributivo per i primi ettari (2) L’effetto ridistributivo sarà considerevole, se l’Italia decidesse di applicare questo pagamento. Gli effetti dipendono dalle scelte nazionali, ovvero: dalla soglia dei primi ettari (max 30 ettari); dall’entità del pagamento (max 65% del pagamento medio). In Italia, secondo i dati del Censimento 2010, su un totale di 12,8 milioni di ettari di SAU, gli ettari interessati sono: Soglia primi ettari SAU (mln ha) % SAU totale Ipotesi importo (euro/ha) Plafond (mln euro) % plafond 30 ettari 8,7 68 50 430 12 20 ettari 7,6 59 382 10 10 ettari 5,8 45 290 8
Pagamento ecologico (greening) Il regolamento parla di “pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente”. Gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base sono tenuti a rispettare su tutti gli ettari ammissibili i seguenti impegni ambientali, fissati per tutte l’Ue: le pratiche agricole benefiche Diversificazione colturale Mantenimento prati permanenti Aree a valenza ambientale le pratiche equivalenti Gli agricoltori biologici hanno diritto automaticamente al pagamento ecologico sulle superfici a produzione biologica. 54 Franco Sotte 54
Ammorbidimento del greening nel negoziato I requisiti del greening sono stati notevolmente “annacquati” durante il negoziato per cui, oggi, si configura più come una “super-condizionalità”, che è un vero pagamento per comportamenti virtuosi. Rispetto alle proposte iniziali che vedevano un greening fortemente “costruito” sull’agricoltura continentale, l’accordo finale rimedia ad alcune distorsioni, in particolare sulle colture permanenti (oliveti, vigneti, frutteti, agrumeti) che sono state escluse dai vincoli delle aree a valenza ecologica. 55 Franco Sotte 55
Superficie aziendale a seminativo Diversificazione (1) Interessa solo le superfici a seminativo. Applicazione in funzione della superficie a seminativo: fino a 10 ettari a seminativo, nessun obbligo di diversificazione; da 10 a 30 ha di seminativo: obbligo di due colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75%; oltre i 30 ha di seminativo: obbligo di tre colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75% e le due principali al massimo il 95%. Superficie aziendale a seminativo Colture Dimensione minima fino a 10 ettari esenzione - da 10 a 30 ettari min. 2 nessuna delle colture deve coprire più del 75% della superficie a seminativo maggiore di 30 ettari min. 3 la coltura principale copre al massimo il 75% della superficie a seminativo; le due colture principali al massimo il 95%. 56 Franco Sotte 56
Diversificazione (2) Sono escluse dall’obbligo di diversificazione, le aziende in cui: le superfici interamente investite a colture sommerse per una parte significativa dell’anno (riso); i seminativi investiti per più del 75% a foraggio e/o a maggese, a condizione che i seminativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari; le superfici agricole investite per più del 75% a prato permanente, foraggio, a colture sommerse per una parte significativa dell’anno (riso), a condizione che i seminativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari; i seminativi interamente coltivati nell’anno precedente con una coltura diversa, se tali seminativi non sono stati dichiarati per più del 50% nella stessa domanda di aiuti nell’anno precedente; 57 Franco Sotte 57
Diversificazione (3) Per “coltura” si intende: Le aziende con superfici a foraggio o maggese per oltre il 75% a seminativi non applicano i limiti massimi; in altre parole, un’azienda con il 100% di superfici a foraggio o maggese rispetta il greening; se non è il 100%, sui seminativi rimanenti, la coltura principale non occupa più del 75% di tali seminativi. Per “coltura” si intende: una coltura è diversa se appartiene ad un genere diverso nella classificazione botanica delle colture; es. grano duro e grano tenero non sono diversi (genere Triticum); es. grano (genere Triticum) e orzo (genere Hordeum) sono diversi. una coltura appartenente alla specie brassicacee, solanacee e cucurbitacee; maggese; erba e piante da foraggio. La coltura invernale e la coltura primaverile sono considerate distinte anche se appartengono allo stesso genere. 58 Franco Sotte 58
Prati permanenti Gli Stati membri designano i prati permanenti ecologicamente sensibili. Gli agricoltori non possono convertire o arare tali prati permanenti. Gli Stati membri assicurano che la proporzione della superficie a prato permanente in relazione alla superficie agricola totale non diminuisce di oltre il 5%. Quindi gli SM assicurano il mantenimento di una certa proporzione delle superfici a prato permanente in base alla “superficie di riferimento” al 2015. Qualora un SM accerti che il rapporto è diminuito di oltre il 5%, deve prevedere obblighi per i singoli agricoltori di convertire terreni a prato permanente. 59 Franco Sotte 59
Aree di interesse ecologico (1) Aree di interesse ecologico o Ecological Focus Area (EFA). Si applicano solo alle superfici a seminativo; non si applica alle colture permanenti e ai prati e pascoli permanenti. Questa è una grande novità del negoziato perché esclude dall’obbligo le colture permanenti (vigneti, oliveti, frutteti, ecc.). Le EFA sono obbligatorie per le aziende con più di 15 ettari di seminativi, per almeno il 5% della superficie a seminativo. La soglia del 5% può essere aumentata al 7% nel 2018, a seguito di una relazione della Commissione entro il 31 marzo 2017 e ad una proposta legislativa. 60 Franco Sotte 60
Aree di interesse ecologico (2) Gli Stati membri decidono quali delle seguenti aree sono considerate aree di interesse ecologico: terreni lasciati a riposo, terrazzamenti, elementi caratteristici del paesaggio, fasce tampone, comprese le fasce tampone occupate da prati permanenti; ettari agroforestali, realizzati con i PSR, fasce di ettari lungo le zone periferiche delle foreste, superfici con bosco ceduo a rotazione rapida, superfici oggetto di imboschimento con i PSR, superfici con colture intercalari o copertura vegetale (sovescio), con l’applicazione di fattori di ponderazione, superfici con colture azotofissatrici. Gli Stati membri possono avvalersi di fattori di conversione e/o di ponderazione per alcune aree di interesse ecologico dell’azienda; ad esempio le superfici con colture intercalari o copertura vegetale (sovescio), potrebbero avere un fattore di ponderazione di 0,25 o di 0,5. In altre parole, un ettaro di colture intercalare vale come 0,25 o di 0,5 ettari di aree di interesse ecologico. 61 Franco Sotte 61
Aree di interesse ecologico (3) Sono escluse dall’obbligo delle EFA, le aziende in cui: i seminativi investiti per più del 75% a foraggio e/o a maggese o investiti a colture leguminose, a condizione che i seminativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari; le superfici agricole investite per più del 75% a prato permanente, foraggio, a colture sommerse per una parte significativa dell’anno (riso), a condizione che i seminativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari; Gli Stati membri possono decidere di applicare fino al 50% dei punti percentuali delle EFA a livello regionale al fine di ottenere aree di interesse ecologico adiacenti. Gli Stati membri possono decidere di consentire agli agricoltori le cui aziende si trovano nelle immediate vicinanze di ottemperare all'obbligo delle EFA in base alla realizzazione collettiva, purché le EFA interessate siano adiacenti. 62 Franco Sotte 62
Le pratiche equivalenti del greening (1) Per evitare di penalizzare quanti già adottano sistemi di sostenibilità ambientale, l’accordo prevede un sistema d’"equivalenza d’inverdimento” in base al quale si considera che le prassi favorevoli all'ambiente già in vigore sostituiscano gli obblighi del greening. Le pratiche equivalenti del greening sono quelle che comprendono pratiche analoghe che generano un beneficio per il clima e l'ambiente di livello equivalente o superiore. Rientrano nelle pratiche equivalenti: i regimi agroambientali dei PSR che adottano misure equivalenti; sistemi di certificazione ambientale nazionali o regionali per evitare il "doppio finanziamento" di queste misure, i pagamenti nell’ambito dei PSR devono tener conto dei requisiti d'inverdimento di base. 63 Franco Sotte 63
Le pratiche equivalenti del greening (2) Alcuni esempi di equivalenza del greening: Creazione di fasce tampone per le zone ad alto valore naturale, siti Natura 2000 o altri siti di tutela della biodiversità, anche lungo siepi e corsi d'acqua Gestione delle fasce tampone e delle delimitazioni di campi non coltivate (regime di taglio, varietà di erbe locali e/o regime di semina con varietà regionali e assenza di uso di prodotti fitosanitari, di smaltimento di letame e/o concimi minerali, di irrigazione e di impermeabilizzazione dei suoli) Gestione di bordi, strisce all'interno di campi e appezzamenti per fauna selvatica o fauna specifica (bordo erbaceo, protezione di nidi, fasce con fiori selvatici, sementi locali miste, colture non raccolte) Gestione (potatura, sfrondatura, date, metodi, restauro) di elementi caratteristici del paesaggio (alberi, siepi, vegetazione ripariale arborea, muretti di pietra (terrazze), fossati, stagni) Mantenimento di suoli torbosi o umidi arabili seminati a erba (con assenza di uso di concimi e prodotti fitosanitari) Produzione su seminativi, con assenza di uso di concimi (concimi minerali e letame) e/o prodotti fitosanitari, e non irrigati, non seminati con la stessa coltura per due anni consecutivi e nello stesso posto Conversione di seminativi in prato permanente ad uso estensivo. 64 Franco Sotte 64
L’importo del pagamento ecologico Il pagamento ecologico per ettaro si calcola dividendo il 30% del massimale nazionale o regionale per ettari ammissibili. Il calcolo del valore unitario del pagamento ecologico: massimale nazionale greening / numero di ettari; ipotesi massimale pagamento di base: 1.100 milioni euro (30% del massimale nazionale complessivo); superfici ammissibili: 12,8 milioni di ettari (secondo il Censimento 2010), più ragionevolmente 12,0 milioni di ettari; importo stimato: 95 euro/ha (nel 2019, in base ad una regionalizzazione nazionale). Nel caso di applicazione della convergenza totale o parziale, gli Stati membri possono decidere che il pagamento ecologico (greening) può essere fissato in modo proporzionale al valore complessivo dei titoli. 65 Franco Sotte 65
Sanzioni per il mancato rispetto del greening Anni Dimensione minima 2015-2016 perdita del pagamento greening 2017 oltre alla perdita del pagamento greening, sanzione aggiuntiva del 20% del pagamento greening a valere sugli altri pagamenti. dal 2018 oltre alla perdita del pagamento greening, sanzione aggiuntiva del 25% del pagamento greening a valere sugli altri pagamenti. 66 Franco Sotte 66
Pagamento per le zone con vincoli naturali Gli SM possono concedere un pagamento aggiuntivo per le aziende in aree montane e con altri handicap naturali, così come definite dal regolamento sullo sviluppo rurale. Il pagamento è concesso per ettaro ammissibile, allo scopo di compensare i costi addizionali dell’agricoltura nelle aree svantaggiate. Per finanziare questo pagamento, gli Stati membri possono utilizzare fino al 5% del plafond nazionale. L’importo per ettaro è calcolato dividendo il plafond per ettari ammissibili in zone con vincoli naturali. Questo pagamento produce effetti analoghi alle indennità compensative del 2° pilastro, quindi va disegnato in sinergia con la politica di sviluppo rurale. 67 Franco Sotte 67
Pagamento per i giovani agricoltori Gli SM concedono un pagamento aggiuntivo ai giovani agricoltori per promuovere il ricambio generazionale; il pagamento di base al loro primo insediamento è integrato da un 25% per i primi cinque anni di attività. Finanziamento Fino a 2% del massimale nazionale. Beneficiari giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in qualità di capo azienda o insediato negli ultimi 5 anni Età < 40 anni Adeguate competenze professionali (secondo criteri degli SM). Pagamento annuale per un periodo massimo di 5 anni. importo: +25% del valore medio dei titoli detenuti dall’agricoltore o +25% del rapporto tra una percentuale del massimale nazionale al 2019 e gli ettari ammissibili; Gli Stati membri fissano un limite massimo di titoli, che beneficiano di questo pagamento: non inferiore a 25 e non superiore a 90. Questo pagamento si aggiunge alle altre misure a disposizione dei giovani agricoltori nel quadro dei programmi di sviluppo rurale. 68 Franco Sotte 68
Sostegno accoppiato (1) Gli Stati membri sono autorizzati a versare aiuti accoppiati per una larga gamma di prodotti: cereali, semi oleosi, colture proteiche, legumi da granella, lino, canapa, riso, frutta a guscio, patate da fecola, latte e prodotti lattiero-caseari, sementi, carni ovine e caprine, carni bovine, olio d’oliva, bachi da seta, foraggi essiccati, luppolo, barbabietola da zucchero, canna da zucchero e cicoria, prodotti ortofrutticoli, bosco ceduo a rotazione rapida. Obiettivo: concedere un sostegno accoppiato a quei settori o a quelle regioni in cui determinati tipi di agricoltura o determinati settori agricoli che: si trovano in difficoltà; rivestono una particolare importanza per ragioni economiche, sociali o ambientali. Gli Stati membri possono concedere un sostegno agli agricoltori che al 31.12.2014 detengono titoli speciali. 69 Franco Sotte 69
Sostegno accoppiato (2) Importo del sostegno: nella misura necessaria a creare un incentivo per il mantenimento degli attuali livelli di produzione. Forma del sostegno: per superficie o per capo. Finanziamento: fino al 8% del massimale nazionale o fino al 13% per quei Paesi che nel 2010-2014, hanno utilizzato più del 5% per i pagamenti accoppiati ai sensi del Reg. 73/2009. Per l’Italia, quindi fino al 13%. possibilità di aumentare del 2%, quindi fino al 15%, per sostenere la produzione di colture proteiche (pisello proteico, fave, favino, lupino dolce). Esiste quindi la possibilità di sostenere un “piano proteine” per l’Italia, anche se nel 2% sono esclusi le oleaginose (soia, girasole, colza). L’importo a disposizione dell’Italia è di 585 milioni di euro (15% del massimale dei pagamenti diretti nel 2015) che scende a 555 milioni di euro (15% del massimale dei pagamenti diretti nel 2019); oggi l’articolo 68 prevede pagamenti accoppiati per 251,95 milioni di euro (escluse assicurazioni). Con queste risorse è possibile fare importanti scelte di politica agraria nazionale, se si evita l’assalto alla diligenza. 70 Franco Sotte 70
Regime per i piccoli agricoltori (1) Pagamento facoltativo per gli Stati membri che sostituisce tutti gli altri pagamenti diretti, con l’obiettivo di semplificazione amministrativa. Regime volontario per gli agricoltori: tutti gli agricoltori presentano la Domanda Unica al 15.05.2015; gli agricoltori che intendono optare al regime per i piccoli agricoltori presentano una domanda entro il 15.10.2015. Gli Stati membri fissano l’importo del pagamento annuo per ciascun agricoltore fra 500 e 1.250 euro: indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda; gli Stati membri possono scegliere tra diversi metodi di calcolo del pagamento annuale, incluso quello in base al quale gli agricoltori ricevono semplicemente l’importo che riceverebbero altrimenti, semplificando considerevolmente la procedura sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali. 71 Franco Sotte 71
Regime per i piccoli agricoltori (2) I partecipanti al regime per i piccoli agricoltori dovranno: osservare regole di condizionalità meno rigorose; saranno esonerati dall'obbligo del greening. Per la durata della partecipazione al regime, gli agricoltori mantengono almeno un numero di ettari ammissibili pari al numero ettari ammissibili dichiarati nel 2015. Per finanziare il pagamento per i piccoli agricoltori, gli Stati membri deducono dal totale degli importi disponibili per i rispettivi pagamenti qualsiasi importo che spetterebbe ai piccoli agricoltori. La spesa complessiva per il regime dei piccoli agricoltori non può eccedere il 10% della dotazione nazionale a meno che lo Stato membro decida di fare in modo che i piccoli agricoltori ricevano gli aiuti a cui avrebbero avuto diritto senza il regime. 72 Franco Sotte 72
Disciplina finanziaria La Commissione adotta annualmente un regolamento per fissare il plafond nazionale degli Stati membri per rispettare il quadro finanziario dell’UE. La Commissione può applicare la disciplina finanziaria per aggiustare i pagamenti diretti ai vincoli di bilancio. Tuttavia la riduzione dei pagamenti diretti per la disciplina finanziaria si applica soltanto ai pagamenti diretti superiori a 2000 euro. 73 Franco Sotte 73
Agricoltore attivo (1) I pagamenti diretti saranno riservati agli agricoltori attivi. L’idea è di ridurre la platea dei beneficiari della Pac, riservando i pagamenti diretti a chi fa agricoltura sul serio e non come estrazione di rendita. Anche in considerazione della riduzione delle risorse della PAC destinate al I pilastro, è opportuno che i beneficiari del futuro pagamento unico siano, prioritariamente, i veri agricoltori. La Commissione aveva proposto una definizione di “agricoltore attivo” poco convincente. L’Italia ha chiesto che la definizione di agricoltore attivo sia demandata agli Stati membri. L’accordo si è chiuso con la definizione di una lista nera (black list) e con una forte delega agli Stati membri. 74 Franco Sotte 74
Agricoltore attivo (2) Sono esclusi dai pagamenti diretti gli agricoltori che appartengono ad un lista nera (black list): aeroporti, ferrovie, impianti idrici, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanenti. Gli Stati membri possono ampliare la “lista nera”. Inoltre, gli SM possono escludere dai pagamenti diretti, i soggetti: le cui attività agricole sono una parte irrilevante delle loro attività economiche globali; il cui scopo sociale non consiste nell’esercizio di attività agricola. La definizione di agricoltore attivo non si applica agli agricoltori che hanno ricevuto pagamenti diretti non superiore ad un determinato importo nell’anno precedente (comunque non superiore a 5000 euro), a discrezione degli Stati membri. La definizione di “agricoltore attivo” è tutta da scrivere. Sicuramente esclusi i soggetti appartenenti alla black list e potrebbero essere esclusi tutti gli enti pubblici (es. Università, Comuni, ex-Ipab). I soggetti esclusi potrebbero aggirare il problema con la trasformazione della natura giuridica da una ditta individuale ad una società agricola. 75 Franco Sotte 75
Quali ipotesi per la definizione di agricoltore attivo? La definizione di agricoltore attivo è una scelta impegnativa per l’Italia, con cui indirizzare il sostegno in maniera decisa e favorire la ristrutturazione dell’agricoltura italiana. Si può optare per una selettività forte ovvero destinare i pagamenti diretti solamente agli agricoltori che si occupano principalmente di attività agricola: IAP (Imprenditore Agricolo Professionale) e CD (Coltivatore Diretto), che prevede l’iscrizione all’Inps, così come richiesto dalle Organizzazioni agricole in un accordo a novembre 2011; Si può optare per una selettività debole: iscrizione alla CCIAA. utilizzare la deroga dei 5.000 euro o lasciarla solo per la montagna; utilizzare il metodo della Commissione PD/R < 5% (pagamenti diretti inferiori al 5% dei proventi totali ottenuti da attività non agricole). 76 Franco Sotte 76
Le scelte sull’agricoltore attivo e il 2° pilastro La definizione di agricoltore attivo è comune tra il 1° e il 2° pilastro. per il 1° pilastro si applica dal 2015; per il 2° pilastro si applica dal 2014. Le misure che prevedono che i pagamenti siano riservati agli agricoltori attivi: regimi di qualità; sviluppo delle aziende agricole e delle imprese; agricoltura biologica; indennità compensative per le zone soggette a vincoli naturali; benessere degli animali; gestione del rischio. 77 Franco Sotte 77
Soglie minime (semplificazione) Gli Stati membri non erogano pagamenti diretti agli agricoltori in uno dei seguenti casi: se l'importo totale dei pagamenti diretti richiesti non supera i 100 euro/anno; se la superficie ammissibile dell'azienda per la quale si richiedono i pagamenti diretti è inferiore a un ettaro. Gli Stati membri possono adattare diverse soglie entro limiti prefissati. Per l’Italia, tali limiti sono: fino a 400 euro, per l’importo totale dei pagamenti diretti richiesti; 0,5 ettari, per la superficie ammissibile a pagamenti diretti. Lo scopo di questa norma è di ridurre i costi amministrativi per pagamenti irrisori, di ammontare inferiore allo steso costo amministrativo della gestione della pratica di aiuto. Tali soglie sono già presenti nell’attuale regolamento sui pagamenti diretti (Reg. 73/2009, art. 28); in Italia esiste già il limite di 100 euro/beneficiario, quindi il nostro Paese è già in linea con il dettato dell’accordo, ma potrebbe innalzare questo limite.
Degressività e capping Il capping è stato eliminato ed è stato sostituito dalla degressività. La degressività è obbligatoria; consiste in un taglio di almeno il 5% al di sopra di 150.000 euro. Gli Stati membri possono volontariamente applicare percentuali di degressività superiori al 5%, anche del 100%. Di conseguenza, la degressività può rappresentare uno strumento per ottenere gli stessi risultati del capping. Il taglio è calcolato sui pagamenti diretti di ogni agricoltore, esclusi i pagamenti della componente ecologica. Gli Stati membri possono sottrarre il costo del lavoro (salari e stipendi) legati all’esercizio dell’attività agricola; la degressività sarà calcolata sottraendo dall’importo totale dei pagamenti diretti inizialmente dovuti all’agricoltore (esclusa la componente ecologica), gli importi dei salari e degli stipendi effettivamente pagati e dichiarati dagli agricoltori per l’anno precedente, inclusi i contributi sociali e le imposte relative al lavoro. Se uno Stato membro decide di applicare il pagamento ridistributivo per più del 5% del massimale nazionale annuo, esso può decidere di non applicare la degressività. 79 Franco Sotte 79
Le (molte) scelte da fare sui pagamenti diretti Gli Stati membri dovranno adottare importanti decisioni entro il 1° agosto 2014: Aiuti facoltativi e/o relative percentuali del massimale Pagamento di base Pagamento ridistributivo per i primi ettari Zone svantaggiate Giovani agricoltori Sostegno accoppiato: percentuali e settori Piccoli agricoltori Criteri di assegnazione dei titoli Gestione della riserva nazionale Soglia minima pagamenti (100-400 euro; 0,5-1,0 ettari) Agricoltore attivo: definizione e applicazione Regionalizzazione e scelta regioni omogenee Convergenza interna, modalità, tempi e limiti Degressività. 80
Misure di mercato (Ocm unica)
L’architettura giuridica della Pac 2 pilastri, 2 fondi, 4 regolamenti Reg Ce n. 1290/2005 per il finanziamento della PAC 1° pilastro 2° pilastro - Pagamenti diretti (Reg. Ce 73/2009) Interventi di mercato – Ocm unica (Reg. Ce 1234/2007) Sviluppo rurale (Reg. Ce 1698/2005) FEAGA FEASR
OCM unica Che cos’è? A cosa serve? L’organizzazione comune di mercato “unica” è un insieme di misure, unite in un unico dispositivo di legge che permette all’Unione europea di gestire il mercato di uno o più prodotti agricoli (produzione e scambi). A cosa serve? Lo scopo di tale gestione del mercato è, da un lato, quello di garantire agli agricoltori uno sbocco per la loro produzione e la stabilità dei redditi e, dall’altro, garantire ai consumatori la sicurezza dell’approvvigionamento in prodotti alimentari a prezzi ragionevoli. 83
Una Ocm, anziché 21 Ocm (dal 2007) Regolamento Oggetto 1. (CEE) n. 234/68 Piante vive e prodotti della floricoltura 2. (CEE) n. 827/68 “Scampoli” (OCM che raggruppa una serie di prodotti non contemplati da altre OCM) 3. (CEE) n. 2759/75 Carni suine 4. (CEE) n. 2771/75 Uova 5. (CEE) n. 2777/75 Pollame 6. (CEE) n. 2075/92 Tabacco greggio 7. (CE) n. 1254/1999 Carni bovine 8. (CE) n. 1255/1999 Latte e prodotti lattiero-caseari 9. (CE) n. 1673/2000 Lino e canapa 10. (CE) n. 2529/2001 Carni ovine e caprine 11. (CE) n. 1784/2003 Cereali 12. (CE) n. 1785/2003 Riso 13. (CE) n. 1786/2003 Foraggi essiccati 14. (CE) n. 865/2004 Olio d’oliva 15. (CE) n. 1947/2005 Sementi 16. (CE) n. 1952/2005 Luppolo 17. (CE) n. 318/2006 Zucchero 18. (CEE) n. 404/93 Banane 19. (CE) n. 2200/96 Ortofrutticoli freschi 20. (CE) n. 2201/96 Ortofrutticoli trasformati 21. (CE) n. 1493/1999 Vino OCM unica (Reg. Ce 1234/2007) 84
La nuova OCM unica: gli obiettivi • Gli obiettivi generali della nuova Ocm sono: - favorire un maggiore orientamento al mercato delle agricolture e degli agricoltori, in un contesto di crescente competizione internazionale, - fornendo, tuttavia, una rete di sicurezza agli stessi agricoltori europei, che devono operare in presenza di crescenti incertezze di mercato. • Rispetto all’ultimo punto, gli strumenti della nuova Ocm unica opereranno insieme ai pagamenti diretti (primo pilastro) e agli strumenti per la gestione del rischio previsti dal nuovo sviluppo rurale. CON LA «NUOVA» OCM UNICA SI CONSOLIDA LA REVISIONE DELLA POLITICA DI MERCATO GIÀ AVVIATA CON LA RIFORMA FISCHLER (E CON L’HEALTH CHECK). 85
Migliori strumenti per far fronte agli sviluppi del mercato (OCM unica) Consumo sostenibile: programmi per la distribuzione di frutta e latte nelle scuole Legame con i consumatori Aumento del finanziamento Possibilità di cofinanziamento privato Organizzazioni di Produttori – Interprofessione Azioni comuni di fronte alle sfide economiche e ambientali Riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori (OP), Associazioni di OP e Organizzazioni Interprofessionali esteso a tutti i settori (art. 106) Contributi a favore dell’avviamento delle attività delle OP (2°pilastro) Maggiori finanziamenti per la ricerca e l'innovazione Forum destinato a migliorare il funzionamento della filiera agroalimentare Proseguire con l’orientamento al mercato Fine di diversi regimi (latte scremato in polvere, luppolo, bachi da seta) Fine dei limiti alla produzione (zucchero, latte) Competitività dei singoli produttori agricoli Reti di sicurezza migliorate Misure eccezionali – più flessibilità e campo di applicazione più largo Intervento pubblico/aiuti all'ammasso privato – semplificato, più reattivo alle crisi ‘Riserva per le crisi’ 86
La nuova OCM unica: i punti centrali Per favorire una presenza più efficiente sui mercati e una posizione negoziale migliore agli agricoltori nell’ambito delle filiere agroalimentari, un ruolo centrale è riconosciuto alle Organizzazioni di Produttori (OP) e alle Organizzazioni Interprofessionali (OI) che ora interesseranno TUTTI I SETTORI. 2. Sono modificati, razionalizzati ed estesi gli strumenti di intervento pubblico sui mercati e gli aiuti allo stoccaggio privato. 3. Viene creata un fondo di riserva per far fronte alle crisi di mercato. 4. Sono definite le modalità per il superamento dei vincoli quantitativi (quote) per latte, vino e zucchero. 5. Nell’ambito dell’OCM unica vengono confermati i due programmi specifici frutta nelle scuole e latte nelle scuole. 6. Viene creato uno strumento per la distribuzione di alimenti agli indigenti. 87 7. Vengono eliminati alcuni aiuti speciali accoppiati per alcuni comparti particolari (latte scremato in polvere, luppolo, bachi da seta)
La nuova OCM unica: gli strumenti Reti di sicurezza Forme organizzate dei produttori (OP) Relazioni durature tra gli operatori della filiera alimentare (OI) Relazioni contrattuali 88
Le misure di mercato Due tipologie di interventi saranno alla base delle nuove misure di mercato della Pac: intervento pubblico e aiuto all'ammasso privato; azioni per il funzionamento della catena alimentare. Intervento pubblico e ammasso privato queste misure – già presenti nella Pac attuale – sono mantenute come “reti di sicurezza” in caso di crisi dei prezzi e di turbative del mercato; rivisitazione delle norme finalizzata alla loro razionalizzazione e semplificazione. azioni per il funzionamento della catena alimentare migliorare l'organizzazione dei settori per rafforzare il potere contrattuale degli agricoltori nella filiera agroalimentare, con deroghe alla normativa dell’UE in materia di concorrenza;
Interventi di mercato Alcune misure di intervento di mercato verranno mantenute soltanto come “reti di sicurezza” in caso di crisi o di turbative di mercato. intervento pubblico, nei seguenti settori: frumento tenero, orzo, mais, riso, carne bovina, burro, latte scremato in polvere; l’intervento per il frumento duro è mantenuto; ammasso privato, nei seguenti settori: zucchero, olio d’oliva, carne bovina, carne suina, carne ovina e caprina, burro, latte scremato in polvere.
AIUTI ALL’AMMASSO PRIVATO • Restano possibili, alle condizioni stabilite dalla Commissione. • Prodotti interessati: - Zucchero bianco - Olio d’oliva - Fibre di lino - Carni bovine (di animali con età > 8mesi) fresche o refrigerate - Burro (direttamente ed esclusivamente da latte vaccino) - Latte scremato in polvere (da latte vaccino) - Carni suine - Carni ovi-caprine - Formaggi a pasta dura DOP e IGP 91
Quote La vecchia politica dei mercati continua ad essere smantellata progressivamente, quindi anche le quote di produzione. Abolizione: quote latte: dal 1° aprile 2015 quote zucchero: dal 1° ottobre 2017 diritti di impianto dei vigneti: dal 1° gennaio 2016. Introduzione di un nuovo regime di autorizzazioni per i nuovi impianti di viti dal 2016 con crescita limitata all’1% all’anno.
Zucchero: nel 2017 la fine delle quote Già nella riforma del 2005 dell’Ocm zucchero si era ipotizzato un superamento del regime delle quote per lo zucchero. E’ utile ricordare che queste quote non sono attribuite ai singoli produttori di barbabietole, ma ai singoli trasformatori dei Paesi membri. Nonostante pressioni anche di segno opposto, si è deciso di eliminare l’attuale sistema di quote il 30 settembre 2017 (con quest’anno, restano ancora 4 annate produttive). Gli obiettivi perseguiti sono: migliorare la competitività della filiera sia a livello interno che internazionale (con le quote, le regole WTO limitano le esportazioni) assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori, grazie ad una offerta ampia. Sarano comunque necessari accordi contrattuali interprofessionali scritti tra produttori di barbabietole e trasformatori, relativi alle condizioni di acquisto, inclusi i contratti di fornitura prima della semina. Anche dopo l’eliminazione delle quote, saranno mantenuti gli aiuti allo stoccaggio privato. Resta ammessa, inoltre, l’importazione con tariffe nulle per lo zucchero proveniente dalla maggior parte di paesi in via di sviluppo. 93
Vino e ortofrutta nelle misure di mercato Il settore del vino mantiene gli attuali programmi di sostegno nazionali, in cui sono previsti: ristrutturazione e riconversione dei vigneti; innovazione nel settore vitivinicolo; promozione nei paesi terzi; investimenti; aiuto per la vendemmia verde; assicurazioni del raccolto; fondi di mutualizzazione. Il settore degli ortofrutticoli freschi mantiene il finanziamento ai programmi operativi delle OP.
Vino: fine delle quote nel 2015 e le regole post-diritti di impianto Nella riforma del 2006 dell’Ocm vino si era ipotizzato un superamento del regime dei diritti di impianto nel 2015 (gli SM potevano posticipare, nel proprio territorio, fino al 2018). Nonostante importanti pressioni di segno opposto soprattutto da parte dei Paesi tradizionali produttori, si è deciso di eliminare l’attuale sistema di diritti alla fine del 2015. Tuttavia dal 2016 si è deciso di introdurre un sistema di autorizzazione amministrativa per i nuovi impianti con la possibilità di incrementare le superfici solo entro la misura massima dell’1% all’anno, fino al 2030. La durata dei diritti di impianto non utilizzati è stata estesa a 5 anni (nelle misure di transizione). Entro tale periodo, chi ha estirpato il vigneto può decidere di procedere ad un reimpianto. Lo scopo di questo aumento controllato delle superfici è di garantire il superamento del sistema dei diritti di impianto, ma con un meccanismo che consenta agli operatori di adeguarsi al mercato senza generare, però i gravi sconvolgimenti che si sarebbero potuti avere a seguito di una liberalizzazione repentina e non regolata. 95
Gli aiuti alle organizzazioni di operatori nel settore dell’olio di oliva Gli aiuti alle organizzazioni di operatori nel settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola saranno mantenuti. I programmi triennali devono prevedere uno o più dei seguenti campi: miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura; miglioramento della qualità della produzione dell’olio di oliva e delle olive da tavola; sistemi di tracciabilità, certificazione, tutela della qualità, controlli, ecc. Il finanziamento alle organizzazioni di operatori: per l’Italia, viene confermato con un stanziamento annuale di 35,991 milioni di euro.
I due grandi problemi La perdita di potere negoziale lungo la filiera nella totalità dei casi la concentrazione dell’offerta è molto inferiore alla concentrazione esistente al livello della trasformazione; gravi carenze nell’adeguamento dell’offerta alla domanda e a pratiche commerciali sleali; le prospettive a lungo termine dell’agricoltura non miglioreranno se gli agricoltori non riusciranno ad invertire la tendenza costante alla diminuzione della percentuale del valore aggiunto che essi rappresentano nell’intera filiera alimentare. La volatilità dei prezzi fortemente cresciuta dopo il 2005, tanto da divenire un elemento strutturale del mercato agricolo mondiale ed anche europeo; frutto di due fattori che sono emersi nell’ultimo decennio: dinamiche evolutive dei mercati mondiali e eliminazione delle politiche di sostegno dei prezzi dell’Unione europea.
Come contrastare la volatilità dei prezzi e la perdita di potere negoziale? - Organizzazioni di produttori (OP) - Organismi interprofessionali (OI) - Relazioni contrattuali - La gestione del rischio - Trasparenza del mercato Le OP e le OI possono essere riconosciute per tutti i settori, allo scopo di rafforzare il potere contrattuale degli agricoltori nella filiera agroalimentare. Sono previste nuove possibilità di costituzione di questi tipi di organizzazioni il cui finanziamento è previsto all’interno della politica di sviluppo rurale. Si prevede inoltre che gli agricoltori possano negoziare contratti collettivi per l'olio d'oliva e le carni bovine, i cereali e taluni altri seminativi. È prevista la programmazione produttiva per i prosciutti crudi a denominazione d’origine.
OP, OI, contratti La PAC 2014-2020 rimane fortemente orientata al mercato e alla competitività. L’OCM unica propone strumenti d’integrazione orizzontale e verticale per consentire alle aziende agricole di riacquisire potere negoziale e di convivere con la volatilità dei prezzi. STRUMENTI Organizzazioni interprofessionali (OI) migliorare la conoscenza e la trasparenza della produzione e del mercato, migliorare la coordinazione dell’immissione sul mercato dei prodotti, migliorare l’orientamento della produzione alle esigenze del mercato e dei consumatori Organizzazioni dei produttori (OP) programmazione produzione, adattamento alla domanda, concentrazione dell’offerta, ottimizzazione costi di produzione OI tabacco (speciali menzione sugli obiettivi) Organizzazioni degli operatori nel settore olivicolo accordi contrattuali scritti e negoziati da OP e OI (prezzo, volume, durata) 99
La centralità delle OP e delle OI • L’approccio al mercato degli agricoltori mediante Organizzazioni di Produttori e delle loro associazioni, come pure alle Organizzazioni Interprofessionali, viene ESTESO A TUTTI I PRODOTTI e diviene centrale. • Il sostegno alle OP, quando presente, viene collocato nell’ambito dello sviluppo rurale. • Il sostegno al settore ortofrutticolo, invece, resta sostanzialmente immutato rispetto all’attuale Ocm (ortofrutta), e consiste in un contributo alle OP. • I programmi operativi dovranno essere approvati dallo Stato Membro. • Invariato l’aiuto finanziario: 50% delle spese effettivamente sostenute (60% in casi particolari) fino al 4,1% del valore della produzione commercializzata (+0,5%, quindi fino al 4,6% se parte eccedente è utilizzata per misure di prevenzione e gestione delle crisi). • Il limite del 50% viene portato al 100% nel caso di ritiri dal mercato (fino ad un massimo del 5% del volume di produzione commercializzata) se prodotti ritirati vengono smaltiti per opere di beneficienza, caritatevoli ecc. 100
Il potenziamento del ruolo delle OP Le OP e le OI possono essere riconosciute per tutti i settori, allo scopo di rafforzare il potere contrattuale degli agricoltori nella filiera agroalimentare. Sono previste nuove possibilità di costituzione di questi tipi di organizzazioni il cui finanziamento è previsto all’interno della politica di sviluppo rurale. Si prevede inoltre che gli agricoltori possano negoziare contratti collettivi per l'olio d'oliva e le carni bovine, i cereali e taluni altri seminativi. Valutare le relazioni tra l’Ocm unica, relativamente alle OP, e la misura del PSR “Costituzione delle associazioni di produttori”.
Sviluppo rurale
La politica di sviluppo rurale Regolamento "orizzontale" (CPR) (recante disposizioni comuni ai Fondi strutturali e d'investimento europei "ESI funds") Quadro Strategico Comune (QCS) Politica agricola comune (PAC) ¨Pilastro I: FEAGA Misure di mercato, pagamenti diretti Pilastro II: FEASR Politica di sviluppo rurale Altri fondi strutturali e d'investimento europei (ESI) del QCS (FESR, FSE, Fondo di coesione, FEAMP) 103103103 103
Lo sviluppo rurale nel Quadro Strategico Comune Strategia Europa 2020 - Definisce gli obiettivi generali e e specifici dell’Unione Quadro Strategico Comune (QSC) – include FEASR, FESR, FSE, Fondo di coesione e FEAMP - Traduce la strategia UE 2020 attraverso obiettivi tematici comuni, perseguiti con azioni-chiave per ciascun Fondo Accordo / Contratto di partenariato – Documento nazionale che inquadra l’utilizzo dei Fondi nel perseguimento degli obiettivi UE 2020 Politica di sviluppo rurale: FEASR Altri fondi ESI (FESR, FSE, FC e FEAMP) Innovazione, Ambiente e Cambiamenti Climatici come obiettivi trasversali 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo, agroalimentare e forestale e nelle zone rurali 2. Potenziare la competitività, la redditività dell'agricoltura in tutte le sue forme, l'innovazione nelle aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste 3. Promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste 5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima 6. Promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali Priorità Priorità Programma(i) di Sviluppo Rurale Programma(i) di Sviluppo Rurale 104104104 104
Obiettivi e priorità 3 Obiettivi Competitività Gestione sostenibile risorse naturali Sviluppo equilirato territori rurali 6 Priorità Trasferimento conoscenze in agricoltura Competitività agricoltura e vitalità aziende Organizzazione catene alimentari e gestione del rischio Preservare e migliorare ecosistemi dipendenti dall’agricoltura Transizione verso una “low carbon economy” Sviluppo potenziale occupazionale e sviluppo rurale 105 Franco Sotte 105
Le 6 priorità n Priorità Parole chiave (focus areas) 1 Trasferimento conoscenze in agricoltura, forestazione e aree rurali Capitale umano, cooperazione, reti tra agricoltura-alimentare-foreste, innovazione, ricerca, formazione life-long 2 Competitività tutti i tipi di agricoltura e vitalità imprese, promozione innovazione Modernizzazione, nuove tecnologie, orientamento al mercato, diversificazione, ricambio competenze e generazionale 3 a. Organizzazione catene alimentari e benessere animale b. Gestione del rischio Competitività, integrazione filiere, aggregazione, più valore alle produzioni agricole, promozione qualità, catene corte Prevenzione e gestione del rischio 4 Preservare e migliorare ecosistemi collegati all’agricoltura Biodiversità, paesaggio, acqua, erosione suoli Aree con particolari vincoli, fertilizzanti, 5 Transizione verso una “low carbon economy” Uso di acqua energia rifiuti, emissione-conservazione-sequestro CO2, 6 Sviluppo potenziale occupazionale e sviluppo rurale Diversificazione, creazione-sviluppo lavoro e piccole imprese, inclusione sociale, povertà, sviluppo locale 106 Franco Sotte 106
Priorità per lo sviluppo rurale Azioni chiave 1. Trasferimento di conoscenze ed innovazione (a) stimolare l'innovazione e la base di conoscenze nelle zone rurali; (b) rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro; (c) incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale; (a) incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali considerevoli, in particolare di quelle che detengono una quota di mercato esigua, delle aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una diversificazione dell'attività; (b) favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo; 2. Competitività di tutti i tipi di agricoltura e redditività aziendale (a) migliore integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali; (b) sostegno alla gestione dei rischi aziendali; 3. Organizzazione della filiera e gestione dei rischi 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi (a) salvaguardia e ripristino della biodiversità, tra l'altro nelle zone Natura 2000 e nelle zone agricole di alto pregio naturale, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa; (b) migliore gestione delle risorse idriche; (c) migliore gestione del suolo; 5. Uso efficiente delle risorse e passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima (a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura; (b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare; (c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia; (d) ridurre le emissioni di metano e di protossido di azoto a carico dell'agricoltura; (e) promuovere il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale; 6. Inclusione sociale, riduzione della povertà e sviluppo economico nelle zone rurali (a) favorire la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e l'occupazione; (b) stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali; (c) promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali. Innovazione, Ambiente e Cambiamenti Climatici come obbiettivi trasversali 107 107
Le misure del PSR 2014-2020 (1) Art. Priorità Misura Beneficiari Pagamenti e massimali 16 Diverse Servizi di consul, sostit e di assist gestione az agricole, giovani Fornitori di assistenza tecnica e servizi formativi 1500 per assistenza; 200.000 per 3 anni per training ai gestori del servizio 18 Investimenti in asset fisici Agricoltori o gruppi di agricoltori, giovani agric nuove installazioni 50% nelle reg. meno sviluppate, 40% nelle altre. + 20% per giovani o progetti integrati e collettivi o aree con vincoli naturali o operazioni sostenute dall'EIP 20 Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese Giovani agric, agric o membri di famiglie agricole, micro- e piccole imprese, no agric nelle aree rurali (solo active farmer) 70.000 per giovane, 70.000 azienda agricola, 15.000 per piccola impresa 36 Cooperazione almeno due attori dell'agricoltura, filiere alimentari lunghe/corte, forestazione, altri attori rurali (Leader) Prog.pilota, nuovi prod., piattaf.logistiche, forme di integr.orizz/vert, promoz. Art. Priorità Misura Beneficiari Pagamenti e massimali 15 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, visite aziende agricole e forestali Impegnati in agric., agro-alimentare e foreste, gestori fondiari e altri attori operanti nelle aree rurali 70% costi eleggibili 27 Investim silvic e trasform e commerc prodotti foreste 65% regioni meno svil, 40% nelle altre. 17 2 Regimi di qualità prodotti agricoli e alimentari Tutti i produttori 3000 per azienda per anno 32-33 Indennità zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici Agricoltori nelle aree montane e altre aree condizionate da vincoli naturali o altri specifici (solo active farmer) 25 Min per ha/anno, 250 Max per ha/anno, 450 Max per ha/anno nelle aree montane Franco Sotte 108 108
Le misure del PSR 2014-2020 (2) Art. Priorità Misura Beneficiari Pagamenti e massimali 19 3 Ristrutturaz.potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali, avversità clima e azioni di prevenzione Agricoltori o gruppi di agricoltori 80%, 100% se operazioni collettive o disastri naturali 25 Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici 28 Costituzione di gruppi e organizzazioni di produttori Gruppi di produttori con impresa di micro- piccola- o media dimensione Pag.flat 10%-10%- 8%- 6%- 4% digressivo dal primo al quinto anno, max 100.000 34 Benessere degli animali Agricoltori (solo active farmer) 500 per unità di bestiame, annuale 38 Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante agricoltori, fondi mutualistici (solo active farmer) 75% del premio assicurativo, per perdite >30% 39 Fondi di mutualizzazione per le epizoozie e le fitopatie e per le emergenze ambientali 65% dei costi ammissibili 40 Strumento di stabilizzazione del reddito per perdite >30%, copertura <70% della perdita 109 109
Le misure del PSR 2014-2020 (3) 110 Art. Priorità Misura Beneficiari Pagamenti e massimali 22 4-5 Investim sviluppo delle aree forestali e nel miglioram redditività delle foreste 23 Forestazione e imboschimento 24 Allestimento di sistemi agrofor 80%/100% 26 Investim diretti accrescere resilienza e pregio ambient ecosistemi forestali 29 Pagamenti agro-climatico-ambientali (misura obbligatoria) Agricoltori, gruppi di agricoltori e altri gestori forestali (premio se gruppi) (escluso double funding) 600 €/ha/anno x colt.annuali, 900 €/ha/anno x poliennali, 450 €/ha/anno altri usi, 200 €/anno/un bestiame per 5-7 anni 30 Agricoltura biologica Agricoltori, gruppi di agricoltori (solo active farmer) (escluso double funding) 600 €/ha/anno per annuali, 900 €/ha/anno per poliennali, 450 €/ha/anno altri usi, x 5-7 anni 31 Indennità Natura 2000 e direttiva quadro sulle acque Agricoltori, prop. privati di foreste e assoc proprietari forestali (escluso double funding) 500 €/ha/anno iniziale e fino a 5 anni, 200 €/ha/anno proprietari, 50 €/ha/anno min x direttiva acque 35 Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta 200 €/ha/anno, per 5-7 anni Art. Priorità Misura Beneficiari Pagamenti e massimali 21 6 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali Infrastrutture di piccola scala 42-45 Gruppi di azione locale LEADER Gruppi di azione locale (istituzioni pubbliche <50% dei voti, nessun singolo privato può avere > 49% dei voti) Strategie di sviluppo locale (rispondere ai bisogni e potenziale di uno specifico territorio sub-regionale con soluzioni innovative per il contesto locale) 110 110
Misura: servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole Obiettivi: aiutare gli agricoltori, i silvicoltori, gli altri gestori del territorio e le PMI insediate nelle zone rurale ad avvalersi dei servizi di consulenza per migliorare le prestazioni economiche e ambientale, il rispetto del clima e la resilienza climatica della loro azienda agricola, impresa e/o investimento; promuovere l’avviamento di servizi di consulenza aziendale, di sostituzione e di assistenza alla gestione di aziende agricole, nonché di servizi di consulenza forestale, compreso il sistema di consulenza aziendale; promuovere la formazione di consulenti. Beneficiari: prestatore di servizi di consulenza o di formazione; autorità o organismo selezionato per avviare il servizio di consulenza, di sostituzione , di assistenza alla gestione delle aziende agricole o di consulenza forestale; Pagamenti e massimali 1500 € per consulenza; 200.000€ per 3 anni per training dei consulenti.
Misura: investimenti in asset fisici Obiettivi: sostegno destinato a investimenti materiali o immateriali che: migliorino le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola; riguardino la trasformazione, la commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli (ad eccezione dei prodotti della pesca); riguardino l’infrastruttura necessaria allo sviluppo, all’ammodernamento o all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli e forestali, la ricomposizione e il miglioramento fondiario, l’approvvigionamento e il risparmio di energia e di risorse idriche; siano non produttivi e connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali perseguiti dal regolamento sullo sviluppo rurale, compresa la conservazione della biodiversità delle specie e degli habitat, o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zone Natura 2000 o di altri sistemi ad alto valore naturalistico da definirsi nel programma. Beneficiari: agricoltori; gruppi di agricoltori; giovani agricoltori, nuove istallazioni; Pagamenti e massimali: 50% nelle regioni meno sviluppate e in quelle con PIL pro capite inferiore al 75% della media UE-25 ma superiore al 75% della media UE-27 nel periodo 2007-2013; 75% nelle regioni ultraperiferiche e in Croazia e nelle isole minori del Mar Egeo; 40% nelle altre regioni; 20% aggiuntivo per: giovani (anche insediatisi durante i 5 anni precedenti alla domanda di sostegno), progetti integrati e collettivi, aree con vincoli naturali, operazioni sostenute dall’EIP, investimenti connessi all’agricoltura biologica e ai pagamenti agro-climatico-ambientali; 100% per investimenti non produttivi e infrastrutture agricole e forestali.
Misura: sviluppo delle aziende agricole e delle imprese Obiettivi: aiuti all’avviamento di imprese per giovani agricoltori, attività extra-agricole nelle zone rurali e sviluppo di piccole aziende agricole; investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole; pagamenti annuali o pagamenti una tantum agli agricoltori ammissibili che aderiscono al regime per i piccoli agricoltori e che cedono permanentemente la propria azienda ad un altro agricoltore. Beneficiari: giovani agricoltori; agricoltori e coadiuvanti familiari che diversificano la loro attività avviando un attività extra agricola o microimprese e piccole imprese, nonché a persone fisiche nelle zone rurali; piccole aziende agricole; microimprese e piccole imprese, nonché a persone fisiche nelle zone rurali e agli agricoltori o coadiuvanti familiari; agricoltori ammissibili al regime dei piccoli agricoltori da almeno un anno al momento della presentazione della domanda di sostegno e che cedono permanentemente la loro azienda agricola, con i corrispondenti diritti all’aiuto, ad un altro agricoltore,dopo aver aderito da almeno un anno al regime dei piccoli agricoltori. Il sostegno è calcolato dalla data di cessione fino al 31 dicembre 2020 o calcolato per tale periodo e versato sottoforma di pagamento una tantum. Pagamenti e massimali: 70.000€ per giovani; 70.000€ per azienda agricola; 15.000€ per piccole azienda agricola;
Misura: cooperazione Obiettivi: incentivare i rapporti di cooperazione tra i diversi operatori della filiera agroalimentare e del settore forestale dell’Unione, nonché altri soggetti che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi e delle priorità della politica di sviluppo rurale; tra cui le associazioni di produttori, le cooperative e le organizzazioni interprofessionali; creazione di strutture di poli e di reti; costruzione e gestione di dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura. Beneficiari: almeno due attori dell’agricoltura; filiere alimentari lunghe/corte; forestazione; altri attori rurali (Leader). Destinazione finanziamenti: progetti pilota; sviluppo nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare e forestale; cooperazione tra piccoli agricoltori per organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse e per lo sviluppo e/o la commercializzazione di servizi turistici inerenti al turismo rurale; cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali; attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali; azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ad essi; approcci collettivi ai progetti e alle pratiche ambientali in corso, inclusi la gestione efficiente delle risorse idriche, l’uso di energia rinnovabile e la preservazione dei paesaggi agricoli; cooperazione di filiera per l’approvvigionamento sostenibile di biomasse da utilizzare nella produzione di alimenti e di energia e nei processi industriali; attuazione, segnatamente ad opera di associazioni di partner pubblici e privati, di strategie di sviluppo locale mirate ad una o più priorità dell’Unione in materia di sviluppo rurale; stesura di piani di gestione forestale o di documenti equivalenti; diversificazione delle attività agricole in attività riguardanti l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimentare.
Misura: trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, visite aziende agricole e forestali Obiettivi: azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze, attività dimostrative e informazione. Beneficiari: addetti dei settori agricolo, agroalimentare e forestale, dei gestori del territorio e di altri operatori economici che siano PMI operanti in zone rurali. Pagamenti e massimali: 70% dei costi eleggibili.
Misura: investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste Obiettivi: investimenti tesi ad incrementare il potenziale forestale o ad accrescere il valore aggiunto dei prodotti forestali attraverso la loro trasformazione, mobilitazione e commercializzazione. Beneficiari: silvicoltori privati, comuni e loro consorzi di PMI. Pagamenti e massimali: 65% regioni meno sviluppate; 40% altre regioni; 75% nelle regioni ultraperiferiche e nelle Isole minori del Mar Egeo
Misura: regimi di qualità prodotti agricoli e alimentari Obiettivi: incrementare la produzione di prodotti agricoli di qualità, del cotone, dei prodotti alimentari istituiti dalla legislazione dell’Unione e l’adesione a regimi di certificazione dei prodotti agricoli riconosciuti dagli Stati membri. Beneficiari: tutti gli agricoltori e associazioni di agricoltori che aderiscono per la prima volta ad un regime di qualità (compresi quelli di certificazione delle aziende agricole, dei prodotti agricoli, del cotone e dei prodotti alimentari, riconosciuti dagli Stati membri). Pagamenti e massimali: 70% dei costi per l’attività di formazione; 3000€ per azienda per anno.
Misura: indennità zone svantaggiate a vincoli naturali o altri vincoli specifici Obiettivi: compensare, in tutto o in parte, i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli cui è soggetta la produzione agricola nella zona interessata. Beneficiari: agricoltori nelle aree montane; agricoltori nelle aree condizionate da vincoli naturali; agricoltori in aree soggette a vincoli specifici. Pagamenti e massimali: Min 25€/ha per anno sulla media dell’area del beneficiario del sostegno; Max 250/ ha per anno; Max 450/ ha per anno nelle zone montane;
Misura: ristrutturazione potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali, avversità clima e azioni di prevenzione. Obiettivi: investimenti per azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici; Investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche e da eventi catastrofici. Beneficiari: agricoltori e associazioni di agricoltori. Pagamenti e massimali: 80% per interventi di prevenzione realizzati dai singoli agricoltori; 100% per interventi di prevenzione realizzati collettivamente dai beneficiari e per interventi di ripristino di terreni agricoli danneggiati da calamità naturali e da eventi catastrofici.
Misura: prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici. Obiettivi: creazione di infrastrutture di protezione; interventi di prevenzione dagli incendi o altre calamità naturali su scala locale, compreso l’uso di animali da pascolo; istallazione e miglioramento di attrezzature di monitoraggio degli incendi boschivi, delle fitopatie e delle infestazioni parassitarie e di apparecchiature di comunicazione; ricostruzione del potenziale forestale danneggiato dagli incendi o da altre calamità naturali. Beneficiari: silvicoltori privati e pubblici, ad altri enti di diritto privato e pubblici e loro consorzi;
Misura: costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori Obiettivi: costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori che hanno come obiettivo: adeguamento della produzione e dei prodotti dei soci alle richieste del mercato; commercializzazione in comune dei prodotti; definizione di norme comuni in materia di informazione sulla produzione; sostegno ad altre attività che possono essere svolte dalle associazioni e organizzazioni di produttori. Beneficiari: associazioni di produttori ufficialmente riconosciute e che rientrano nella definizione di PMI; organizzazioni di produttori ufficialmente riconosciute e che rientrano nella definizione di PMI. Pagamenti e massimali: 10% della produzione commercializzata durante i primi anni successivi al riconoscimento (successivamente è decrescente); Max 100.000€.
Misura benessere degli animali Obiettivi: realizzare interventi volontari consistenti in uno o più impegni per il benessere degli animali (oltre i requisiti obbligatori); Beneficiari: tutti gli agricoltori attivi. Pagamenti e massimale: 500€ per unità di bestiame all’anno.
Misura: assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante Obiettivi: coprire con polizze assicurative le perdite causate da avversità (atmosferiche, epizoozie, fitopatie, infestazioni parassitarie, emergenze ambientali) o da misure adottate per eradicare o circoscrivere una fitopatia o un’infestazione parassitaria, che distruggano più del 30% della produzione media annua dell’agricoltore nel triennio precedente o della sua produzione media triennale calcolata sui cinque precedenti (escludendo il più alto e il più basso). Beneficiari: agricoltori (attivi); fondi mutualistici. Pagamenti e massimali: 65% del premio assicurativo, per perdite maggiori del 30%.
Misura: fondi di mutualizzazione per le avversità atmosferiche, per le epizoozie e le fitopatie, per le infestazioni parassitarie e per le emergenze ambientali Obiettivi: sostegno ai fondi di mutualistici. Beneficiari: agricoltori (attivi); fondi mutualistici. Pagamenti e massimali: 65% del premio assicurativo dovuto.
Misura: strumento di stabilizzazione del reddito Obiettivi: sostegno agli agricoltori se il calo del reddito è superiore al 30% del reddito medio annuo del singolo agricoltore nei tre anni precedenti o del suo reddito medio triennale calcolato sui cinque anni precedenti (escludendo il più alto e il più basso). Beneficiari: agricoltori (attivi) fondi mutualistici. Pagamenti e massimali: per perdite maggiori del 30%, copertura minore del 70% della perdita; 65% dei costi ammissibili.
Misura: investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste Obiettivi: forestazione e rimboschimento; allestimento di sistemi agroforestali; prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici, comprese fitopatie, infestazioni parassitarie e rischi climatici ; investimenti per accrescere la resilienza, il pregio ambientale e il potenziale di mitigazione degli ecosistemi forestali; investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste.
Misura: forestazione e imboschimento Obiettivi: favorire la forestazione e il rimboschimento attraverso la copertura dei costi di impianto. Beneficiari: proprietari terrieri pubblici e privati, nonché loro consorzi; comuni e loro consorzi. Premi e massimali: premio annuale per ettaro a copertura del mancato reddito agricolo e dei costi di manutenzione (inclusa la ripulitura precoce e tardiva) per un periodo massimo di 12 anni.
Misura: allestimento di sistemi agroforestali Obiettivi: favorire l’allestimento di sistemi agroforestali (arboricoltura forestale associata all’agricoltura estensiva sulla stessa superficie) attraverso la copertura dei costi di impianto. Beneficiari: proprietari fondiari e affittuari privati; comuni e loro consorzi. Premi e massimali: premio annuale per ettaro a copertura dei costi di manutenzione, inclusa la ripulitura precoce e tardiva, per massimo 5 anni.; 80% del costo ammissibile.
Misura: investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali Obiettivi: adempimento di impegni assunti per scopi ambientali, all’offerta di servizi ecosistemici e/o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle aree forestali e boschive della zona interessata o al rafforzamento della capacità degli ecosistemi di mitigare i cambiamenti climatici, senza escludere eventuali benefici economici a lungo termine. Beneficiari: persone fisiche; silvicoltori privati e pubblici; altri enti di diritto privato e pubblici e loro consorzi; comuni e loro consorzi.
Misura: pagamenti agro-climatico-ambientali Obiettivi: conservazione e promozione dei necessari cambiamenti volti a ottenere pratiche agricole che contribuiscano favorevolmente all’ambiente e al clima. Beneficiari: agricoltori e associazioni di agricoltori; associazioni miste agricoltori e altri gestori del territorio altri gestori del territorio e loro associazioni. Premi e massimali: 600€/ha/anno per colture annuali; 900€/ha/anno per colture perenni specializzate; 450€/ha/anno per altri usi della terra; 200€/anno/bestiame per razze autoctone minacciate dall’abbandono per 6-7 anni.
Misura: agricoltura biologica Obiettivi: favorire l’adozione e il mantenimento volontario dei metodi e delle pratiche di produzione biologica. Beneficiari: agricoltori e associazioni di agricoltori (attivi). Premi e massimali, per 5-7 anni: 600€/ha/anno per colture annuali; 900€/ha/anno per colture perenni specializzate; 450€/ha/anno per altri usi della terra.
Misura: indennità natura 2000 e direttiva quadro sulle acque Obiettivi: compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli occasionali, nelle zone interessate, dalle direttive comunitarie 92/43/CEE, 2009/147/CE e 2000/60/CE. Beneficiari: agricoltori; silvicoltori privati; associazioni di silvicoltori privati. Premi e massimali: max 500€/ha/anno iniziale e fino a 5 anni; max 200€/ha/anno proprietari; min 50€/ha/anno minimo per direttiva acque.
Misura: Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta Obiettivi: favorire l’impegno volontario alla realizzazione di interventi consistenti in uno o più impegni silvoambientali. Beneficiari: silvicoltori pubblici e privati; altri enti di diritto privato e pubblici. Premi e massimali: 200€/ha/anno, per 5-7 anni.
Misura: servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali Obiettivi: stesura e aggiornamento di piani di sviluppo, di comuni e villaggi situati nelle zone rurali, e dei servizi comunali di base; investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all’espansione di ogni tipo di infrastrutture su piccola scale, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio; installazione, miglioramento e espansione dei servizi connessi alla banda larga; Investimenti per l’introduzione, miglioramento e espansione dei servizi di base per la popolazione rurale; Investimenti per introduzione, miglioramento e espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, comprese le attività culturali e ricreative, e della relativa infrastruttura; investimenti di fruizione pubblica in strutture ricreative, informazioni turistiche, segnaletica turistica e infrastrutture turistiche su piccola scala; manutenzione e restauro e riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, compresi gli aspetti socio economici di tale attività, nonché azioni di sensibilizzazione in materia di ambiente; rilocalizzazione di attività e riconversione di fabbricati o altri impianti, vicino o all’interno di centri urbani, per migliorare la qualità della vita o i parametri ambientali di un territorio. Beneficiari: infrastrutture su piccola scala
Misura: gruppi di azione locale LEADER Obiettivi: potenziamento del sistema LEADER e kit di avviamento LEADER cooperazione all’interno di uno Stato membro (interterritoriale), tra più Stati membri o con territori di paesi terzi (transnazionali); supporto tecnico preparatorio per progetti di cooperazione interterritoriale o transnazionale. Beneficiari: gruppi di azione locale Pagamenti e massimali: Strategie di sviluppo locale (rispondere ai bisogni e potenziale di uno specifico territorio sub-regionale con soluzioni innovative per il contesto locale).
Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) Obiettivi (per agricoltura e foreste) Produttività e sostenibilità uso efficiente delle risorse, economia vitale, competitività, Bassa emissione CO2, climate friendly, resilienza, sistemi di produzione agro-ecologici Costante e sostenibile approvvigionamento cibo, alimenti per il bestiame, biomateriali Collegare ricerca e attori Agricoltori, gestori foreste, comunità rurali, imprese, ONG, servizi di assistenza Compiti Legare ricerca e pratica agricola Promuovere trasposizione in pratica delle soluzioni Informare la comunità scientifica sui fabbisogni Art 61 Franco Sotte, La nuova politica di sviluppo rurale 136
Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) Rete PEI (art 53) Compiti help desk sull’innovazione, incoraggiare Gruppi Operativi per l’Innovazione, informare sulle opportunità dell’UE, facilitare iniziative cluster, pilota o dimostrative; raccogliere e disseminare risultati ricerca e innovazione Gruppi Operativi (GO) (art 62-63) Costituzione e funzionamento Attori (agricoltori, ricercatori, tecnici e imprenditori) di agricoltura e agro-alimentare, trasparenza e operatività; finanziano gli SM (Regioni) Redigere un piano da sviluppare e risultati attesi Elaborare e implementare azioni innovative finanziate dai PSR (Stato membro decide quanto finanziare) Disseminare i risultati Tolti artt 56-59 Premio per l’innovatività e la cooperazione locale Due o più partner di differenti SM, ogni anno dal 2015 al 2019, preselezione (10 progetti) a livello di SM, 50 vincitori all’anno, Premio Max 100.000 euro Financing Fino allo 0.5% del FEASR (usato anche per lo European Evaluation Network) 137 Franco Sotte 137
Programmi di sviluppo rurale PSR a livello nazionale e 21 PSR regionale PSR nazionale (ipotesi) Gestione del rischio Acqua Biodiversità animale SM presentano anche un quadro nazionale se I PSR sono regionali Durata 7 anni Possibile aggiungere dei sottoprogrammi tematici Giovani agricoltori Piccole aziende agricole Aree montane Filiere alimentari corte Donne nelle zone rurali Mitigazione dei cambiamenti climatici e loro adattamento Biodiversità 138 Franco Sotte 138
Produttività e sostenibilità Perché l’obiettivo della produttività? la domanda di derrate alimentari è destinata ad aumentare del 70% entro il 2050. forte crescita della domanda di mangimi, biomasse e biomateriali. negli ultimi anni si è registrata una tendenza al rallentamento dell’incremento della produttività nei paesi sviluppati. Perché l’obiettivo della sostenibilità? il 45% dei terreni europei presenta problemi di qualità del suolo, evidenziati dai bassi livelli di sostanza organica; un quarto dei terreni è afflitto da un grado di erosione moderato o elevato; negli ultimi 20 anni, le popolazioni di uccelli in habitat agricolo sono diminuite del 20-25% e le farfalle comuni del 70% e impollinatori come le api sono minacciate; Il 40% dei terreni agricoli è esposto all’inquinamento da nitrati, con rischi per le risorse idriche; Il settore agricolo è responsabile del 9% di emissioni di gas a effetto serra. Produttività e sostenibilità: un binomio inscindibile. 139 Franco Sotte 139
Cambiamenti climatici - Possibili impatti sull'agricoltura dell'UE ▲ Rischio di inondazioni ▲ Estati più calde e secche ▲ Livelli del mare ▲ Rischio di parassiti e malattie delle colture ▲ Rese delle colture, dei foraggi ▼ Salute, benessere degli animali ▼ Precipitazioni estive ▲ Temporali invernali, inondazioni ▲ Durata del periodo vegetativo, rese ▲ Terreno agricolo adatto ▲ Organismi nocivi, rischi di malattie ▲ Precipitazioni invernali, inondazioni ▼ Precipitazioni estive ▲ Rischio di siccità, stress idrico ▲ Rischio di erosione dei suoli ▲ Rese, varietà delle colture Source: European Commission - DG Agriculture and Rural Development, Unit H.4 Updated: 26.10.2010 ▼ Disponibilità idrica ▲ Rischio di siccità, ondate di caldo ▲ Rischio di erosione dei suoli ▼ Periodo vegetativo, resa delle colture ▼ Aree di coltivazione ottimali Fonte: DG Agricoltura e sviluppo rurale, basato su relazioni dell'AEA e su studi del CCR e degli Stati membri
Le parole chiave per l’agricoltura 2020 … e per gli agronomi Competitività SCENARIO Beni pubblici Volatilità dei prezzi Produttività Aumento domanda alimentare Sostenibilità Selettività Cambiamenti climatici Europa 2020: crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Innovazione
Grazie per l’attenzione