TURBOPASCAL …. ripassiamo - prof. V. Riboldi -
Programmare in Turbo Pascal (TP) significa operare una “traduzione” in frasi del linguaggio TP (codifica) delle frasi in linguaggio di progetto (LP) oppure dei simboli grafici del diagramma a blocchi (flow-chart) di un algoritmo - prof. V. Riboldi -
In un programma TP si distinguono le seguenti parti: intestazione sezione delle dichiarazioni corpo del programma - prof. V. Riboldi -
e' formata da una sola riga che inizia Intestazione e' formata da una sola riga che inizia con la parola chiave program seguita dal nome del programma e dal ; (punto e virgola) - prof. V. Riboldi -
Sezione delle dichiarazioni devono essere dichiarati tutti gli oggetti del programma (costanti, variabili, funzioni, procedure ....) prima di essere usati const NomeCostante = Valore ; var NomeVariabile : tipovariabile ; - prof. V. Riboldi -
Corpo del programma inizia con la parola chiave begin (inizio) seguita dalla lista delle istruzioni che vengono eseguite in ordine sequenziale e termina con la parola chiave end (fine) seguita da un . (punto) la coppia di termini begin ... end (costrutto di blocco) serve per “comunicare al calcolatore” che le istruzioni ivi comprese sono un unico blocco. - prof. V. Riboldi -
CODIFICA DELLE ISTRUZIONI per indicare una istruzione di acquisizione di dati LP TP leggi A,B,C read (A,B,C) ; readln (A,B,C); - prof. V. Riboldi -
CODIFICA DELLE ISTRUZIONI per indicare la comunicazione di dati LP TP scrivi A,B write (A,B); writeln (A,B); - prof. V. Riboldi -
Le strutture di controllo Teorema di Jacopini-Bohm Un qualunque algoritmo può essere costruito usando solo tre strutture di controllo del processo di elaborazione Sequenza Selezione Iterazione - prof. V. Riboldi -
La sequenza Indica l’ordine in cui devono essere eseguite le istruzioni In TP le istruzioni di una sequenza sono racchiuse dalle parole riservate begin e end - prof. V. Riboldi -
La selezione binaria scelta tra due possibilità alternative if proposizione then istruzione1 else istruzione2 se le istruzioni sono più di una vanno racchiuse tra begin e end - prof. V. Riboldi -
La selezione - Complementi la selezione può esistere in forma semplificata (senza else) l'istruzione che precede else non deve mai essere seguita dal ; invece la fine della struttura condizionale è caratterizzata dal ; se più condizioni devono essere verificate contemporaneamente, esse vanno collegate dall’operatore logico and e racchiuse tra parentesi tonde se deve verificarsi almeno una condizione tra un certo numero, esse vanno collegate dall’operatore logico or e racchiuse tra parentesi tonde - prof. V. Riboldi -
La selezione - Complementi Le istruzioni if possono presentarsi in cascata annidate multiple - prof. V. Riboldi -
Condizioni in cascata – flow chart - prof. V. Riboldi -
Condizioni annidate – flow chart - prof. V. Riboldi -
Condizioni multiple LP TP se <condizione1> allora ..... altrimenti (*istr. facoltativa*) .................... fine (*istr. obbligatoria*) TP case NOMEVARIABILE of VALORE1: begin blocco istruz. 1; end; VALORE2: blocco istruz. 2; ………. else (*istr. facoltativa*) .................... end; (*istr. obbligatoria*) - prof. V. Riboldi -
Selezione multipla - spiegazione Quando la variabile di questa struttura, che, poiché discrimina la scelta, è detta selettore, assume il VALORE1 vengono eseguite le istruzioni corrispondenti a tale valore e così via. Quando la variabile assume un valore non specificato vengono eseguite le istruzioni del blocco che segue la parola else; se questa parte viene omessa e la variabile assume un valore non specificato tra i valori dell’elenco, l’esecutore procede con l’istruzione successiva. - prof. V. Riboldi -
Selezione multipla - osservazioni I valori elencati devono essere dichiarati dello stesso tipo della variabile selettore L’istruzione case significa “nel caso che” Se uno stesso blocco di istruzioni deve essere eseguito per più di un valore, allora basta farne un elenco separandoli con una virgola Se uno stesso blocco di istruzioni deve essere eseguito per un intervallo di valori, per esempio per 0 NOMEVARIABILE 10, si utilizza la scrittura 1..10 in cui NOMEVARIABILE assume valori interi - prof. V. Riboldi -