Fig. 1. Prodotto Interno Lordo (variazioni % medie annue* ) Media Annua Cumulata Mezzogiorno-1,7-4,60,20,0-0,3 Centro-Nord-1,2-5,41,70,33,5 Italia-1,3-5,21,30,22,5 Sicilia-1,1-2,30,10,44,3 *Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2000
Fig. 2. Tassi di crescita annuali del prodotto in termini reali (%) Paesi Variazione cumulata Mezzogiorno-1,7-4,60,2-6,1 Centro-Nord-1,2-5,41,7-4,9 Italia-1,3-5,21,3-5,2 UE (27 paesi)0,5-4,31,8-2,0 Area Euro (17 paesi)0,4-4,21,8-2,0 Germania1,0-4,73,6-0,1 Spagna0,9-3,7-0,1-2,9 Francia-0,1-2,71,5-1,3 Sicilia-1,1-2,30,1-3,3
Fig. 3. Prodotto interno lordo delle regioni italiane nel periodo , nel 2010 e nel 2011 (variazioni %) (a) Regioni e Ripartizioni * (m.a.) Italia-1,81,30,6 Mezzogiorno-2,10,20,1 Centro-Nord-1,71,70,8 Abruzzo -1,4 2,30,5 Molise -2,2 -0,60,1 Campania -2,8 -0,60,1 Puglia -2,0 -0,20,3 Basilicata -3,3 -1,30,5 Calabria -2,3 1,0-0,1 Sicilia -1,1 0,10,0 Sardegna -2,8 1,30,0 * Previsioni SVIMEZ - IRPET Paesi2011** UE (27 paesi)1,7 Area Euro (17 paesi)1,6 Germania2,7 Spagna0,8 Francia1,7 ** Previsioni FMI (a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2000
Fig. 4. Nel quadriennio , il Mezzogiorno ha subìto più del Centro-Nord le conseguenze della crisi ed ha maggiori difficoltà ad uscirne, smentendo quanti ritenevano che la debolezza sui mercati esteri avrebbe protetto leconomia meridionale dagli effetti di una crisi esterna. Entrambe le aree hanno subito una riduzione del prodotto superiore alla media dei paesi Ue e ugualmente debole è il recupero nel Ciò conferma la profonda integrazione economica e il comune destino delle due aree. Il sistema produttivo meridionale è profondamente dipendente dalle sub-forniture delle imprese del Centro-Nord che, a loro volta, non possono prescindere, per crescere dal contributo del mercato meridionale.
Fig. 5. Il processo di declino potrà essere interrotto solo in presenza di una adeguata domanda privata e pubblica che attenui gli effetti di breve periodo della crisi indotti dai processi di ristrutturazione e, nel medio periodo, favorisca una ripresa duratura della produzione e la creazione di posizioni lavorative stabili e efficienti. Il pericolo è che, mancando tale stimolo, la perdita di tessuto produttivo diventi permanente, aggravando i divari territoriali già marcati nel Paese.
Fig. 6. Prodotto per abitante del Mezzogiorno e sue componenti (indici: Centro-Nord = 100) Prodotto per abitante Prodotto per unità di lavoro Unità di lavoro per abitante Euro correnti(a) ,456,182,368, ,856,881,969, ,257,081,569, ,557,182,169, ,757,082,469, ,157,582,669, ,658,183,269, ,158,083,669, ,158,184,369, ,858,885,369, ,458,585,268,7 (a) Calcolato su valori a prezzi correnti
Fig. 7. Prodotto per abitante delle regioni del Mezzogiorno (Indici: Centro-Nord = 100) (a) Regioni e Ripartizioni Abruzzo 72,8 71,472,2 Molise 61,6 67,266,3 Campania 54,1 55,654,8 Puglia 55,9 57,356,7 Basilicata 58,3 61,560,3 Calabria 53,0 55,655,8 Sicilia 54,7 58,958,6 Sardegna 65,0 65,165,5 Mezzogiorno 56,858,858,5 Centro-Nord 100,0 Italia 84,585,885,7 (a) Calcolati su valori a prezzi correnti
Fig. 8. Andamenti nel periodo (variazioni % medie annue*) Regioni e RipartizioniPILPopolazione PIL per abitante Mezzogiorno2,40,22,3 Centro-Nord2,70,91,9 Italia2,70,62,0 Sicilia2,80,12,7 * Su valori correnti
Fig. 9. Variazioni % del valore aggiunto per settore e ripartizione (a) Settori di attività Mezzo giorno Sicilia Centro- Nord Mezzo giorno Sicilia Centro- Nord Mezzo giorno Sicilia Centro- Nord Agricoltura-4,6-3,4-0,81,40,00,7-3,3-4,02,4 Industria-13,3-13,4-13,9-0,3-1,03,5-17,3-15,9-13,7 In s.s.-15,5-15,6 2,31,85,3-17,3-15,3-14,1 Costruzioni-9,0-8,7-7,2-5,0-6,6-2,9-17,3-17,2-12,0 Servizi-2,40,4-2,70,40,61,2-2,90,6-1,7 Totale-4,7-2,1-5,90,30,21,8-5,9-2,6-5,2 (a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2000
Fig. 10. Variazione degli occupati totali e dell'industria in senso stretto tra il 2008 ed il 2010 Regioni e Ripartizioni Totale di cui: Industria in senso stretto Totale di cui: Industria in senso stretto Variazioni assolute Variazioni percentuali Abruzzo -24,4 -10,7-4,7-9,9 Molise -5,8 -0,1-5,1-0,7 Campania -96,6 -53,7-5,8-21,3 Puglia -63,7 -21,4-4,9-10,6 Basilicata -10,6 -5,1-5,4-15,8 Calabria -21,7 -4,6-3,6-9,6 Sicilia -40,1 -16,9-2,7-12,2 Sardegna -17,5 -7,0-2,9-10,5 Mezzogiorno -280,4-119,5-4,3-13,8 Centro-Nord -251,9-284,5-1,5-6,9 Italia -532,4-404,0-2,3-8,1
Fig. 11. PIL, consumi e investimenti (tassi annui di variazione %*) Media Annua Mezzogiorno PIL0,9-1,7-4,60,20,0 Consumi finali interni0,8-0,9-1,50,10,3 Consumi finali delle famiglie0,4-1,5-2,70,4-0,1 Consumi finali delle AAPP e delle ISP1,80,61,0-0,51,4 Investimenti fissi lordi1,6-3,8-8,10,9-0,1 Centro-Nord PIL1,2-1,2-5,41,70,3 Consumi finali interni1,1-0,5-1,10,80,7 Consumi finali delle famiglie0,9-0,8-1,81,30,5 Consumi finali delle AAPP e delle ISP2,10,51,0-0,61,6 Investimenti fissi lordi1,9-3,8-13,13,1-0,2 * Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2000
MezzogiornoCentro-Nord TotaleAlimentareTotaleAlimentare ,7%-4,9%-1,8%-2,1% 20100,4%-0,4%1,3%0,3 Fig. 12. I consumi delle famiglie
al SUD al SUD al NORD al NORD 30% occupati 53% perdite 30% occupati 53% perdite 70% occupati 47% perdite 70% occupati 47% perdite Fig. 13. Il mercato dl lavoro in Sicilia 6,3% occupati 7,5% perdite 6,3% occupati 7,5% perdite In ITALIA In ITALIA
Fig. 14. Variazioni degli occupati totali nel 2010 e nel primo semestre 2011 Regioni e Ripartizioni * * Variazioni assolute Variazioni percentuali Abruzzo -0,615,2-0,13,1 Molise -2,2-3,8-2,0-3,5 Campania -27,9-12,0-1,7-0,8 Puglia -14,522,8-1,21,9 Basilicata -5,45,0-2,82,7 Calabria -12,7-15,9-2,2-2,8 Sicilia -24,49,0-1,70,6 Sardegna 1,13,80,20,6 Mezzogiorno -86,624,2-1,40,4 Centro-Nord -66,177,2-0,40,5 Italia -152,7101,4-0,70,4 * Da gennaio a giugno 2011
Fig. 15. La diversa copertura degli ammortizzatori Variazione degli occupati ( ) ed occupati equivalenti in CIG in media allanno Lassenza di paracadute per troppi
Fig. 16. La fuga dal mercato del lavoro formale nel Mezzogiorno Inattivi e persone in cerca di occupazione
Fig. 16bis. La fuga dal mercato del lavoro formale in Sicilia Inattivi e persone in cerca di occupazione
MezzogiornoCentro-NordSicilia Disoccupati espliciti (1) Tasso di disoccupazione ufficiale 13,46,414,7 Disoccupati impliciti (2) Virtuali in CIG (3) Disoccupazione corretta Tasso di disoccupazione corretto 25,310,128,9 Fig. 17. La disoccupazione esplicita e la disoccupazione implicita. Anno 2010 Se teniamo conto anche di coloro che pur non facendo azioni dirette di ricerca di occupazione sono disponibili a lavorare, il tasso di disoccupazione cresce di oltre 10 punti nel Mezzogiorno e di 4 nel Centro-Nord
Fig. 18. Composizione % della popolazione anni per condizione sul mercato del lavoro – Mezzogiorno, Centro-Nord e Sicilia Sicilia Mezzogiorno Centro-Nord
ESCLUSIONE DAI PROCESSI DI SVILUPPO dei GIOVANI al SUD ESCLUSIONE DAI PROCESSI DI SVILUPPO dei GIOVANI al SUD RIDUZIONE ISCRITTI UNIVERSITA CRESCITA DELLA INOCCUPAZIONE FUGA DEI TALENTI LO SPRECO DEI TALENTI Fig. 19.
Fig. 20. Tasso di occupazione anni Ripartizioni MaschiFemmineTotaleMaschiFemmineTotale Mezzogiorno 42,124,233,339,923,331,7 Centro-Nord 62,850,256,660,748,154,5 Italia 54,840,047,552,638,445,6 Sicilia 41,221,431,438,820,629,8
MezzogiornoCentro-NordSicilia anni-14,7%-11,0%-10,9% 35 anni e oltre0,3%2,6%0,7% Totale-4,3%-1,5%-2,7% Fig. 21. Occupazione per classi di età
MezzogiornoCentro-NordSicilia Val. Ass quota popolazione della stessa età 30,7%16,1%31,3% variazione % rispetto al ,3%25,7%5,2% Un laureato su tre al Sud è fuori dal mercato del lavoro e dal sistema formativo Fig. 22. Giovani NEET di anni con laurea nel 2010
Fig. 23. Tasso di passaggio dalle scuole superiori alluniversità
Troppi laureati?.. Molti meno che negli altri Paesi Ue Fig enni (%) con almeno un titolo di studio terziario Target EU 2020
Fig. 25. Numero medio di figli per donna: il sorpasso del Nord Il tasso di occupazione femminile anni è il 34% al Sud, il 68% al Centro-Nord e il 31% in Sicilia
Fig. 26. Lo tsunami demografico Variazione assoluta (.000) della popolazione residente per classi di età al 2051
Cambi di residenza (anno 2009): Mezzogiorno: (+10% rispetto al 2004) Sicilia: (+51,8% rispetto al 2004) Pendolari di lungo raggio (anno 2010): Mezzogiorno: un pendolare di lungo raggio su tre è laureato Sicilia: – circa un pendolare di lungo raggio su quattro è laureato Fig. 27. Laureati che migrano al Nord
Il risultato di questi cambiamenti rischia quindi di essere un vero e proprio tsunami demografico: da un area giovane e ricca di menti e di braccia il Mezzogiorno si trasformer à nel corso del prossimo quarantennio in un area spopolata, anziana, ed economicamente sempre pi ù dipendente dal resto del Paese a sua volta invecchiato Fig. 28.
Fig. 29. Distribuzione territoriale dei costi delle manovre MezzogiornoCentro-Nord Maggiori entrate24%76% Minori spese35%65% Totale29%71% Peso % di ciascuna area sul PIL nazionale Mezzogiorno23,5% Centro-Nord76,5%
Fig. 30. Incidenza delle manovre del 2010 e 2011 sul PIL delle due macroaree italiane MezzogiornoCentro-Nord 20111,11, ,22, ,11,4 Effetto cumulato al 20136,44,8
Fig. 31. Spesa pubblica in conto capitale della P.A. (quote % Mezzogiorno su Italia) TotaleOrdinaria ,126, ,422, ,526, ,726, ,923, ,923, ,823, ,020, ,922, ,427, ,023,1
Fig. 32. QSN Stato di attuazione dei Programmi Operativi dellobiettivo Convergenza. Situazione al 31 maggio 2011, (milioni di euro) Programmi operativi Convergenza Quota FESR Quota FSE Cofinanzia mento nazionale Contributo pubblico totale (a) Attuazione finanziaria Impegni (b) Pagamenti (c) Impieghi (b/a)(%) Pagamenti (c/a)(%) PO finanziati dal FESR ,0310,28 PO finanziati dal FSE ,0314,04 Totale ,2010,94
Fig. 33. QSN Stato di attuazione dei Programmi Operativi delle regioni dellobiettivo Convergenza FESR. Situazione al 31 maggio 2011, (milioni di euro) Programmi operativi Convergenza Contributo totale (a) Attuazione finanziaria Impiegni (b) Pagamenti (c) Impieghi (b/a)(%) Pagamenti (c/a)(%) PO FESR Campania ,137,73 PO FESR Puglia ,4110,13 PO FESR Basilicata ,6018,38 PO FESR Calabria ,059,89 PO FESR Sicilia ,918,03 Totale ,289,03
Fig. 34. Una prima selezione di opere prioritarie da realizzare nel Mezzogiorno: stima dei fabbisogni finanziari (milioni di euro)