Lo standard professionale della figura di Acconciatore.

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Lo standard professionale della figura di Acconciatore. “Acconciatori e Formazione: modello ed esperienze lombarde” Milano, 8 febbraio 2010 Lo standard professionale della figura di Acconciatore. Il lavoro delle Regioni e Province Autonome italiane Assunta D’AMORE

Il quadro normativo Legge 174/2005 “Disciplina dell’attività di acconciatore” Accordo Stato – Regioni per la definizione dello standard professionale della figura dell’Acconciatore (29/03/2007)

L’ Accordo Stato – Regioni (29/3/2007) L’Accordo, nel quadro delle competenze istituzionali previste dal nuovo Titolo V della Costituzione, richiama la competenza delle Regioni per la formazione professionale della figura, nella definizione degli standard formativi, nella programmazione ed organizzazione dei corsi e dell’esame finale, finalizzato al conseguimento dell’abilitazione.

L’ Accordo Stato – Regioni (29/3/2007) Alla stesura hanno collaborato il Gruppo di Lavoro Professioni ed il Progetto Interregionale Competenze, con passaggi in Coordinamento Attività Produttive. La definizione dello standard professionale della figura dell’acconciatore è il risultato di momenti di condivisione con le Parti Sociali.

L’ Accordo Stato – Regioni: punti di forza Standard professionale dell’acconciatore omogeneo sull’intero territorio nazionale. Mobilità professionale dell’acconciatore abilitato sul territorio nazionale ed europeo. Esame di abilitazione volto alla verifica del possesso delle competenze richieste dal contesto produttivo. Programmazione offerta formativa: rispondente alle esigenze del mercato del lavoro; coerenti con le normative vigenti nei sistemi locali e finalizzati al conseguimento della qualifica.

Le tipologie degli standard Standard Professionali insieme di prestazioni/attività che caratterizzano i processi di lavoro standard formativi: requisiti per l’organizzazione dei percorsi formativi, finalizzati all’apprendimento delle conoscenze e capacità che consentono il presidio delle prestazioni/attività; standard di certificazione: indicatori che consentono di verificare ed attestare la capacità di presidiare insiemi di attività definite come connotative dei processi di lavoro.

I descrittori dello standard professionale I descrittori individuati per declinare la figura professionale sono: denominazione della figura descrizione della figura livelli di complessità aree di attività indicatori di risultato descrittori di contesto indici di conversione sistema di classificazione

Lo standard professionale dell’Acconciatore Lo Standard professionale nazionale della figura dell’Acconciatore - parte integrante dell’Accordo – viene descritto attraverso due livelli: individuazione delle aree di attività caratteristiche nell’ambito del processo di lavoro; definizione delle prestazioni attese, da accertare in sede di esame abilitante. La definizione degli standard formativi dei percorsi (durata, contenuti e modalità attuative) è rinviata alla competenza esclusiva delle Regioni.

§ Descrizione della figura Fornisce una descrizione sintetica delle principali attività che caratterizzano la figura, collegandole agli output caratteristici di ciascuna area di attività. “L’Acconciatore, è la figura in grado di esercitare attività comprendenti tutti i trattamenti e i servizi volti a modificare, migliorare, mantenere e proteggere l’aspetto estetico dei capelli, .... trattamenti …., che non implicano prestazioni di carattere medico, curativo o sanitario, nonché il taglio e il trattamento estetico della barba, e ogni altro servizio inerente o complementare. E’ la figura professionalmente in grado di proporre e realizzare per la clientela prestazioni conformi e funzionali alle caratteristiche e all’aspetto della persona ……….” (ai sensi della Legge 174/2005)

§ Aree di attività / processi che presidia A partire dall’analisi del processo di lavoro, sono state individuate le aree di attività di presidio professionale fondamentali della figura: A). Area della produzione del servizio di acconciatura - predisporre e gestire l’accoglienza del cliente …. - realizzare l’analisi delle caratteristiche del capello …. - eseguire i trattamenti …. - utilizzare prodotti ed apparecchiature idonei ….. eseguire taglio e acconciatura …. B). Area della gestione di impresa - organizzare e manutenere l’ambiente di lavoro nel rispetto delle norme … - gestire l’attività contabile e amministrativa … - selezionare e gestire il personale … - organizzare la promozione dell’attività professionale … - gestire i rapporti con le banche, associazioni di categoria, … - gestire i rapporti con i fornitori ed organizzare il magazzino …

§ Formazione La formazione dell’Acconciatore è di competenza delle Regioni e delle Province Autonome, che provvedono alla definizione degli standard dei percorsi formativi nonché alla programmazione e organizzazione dei corsi (nel rispetto dello standard professionale e sulla base delle disposizioni vigenti in materia di formazione professionale).

§ Esame finale L’esame per il rilascio dell’abilitazione professionale di acconciatore, organizzato secondo le normative di Regioni e PA, verifica il possesso delle competenze adeguate per: La predisposizione di un ambiente di lavoro correttamente attrezzato, …. L’analisi dal punto di vista strutturale e funzionale del capello, …. Il taglio dei capelli e della barba sia conforme alla morfologia viso-corpo …. I capelli e la barba siano sottoposti a trattamenti tricologici e cosmetici secondo procedure e tecniche diversificate per ……….. La messa in piega, l’acconciatura dei capelli e la barba rispondano alle caratteristiche d’aspetto, nonché …. Il servizio di acconciatura sia erogato secondo gli standard qualitativi previsti La corretta redazione e conservazione dei documenti contabili e amministrativi …

§ Riconoscimento dei crediti formativi Le Regioni e le PA, nel contesto dei propri sistemi di formazione professionale, definiscono il sistema e le procedure per la certificazione delle competenze acquisite ed il loro riconoscimento in termini di crediti formativi in analoghi percorsi/contesti formativi ed esperienze lavorative pregresse.

§ Spendibilità della qualifica L’abilitazione all’esercizio delle attività di acconciatore, rilasciata con le modalità previste dalle disposizioni di ciascuna Regione e PA secondo gli standard professionali e di certificazione finale di cui ai punti precedenti, ha valore su tutto il territorio nazionale.

Il monitoraggio sull’attuazione dell’Accordo Il Gruppo di Lavoro sulle Professioni, da settembre 2007, ha avviato un monitoraggio nelle Regioni e Province Autonome per verificare la fase applicativa dell’Accordo e per censire le esperienze attivate a livello locale. La rilevazione indaga i seguenti aspetti: emanazione di atti normativi e/o atti amministrativi; articolazione dei percorsi formativi; modalità e criteri per l’esame di abilitazione; relazioni con le Associazioni di categoria. I risultati del monitoraggio sono periodicamente pubblicati sul sito di Tecnostruttura, nella sezione dedicata alle “Professioni”.

I risultati del monitoraggio: atti approvati Le seguenti Regioni e Province Autonome hanno adottato i seguenti atti per il recepimento della Legge 174/2005 e dell’Accordo del 2007: atti amministrativi Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, PA Trento atti normativi Liguria, Umbria, Veneto (in elaborazione: Basilicata, Calabria, Emilia R., Friuli V. G. Marche, Toscana)

I risultati del monitoraggio: formazione Articolazione dei percorsi formativi 3 anni (2 anni/qualifica + 1 anno/specializzazione) Oltre al percorso base, in osservanza a quanto previsto dalla legge 174/2005, sono stati disciplinati anche i percorsi mirati al conseguimento dell’abilitazione per: coloro che hanno maturato un’esperienza professionale (formazione teorica); persone in possesso della qualifica di “barbiere”.

I risultati del monitoraggio: esame abilitante L’esame di abilitazione, sostenuto al termine del percorso di specializzazione, viene organizzato secondo quanto stabilito dalle normative di Regioni e Province Autonome.

I risultati del monitoraggio: concertazione Il raccordo con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali è stato garantito attraverso l’istituzione di tavoli tecnici / gruppi di lavoro / tavoli di concertazione. I provvedimenti regionali sono stati adottati previo confronto con le parti sociali.