La comunità ebrea di Buda
Linizio Gli ebrei arrivarono al castello di Buda dopo linvasione dei tartari. Prima abitavano vicino al cosiddetto cancello Sabato", il cui nome deriva dall'abitudine, che la porta il sabato (quando gli ebrei non lavoravano) era sempre chiusa.
Nel 1251 Bela IV gli ha reso possibile di costruire anche delle sinagoghe. Si occupavano delle finanze e dei crediti, come si vede benissimo sui denari residui.
Lo spostamento del 1360 – 1364 Nel 1360, il re ungherese scacciò via gli ebrei. Solo dopo quattro anni gli venne permesso il ritorno. Però furono costretti a trasferirsi ad un altro luogo, al loro posto vennero gli impiegati del re.
Fu costruita nel 1461 a base dei progetti di stile tardo gotico di Jakab Mendel. Lui allora, essendo il capo della piú grande comunità ebrea dUngheria, aveva un gran potere (relativamente). La grande sinagoga Jakob Mendel
Attraverso un finestrino anche loro potevano seguire la cerimonia. La sinagoga fu costruita dai migliori architetti dellepoca, in modo simile alla sinagoga di Praga (Altneuschul). Larmadio che conteneva la tora era sulllato orientale, e il podio era in mezzo. Tre colonne diviedva no in due navate la sinagoga. Presso il muro meridionale cera una sala di preghiera per le donne. InternnoInternnoInternnoInternno
Nel 1526 dopo la sconfitta di Mohàcs gli ebrei non potevano usare piú la loro sinagoga perchè il sultano li trascinò via in Turchia. La sinagoga rimasta vuota sub ì tanti danni durnate gli assedi, certe parti dessa crollarono.
Nel 1541 quando i turchi gli permisero di ritornare a Buda. Però la Sinagoga era completamente rotta, ma per la mancanza dei soldi solo parzialmente potevano ricostruirla.
Nel 1686 l esercito cristiano d iede fuoco alledificio, che venne ras o al suolo durante le lotte.
Nel 1964 cominciarono gli scavi, e furono trovati i ruderi della grande Sinagoga la quale fino a quel momento era stata sepolta per quasi 300 anni. Altre cose inattese sono venuti a galla durante i lavori: due tombe ebree del Duecento. Gli scavi
Poiché ledificio oramai sotterraneo si trova sotto la via Babits, così purtroppo non è visitabile per il pubblico.
"àkedàt Jichàk- Sacrificio di Isacco