TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI PER IL TRATTAMENTO DELLA GSD1a

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Dott. Alessandro Nanni Costa
Advertisements

Trapianti e meccanismi di rigetto
Eugenio Paci UO di Epidemiologia Clinica e Descrittiva,CSPO, Firenze
Malattie mieloidi clonali
Il fegato è diviso in: lobo destro, lobo sinistro, lobo quadrato e lobo caudato. I primi due sono attraversati da un legamento falciforme, una membrana.
Midollo osseo (Bone Marrow).
Catabolismo dei lipidi
Conseguenze delle Traslocazioni Cromosomiche Ricorrenti nei Tumori
I MARCATORI PROGNOSTICI DEL CARCINOMA SQUAMOSO DEL CAVO ORALE: RUOLO DELLA CITOMETRIA A FLUSSO E DELL’IMMUNOISTOCHIMICA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE PROTEINE.
Molecular Targeting Unit, INT, Milan
NAFLD NASH (circa 10%) STEATOSI CIRROSI (8-25%) HCC.
ADENOIPOFISI Punto di connessione tra SNC e periferia
La Clonazione.
GFP ANIMALI TRANSGENICI : come si producono??? Vettori retrovirali
Biologia Applicata: S. Beninati La Clonazione. Biologia Applicata: S. Beninati La clonazione Per clonazione si intende una forma di riproduzione non mediata.
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE
A N I M A L I T R A N S G E N I C I animali in cui sia stata indotta una deliberata modificazione del genoma.
La Malattia di Gaucher ANTONINO GIUFFRIDA.
Il più noto ed importante per quanto riguarda l’uomo è quest’ ultimo: il trasferimento di nucleo (nucleo transfert). E’ stato sperimentato in Scozia (1997.
Titolo e Responsabile Sottoprogetto
Anemie carenziali (ferro, ac folico, vit B12), Ladetto CANALE A Giorno Ora Docente ARGOMENTO Boccadoro Introduzione.
Il Differenziamento cellulare
Le Transaminasi e lo studio delle malattie epatiche
Progetto di ricerca Tissue engineering: utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale (UCBd) per la formazione di epatociti Dr. Negri Stefano.
Glycogen Storage diseases International Conference
Non si possono produrre staminali, ma si possono importare. Non sempre lutilizzo di cellule staminali risulta sicuro ed efficace (si ricordi, ad esempio,
Cellule T naive e cellule T della memoria
L’emofilia.
GSD MEETING HEIDELBERG 2013
Cellule Staminali
Le cellule staminali cellule in grado di auto rinnovarsi indefinitamente rimanendo indifferenziata ma dando origine a una progenie di cellule specializzate.
Cellule staminali.
Opuscoli in rete come recuperare gli opuscoli informativi sui tumori per i pazienti in Internet Fabio D’Orsogna - Biblioteca del paziente Istituto Regina.
Le cellule staminali.
Glicogenosi tipo 1a: trasferibilità dei dati sperimentali al trattamento del paziente Luigi Varesio AIG Rimini 2010.
GENOVA 9 FEBBRAIO 2006 VACCINAZIONE ANTI-VARICELLA.
LA SUPPLEMENTAZIONE CON VITAMINA E E’ EFFICACE NEL MIGLIORARE LA NEUTROPENIA E RIDURRE LA SEVERITA’ DELLE INFEZIONI NEI PAZIENTI AFFETTI DA GLICOGENOSI.
Le cellule di un organismo pluricellulare condividono lo stesso genoma ma sono estremamente diverse e specializzate; nel corpo umano esistono almeno 200.
Cellule staminali Conoscenze pregresse.
CELLULE STAMINALI Le cellule staminali si dicono staminali perché sono in grado di auto rinnovarsi indefinitamente rimanendo indifferenti, ma dando origine.
Liceo Scientifico Statale “A.Nobel” 3^A
Come prevenire le complicanze della glicogenosi I dell’adulto
Staminali da sangue del cordone ombelicale
La Clonazione.
Staminali e Diabete L’utilizzo delle cellule staminali per la cura del diabete e i vantaggi per le persone affette dalla malattia.
Fisiopatologia della malattia veno-occlusiva
Il midollo osseo e le cellule staminali.
Trapianto di midollo osseo
Le cellule staminali del midollo osseo.
4/7/2017 CREAZIONE E UTILIZZO DI NUOVI MODELLI ANIMALI PER IL PROGRESSO DELLA CONOSCENZA E DEL TRATTAMENTO DELLA GLICOGENOSI 1 Terapia Genica Cellulare.
Liceo Scientifico A. Antonelli di Novara Peruzzo Sofia e Corcione Maria Pia classe 3F.
LE CELLULE STAMINALI.
CELLULE STAMINALI TERAPIE. CENNI STORICI Le prime cellule staminali sono state descritte negli anni ’50. Dagli anni 50 a oggi numerosi scienziati si dedicarono.
14 MARZO UNISTEM DAY 2014.
Cellule staminali.
Glicogeno Il glicogeno è il polisaccaride di riserva delle cellule animali (fegato e muscolo!) Polisaccaridi di riserva molto diffusi nel mondo animale/vegetale:
Concetti generali dei trapianti
MATURAZIONE E APPRENDIMENTO Dr.ssa Barbara Arfé Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale Facoltà di Scienze della Formazione.
Principi di Oncologia Sperimentale
La clonazione Per clonazione si intende una forma di riproduzione non mediata da accoppiamento sessuale.
Il DNA.
Alimentazione, Fegato e Steatosi Città della Scienza Napoli 16/05/2015
Maturazione dei linfociti B
Gli Anticorpi Monoclonali. Anticorpi Monoclonali:sono anticorpi prodotti da un clone linfocitario B (progenie di un unico linfocita B) e quindi tutti.
Trattamento chirurgico delle neoformazioni renali in pazienti con carcinoma della tiroide XVI Congresso SUN Torino, Novembre 2014 Filippo M. Turri,
NORMALE DIFFERENZIAZIONE
I NUTRIENTI IL GRUPPO E COMPOSTO DA: ALICE GIANI, ALESSIA VERZARO, MIRKO ZARDINI, CARMINE TODISCO e GABRIELE CHIARELLI.
Transcript della presentazione:

TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI PER IL TRATTAMENTO DELLA GSD1a Laboratory of Molecular Biology G. Gaslini Institute, Genova, ITALY A. Eva Roma 2013

Modello animale : topi KO per la G6Pasi Terapia cellulare della GSD 1a G6pc-/- controllo Modello animale : topi KO per la G6Pasi (Lei K-J, Nature Genet, 1996) Cellule: staminali ematopoietiche (BMMs) (Russell DW; Grompe M; Nature, 422, 2003. Tyrosinemia type I, Fah-/- mice) Derivate dal midollo osseo di topi normali adulti Iniettate nella vena temporale In topi di due giorni A. Eva Roma 2013

Efficacia terapeutica delle BMM Fusione cellulare Fusione Cellule staminali BMM (maschi) Cellule del fegato (femmine) XY XXXY XX Topi trattati Aspetto istologico dei fegati trattati Topi normali Topi non trattati Topi trattati A. Eva Roma 2013

Parametri funzionali e sopravvivenza KO non trattati (% del normale) KO trattati Epatici G6Pasi Glucosio Colesterolo Trigliceridi ALT AST 1 11 253 629 350 1055 9 60 131 266 192 562 Sopravvivenza Giorni % sopravvivenza Non trattati Trattati A. Eva Roma 2013

Conclusioni IL TRATTAMENTO DI TOPI NEONATI KO PER LA G6Pasi CON CELLULE BMM MIGLIORA I parametri metabolici del fegato La sopravvivenza degli animali MA Non è sufficiente per prolungare la vita oltre le 4-5 settimane MOTIVO La lentezza con cui le cellule BMM ripopolano il fegato (<1%) e la grave condizione patologica dei topi KO Resaz R. et al. J Hepatol. 2011 A. Eva Roma 2013

COME VALUTARE GLI EFFETTI A LUNGO TERMINE DEL TRAPIANTO CON CELLULE BMM Utilizzare un modello animale più robusto Aumentare l’efficienza di ripopolamento del fegato da parte delle BMM A. Eva Roma 2013

Sviluppo di un nuovo modello animale per la GSD1a Abbiamo generato dei topi che mancano della G6Pasi solo nel fegato (Peng, W-T. et al., 2009) Topo KO totale Topo KO solo fegato Questi topi sono vitali e manifestano una patologia epatica simile a quella dei pazienti con GSD1a, compreso lo sviluppo di adenomi e di adenocarcinomi (Resaz, R. et al., 2013, sottomesso) A. Eva Roma 2013

Utilizzo di molteplici e diverse vie di iniezione Iniezione intracardiaca Iniezione intraepatica UT 30% 50% 4 giorni dopo l’epatectomia Vena temporale (topi neonati) Iniezione intracardiaca (topi di un mese) Iniezione intraepatica in topi parzialmente epatectomizzati (topi di un mese) A. Eva Roma 2013

VALUAZIONE DI ALTRI TIPI DI CELLULE STAMINALI PER IL TRATTAMENTO DELLA GSD1a Le cellule spermatogoniali in coltura si tramutano spontaneamente in cellule pluripotenti Queste cellule pluripotenti si possono far differenziare in diversi tipi cellulari tra cui epatocoti funzionanti (Fagoonee S. et al., Stem Cells Dev, 2010) A. Eva Roma 2013

Topi che mancano della G6Pasi solo nel fegato Trattamento con epatociti derivati dalle cellule staminali spermatogoniali Topi che mancano della G6Pasi solo nel fegato Iniezione nel cuore Iniezione direttamente nel fegato dopo parziale epatectomia In corso A. Eva Roma 2013

Conclusioni Stiamo sviluppando dei nuovi approcci per valutare la terapia cellulare per la GSD1a utilizzando dei topi che mancano della G6Pasi solo nel fegato I nostri dati preliminari indicano che sia le cellule staminali ematopoietiche che gli epatociti derivati dalle cellule staminali spermatogoniali raggiungono e colonizzano il fegato utilizzando diverse vie di iniezione Gli esperimenti per valutare gli effetti a lungo termine del trapianto di cellule staminali ematopoietiche e di epatociti derivati dalle cellule staminali spermatogoniali sono in corso A. Eva Roma 2013

National Institutes of Health, USA Laboratorio di Biologia Molecolare Roberta Resaz Daniela Segalerba Cristina Vanni Luigi Varesio Istituto G. Gaslini Genova Associazione Italiana Glicogenosi Università di Torino Sharmila Fagoonee Letizia De Chiara Fiorella Altruda IST, Genova Ottavia Barbieri National Institutes of Health, USA Janice Y. Chou A. Eva Roma 2013