Umberto Porcari Ex consigliere C. I. A

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Umberto Porcari Ex consigliere C. I. A Umberto Porcari Ex consigliere C.I.A. nominato dall’attuale Consiglio Federale

Riformare il movimento Rifondare un movimento sulla base di nuove regole, anche di tipo etico, in assoluta discontinuità col passato La denominazione di Comitato Italiano Arbitri – CIA sostituita con quella di  “Settore Tecnico Arbitrale - STA”, Settore comunque alle dipendenze della FIP, nonostante l’elezione diretta del Presidente, con esclusione quindi di ogni forma diretta e indiretta di “Presidenzialismo” STA - Nuova struttura non più dall’aspetto monocratico ma configurato come un vero e proprio Consiglio di Amministrazione di un’Azienda Organizzazione tecnica più snella, dinamica e ottimale che garantisca una perfetta meritocrazia

STA: una struttura, azienda di servizi Un’Azienda di servizi che deve garantire al Movimento, qualità di prestazioni dei propri tesserati, assoluta trasparenza, aggiornamento tecnico dei suoi settori, rispetto “visivo” verso le altre Componenti federali, garanzia di normalizzazione di fenomeni che mai più dovranno porsi all’orizzonte. A seconda dei risultati raggiunti, verranno stabiliti dal Consiglio Federale gli stanziamenti annuali seguendo la formula importo stanziamento/quantità del “prodotto” fornito e della correlata qualità raggiunta, anche in termini di complessiva immagine per la FIP

Obiettivi strategici Strutture periferiche/base del movimento Reclutamento e mantenimento degli arbitri Scuola Tecnica Arbitrale Ruolo Istruttori Settore Osservatori Nazionali e Regionali Organizzazione Marketing sulla figura dell’arbitro Regolamento di Settore e Rapporti istituzionali

Strutture periferiche e base del movimento Consulta Nazionale STA da Organo prettamente consultivo a Organo con una decisa valenza istituzionale Solo la condivisione delle decisioni determina “migliori prodotti” Nella condivisione devono essere inclusi obbligatoriamente i fattori proponenti da parte delle strutture regionali STA e FIP

Strutture periferiche e base del movimento CONOSCENZA DIVERSE REALTA’ REGIONALI Istituzione di una Segreteria tecnico-gestionale per i rapporti con le strutture periferiche federali Dalle richieste delle periferie FIP o CIA: risposta 3-5 giorni Intervento effettivo in loco: 10-12 giorni Creare un concreto collegamento istituzionale e di servizio con le Regioni e le Periferie impegnandosi fortemente per raggiungimento di un indicativo successo nell’ambito anche di un tanto auspicato “aggiornamento culturale federale” di tutti i tesserati

Regolamento CIA Articolo 5 c) Curare il reclutamento e l’inquadramento degli Arbitri, degli Ufficiali di Campo, dei Commissari Speciali, degli Istruttori e dei Miniarbitri, nonché disciplinarne l’attività e promuoverne il miglioramento tecnico. g) Deliberare, avvalendosi delle valutazioni dei Commissari Speciali, le promozioni e retrocessioni degli Arbitri.

Reclutamento degli arbitri Rendere appetibile la figura dell’arbitro (marketing) Implementare il reclutamento anche col coinvolgimento dei mass-media, avviando un ambizioso programma del tipo “Progetto 1991”, coinvolgendo le Scuole e altre Organizzazioni tematiche Reclutamento oltre i miniarbitri: indizione degli stati generali

Marketing sulla figura dell’arbitro Marketing significa letteralmente "piazzare sul mercato" e comprende quindi tutte le azioni aziendali riferibili al mercato destinate al piazzamento del prodotto “arbitro” qualificato, seguendo la possibilità di avere prodotti capaci di realizzare tale operazione Per comunicare efficacemente un prodotto o un servizio, la sua qualificazione è un fattore determinante del suo successo Nella Società civile, sempre più sta crescendo la voglia di “modelli positivi” In tutto il mondo dello sport, probabilmente non esiste una figura più simbolica del rispetto delle regole, dell'onestà intellettuale e della lealtà verso sé stessi e gli altri, di quella dell'arbitro Qualunque forma di comunicazione pubblicitaria ha in sé una componente emozionale, in grado di coinvolgere il destinatario del messaggio sollecitandone una sorta di complicità. Il “segreto” consiste nell’acquisire una forte componente emozionale che coinvolge i protagonisti, i pubblici, i media, ecc….

Marketing sulla figura dell’arbitro Lo sport è un momento importante di educazione e di formazione perché distoglie i giovani dalle varie devianze Diffondere, fin dalla più giovane età, i valori del rispetto delle regole, di sé stessi e degli altri, proprio a partire dai valori educativi e positivi, perseguendo i quali, possono nascere i buoni cittadini di oggi e di domani L'arbitro non è soltanto una certezza per chi gioca e chi tifa, è un “esempio” e un “modello” perché garante della correttezza e del sistema di norme condivise ed accettate da tutti: proprio quel sistema che fa dello sport una splendida metafora della vita e un'autentica scuola per giovani e adulti

Mantenimento degli arbitri Direttive improrogabili: Sensibilizzazione delle sezioni designazioni degli Uffici Tecnici Comitati Regionali FIP per un utilizzo idoneo e mirato Curare l’impatto negativo nei casi di intervenute situazioni “difficili” per i giovani arbitri. Come? Segnalazione da Ufficio Gare a Sezioni Designazioni (per un impiego futuro “ottimale”) e a Istruttori (intervento specifico) Designazioni nell’immediato dell’accadimento con arbitri nazionali di prestigio Momenti di socializzazione nell’ambito delle riunioni tecnico-organizzative mensili Coinvolgimento (psicologico) genitori

Mantenimento degli arbitri Concretizzare una tipica azione “strutturale”, riducendo annualmente dal 15% al 25% e fino a regime per le effettive necessità, il numero degli arbitri nazionali definiti “di categoria”e, quindi, considerati tali da non poter aspirare a “impieghi” nella categoria maggiore. Tale riduzione permetterebbe sia l’avanzamento di un maggior numero di arbitri giovani nelle Liste nazionali,  sia la “messa a disposizione” dei Comitati Regionali FIP, per l’impiego nei Campionati Regionali, di validissimi arbitri “di categoria” che fungerebbero anche da "tutor in campo" dei giovani arbitri. 

Scuola Tecnica Arbitrale a)Formazione b) Alta specializzazione La Scuola Arbitrale alle dirette dipendenze del Presidente del STA che ne riceve delega dal Consiglio Direttivo, oppure ad altro Consigliere I tesserati che sono inviati alla Scuola Tecnica Arbitrale, dopo lo stage di apprendimento e perfezionamento non devono retrocedere in Campionati inferiori a quello di appartenenza Formazione permanente degli Istruttori Indirizzi valutativi per gli Osservatori Non è da escludersi anche una formazione mirata per gli “Ufficiali di campo”

Ruolo Istruttori Gli Istruttori specificatamente assolvono una funzione formativa, ma anche in termini di reclutamento devono essere pronti a sostenerne l’azione Gli Istruttori Regionali, oltre ai compiti istituzionali, devono svolgere anche le funzioni di “talent scout” finalizzate all’individuazione di giovani arbitri da seguire con particolare attenzione Gli Istruttori devono seguire un aggiornamento in itinere che permetta loro di esplicare l’attività didattica in maniera ottimale Gli Istruttori Nazionali, oltre ai compiti istituzionali, possono essere destinatari di incarichi specifici loro affidati dal Presidente del STA, in dipendenza di necessità tecnico-operative o problematiche intervenienti dalle Strutture Periferiche FIP/STA

Settore Osservatori Lista unica nazionale Impiego, quando ritenuto possibile, flessibile nei vari campionati dilettanti; non più liste “bloccate” = adattabilità ai diversi tipi di gioco ed arbitraggio Impiego sulla base della specifica capacità e professionalità tecnica, subordinate ad un rapporto esclusivamente fiduciario Sano antagonismo competitivo all’interno del gruppo - stimolo al miglioramento tecnico continuo Formazione permanente degli Osservatori anche mediante specifiche tecniche audio-visive

Ricambio generazionale Osservatori Lista unica nazionale (attuale 90 unità) decurtata annualmente della quota tendenziale del 15-20% degli Osservatori (13-18 unità) Integrazione nella misura del 10% (9-10 unità) attingendo dalla lista degli Osservatori regionali previa apposita selezione tecnico-attitudinale Diminuzione tendenziale in itinere della consistenza organico: 5-10% per anno (5-10 unità) sino al numero stimato per le esigenze

Ufficiali di Campo Rilancio figura UdC - sono o non sono tesserati C.I.A.? -Sì! Allora, pari dignità funzionale e riconoscimento delle professionalità ove raggiunte e per grado di acquisizione collegate in adeguamento a rimborsi differenziati per campionato Valutazione UdC nazionali: spese zero perché la valutazione dovrà effettuarla l’Osservatore designato per gli arbitri Valutazione UdC regionali: Commissioni Regionali CIA. Quando? In occasione delle finali di competenza dei Comitati Regionali FIP e, quindi, con costi estremamente limitati

Campionati professionistici Altro mondo, altre esigenze che superano l’organizzazione del STA. Arbitri collocati nell’ambito di un’apposita struttura che renda anche al movimento in termini di immagine esterna ed interna Obbligo della presenza di arbitri professionisti accanto alla compagine della Nazionale (arbitro=giocatore che dirige) Ruolo di traino in termini di marketing Valutazione affidata a 4/5 Supervisors per ognuno dei Campionati (Lega 1 e Lega 2)

Non svolgono le funzioni di Osservatore e Supervisor : INCOMPATIBILITA’ Non svolgono le funzioni di Osservatore e Supervisor : Il Presidente del STA quale massimo garante del Settore Arbitrale con ruolo super partes ed anche i componenti del Consiglio Direttivo I Designatori nazionali nominati dal C.F. (con l’eccezione di quelli dei Camp. Professionistici) che devono visionare gli arbitri soltanto al fine di conoscerli dal punto di vista tecnico-comportamentale per meglio utilizzarli, escludendo però ogni forma di valutazione tecnica Gli Istruttori Nazionali e Regionali, per essere la loro funzione esclusivamente formativa Altre tipologie di incompatibilità da stabilire - se ritenute condivisibili - a seguito delle indicazioni delle Strutture Periferiche FIP-STA

Affidabilità e metodologia di valutazione Non sono importanti i sistemi di valutazione ma chi li usa, cioè le persone Scegliamo, quindi, persone affidabili ! Il voto è un elemento imprescindibile in qualsiasi organizzazione che debba premiare il merito Innovativo sistema di metodologia di valutazione arbitrale con l’individuazione delle Fasi di rendimento tecnico In un sistema trasparente e meritocratico, gli arbitri devono conoscere la loro valutazione nella maniera più trasparente possibile

Organizzazione Il Consiglio Direttivo del STA istituisce Commissioni, designa i Consiglieri Responsabili dei Settori, con la possibilità di affidare incarichi a nominativi esterni Il Presidente del STA fissa periodicamente briefing di monitoraggio e verifica sulle attività svolte dagli stessi Responsabili di Settore Presidente del STA non più inteso come “Princeps” ma come Amministratore Delegato di un vasto movimento che riceve il mandato a dirigerlo Visibilità di ogni atto, intensificando la comunicazione tra vertice, periferie e tesserati (sito web, mail, ecc.)

Regolamento di Settore e Rapporti istituzionali Predisposizione di un nuovo Regolamento per il tramite dell’istituzione di una Commissione Tecnico-Giuridica Significativa collaborazione con il Settore Agonistico Federale in termini di condivisione delle metodiche di designazioni degli arbitri Affidamento dei rapporti con la FIBA a tesserati di prestigio internazionale Istituzione di un Osservatorio di monitoraggio centrale che rilevi “ad adiuvandum” tutte le attività delle Strutture periferiche di Settore Concertazione di natura specificatamente istituzionale, nel senso più squisito del termine, con l’AIAP  Proficuo collegamento operativo con le Leghe nazionali e Professionistiche Ottimizzazione delle spese con un’efficace programmazione

Un grande progetto innovativo: credere o non credere Insomma un grande Progetto innovativo di conduzione (qui rappresentato in sintesi) a cui si è liberi di “credere o non credere”, ma, per decidere se “credere o non credere”, occorre prima dare fiducia a chi lo vorrebbe mettere in atto, e poi verificarne i risultati Ecco perché il mettersi a disposizione della FIP e del Movimento, di base e di vertice, per seguire i miei convincimenti, nel rispetto assoluto dei Regolamenti federali e delle regole di correttezza in ogni frangente Si addiverrebbe in tal maniera ad una vera e propria riconversione industriale del Settore, ormai assolutamente improcrastinabile

EVENTUALI FORME DI FINANZIAMENTO ESTERNO Occorre affrontare con ogni volitività, le possibilità di individuare le giuste formule che permettano di attingere a: contributi da parte degli Enti locali; contributi comunitarie nell’ambito dei Progetti PON e POR contributi da parte di Fondazioni già impegnate nei Settori  sportivi nell'ambito di mirate "progettualità" contributi da parte di Università

Non si cerca alcuna forma di leadership asfittica, se non quella caratteristica di “catalizzatore” di tutte le istanze (escludendo quelle che dovessero essere ritenute propriamente “strumentali”), affinché ne venga beneficio al Settore, ai tesserati e all’intero movimento Un abbraccio istituzionale quindi, per il tramite di Voi Sigg. Presidenti, a questo Azionariato figurativo federale che dovrebbe considerare il Responsabile del Settore quale l’Amministratore delegato di una Società di servizi a cui revocare la fiducia se i servizi da garantirsi non fossero ritenuti di migliore qualità rispetto a quelli precedenti