LA PROGETTAZIONE DELLE BASI DI DATI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La progettazione concettuale
Advertisements

Informatica II – Basi di Dati (08/09) – Parte 1
Corso di Laurea in Biotecnologie Informatica (Basi di Dati)
Sistemi Informativi di Rete AA (IV) Progettazione di siti Web: un approccio per Entita e Relazioni.
IL MODELLO ENTITÀ-RELAZIONE Gli altri costruttori
PROGETTAZIONE DI BASE DI DATI Metodologie e modelli.
IL MODELLO ENTITA’ - RELAZIONE I costruttori di base
LA PROGETTAZIONE CONCETTUALE Seconda parte
Progettazione concettuale
DATABASE Sono strumenti informatici con i quali è possibile memorizzare e gestire numerose quantità di informazioni di un’ organizzazione, in modo: Semplice;
DOCUMENTAZIONE DI SCHEMI E/R
1 Progettazione Concettuale: Entity/Relationships (E/R) Esigenza di strumenti efficaci, chiari e sintetici per rappresentare i dati di interesse e le loro.
1 Progettazione Concettuale: Entity/Relationships (E/R) Esigenza di strumenti efficaci, chiari e sintetici per rappresentare i dati di interesse e le loro.
Progettazione Concettuale: Il modello Entità-Relazioni
4 – Progettazione – Introduzione e Modello E-R
5 – Progettazione Concettuale
Basi di Dati prof. A. Longheu 4 – Progettazione – Introduzione e Modello E-R Cap. 5 Basi di dati Atzeni – Ceri – Paraboschi - Torlone.
Relazioni Relazione: Associazione o legame logico esistente tra due o più entità Socio Prenota Campo.
Basi di dati - Modelli e linguaggi di interrogazione- Paolo Atzeni, Stefano Ceri, Stefano Paraboschi, Riccardo Torlone Copyright © The McGraw-Hill.
Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone Basi di dati McGraw-Hill,
Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone Basi di dati McGraw-Hill,
L’uso dei database in azienda
1 I SISTEMI INFORMATIVI Luso dei DATABASE in azienda Giovedì, 22 aprile 2004Alessandro Capodaglio.
ENTITÀ - RELAZIONE MODELLO ENTITÀ E ATTRIBUTI DOMINI RELAZIONI
Corso di Informatica (Basi di Dati)
Corso di Informatica (Basi di Dati)
Basi di dati. Vantaggi degli archivi digitali Risparmio di spazio: sono facilmente trasferibili e duplicabili Risparmio di tempo: si può accedere ai dati.
LA PROGETTAZIONE LOGICA
Metodologie e Modelli di Progetto
Basi di dati 2002 EER Vogliamo aumentare lespressività degli Entity Model EER: Entity Model Esteso.
Modello E-R Generalizzazioni
Progettazione di una base di dati
Normalizzazione Le forme normali certificano che la base di dati soddisfa criteri di qualità che mirano ad evitare le ridondanze e i conseguenti effetti.
Strategia bottom-up Nella strategia bottom-up le specifiche iniziali sono suddivise in componenti via via sempre più piccole, fino a descrivere frammenti.
Partizionamento/accorpamento di concetti
Modello E-R Generalizzazioni
La progettazione di un sistema informatico
Implementare un modello di dati
LA PROGETTAZIONE DELLE BASI DI DATI
Il modello ER Proposto da Peter Chen nel 1976 rappresenta uno standard per la progettazione concettuale (in particolare per le basi di dati) Ha una rappresentazione.
Corso di Laurea in Informatica
Progettare un database
Corso di Basi di Dati Progettazione di Basi di Dati
Basi di Dati e Sistemi Informativi
Basi di Dati e Sistemi Informativi
Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone Basi di dati McGraw-Hill,
DB- Sistemi Informativi
La modellazione degli oggetti
Informatica Introduzione alle basi di dati Lezione 2 Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e dell'educazione, laurea magistrale Anno accademico:
Progettazione concettuale di basi di dati: introduzione e modello ER
Progettazione Logica Il prodotto della progettazione logica è uno schema logico che rappresenta le informazioni contenute nello schema E-R in modo corretto.
Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone Basi di dati McGraw-Hill, 1999
Basi di dati - Modelli e linguaggi di interrogazione- Paolo Atzeni, Stefano Ceri, Stefano Paraboschi, Riccardo Torlone Copyright © The McGraw-Hill.
Progettazione di una base di dati Ciclo di vita di un sistema informativo Studio di fattibilità definisce le varie alternative possibili, i relativi costi.
Basi di dati e Relazioni Uno schema di relazione R(X) è costituito da un simbolo (nome della relazione) R e da una serie di attributi X={A 1, A 2, …, A.
Progettazione di una base di dati relazionale Vincoli.
Strategie di progetto Si possono utilizzare le strategie tipiche dello sviluppo di un processo di ingegnerizzazione (es. ingegneria del software). Strategie.
Progettazione di basi di dati: metodologie e modelli
S. Costantini 06/05/2006 (parte del materiale è tratto da slide del 2001 di Ceri-Atzeni) Normalizzazione di Schemi.
PROGETTAZIONE DI BASE DI DATI Metodologie e modelli.
Metodologie e modelli per il progetto. 2 Introduzione alla progettazione Il problema: progettare una base di base di dati a partire dai suoi requisiti.
1 Esami Esame scritto: Tra 21 e 25 domande: 20 domande chiuse (20 punti),  5 domande aperte (10 punti) 1½ ore Esame orale/applicativo: Esercizi usando.
Eprogram informatica V anno.
Cloud informatica V anno.
NORMALIZZAZIONE ESERCIZI. INTRODUZIONE La modellazione E-R ci ha consentito di descrivere schemi relazionali Lo strumento base per la modellizzazione.
ICT e Sistemi informativi Aziendali Materiale di supporto alla didattica.
Le basi di dati.
Progettazione concettuale Castagnozzi Savino Ciaramello Massimo Emiliano Galeazzi Federico Guerriero Lorenzo Macauda Giorgio.
Normalizzazione. Introduzione Nell’organizzazione tradizionale degli archivi, si verificano alcuni problemi, quali: Ridondanza dei dati (gli stessi dati.
Basi di dati - 09Marco Maggini1 Forme normali forme normali  Le forme normali verificano la qualità di uno schema di una base di dati relazionale  Presenza.
Transcript della presentazione:

LA PROGETTAZIONE DELLE BASI DI DATI Metodologie e modelli per il progetto __ Progettazione concettuale 1^ parte Realizzato da Roberto Savino

Progetto della base di dati Si inserisce nel: Ciclo di vita del sistema informativo Consiste nella: Raccolta ed analisi dei requisiti Progettazione Implementazione Validazione e collaudo Funzionamento e manutenzione Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Progettazione la progettazione dei dati: individua l’organizzazione e la struttura della base di dati la progettazione delle applicazioni: schematizza le operazioni sui dati e progetta il software applicativo Si concentra su come si comporta il sistema Realizzato da Roberto Savino

Metodologie di progettazione Distinguiamo: la progettazione concettuale; la progettazione logica; la progettazione fisica. Realizzato da Roberto Savino

La progettazione concettuale Scopo della progettazione concettuale è tradurre la descrizione informale della realtà, risultato dell’analisi dei requisiti del DB (tipicamente sottoforma di documenti e moduli di vario genere), in uno schema formale e completo che dovrà essere indipendente dai criteri di rappresentazione del DBMS usato. La descrizione formale fa riferimento ad un modello concettuale, cioè un insieme di concetti e notazioni standard adatti alla rappresentazione del dominio applicativo. Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Progettazione Logica Consiste nella traduzione dello schema concettuale in termini di un determinato modello logico (ad esempio il modello relazionale) di dati usato dal DBMS che si intende utilizzare. Il risultato e’ lo schema logico. Include anche l’ottimizzazione della rappresentazione in funzione delle operazioni eseguite (es. normalizzazione). Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Progettazione Fisica Si completa lo schema logico con la specifica dei parametri fisici di memorizzazione dei dati. Si produce lo schema fisico che fa riferimento ad un certo modello fisico dei dati che dipende dal DBMS scelto. Realizzato da Roberto Savino

Metodologie di progettazione la progettazione concettuale la progettazione logica la progettazione fisica Realizzato da Roberto Savino

L’analisi dei requisiti Deve: individuare le proprietà e le funzionalità del sistema; produrre una descrizione dei dati coinvolti e delle operazioni su di essi; individuare (in linea di massima) i requisiti software ed hardware del sistema. Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Output dell’analisi Studio di fattibilità che stimi: i costi in termini di budget, di impegno del personale; le inefficienze temporanee dovute al cambio di sistema e di modalità di lavoro; i benefici in termini di riduzione dei tempi di lavoro o migliore efficienza dei processi aziendali; piano di sviluppo del sistema con priorità e tempi di realizzazione. Realizzato da Roberto Savino

Procedure per l’analisi Per ogni settore aziendale in esame si procede con i seguenti passi: si analizza il sistema informativo esistente, si intervistano i responsabili del settore; si produce una prima versione dei requisiti in linguaggio naturale, raggruppando frasi descrittive relative a categorie diverse di dati e di operazioni. Realizzato da Roberto Savino

Procedure per l’analisi si analizzano le descrizioni per eliminare ambiguità provocate da: pluralismo di percezione incompletezze di descrizione ambiguità del tipo: Omonimie Sinonimie conflitti di descrizione similitudini Realizzato da Roberto Savino

Procedure per l’analisi si ricontrollano insieme ai responsabili di settore le frasi relative alle varie categorie di dati e alle operazioni che li coinvolgono si costruisce a partire dalle frasi verificate un glossario di termini; Il glossario tipicamente per ogni termine contiene: la descrizione, l’elenco dei sinonimi e l’elenco dei termini collegati. si verifica la completezza tutti gli aspetti importanti sono stati considerati si verifica la consistenza delle specifiche vedendo se: tutti i termini sono stati definiti; tutti i termini compaiono in delle operazioni; le operazioni fanno riferimento a termini definiti. Realizzato da Roberto Savino

Esempio: “frasi descrittive di un magazzino” il magazzino è composto da scaffali i fornitori forniscono prodotti i clienti ordinano prodotti gli scaffali contengono prodotti gli operai sono addetti agli scaffali Realizzato da Roberto Savino

Glossario corrispondente TERMINE DESCRIZIONE SINONIMI LEGAME fornitore p. iva, denom., prodotto indirizzo, num. tel. cliente p. iva, denom., acquirente prodotto prodotto codice, nome, articolo fornitore genere.... voce scaffale cliente scaffale supporto numerato ripiano operaio (incertezza) prodotto operaio dati anagrafici, addetto scaffale matricola, qualifica magazziniere Realizzato da Roberto Savino

Il modello Entità-Relazione Il modello Entità-Relazione (E-R) è un modello concettuale di dati che contiene alcuni costrutti atti a descrivere la realtà in maniera semplice, indipendente dalla organizzazione dei dati nel computer. I costrutti sono: Entità Associazioni (Relazioni) Proprietà (Attributi) Cardinalità Identificatori Generalizzazioni Sottoinsiemi Realizzato da Roberto Savino

Costrutti fondamentali CONOSCENZA ASTRATTA entità associazione Proprietà CONOSCENZA CONCRETA istanza di entità istanza di associazione proprietà delle istanze Realizzato da Roberto Savino

Entità – Istanza di Entità Entità sono classi di oggetti (cose, persone) che hanno proprietà comuni ai fini dell’applicazione di interesse che si intende modellare. Istanza di Entità: cosa (oggetto, persona) che esiste di per sé nel dominio applicativo, della quale si vogliono registrare fatti specifici e che può essere chiaramente identificata in modo da poterla distinguere dalle altre Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Esempi Entità: Docente Corso Automobile Studente Volo Percorso Istanza di Entità: il docente Ferro il corso Basi di Dati l’auto AB111XY lo studente 567345 il volo AZ3313 il percorso CT-PA Realizzato da Roberto Savino

Associazione - istanza di associazione Le Associazioni (o Relazioni) rappresentano legami logici fra due o più entità dell’applicazione. Possono esserci più relazioni fra le stesse entità (associazioni ricorsive). Istanza di Associazione: fatto che descrive un’azione o una situazione e che stabilisce legami tra istanze di entità (associa, mette in relazione) Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Esempi Associazione: Insegna Appartiene Ordina Lavora Viaggia sulla tratta Istanza di associazione: Ferro insegna Basi di dati 2 Sicilia appartiene all’Italia La ditta Rossi ordina PC Bianchi lavora al magazzino 4 il TIR 542 viaggia sulla tratta CT-PA Realizzato da Roberto Savino

Proprietà delle istanze Dette anche attributi delle istanze: sono fatti che descrivono le caratteristiche delle istanze di entità e le caratteristiche delle istanze di associazione Le proprietà delle istanze assumono VALORI Realizzato da Roberto Savino

Esempi di proprietà delle istanze Proprietà di istanze di entità: Ferro ha nome Alfredo Il recapito della ditta Rossi è via Etnea 22 Formazione Analitica 1 si tiene al primo anno Realizzato da Roberto Savino

Esempi di proprietà delle istanze Proprietà di istanze di associazione Ferro insegna basi di dati dall’anno 1995 Bianchi ha lavorato 3 ore al magazzino 4 La ditta Rossi ordina 15 PC Pappalardo supera Formazione Analitica 1 con 27 Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Modello E-R Il modello E-R usa simboli grafici per favorire l’immediatezza della comprensione; Gli schemi E-R sono schemi grafici; Si possono aggiungere frasi di commento per rappresentare le caratteristiche non modellabili (ad esempio, vincoli complessi). Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Notazioni E-R: entità nome dell’entità esempi: studenti materie Realizzato da Roberto Savino

Notazioni E-R: associazioni nome della associazione esempio: esame studente supera Realizzato da Roberto Savino

Notazioni E-R: proprietà codice cognome voto Realizzato da Roberto Savino

Notazioni E-R: schemi scheletro Gli schemi scheletro descrivono una prima struttura di massima dello schema senza indicazioni sul TIPO delle entità e delle associazioni Descrivono in generale i collegamenti tra le entità di interesse e le associazioni che le legano Realizzato da Roberto Savino

Schemi scheletro (esempi) uffici impiegati appartenenza sviluppo progetti ingegneri Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino guidatori autobus guida percorrenza percorsi Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino composizione magazzino scaffale assegnamento posizione operaio oggetto Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino riferimento articolo fattura responsabilità impiegato ricezione appartenenza cliente ufficio Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino dipartimenti docenti afferenza insegnamento appartenenza corsi di studio corsi Realizzato da Roberto Savino

Associazioni ridondanti dipartimenti docenti afferenza insegnamento corsi appartenenza Realizzato da Roberto Savino

Associazioni ridondanti? docenti tutoraggio tesi Ins. studenti corsi seguono Realizzato da Roberto Savino

Risoluzione delle ambiguità di modellazione i Guidatori guidano TIR, i TIR sono assegnati a Percorsi G g T a P i Guidatori guidano TIR su Percorsi T G P ag Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Le proprietà Gli schemi scheletro descrivono in generale i collegamenti tra le entità e le associazioni; Le entità e le associazioni devono essere descritte attraverso l’aggregazione di proprietà; Realizzato da Roberto Savino

Identificazione delle proprietà matricola studente cognome nome data_nascita anno_di_corso Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Proprietà scalare (semplice, ad un sol valore) es.: matricola, cognome, voto multipla (sono ammessi n valori) (1,n) es.: titolo di studi, targa auto composta es.: data (gg,mm,aaaa), indirizzo, (denominazione, civico, cap) (1,1) multipla composta (1,n) es.: telefono (stato, città, numero) Il simbolo (n,m) esprime la cardinalità minima e massima della proprietà Realizzato da Roberto Savino

Opzionalità delle proprietà Proprietà opzionale (è ammessa la “non esistenza del valore”) (0,n) (0,1) es.: tel., qualifica, targa Realizzato da Roberto Savino

Esempio di specifica delle proprietà (1,1) matricola (1,1) cognome sesso (1,1) studente (0,1) n_tel (0,1) servizio_m/c (0,n) data laurea (1,n) lire tasse Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Proprietà calcolate Proprietà calcolata (derivata): il valore è calcolato con un algoritmo, in alternativa la proprietà è esplicita. stipendio c.f. dipendente cognome (1,1) NB: la regola di calcolo va espressa a parte, usando un qualche linguaggio di specifica: stipendio = salario_giornaliero*presenze Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Proprietà di sintesi valori medi , max e min ecc. età_media età giocatore squadra età_media età età_media giocatore squadra campionato Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Unicità dei valori Proprietà unica: tutte le istanze della classe hanno valore diverso, in alternativa la proprietà è non unica: (1,1) c.f. (0,1) p.iva (1,1) consulente cognome Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Proprietà chiave Una proprietà (attributo) chiave identifica in modo univoco la singola istanza di entità (o di associazione): - obbligatoria, unica, esplicita - può essere composta - in generale non è modificabile Simbolo = c.f. dipendente veicolo targa libro colloc. Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Esempio (1,1) c.f. D I P E N D E N T E (1,1) cognome (1,1) nome (1,1) data_nascita (1,1) data_assunzione (1,1) n_tel. livello (1,2) recapito (1,n) qualifica (1,1) stipendio indirizzo Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Esempio (1,1) targa (1,1) n. telaio V E I C O L (1,1) modello (1,1) colore (1,1) data_immatr. (1,1) cilindrata km (0,n) revisione data (1,1) peso (1,1) intervento km Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Chiave composta La chiave di un’entità può essere composta nome albergo località hotel_id nome località provincia loc_id nome stabilimento società località stab_id Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Chiavi alternative Chiavi alternative per una stessa entità nome località albergo hotel_id codice_h nome località provincia loc_id c_istat Realizzato da Roberto Savino

Criteri di scelta della chiave Scelta condizionata da fattori esterni es.:per gli studenti: codice fiscale o matricola? velocità di digitazione (matricola) controllo validità (codice fiscale) Spesso si fa uso di valori progressivi assegnati automaticamente dal sistema garantendo l’unicità (CONTATORE) Realizzato da Roberto Savino

La chiave delle associazioni La chiave è sempre composta ed è definita come l’insieme delle chiavi delle entità partecipanti, es.: matr c_uff uffici impiegati appartenenza : (c_uff, matr) Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Esempio Es.: cognome dip dipartimento docente Afferenza : (dip, cognome) Realizzato da Roberto Savino

Cardinalità delle associazioni per cardinalità si intende il numero di volte che una data istanza di entità deve o può partecipare alla associazione (1,1) : obbligatoria, una sola volta (1,n) : obbligatoria, almeno una volta (0,1) : opzionale, una sola volta (0,n) : opzionale, n volte Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Associazioni N:M prj matr sviluppo (0,n) (1,m) progetti ingegneri Con vincolo: un ingegnere deve partecipare ad almeno un progetto (1,m) Senza vincolo: ad un progetto possono partecipare ingegneri, ma può esistere anche un progetto senza ingegneri (0,n) Chiamata anche: associazione molti a molti Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Associazioni 1:1 n_rep matr direzione (1,1) (1,1) reparto direttore Con doppio vincolo: un reparto deve avere un direttore ed il direttore è uno solo (1,1) un direttore deve dirigere uno ed un solo reparto (1,1) Il vincolo diventerebbe (0,1) se avessimo la generica entità “impiegato” al posto dell’entità “direttore” (alcuni impiegati non dirigono reparti) Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Associazioni N:1 n_rip cod_o posizione (0,n) (0,1) ripiano oggetto Con vincolo: un oggetto può stare su un ripiano, ma su un solo ripiano (0,1) Senza vincolo: su un ripiano possono stare n oggetti È possibile vincolare la partecipazione, per esempio ponendo n = 5, non più di 5 oggetti per ripiano (0,5) Chiamata anche: associazione molti a uno Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Gestione magazzino composizione (1,n) (1,1) magazzino scaffale (1,n) (1,m) lavoro suddivisione (0,1) (1,1) operaio ripiano Realizzato da Roberto Savino

Base dati universitaria (n,m) (1,1) dipartimento docente (0,n) afferenza insegnamento appartenenza (0,1) c. di studio corso (n,m) (1,n) Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Contabilità contiene (0,n) articolo fattura (1,n) gestisce (1,1) (1,1) (0,n) impiegato riceve (0,n) appartiene (1,1) cliente ufficio (1,n) Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Fornitura cod_p cod_f prezzo (0,n) (0,n) prodotti fornitori fornitura NOTA: questo modello non consente a un fornitore di fornire più volte lo stesso prodotto a seguito di ordini diversi perché si avrebbe una violazione dell’unicità delle chiave Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Fornitura / 2 cod_p cod_f prodotto fornitore (0,n) (0,n) prezzo numero data rif_p fornitura rif_f (1,n) (1,1) Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Trasporti matr n_aut turno (0,1) (0,n) guidatore autobus Incarico_giornaliero Attenzione all’interpretazione: questo è il programma giornaliero, in cui ogni guidatore è assegnato a un solo bus e fa un solo turno non rappresenta l’archivio dei turni svolti da un guidatore! Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Trasporti / 2 matr n_aut guidatore autobus (0,n) numero (0,n) data fascia id_tu usare fare turno (1,1) (1,1) Archivio assegnamenti: ci possono essere più turni nella stessa data e fascia oraria, svolti da guidatori diversi su bus diversi Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Trasporti bis / 1 matr n_tir (0,1) (0,1) guidatori TIR guida associazione ternaria la chiave è una tripla (matr, n_tir, codice_p) (0,n) codice_p percorsi NOTA: descrive la situazione di un solo giorno, perché un guidatore non può condurre lo stesso TIR sullo stesso percorso più di una volta Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Trasporti bis / 2 data data n_tir (0,n) (0,n) (0,n) guidatori TIR guida matr (0,n) percorsi Codice_p un guidatore può condurre lo stesso TIR sullo stesso percorso più di una volta, ma in date diverse questa rappresentazione nasconde la presenza di un’entità Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Trasporti bis / 3 matr num (0,n) vt guidatori n_viaggio TIR (1,1) (0,n) (1,1) viaggi gv Codice_p (1,1) data vp percorsi d_arrivo (0,n) Potremmo anche mettere (1,n) al posto di (1,1), per esempio per rappresentare viaggi con più di un guidatore Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Commento Le soluzioni due e tre non consentono di definire sullo schema l’unicità della terna (matr,n_tir,codice_p) in ogni snapshot giornaliera, in questo caso si può: aggiungere un foglio di specifica con la soluzione uno usare gli “identificatori esterni” come vedremo in seguito. Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Le auto-associazioni Associazioni aventi come partecipanti istanze provenienti dalla stessa entità (chiamate anche unarie o ad anello): Realizzato da Roberto Savino

Realizzato da Roberto Savino Auto-associazioni 1:1 bnc, nre vrd, gll rss, vli matr (0,1) marito impiegato matrimonio (0,1) moglie Sul ogni ramo può essere riportato il “ruolo” del partecipante all’associazione Realizzato da Roberto Savino

Auto-associazioni n:m cod_r (0,n) sostituisce equivalenza ricambio (0,n) sostituito_da p22 m89 k45 s56 p22 m89 k45 s56 m89 p22 s56 k45 NB: può essere interpretata come bi- o mono-direzionale Realizzato da Roberto Savino