Religious Studies: sociologia della religione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Attenzione alla Famiglia,
Advertisements

Tommaso d’Aquino: ST, I Pars, q. II
Dialogo d’amore La Parola (introduzione al testo)
Classe prima Obiettivi Specifici di Apprendimento
Catechesi e famiglia Il compito della famiglia nella crescita nella fede dei ragazzi Acerra 27 dicembre 05 Luciano Meddi.
DIO VUOLE CHE TU SAPPIA 4 COSE!
Il potere della preghiera
La Messa.
I SACRAMENTI.
Paolo la centralità di Gesù Cristo
Analisi intus-lectiva dellesperienza religiosa ç Considerazioni preliminari ç Le denominazioni del sacro ç I lineamenti costitutivi del sacro.
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
Storia della filosofia contemporanea
Sociologia dei processi culturali Sociologia della cultura
La festa Tra visione emica ed interpretazione etica.
Sociologia della cultura - 3
Istituzioni culturali Sistemi normativi di relazione....che svolgono funzioni di produzione e riproduzione di valori cognitivi estetici etici religiosi.
L’insegnamento della Religione Cattolica.
PASTORALE FAMILIARE ritardo.
Il rituale dell’interazione
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESCOVO
a cura del prof. P. Vezzoni
Il pessimismo Le vie della liberazione dal dolore
Parola di Vita Gennaio 2006.
“Nessuno ha amore più grande di
Cammino Giovanissimi Anno 2008/2009. Anna & Davide Vi presentano...
È il legame che unisce due o più persone È quella insita nella natura stessa della persona in quanto individuo.
Dall'in sè al per me del Vangelo. Conforme alla tematica teologica di Lutero che vede la salvezza non come partecipazione alla vita eterna, ma come remissione.
per conoscere e servire meglio
Percorso di preparazione al matrimonio. Il sacramento del Matrimonio
Platone Simposio.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano
Anno scolastico 2013/2014 Classe V B Liceo Scientifico Programma di Filosofia Docente: prof.ssa Mara De Bernardo.
Cliccare per proseguire Leredità… Soy alguien con quien convives a diario Dovrai scoprirla dentro di te.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XX Domenica del Tempo Ordinario.
Fratelli di Gesù LA «LECTIO DIVINA ».
Martin Lutero e la Riforma Protestante
"Il capolavoro del santo"
Lettera per la Festa del Sacro Cuore Dio ci fa dono dei beni necessari per la vita e la missione Leconomia è una dimensione fondamentale nella.
La magia del presepe Prof.ssa Noemi Sollima.
Si può parlare di EGOCENTRISMO nell’adolescenza?
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
4^ DOMENICA DI AVVENTO - ANNO B Samuele 7, Romani 16,25-27 Luca 1,26-38 ECCO CONCEPIRAI UN FIGLIO, LO DARAI ALLA LUCE E LO CHIAMERAI GESU’
Sposarsi in chiesa vuol dire avviare - iniziare una nuova vita?
L’alienazione del lavoro. Il materialismo storico
TEMI TEOLOGICI NELLE INDICAZIONI NAZIONALI IRC
50.ooo a.C. … l’uomo ha iniziato a parlare! Unico tra le creature può esprimere e dare forma ai suoi pensieri, ai suoi desideri, alle sue emozioni attraverso.
Matrimonio: vocazione all’amore
Il Matrimonio nel disegno di Dio
La festa Tra …. Momento di completo distacco dalla realtà Laura ….visione emica.
“Dio ha creato l’uomo perché ama le storie” (E.Wiesel)
La mistica come via d’accesso all’Assoluto. “nel mondo letterario, artistico, tra il grande pubblico, persino sulla stampa quotidiana, il misticismo […]
9.00.
Sociologia dei Processi Culturali R. Ghigi - Sociologia dei Processi Culturali – Scienze della Formazione – (5CFU) Corso di Sociologia dei processi culturali.
PAROLE PER CRESCERE SESSUALITÀ AMICIZIA FEDE.
Religione e sistema scolastico cinese.
prof. Massimo Lago - religione
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XXIII Domenica del Tempo Ordinario.
Corso di Sociologia Generale
IL MITO.
GLI ELEMENTI DELLE RELIGIONI
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESOCOVO BANZANO DI MONTORO (AV)
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESOCOVO BANZANO DI MONTORO (AV)
Hegel e la religione.
Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia
 La preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio o la domanda a Dio di beni conformi alla sua volontà. Essa è sempre un dono di Dio che viene ad incontrare.
Chiamati ad adorare “Venite, adororiamo e prostriamoci; pieghiamo le ginocchia davanti al Signore nostro Creatore. Poiché Lui è il nostro Dio; noi siamo.
Tratti della comunità carismatica Regina Apostolorum Cappuccine del Sacro Cuore.
Religious Studies: sociologia della religione
Transcript della presentazione:

Religious Studies: sociologia della religione Prof. Roberto Cipriani

Tali relazioni sono costituite principalmente da «In primo luogo la religione è fatta di relazioni interpersonali con altri soggetti umani e/o con una o più divinità. Tali relazioni sono costituite principalmente da convinzioni (credenze), sentimenti (emozioni), principi (valori) e pratiche (riti, cioè atti cultuali, ma anche azioni sia quotidiane che straordinarie) in interconnessione fra loro in modo più o meno coerente» (Cipriani, 2006)

“La religione è il sospiro della creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di situazioni in cui lo spirito è assente. Essa è l'oppio dei popoli” (Marx, 1841-1843)

L’oggetto donato è simbolo del rapporto creato ed ha una rilevanza sociale che esula dal suo valore venale. Ciò che viene a stabilirsi è una relazione di reciprocità. Ogni donativo rinsalda la stessa struttura sociale. Come il sacrificio, il dono ha un carattere collettivo. Ogni rinuncia significa un'abnegazione, una dedizione.

“Una religione è un sistema solidale di credenze e di pratiche relative a delle entità sacre, cioè separate, interdette; credenze e pratiche che uniscono in una medesima comunità morale, chiamata chiesa, tutti gli aderenti” (Durkheim, 1912)

Lo spirito del capitalismo Sono quattro i principi che costituiscono in linea essenziale lo “spirito del capitalismo”: “Ricordati che il tempo è denaro ... Ricordati che il credito è denaro ... Ricordati che il denaro è di sua natura fecondo e produttivo ... Ricordati che - come dice il proverbio - chi paga puntualmente è il padrone della borsa di ciascuno. Colui di cui si sa che paga puntualmente alla data promessa, può in ogni tempo prendere a prestito tutto il denaro, di cui i suoi amici non hanno bisogno” [Weber 1965: 100-1]

La maggior varietà individuale delle azioni cerimoniali contrasta “È facile rendersi conto dove risieda la somiglianza del cerimoniale nevrotico con le azioni sacre del rito religioso: nell'angoscia morale dell'omissione, nel completo isolamento da ogni altra azione (divieto di interruzione) e nella scrupolosità dell'esecuzione dei particolari. Ma altrettanto evidenti sono le differenze, delle quali alcune sono tanto stridenti da far apparire sacrilego il confronto. La maggior varietà individuale delle azioni cerimoniali contrasta con la stereotipia dei riti (preghiera, adorazione, ecc.), il carattere privato dei primi è in contrasto con il carattere pubblico e collettivo delle pratiche religiose; ma soprattutto la differenza è data dal fatto che i piccoli accessori del cerimoniale religioso sono concepiti come dotati di senso e simbolici, mentre quelli del cerimoniale nevrotico appaiono sciocchi e privi di senso “ (Freud 1972: 343)

La “crisi della presenza” come “angoscia” che “esprime la volontà di esserci come presenza davanti al rischio di non esserci. La labilità diventa così un problema e sollecita la difesa e il riscatto: la persona cerca di reintegrare la propria presenza insidiata” (de Martino 1973)

Al di là delle ipotesi sul reale pensiero di Horkheimer, è inequivocabile quanto da lui espresso in occasione della morte dell’amico e collega Adorno: “egli ha sempre parlato della nostalgia dell’Altro, però senza utilizzare mai la parola cielo o eternità o bellezza o qualcosa di simile. Ed io credo, e questo ha del grandioso nella sua problematica, che egli, interrogandosi sul mondo, in ultima analisi ha inteso l’‘Altro’, ma era convinto che questo ‘Altro’ non è possibile comprenderlo descrivendolo, ma solo interpretando il mondo, così come esso è, con riferimento al fatto che esso, il mondo, non è l’unico, non è la meta, in cui possano trovare riposo i nostri pensieri” (Horkheimer 1969)

appunto perché cambiano le ‘regole del gioco’, “La secolarizzazione, come processo, di per sé può dare vita a maniere nuove di essere religiosi. È chiaro che se la religione viene spogliata delle sue forme esteriori, finisce per consentire, appunto perché cambiano le ‘regole del gioco’, nuove maniere di vivere l’esperienza del sacro” (Acquaviva 1989)

“Il carattere 'teoretico' del modello 'ufficiale' di religione contribuisce alla potenziale divergenza tra quel modello e il sistema soggettivo di significanza ‘ultima’ dei membri tipici di una società” (Luckmann 1969)

La religione è “un insieme di forme ed atti simbolici che riferiscono l'uomo alle ultime condizioni dell’esistenza” (Bellah 1969)

La religione “svolge per il sistema sociale la funzione di trasformare il mondo indeterminabile, in quanto non circoscrivibile verso l’esterno (ambiente) e verso l’interno (il sistema), in un mondo determinabile, in cui sistema ed ambiente possano stare in rapporti tali da escludere da entrambe le parti l'arbitrarietà del mutamento” (Luhmann 1991)

“Al mito corrisponde una prassi rituale (e azioni sacrificali) dei membri del gruppo, alle immagini religioso-metafisiche del mondo corrisponde una prassi sacramentale (e le preghiere), della comunità, alla religione colta della prima età moderna corrisponde infine la attualizzazione contemplativa delle opere d’arte auratiche” (Habermas 1986)

“Le istituzioni e le organizzazioni religiose non vogliono più limitarsi alla cura pastorale delle anime individuali e continuano a sollevare questioni sui legami fra moralità pubblica e privata, nonché a sfidare la pretesa dei sottosistemi sociali, in particolare lo stato e l’economia, di essere esenti da considerazioni normative esterne. Uno dei risultati di questa contestazione è un duplice processo di ripoliticizzazione della sfera morale e religiosa privata e di rinormativizzazione della sfera politica ed economica pubblica” (Casanova 2000)

Believing without belonging [Davie 1994], ovvero credere senza appartenere, è la fortunata formula che ha reso nota a livello internazionale Grace Davie. La concezione di un Dio ordinario (ordinary God), comune, familiare, domestico e soggetto-oggetto di dimestichezza da parte della gente ordinaria, condivide con la divinità tale aspetto quotidiano (alla portata di tutti) della normalità, ben al di là del Dio delle chiese, delle gerarchie, del clero. Si tratta di una modalità di credenza che si contrappone a quella ortodossa di chiesa. La religione vicaria infine sembra possa operare attraverso diverse vie: chiese e leaders ecclesiastici compiono i riti a nome di altri; i leaders religiosi ed i praticanti credono a nome di altri; i leaders religiosi ed i praticanti personificano codici morali a nome di altri; le chiese possono favorire il dibattito vicario su problemi irrisolti delle società.

La religione diffusa continua ad essere il risultato di una vasta azione di socializzazione religiosa che pervade anche tuttora la realtà. La religione diffusa può essere soggetta a strumentalizzazioni facili giacché il richiamo a valori religiosi ha sempre un suo fascino. Non è facile distinguere fra religione diffusa e religione dei valori: la prima è inclusa nella seconda, che abbraccia un più largo settore della popolazione caratterizzata da diversi livelli di credenza.