Cinetica enzimatica La costante catalitica 26

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Cinetica enzimatica La costante catalitica 26 La costante catalitica kcat è la costante che appare al numeratore dell’ equazione cinetica così scritta: Per enzimi che seguano un semplice meccanismo di equilibrio rapido o di stato stazionario la costante k3 (costante cinetica di formazione del prodotto a partire da ES) coincide con la costante catalitica kcat. Per reazioni più complicate la kcat è una funzione di tutte le costanti di velocità di primo ordine nel corso della reazione diretta e non può essere assegnata ad alcun processo in particolare (vedi reazione con intermedio che si accumula). In assenza di conoscenze sul meccanismo cinetico l' equazione cinetica per enzimi ad un substrato viene così rappresentata: In un semplice meccanismo di Michaelis-Menten o Briggs-Haldane kcat = k3. Per reazioni più complicate la kcat è una funzione di tutte le costanti di velocità di primo ordine nel corso della reazione diretta.

Cinetica enzimatica La costante catalitica 27 La costante catalitica kcat è detta anche numero di turnover e rappresenta il numero massimo di molecole di substrato convertite in prodotto per sito attivo e per unità di tempo. Quando l' enzima è saturato dal substrato si ha infatti: La costante catalitica è detta anche numero di turnover dell' enzima perchè rappresenta il numero massimo di molecole di substrato convertite in prodotto per sito attivo e per unità di tempo, o in altri termini è il numero di volte che l'enzima re-inizia il ciclo per unità di tempo. Quando l' enzima è saturato dal substrato si ha infatti: K3=Vmax/[Etot]

Cinetica enzimatica La costante di specificità 28 Per [S] << Km l' equazione assume la seguente forma: Il rapporto kcat/Km è una costante di velocità apparente di secondo ordine per la formazione di E+P da E+S quando il processo dipende dall' incontro di E con S ([S] << Km).

Cinetica enzimatica La costante di specificità 29 Per reazioni che seguano un meccanismo di stato stazionario: Quando k3 >>k2 la relazione si semplifica in: in queste condizioni kcat/Km è uguale alla costante cinetica k1: la velocità di reazione è vicina alla velocità dell' incontro controllato dalla diffusione del substrato sull' enzima ed è quindi la più elevata possibile

Cinetica enzimatica La costante di specificità 30 Perché kcat/ Km è detta costante di specificità? Immaginiamo due substrati differenti A e B in competizione per uno stesso enzima

Cinetica enzimatica La costante di specificità 31 Quando [A]=[B] il rapporto vA/ vB è uguale al rapporto dei rispettivi valori di kcat/Km: l'enzima ha infatti maggior specificità per il substrato per il quale ha il valore più elevato di kcat/Km.

Cinetica enzimaticacinetica in accumulo di intermedio 32 Alcuni enzimi,come la chimotripsina,procedono con un meccanismo di questo tipo: Dal primo complesso ES si libera velocemente un primo prodotto P1 mentre il complesso ES' tende ad accumularsi in quanto la costante cinetica di trasformazione in E e P2 risulta più piccola della costante cinetica di trasformazione del complesso ES in ES' ( k4<<k3).

Cinetica enzimaticacinetica in accumulo di interm edio 33 Equazione cinetica in accumulo di intermedio Ricaviamo l' equazione cinetica per la formazione di P2 assumendo una condizione di stato stazionario: (1) (2) Calcoliamo la [ES]: da cui (3)

Cinetica enzimaticacinetica in accumulo di intermedio 34 Calcoliamo la [ES'] in condizioni di stato stazionario: da cui risolvendo per [ES'] e sostituendo a [ES] l' espressione (3): (4)

Cinetica enzimaticacinetica in accumulo di intermedio 35 Dividiamo ora la (1) per la (2): sostituiamo a [ES] e [ES'] le corrispondenti espressioni calcolate in (3) e (4):

Cinetica enzimaticacinetica in accumulo di intermedio 36 Semplifichiamo: Dividiamo per k1/k2+ k3:

Cinetica enzimaticacinetica in accumulo di intermedio 37 Dividiamo per k4+k3 /k4 per ottenere l' equazione finale: Ponendo e si ha:

Cinetica enzimaticacinetica in accumulo di intermedio 38 Si noti che se k4 >> k3 l' intermedio ES' non si accumulerebbe più e l 'equazione di velocità sarebbe quella di un enzima ad un substrato che segue una cinetica di stato stazionario con e

Cinetica enzimatica kcat e kcat/Km 39 Considerazioni su kcat e kcat/Km ? è cataliticamente vantaggioso per un enzima formare un complesso ES stabile (legame forte con il substrato) oppure un legame forte con il substrato allo stato di transizione (ES* stabile)?

Cinetica enzimatica kcat e kcat/Km 40 Considerazioni su kcat e kcat/Km Immaginiamo di modificare un enzima sostituendo un residuo aminoacidico del sito attivo e di valutarne le conseguenze sulla catalisi in primo luogo in condizioni di saturazione di substrato quando

Cinetica enzimatica kcat e kcat/Km 41 Consideriamo ora lo stesso esperimento a basse concentrazioni di substrato, quando l' energia G di ES è maggiore di quella di E+S e la velocità della reazione è espressa da Una delle caratteristiche degli enzimi è quella di legarsi al substrato. Ma il substrato cambia durante lo svolgimento della reazione e prima di trasformarsi in prodotto passa attraverso lo stato di transizione. Poniamoci la seguente domanda: è cataliticamente vantaggioso per un enzima formare un complesso ES stabile (legame forte con il substrato) oppure un legame forte con il substrato allo stato di transizione (ES* stabile)? Immaginiamo di modificare un enzima sostituendo un residuo aminoacidico del sito attivo e di valutarne le conseguenze in primo luogo in condizioni di saturazione di substrato quando v= kcat [Etot]; in conseguenza di ciò si potrà avere: (B) formazione di un legame più stabile sia con il substrato che con il substrato allo stato di transizione, (C) formazione di un legame più stabile solo con il substrato, (D) formazione di un legame più stabile solo con il substrato allo stato di transizione. Nella sottostante figura sono rappresentate le energie di attivazione nei casi ipotizzati: (A) rappresenta la situazione dell' enzima prima della modificazione introdotta nel sito attivo.

Cinetica enzimatica kcat e kcat/Km 42 Da questi due esperimenti si deduce che: è vantaggioso per l’ enzima legare debolmente il substrato e fortemente lo stato di transizione il legame forte dell' enzima con lo stato di transizione massimizza kcat/Km Consideriamo ora lo stesso esperimento a basse concentrazioni di substrato, quando l' energia G di ES è maggiore di quella di E+S e la velocità della reazione è espressa da v=kcat/Km [S][Etot]. Da quanto detto si deduce che per un enzima evolutosi per catalizzare al meglio una reazione, sarà vantaggioso legare più fortemente lo stato di transizione del substrato del substrato stesso. Questo avviene con conseguente aumento di kcat e kcat/Km; ma se kcat e kcat/Km aumentano contemporaneamente se ne deduce che Km dovrà anch' essa aumentare. Che sia vantaggioso per un enzima legare debolmente il suo substrato (Km grande) è chiaro anche dalla figura 1 C, dove si vede che un aumento di affinità tra enzima e substrato ( dimimuzione della Km) porta ad un aumento dell' energia di attivazione. Sebbene il legame forte dell' enzima con il substrato allo stato di transizione massimizzi kcat/Km, questo non è l' unico criterio per la massimizzazione della velocità della reazione: mantenendo kcat/Km costante, la velocità di reazione di un enzima aumenta se aumenta Km. E' questo il cosidetto principio di massimizzazione di Km a kcat/Km costante. principio di massimizzazione di Km a kcat/Km costante: mantenendo kcat/Km costante, la velocità di reazione di un enzima aumenta se aumenta Km.

Cinetica enzimatica kcat e kcat/Km 43 principio di massimizzazione di Km a kcat/Km costante: esempio pratico kcat/Km=106 M-1 s-1 [S]= 10-3 M [Etot]=10-6M Km =10-3 M kcat=103 s-1 Km =10-2 M kcat=104 s-1

Cinetica enzimatica analisi grafica 44 Linearizzazione dell’ equazione di Michaelis-Menten: Metodo di Lineweaver-Burk (metodo dei doppi reciproci) L' equazione di Michaelis-Menten descrive come abbiamo già detto un' iperbole equilatera, in cui Vmax e Km sono gli asintoti. Il valore di Km può essere determinato graficamente semplicemente ricordando che quando la velocità v della reazione è uguale a metà della Vmax, Km = [S]. Non essendo però possibile determinare sperimentalmente il valore di Vmax in maniera accurata (Vmax è il valore di v quando [s] = infinito), allora anche Km sarà determinato in maniera imprecisa. L' equazione di Michaelis-Menten può però essere manipolata per ottenere l' equazione di una retta in cui Vmax e Km siano delle intercette e non più degli asintoti. Uno dei metodi più usati e quello di Lineweaver-Burk che usa la forma reciproca dell' equazione di Michaelis-Menten:

Cinetica enzimatica analisi grafica 45 Linearizzazione dell’ equazione di Michaelis-Menten: la trasformazione di Eadie-Hofstee: L' equazione di Michaelis-Menten descrive come abbiamo già detto un' iperbole equilatera, in cui Vmax e Km sono gli asintoti. Il valore di Km può essere determinato graficamente semplicemente ricordando che quando la velocità v della reazione è uguale a metà della Vmax, Km = [S]. Non essendo però possibile determinare sperimentalmente il valore di Vmax in maniera accurata (Vmax è il valore di v quando [s] = infinito), allora anche Km sarà determinato in maniera imprecisa. L' equazione di Michaelis-Menten può però essere manipolata per ottenere l' equazione di una retta in cui Vmax e Km siano delle intercette e non più degli asintoti. Uno dei metodi più usati e quello di Lineweaver-Burk che usa la forma reciproca dell' equazione di Michaelis-Menten: