INTERVISTA AL GRANDE MATEMATICO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
INTERVISTA A MARIA MONTESSORI.
Advertisements

Il genio della porta accanto
Salve Signor Rutherford, le spiace se le porgo qualche domanda sulla sua vita? Buon giorno, non vedo un buon motivo per il quale io debba raccontare della.
genio della porta accanto
Perché ti voglio bene.
I pronomi personali (spiegazione ed errori in prima media)
Raccontiamo storie.
dal buio del peccato alla LUCE del Perdono!
QUELLE DUE.
…IO E LA GEOMETRIA... REALTA' OPPOSTE O SIMILI?.
Io e la geometria Corso di scienze della formazione primaria
Il mio rapporto con la matematica.
L’ANALISI DELLA FUNZIONE DOCENTE
Intervista a un grande matematico
IL GENIO DELLA PORTA ACCANTO.
Analisi funzione docente
IO E IL COMPUTER di Pulici Daniela.
IO E I NUMERI.
IL RITIRO E’ ARTICOLATO IN QUESTA MANIERA
Piccole strategie di apprendimento
Io e la matematica.
Dialogando con il Padre nostro.
DA INTERVISTE FATTE ALLA MATERNA E ALLE ELEMENTARI...
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
Che piacevole esperienza il gruppo riflessioni degli alunni di quarta A Salsasio a.s
A partire da domani.
NOME: ANTHONY COGNOME: CIAMBELLI ETA : 26 ANNI TITOLO DI STUDIO : Laurea in ingegneria delle telecomunicazioni.
16.00 Anno della Fede Papa Francesco ha dedicato lUdienza Generale di mercoledì 26 giugno 2013 in Piazza San Pietro alla Chiesa Tempio dello.
Io, internet e il computer
Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione o.
Uscire con un altra donna
Gandhi, uomo sempre occupato, risparmiò alcuni minuti al giorno
ILARIA E LA MATEMATICA.
INTERVISTA ALLA MAESTRA MODELLO
paladina dell'emancipazione scientifica delle donne
Intervista a MARIA GAETANA AGNESI
È stata una bella esperienza!
IO E LA MATEMATICA.
IO E LA GEOMETRIA.
IO e i NUMERI Dalla scuola dell’infanzia ad oggi
12° incontro.
Intervista alla maestra modello
Libertà LAVORO REALIZZATO DA: CRISTINA, CECILIA, SERENA, MARA.
Lettera di un padre triste....
IO E LA MATEMATICA.
di Marottikkal Sindhu Abraham
IO NON HO PAURA Di Niccolò Ammaniti.
Intervista ad un grande matematico ASSUNTA VITA SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
Classe v c a. s
Questa e’ la storia di ALFREDO,voi penserete chi è! Beh…non è chi pensate voi,ma bensi’ un ANIMALETTO davvero speciale,un po’ pazzerello ma anche molto.
Sono Nawal Nabil, nata a Milano l’8 aprile 1993 matricola: MI PRESENTO…
IO, il PC e INTERNET. PRIMO APPROCCIO All’età di 18 anni mi è stato regalato il mio primo pc. Ricordo che era grigio, con il monitor che occupava tutta.
Un po' di me....
Prima di tutto, non mi guarderò indietro
Decisione di abortire.
“NOI” e la famiglia!.
Questa mattina mi sono svegliato e mi sono sentito così riposato… Era da tanto che non mi sentivo così bene…
L a mia vita nella matematica
Un giorno:.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo lunedì dell’Angelo.
Ciascuno di noi ha, dunque, la sua storia...io vi racconto la mia...
IL GENIO DELLA PORTA ACCANTO……UN GEOMETRA. Ho intervistato mio zio Francesco,57 anni sposato con 4 figli che è un geometra!!! Ho sottoposto alcune domande.
Dolcissima Maria.
5° incontro.
11.00 Sacro Cuore di Gesù Papa Francesco Omelia della Messa al ritiro mondiale dei sacerdoti nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù nella Basilica.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 30 dicembre 2015 in piazza San Pietro Il Natale del Giubileo della Misericordia Papa.
PRESENTAZIONE Buon giorno, dottor Gherardo Colombo. Nell’anno scolastico precedente abbiamo saputo che lei andava e va tuttora nelle scuole a parlare.
Capitolo 8 1 Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2 Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi,
... perchè vi voglio bene!.
I RAGAZZI DELLO SPORTELLO DICONO CHE…. DA UN INTERVISTA DURANTE UN COLLOQUIO SCOPRIAMO I NOSTRI RAGAZZI, LE LORO PAURE, LE LORO EMOZIONI ED I LORO BISOGNI….
Transcript della presentazione:

INTERVISTA AL GRANDE MATEMATICO MARIA GAETANA AGNESI 1718-1799 di Cristina Colombo

In una tiepida giornata di primavera, decisi di partire da casa, armata di block-notes e penna, per andare a intervistare la famosa donna matematica Maria Gaetana Agnesi. Dopo averla contattata telefonicamente qualche settimana prima, mi recai di buon mattino a Bologna in via Agnesi, ove la signora viveva da poco tempo in un appartamento. Giunta davanti alla piccola palazzina, vidi una distinta signora minuta aprire il portone di casa; i nostri sguardi si incrociarono, come se già ci conoscessimo.

Dall’emozione, non riuscii a dire una parola, tanto che fu proprio la signora Agnesi a“sciogliere il ghiaccio”. Dopo una piccola presentazione, mi chiese di accompagnarla in un parco, dove lei si recava tutte le mattine per dare da mangiare a due gattini randagi. Comodamente sedute su una panchina di legno, circondate da alberi sempreverdi, cominciai a porle delle domande.

D:Vedo che le Sue opere di carità non hanno mai fine D:Vedo che le Sue opere di carità non hanno mai fine. Non solo ha speso gran parte della sua vita, donando ogni Suo avere alle persone bisognose, ma ora lo fa anche con gli animali. R:Sì, mi ritengo veramente fortunata, perché nel momento in cui faccio del bene agli altri, lo faccio anche a me stessa. E’ una ricompensa. Tutti i viventi hanno bisogno d’amore, di gesti d’affetto … Gesù ce l’ha insegnato; è stato Lui il primo maestro di carità!

D:Lei è la primogenita di ventun figli e Suo padre (Pietro Agnesi) l’ha fatta studiare con i migliori precettori. Anche in questo caso si ritiene fortunata? R:Ho sempre avuto una grande stima di mio padre. Era una persona molto severa, con cui era impossibile avere una discussione, perché aveva sempre ragione lui. Da giovanissima venni avviata allo studio delle lingue. Sai cara, ne conosco ben sette: italiano, tedesco, francese, latino, greco, spagnolo, ebraico. Mi sono meritata anche il titolo di “ Oracolo Settelingue”.

Amavo le lingue, ma poi per obbedire a mio padre, dovetti abbandonare questo studio per dedicarmi a Filosofia e Matematica. A volte non mi piacevano queste materie, ma se rifletto ora sui miei studi e sul fatto che sono diventata famosa, allora sì che mi ritengo doppiamente fortunata. D:Ho letto su un articolo che Papa Benedetto XIV Le consentì di ricoprire, nel 1750, la carica di lettrice onoraria di matematica all’Università di Bologna. Perché non ha mai svolto il Suo incarico?

R:Veramente ero socia di tante accademie scientifiche, dove venivano trattati i principi dell’algebra, della geometria analitica, del calcolo infinitesimale. Ormai con i miei illustri colleghi, avevo avviato uno studio analitico su argomenti scientifici e di conseguenza il tempo da dedicare all’incarico assegnatomi dal Santo Papa, era molto molto poco. Pensi che la sera, quando rincasavo a tarda ora, per la stanchezza, mi addormentavo sul divano di velluto del salotto principale. Forse un’altra ragione … è che questi studi mi entusiasmavano!

D:Alla morte di Suo padre nel 1752, cambiò completamente interesse D:Alla morte di Suo padre nel 1752, cambiò completamente interesse. Come mai? R:Guardi, per volontà di mio padre ho sempre partecipato a tutti i salotti, venendo a contatto con intellettuali italiani e stranieri. Non nego che un po’ mi affascinava questo mondo di “acculturati”, ma nello stesso momento ero un po’ stanca di dover sempre discutere di trattati filosofici,scientifici e matematici. Finché un giorno decisi di abbandonare l’attività mondana e la frequentazione di questi salotti, per prendere i voti. Non immagina la mia gioia!

D:Di solito si dice che l’intuizione istintiva è qualità prettamente femminile, mentre l’intelletto maschile è in prevalenza logico e deduttivo. Cosa ne pensa? R:Ciò in parte è vero. Dentro di noi siamo un po’ femmine e un po’ maschi: una parte mette l’intuizione, l’altra la logica. D:Le rivolgo una domanda più che altro curiosa. Come era considerata nei salotti, essendo una donna e una tra le poche donne a frequentarli? R:Dunque, finché i salotti venivano fatti nella mia villa natale, era considerata “la regina”.

Stimata, preparata culturalmente … tanto che alcuni frequentatori erano molto interessati ad ascoltare i miei studi di matematica. Più che salotti, a volte, sembravano vere e proprie lezioni di algebra e geometria. Non le dico l’orgoglio di mio padre, nel vedere la figlia “ tenere comizio”! Quando invece dovevo partecipare a dei seminari, allora sì che era dura per me. Tutto ciò che dicevo non veniva considerato; per molti studiosi, era impossibile che una donna parlasse di matematica. La materia era solo di competenza maschile! Discriminante!

D:Mi può parlare in breve del suo volume “ Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana”? R:Questo libro è il risultato di tutti i miei sforzi, pubblicato a Milano nel 1748. E’ diviso in due volumi: il primo tratta delle quantità finite, il secondo dell’analisi infinitesimale. Ho deciso di scriverlo tutto in italiano, anche se alla mia epoca si usava il latino. E’ un po’ complicato poter riassumere questo libro. Le posso semplicemente dire che il mio intento era didattico e divulgativo, fortemente convinta della superiorità della matematica rispetto ad un’altra scienza.

D:Cos’è invece la Versiera D:Cos’è invece la Versiera? R:( sorride)… Pensi che un autore inglese tradusse questa parola con “l’avversiera” o meglio con “l’avversaria di Dio”. Quando me lo hanno detto, sono rimasta un po’ sconvolta, poi invece ho fatto una grossa risata. Dunque la Versiera è una curva cubica del piano, caratterizzata da una forma a campana, simile a quella della distribuzione gaussiana. Non è stata proprio inventata da me; diciamo che io ho portato a termine il lavoro iniziato da Pierre Fermat nel 1666.

Disegno della curva Versiera

D:Oggi, molti ragazzi non amano la matematica D:Oggi, molti ragazzi non amano la matematica. Se dovesse insegnare in qualche scuola, che metodi userebbe, per far sì che i suoi ragazzi abbiano un buon rapporto con questa disciplina? R:Dovrei rifletterci. Certo i ragazzi di oggi sottovalutano lo studio e soprattutto la scuola. Sento alcuni bambini parlare molto male dei loro insegnanti. Ritengo che comunque sia utile impostare subito un buon lavoro e una reciproca relazione, già nella scuola elementare, motivandoli ad apprendere. Bisogna “colpirli”, coltivare i loro interessi e saperli ascoltare.

Il messaggio che vorrei trasmettere a tutti gli insegnanti è di far amare la matematica, ritenuta il più delle volte inutile e noiosa. La matematica è ordine, chiarezza, precisione! D:Lo sa che alcune attrici Le hanno dedicato un monologo? R:Sì, ne sono orgogliosa. D:Cosa ne pensa del titolo “ Maria Gaetana Agnesi: scienziata di Dio”? R:Bello e toccante. Viene raccontata tutta la mia vita nella Milano del 700.

Conservo ancora la locandina del teatro Conservo ancora la locandina del teatro. In un angolo è riportata questa frase:” Maria Gaetana Agnesi è la luce dell’intelletto che si congiunge con la luce di Dio” ( intanto i suoi occhi si illuminano). D:Non ho altro da chiederLe. Posso semplicemente dirLe che più che un’intervista è stata una lezione di vita. E’ stato piacevole ascoltarla. La ringrazio tanto e spero ancora di rivederLa. Grazie e arrivederci!

R:E’ stato un piacere anche per me, ricordare i miei vecchi tempi R:E’ stato un piacere anche per me, ricordare i miei vecchi tempi. Ormai sono una persona anziana, ma come diceva il mio caro amico Pietro Verri “ ritrovo spesse volte nei sogni la soluzione dei problemi”! D:Fantastica!!! R:Io no … la matematica! Buongiorno cara.