Il villaggio egizio Giulia Pannone
Nell’antico Egitto costruivano le case con mattoni crudi, li facevano seccare al sole ed erano fatti di argilla e paglia
Questo materiale si é consumato nei secoli, perché era poco resistente. E allora vi chiederete come gli storici sappiano di queste case, e anche io me lo sono domandata:
Deir el Medina su internet ho letto che i pochi villaggi ritrovati erano quelli degli operai che con la loro famiglia andavano per costruire i templi e tombe. I villaggi si sono conservati meglio, quelli lontani dall’umidità del Nilo.
Questi templi sono arrivati a noi perché erano costruiti in pietra
Il villaggio Deir el Medina è uno dei pochi villaggi dei operai rimasto fino ai giorni nostri.
le case Le case avevano una struttura stretta e lunga: per esempio se dovevi andare nel ripostiglio dovevi attraversare l’ ingresso, il soggiorno, la camera da letto, la cucina e alla fine trovavi il ripostiglio. Il concetto era che se volevi andare in una stanza dovevi attraversare tutte le altre.
Le case egizie le arredavano con stuoie o panche e letti fatti di pietra. Nelle case i mobili più rari erano: sgabelli, tavoli, letti, cassettoni. Le case avevano un tetto piatto che serviva da terrazzo. Gli Egiziani più ricchi avevano un giardino, e le mura delle loro abitazioni erano decorate spesso di fiori La casa del funzionario si distingueva dalle altre perchè: aveva 2 piani; nel piano terra avveniva l’ attività commerciale, al primo piano il funzionario attendeva gli ospiti, e al ultimo piano cioè il secondo c’ era la camera da letto.
La vita in famiglia Ogni casa accoglieva una grande famiglia che comprendeva: nonni, zii, cugini…Per gli egizi era importante avere tanti figli.
Grazie alle ostraca, (dal greco vuol dire conchiglia ) sappiamo che gli abitanti dei villaggi usavano questi “fogli di pietra” per scrivere come si stava nel villaggio.
FINE