Realizzazione Grammatica non contestuale –no ricorsioni sinistre –LL(1) produzione individuata dal primo token Ogni non-terminale -> funzione –rappresenta.

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Transcript della presentazione:

Realizzazione Grammatica non contestuale –no ricorsioni sinistre –LL(1) produzione individuata dal primo token Ogni non-terminale -> funzione –rappresenta le produzioni che lo definiscono –non-terminali nella parte destra invocazione ricorsiva di funzione –terminali nella parte destra invocazione dello scanner

Espressioni ::= ( = | > | <>) | FALSE | TRUE ::= {(+ | -) } 0 ::= {(* | /) } 0 ::= | | | FALSE | TRUE | | ( ) | (+ | -),,, : vd. scanner

Istruzioni ::= BEGIN END ::= {; } 0 ::= | | ::= := ::= IF THEN [ELSE ] ::= WHILE DO

Programmi ::= PROGRAM ;. ::= [ ] ::= VAR { : ;} 0 ::= CHAR | BOOLEAN | REAL | INTEGER

Assunzioni Ciascuna funzione trova il primo token già letto in memoria Semplice segnalazione degli errori

Simboli notevoli Starter –terminale che può iniziare l'espansione di un non terminale Follower –terminale che può seguire l'ultimo dell'espansione di un non terminale Stopper –terminale che non può apparire nell'espansione di un non terminale

Esempio: Starters: INT,REAL,ID,TRUE,FALSE,OPEN_PAR,ADD,SUB Followers: DIV,MUL,ADD,SUB,GREATER,GREATER_EQ,LESS, LESS_EQ,EQ,NOT_EQ,CLOSE_PAR,SEP,DO,END Stoppers: –(Esercizio)

Esempio: int fattore(…) { switch (next.cat) { case ID:TRUE:FALSE: gettoken(…); break; case OPEN_PAR: gettoken(…); epressione(…); if (next.cat == CLOSE_PAR) gettoken(…) else error; break; case ADD:SUB: gettoken(…); fattore(…); break; default: error; }

Esempio: int termine(…) { switch (next.cat) { case ID:ADD:SUB:OPEN_PAR:TRUE:FALSE: fattore(…); while (next.cat == MUL || next.cat == DIV) { gettoken(…); fattore(…); } default: error; }

Esempio: int espressione(…) { switch (next.cat) { case ID:ADD:SUB:OPEN_PAR: termine(…); while (next.cat == ADD || next.cat == SUB) { gettoken(…); termine(…); } default: error; }

Esercizio Completare le procedure presentate per l'analisi sintattica di espressioni –Gestire i valori diretti oltre agli identificatori INT, REAL, CHAR Completare il parser per l'analisi sintattica del linguaggio presentato Extra: –Gestire gli errori Riallineamento del parsing ai token attesi