SCUOLA DELL’INFANZIA DI CARVE Progetto ArAl Anno scolastico 2003 -2004
IL CASTELLO STREGATO In mezzo ad un folto bosco c’era un castello in cui viveva una vecchia che era una strega potentissima. La vecchia aveva fatto un incantesimo: tutti coloro che si avvicinavano a più di cento passi dal castello venivano trasformati in statue di pietra e non potevano più muoversi. Un giorno alcuni bambini che vivevano in un castello lì vicino andarono a giocare nel bosco e non vedendo le mura del castello stregato a causa della folta vegetazione, senza accorgersi si avvicinarono troppo. I poveri bambini si ritrovarono in un istante pietrificati ed immobili. La strega, quindi andò a prendere le statue dei bambini e se li portò nel suo giardino disponendoli in fila come piaceva a lei, con una regola…….
…..femmina – maschio, femmina – maschio… Il racconto fantastico motiva i bambini a giocare con le successioni maschio – femmina. Forse li aiuta a staccarsi dal proprio vissuto emotivo che può diventare predominante nel gioco e portare non considerare la regolarità come esigenza primaria.
I bambini giocano al gioco della strega cattiva e … Il gioco in prima persona sostiene la motivazione.
…riproducono i giochi. La rappresentazione grafica fissa meglio l’esperienza vissuta.
La strega per rendere ancora più belle le sue statue pose sulla loro testa delle coroncine colorate, sempre secondo una regola che le piaceva. Ogni tanto spostava le coroncine e cambiava la regola.
Un mago buono, amico dei bambini, venne a sapere ciò che era successo. Egli non era potente come la strega, ma voleva fare qualcosa per i suoi amici. Cominciò facendo dispetti alla strega, cambiando di posto le statue o le loro coroncine…
Gli indovinelli preparati per altri compagni stimolano la riflessione individuale di chi li prepara e mantengono vivo l’interesse per il gioco introducendo una certa aria di sfida. I bambini imitano il mago e preparano giochi per gli amici: INDOVINA I COLORI DELLE CORONCINE NASCOSTE
TROVA L’ERRORE. I bambini più intuitivi stimolano gli altri a trovare soluzioni a quesiti più complessi.
Alla fine il mago indispettì a tal punto la strega che lei decise di chiamarlo per parlargli. Fu allora che il mago lanciò la sua sfida; accusò la strega di non essere così potente da trasportare tutti i bambini in un altro posto…. Per esempio nel loro castello. La strega verde di rabbia, perché veniva messo in dubbio il suo potere, non ci pensò neanche un momento e trasportò i bambini nel loro castello. L’incantesimo della pietrificazione sparì di colpo e il mago furbo e veloce usò la sua magia per trattenere i bambini nella loro casa. La strega cattiva era stata sconfitta; al castello dei bambini fu organizzata una grande festa e i bambini colorarono delle uova rispettando regole, come quelle che avevano imparato dalla strega cattiva…..
In un certo senso questa è una verifica per controllare se tutti, anche quelli che non partecipano alle discussioni, hanno intuito il concetto di regolarità. Questa bambina è l’unica che nel colorare con due colori adotta questa soluzione. (?)
Le soluzioni per rappresentare una regolarità sono molteplici.
I bambini sempre per fare festa prepararono delle collane con perle colorate sempre rispettando una regola: colori che si ripetono. Non avendo il filo, i bambini all’inizio scelgono i colori per la collana, prendono nota per ricordare la loro successione e la volta successiva usano gli appunti per realizzare la propria collana.
I bambini giocando costruiscono delle torri con successioni di colori… Poi disegnano la loro torre e indicano nel modo più breve possibile i colori che si ripetono. Si cercano pure le torri “amiche” (con due colori o con tre colori)