ISTITUTO COMPRENSIVO MARCIANA MARINA DSA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO REFERENTE DISLESSIA PIERULIVO TIZIANA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
“ Non c'è peggior ingiustizia di dare cose uguali a persone che uguali non sono” Don Lorenzo Milani “L'apprendimento personalizzato rappresenta oggi uno degli snodi più significativi dell'attuale dibattito educativo e scolastico. Esso offre una via d'uscita per la questione dello svantaggio e per porre ogni allievo nella condizione di realizzare tutto il suo potenziale” D.Hopkins
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO(PDP) PIANO: è lo studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi(programma, progetto, strategia). DIDATTICO:lo scopo della didattica è il miglioramento: -dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza dell'apprendimento dell'allievo, che comporta, quindi, una diminuzione dei tempi di studio e del dispendio di energie; -dell'efficacia e dell'efficienza del docente. PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro di classe(C.M. N° 4099 del 05/10/2004 e n° 4674 del 10/05/2007 per studenti dislessici- art. 10 DPR 122 giugno 2009-Circ. MIUR 28/05/2009) A.I.D
LA NORMATIVA PRECISA CHE: - il termine percorso “Personalizzato” implica l’adozione di tutte le misure dispensative e compensative, appropriate relative alla diagnosi e all’entità delle difficoltà di ogni singolo alunno, in coerenza con quanto indicato della nota M.I.U.R. n. 4099/A/4 del 5.10.2004 -la valutazione delle prove (verifiche orali e scritte) dovrà essere fatta, in coerenza con i provvedimenti dispensativi e compensativi adottati, in tutte le fasi del percorso scolastico (Nota MIUR n. 26/A/4 del 5.01.2005) sulla base del Percorso Personalizzato predisposto per l’alunno. - riguardo alle prove d’esame, poiché esse costituiscono la condizione di valutazione finale di un percorso scolastico, le Commissioni esaminatrici sono invitate ad adottare, “...nel quadro e nel rispetto delle regole generali che disciplinano la materia degli esami, ogni opportuna iniziativa, idonea a ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti” (nota MIUR n. 1787 del 1.03.2006).
Misure educative e didattiche di supporto LEGGE 8 OTTOBRE 2010 n° 170 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto 1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero. 3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. 4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.
Definizione dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) “Il DSA si manifesta in età scolare come una difficoltà di lettura, scrittura e processamento matematico. Tali abilità non possono essere svolte in modo corretto e fluente per una difficoltà di automatizzazione dei processi di lettoscrittura e calcolo. Il DSA si manifesta in assenza di disturbi sensoriali, cognitivi, neurologici, relazionali.” Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Associazione Italiana Dislessia (AID)
Definizione dei D.S.A. “In ambito italiano si usa il termine Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) per indicare fragilità nei processi neuropsicologici sottesi a competenze basilari per l’apprendimento e per la vita quotidiana quali leggere, scrivere, far di conto. Tali disturbi possono interferire anche su competenze di livello superiore come l’organizzazione mentale e il ragionamento astratto.”… “In termini diagnostici, i DSA non vanno confusi con le difficoltà di apprendimento generate da cause diverse: handicap, ritardo mentale, disturbi emotivi, svantaggi socio-culturali, demotivazione, ecc.” (Da:USR Emilia Romagna Nota prot. 1425 del 3/02/2009 Roda-Casamenti-Pancaldi-Iosa “Disturbi specifici di Apprendimento: successo scolastico e strategie didattiche. Suggerimenti operativi”, pag. 21-22).
QUINDI... il PDP è un piano didattico pensato per gli alunni con DSA la cui difficoltà non è nella capacità di apprendimento, ma nelle abilità di utilizzare i normali strumenti per accedere all'apprendimento, abilità che possono e devono essere supportate, secondo la normativa vigente, per il raggiungimento del successo formativo; è applicabile perchè è come un contratto tra Docenti, Istituzione Scolastica, Istituzione Socio-Sanitaria e Famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi, che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA. A.I.D
RUOLI - Gli alunni con DSA devono avere una Segnalazione Specialistica di esclusiva competenza medica e dalla valutazione diagnostica si evincono le informazioni in relazione al profilo dell’alunno. - Il team docente o il consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica di DSA, deve fornire precise informazioni sulle compensazioni rese necessarie rispetto allo specifico profilo dell’allievo, per cui redige il PDP. - La scuola, la famiglia, il servizio sanitario (o lo specialista privatamente scelto dalla famiglia)collaborano, nel rispetto delle diverse competenze e dei ruoli.
TEMPI - Il PDP viene redatto all'inizio dell'anno scolastico nei primi mesi per gli studenti che hanno già la segnalazione specialistica; - il PDP può essere redatto su richiesta della famiglia in possesso di segnalazione specialistica. A.I.D. Per giungere alla stesura del PDP è necessario il seguente percorso: - acquisizione della segnalazione specialistica; - incontro di presentazione tra coordinatore della classe, la famiglia, dell'alunno, il Dirigente Scolastico e/o il referente DSA per la raccolta delle informazioni(verbalizzazione del coordinatore); - accordo tra i docenti per la sua predisposizione e per la distribuzione della modulistica da compilare possibilmente nel C.d.C di ottobre; - stesura finale e sottoscrizione del documento da parte dei docenti e genitori dello studenti possibilmente nel C.d.C. di novembre; - il PDP deve essere verificato due o più volte l'anno a cura del team dei docenti o del C.d.C. anche in sede scrutini.
PDP DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO DI MARCIANA MARINA - è stato redatto dai referenti-dislessia degli Istituti Comprensivi elbani; - i tempi di esecuzione del documento sono stati ottobre-novembre 2012; -contiene i seguenti punti: dati relativi all'alunno: descrizione del funzionamento delle abilità strumentali: caratteristiche del processo di apprendimento; consapevolezza da parte dell'alunno del proprio modo di apprendere e strategie utilizzate; individuazione di eventuali modifiche all'interno degli obiettivi; disciplinari per il conseguimento delle competenze fondamentali; strategie metodologiche e didattiche; misure dispensative; strumenti compensativi; criteri e modalità di verifica e valutazione; patto con la famiglia.
Grazie per l'attenzione