La forza nella scelta: imparare a decidere
Alla base di una decisione c’è una motivazione
Quali decisioni ho preso oggi? Sono state difficili? Cosa le ha rese difficili?
SCEGLIERE…
DECIDERE… Anche quando non mi decido ho preso la mia decisione Scappare o restare ed essere responsabili
FUGGIRE RESTARE
Da bambino c’era chi sceglieva per me, divenuto grande ho detto: io voglio, cioè voglio prendere tra le mie mani la mia vita
Cos’è che rende difficile il decidere oggi? Due fattori influiscono sulla decisione
Il 1° ambito L’altro: inteso come cultura, società… La velocità dei cambiamenti rende più difficile il proiettarsi nel futuro… quello in cui oggi ci si impegna domani non ha valore …
Oggi siamo dentro un’eccessiva possibilità di scelta, al punto che la persona può restare perplessa e tale perplessità passa dalle cose alle idee ai valori.
In questo contesto il criterio di scelta può divenire la persona con il suo modo immediato di sentire
Mi piace…non mi piace…mi va, non mi va= VOLERE EMOTIVO. Ma questo volere emotivo va integrato con un VOLERE RAZIONALE-SPIRITUALE= mi giova, non mi giova… mi è utile, non mi è utile
Nel linguaggio spirituale si dice compiere un discernimento
Il nostro contesto si caratterizza per il: Negare i limiti Mancanza di senso, cioè non aver trovato una risposta alle domande essenziali della vita: Perché esisto? Che senso ha? Da dove vengo? Dove vado?
Dove manca il senso, manca anche la volontà e la forza di impegnarsi e di perseverare nell’impegno preso
Il 2° ambito che influisce sulla scelta è la PERSONA Cosa dentro la persona, dunque nel giovane rende difficile il decidersi?
Difficoltà a sviluppare un’identità stabile L’influsso dell’inconscio L’io ideale e il desiderio Un concetto sbagliato di sè
CAPIRE LA PROFONDITÁ DEL DECIDERSI COSA IMPLICA PRENDERE UNA DECISIONE?
OGNI DECISIONE E’ UNA RINUNCIA! Vi è differenza tra una decisione di avere e una decisione di essere OGNI DECISIONE E’ UN INCONTRO CON IL MONDO DEI LIMITI OGNI DECISIONE E’ PARTECIPAZIONE AL MISTERO PASQUALE DI CRISTO
E’ ancora possibile oggi fare scelte per sempre? La vocazione come concetto unificante La vocazione è il nome proprio, nuovo, ricevuto da Dio che nessuno conosce, tranne chi lo riceve… Ap 2,17
La vocazione come luogo del dialogo, come luogo in cui suscitare la domanda: CHI SONO IO? COSA VOGLIO? COSA STO CERCANDO?
SAPER LEGGERE LA PROPRIA STORIA… É SCOPRIRE LA PRESENZA DI DIO… ACCETTARE IL RISCHIO FARE DELLE DIFFERENZE EDUCARSI ALLA GRATITUDINE METTERSI IN DIALOGO CON DIO
UNA STORIA C’era una volta, sulla piazza di Atene, un sapiente che rispondeva alle domande più disparate. Un giorno tra i curiosi che stavano ad ascoltare, si mescolò un pastore sceso dai monti con l’intenzione di svergognare in pubblico il cantastorie. Il pastore preso in pugno un uccellino, lo nascose e disse al saggio: in questo pugno ho un uccellino vivo o morto?
Se avesse risposto: è vivo, egli avrebbe stretto il pugno e l’uccellino sarebbe morto. Se invece avesse detto: è morto, avrebbe aperto il pugno e l’uccellino sarebbe volato via. Ma il sapiente rispose: l’uccellino che tieni in mano è come lo vuoi tu: se lo vuoi vivo è vivo, se lo vuoi morto è morto. Così è della nostra vita. Dipende da come la vogliamo.
Capire cosa vuoi dalla vita Imparare a decidere