Io e la Geometria
Da piccola sono sempre stata attratta dalle forme geometriche, in particolare guardando la luna e le stelle…
Componevo dei quadrati, dei triangoli e dei rettangoli creando dei collages.
All’inizio le forme geometriche che circondavano la mia vita quotidiana nella loro diversità non avevano analogie con ciò che studiavo a scuola.
Con il tempo però ne compresi l’utilità , sentendo anche delle storie raccontate dagli anziani della mia città!
Alle medie ho iniziato a studiare la geometria più seriamente.
In più il mio professore amava molto l’astronomia.
Infatti in 3° media abbiamo progettato anche un telescopio!
Abbiamo misurato la distanza tra noi e le stelle più vicine.
Mi è sempre piaciuto applicare la geometria allo studio dell’astronomia…
Collegare cielo e terra e vedersi in un’unica dimensione con l’infinito…
Pensavo alla ragione umana che è limitata come i confini delle figure geometriche.
Eppure l’uomo sa andare oltre quei confini e avvertire lo spazio aldilà di essi…
Studiando la geometria dell’universo, l’uomo comprende di essere parte di una immensa vita
che va oltre i confini delle forme, oltre lo spazio e oltre il tempo.
Guardando la natura, in particolare i cristalli di ghiaccio d’inverno, mi sentivo inesorabilmente legata alla Terra.
Ma pensando alle figure frattali che si ripetono all’infinito, pensavo alla vita che si rinnova sempre,
come un fiore multiforme che resiste al freddo dell’inverno
e aspetta paziente l’arrivo di un’altra primavera.