“La valigia” testo intero in coda avanzamento automatico
Oltre la porta della soffitta dei ricordi la polvere di pensieri copre e riveste tra lucernari ciechi e bambolotti sordi.
Il tenue sole filtra di curiosità celeste e accarezzando grucce nude espande memorie divertite di sorprendenti feste.
Due comodini zoppi ed un baule enorme legati d’amicizia e scure ragnatele estrose si lasciano baciar dall’aria calda informe.
Giocosi dopo pranzo a riscoprir le cose invitano nipoti e nonne a vivere la storia guardando foto rispettose in belle pose.
Presenza eterna tra i momenti della vita è l’angolo silente di proprio e di segreti che tutto tace e a custodir geloso invita.
Accanto ad una sedia scomoda di paglia una valigia color cuoio attende risentita che sia rimessa a vista sopra ad una maglia.
Colma di spese e di sussulti innamorati gode dei regali e delle trine ornamentali, monili, souvenir, bijoux e scialli traforati.
Rivive lei da dentro i percorsi dei mortali rimescolando gioie e affanni ormai sopiti ancor convinti d’essere preziosi ed ospitali.
Due lacrime al passato, di nostalgia avvezza, ma il sole non riscalda se la giornata è grigia e lei di sé non canta se c’è chi la disprezza.
Se tu la tratti male, attento, lei da dentro pigia, perché in futuro dovrai anche tu tenerne conto: in fondo, in tutti i cuori… c’è sempre una valigia.
LA VALIGIA Federico Lombardi 26.01.2010 Oltre la porta della soffitta dei ricordi la polvere di pensieri copre e riveste tra lucernari ciechi e bambolotti sordi. Il tenue sole filtra di curiosità celeste e accarezzando grucce nude espande memorie divertite di sorprendenti feste. Due comodini zoppi ed un baule enorme legati d’amicizia e scure ragnatele estrose si lasciano baciar dall’aria calda informe. Giocosi dopo pranzo a riscoprir le cose invitano nipoti e nonne a vivere la storia guardando foto rispettose in belle pose. Presenza eterna tra i momenti della vita è l’angolo silente di proprio e di segreti che tutto tace e a custodir geloso invita. Accanto ad una sedia scomoda di paglia una valigia color cuoio attende risentita che sia rimessa a vista sopra ad una maglia. Colma di spese e di sussulti innamorati gode dei regali e delle trine ornamentali, monili, souvenir, bijoux e scialli traforati. Rivive lei da dentro i percorsi dei mortali rimescolando gioie e affanni ormai sopiti ancor convinti d’essere preziosi ed ospitali. Due lacrime al passato, di nostalgia avvezza, ma il sole non riscalda se la giornata è grigia e lei di sé non canta se c’è chi la disprezza. Se tu la tratti male, attento, lei da dentro pigia, perché in futuro dovrai anche tu tenerne conto: in fondo, in tutti i cuori… c’è sempre una valigia.