«Non sarà dato alcun segno a questa generazione»

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Transcript della presentazione:

«Non sarà dato alcun segno a questa generazione» PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI «Non sarà dato alcun segno a questa generazione» (Marco 8,11-13) Anno Pastorale 2015-2016

Strumenti per capire C’è un forte contrasto tra il miracolo precedente e il rifiuto opposto da Gesù alla richiesta dei farisei. Questo contrasto mette in risalto quale sia il vero problema di ogni uomo: la fede.

Gesù non farà più miracoli eccetto dare la vista a un cieco di Betsàida (Mc 8,22-26, alla fine di questa sezione «dei pani»), guarire un ra­gazzo indemoniato (Mc 9,14-29) e Bartimèo, il cieco di Gerico (Mc 10,46-52).

v. 11 un segno dal cielo. Cioè una prova (cfr v. 11 un segno dal cielo. Cioè una prova (cfr. Is 7,10-14; Dt 18,20-22; Lc 11,16) che Gesù è il Messia. Nello stesso tempo è pure un «metterlo alla prova».

E quando sarà in croce anche i capi dei sacerdoti e gli scri­bi chiederanno un segno perché vediamo e crediamo (Mc 15,32).

v. 12 traendo un profondo sospiro v. 12 traendo un profondo sospiro. È un gemito di fronte alla durezza di cuore e alla volontaria cecità dei farisei.

È il lamento di Dio di fronte a... - questa generazione. L’atteggiamento dei farisei riproduce quello de­gli ebrei nel deserto, che tentavano Dio pretendendo sempre nuove prove della sua potenza (Nm 14,11.22.27; Mc 9,19).

Questo termi­ne compare solitamente in dichiarazioni di rifiuto e di condanna (Dt 32,5; Sal 95,10; Mt 11,16; Mc 8,38; At 2,40; Fil 2,15).

- non sarà dato alcun segno. Oltre a quello del pane (Gv 6,30-38) - non sarà dato alcun segno. Oltre a quello del pane (Gv 6,30-38). Marco non fa riferimento al «segno di Giona» (Mt 12,38-42; 16,4; Lc 11,29- 32).

Piste di riflessione Il segno è qualcosa che indica qualcos’altro, non è in sé la realtà, ma la indica. Noi pretendiamo che Dio ci indichi con sempre nuo­ve prove il suo favore.

La richiesta continua di ulteriori garanzie innesca un meccanismo di ricatto che allontana sempre più Dio da noi. Egli ci ha dato la prova massima, esponendosi per primo e offrendosi senza riserva come nostro pane.

Ora aspetta solo che lo accogliamo Ora aspetta solo che lo accogliamo. Questo è il suo ultimo gesto che ci schiude tutto il suo mistero di amore. La nostra incredulità e diffidenza sono la sofferenza di Dio che ci ama. Dovrà morire in croce per liberarce­ne.

La domanda di un’autenticazione dal cielo, da Dio, è una tenta­zione per Gesù. È l’invito subdolo, in nome di una presunta serietà religiosa, a percorrere la strada del messianismo spettacolare.

È la pretesa, da parte dei farisei, di basare la fede sulla dimostrazione evidente e controllabile di Dio, senza il rischio dell’impegno personale.

Questo significa ridurre la libertà di Dio entro i limiti dei propri pregiudizi, dei propri schemi soggettivi. A tali condi­zioni non c’è più spazio né per la libertà umana, né per l’esperien­za genuina della fede.

Suggerimenti per pregare Chiedere la capacità di vedere i segni con cui Dio traccia il nostro cammino;

- di cogliere e discernere i doni che ci fa e di fidarci di lui inve­ce di continuare a chiedere sempre nuove prove.

Ringraziare perché fa degli altri i segni del suo amore per noi e fa di noi i segni del suo amore per gli altri.

La mia ostinazione a non credere è la tua croce, Signore: guarisci la mia cecità, perché - invece di chiederti prove di un amore che mi hai già do­nato - io possa comprendere che tu sei il dono più prezioso che io possa ricevere. Amen.