Indice Microeconomia delle reti e ruolo della regolamentazione

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Transcript della presentazione:

Estratto della lezione tenuta dal prof Estratto della lezione tenuta dal prof. Enzo Pontarollo sul tema “Le TLC dal monopolio alla concorrenza” in occasione del Seminario “Il nuovo quadro regolamentare comunitario e nazionale per il comparto allargato delle comunicazioni elettroniche” MONOPOLIO NATURALE E COMPORTAMENTI STRATEGICI NELLE TELECOMUNICAZIONI FISSE Booz Allen Hamilton Standard Colors Colors should be used in the color pairs whenever possible. Do not mix and match colors, use pairs together as shown. Black, White and Gray can be used with any of the other colors. Purple Pantone 2765 R 12 G 4 B 79 Green Pantone 357 R 15 G 67 B 24 Blue Pantone 2 88 R 11 G 31 B 101 Pantone Cool Gray 6 R 158 G 158 B 158 Fonte: Barriere strutturali e comportamenti strategici nelle telecomunicazioni fisse. In S.Frova - E.Pontarollo "La liberalizzazione zoppa. Il caso della telefonia fissa". Vita e Pensiero, Milano, 2004 Black Red Pantone 485 R 252 G 5 B 14 Yellow Pantone 3965 R 232 G 244 B 4 Aqua Pantone 319 R 126 G 204 B 189 White

Indice Microeconomia delle reti e ruolo della regolamentazione Il quadro competitivo esistente Ostacoli naturali alla concorrenza e comportamenti strategici Lo schema strategico- comportamentale di Telecom Italia La prevenzione dei comportamenti anticompetitivi di TI

La microeconomia delle reti Introduzione La microeconomia delle reti La comprensione degli aspetti chiave dell’economia dei servizi di telecomunicazione su rete fissa è fondamentale per comprenderne l’attuale contesto competitivo: L’elevata consistenza di investimenti fissi ed irreversibili rende non conveniente da un punto di vista privato né desiderabile da quello sociale la completa duplicazione Rete di accesso Rete di trasporto Rete di trasporto Solo la duplicazione delle infrastrutture consente di vincere l’inevitabile tendenza degli operatori che detengono in esclusiva il controllo della rete di abusare del loro potere di mercato Servizi finali Servizi finali La presenza di forti economie di scala, di scopo e densità sull’intera filiera verticale ed orizzontale del mercato delle telecomunicazioni determina un particolare vantaggio competitivo per gli operatori verticalmente integrati Operatore ex-monopolista Operatori nuovi entranti Gli operatori nuovi entranti non possono competere su tutta la filiera di sevizi/prodotti finali. L’accesso dei nuovi entranti alle abitazioni degli abbonati attraverso la rete locale diviene quindi il fattore critico del processo competitivo

Fase 2: Apertura del mercato Introduzione Il ruolo della regolamentazione Obiettivo della regolamentazione è aumentare l'efficienza economica riducendo le barriere alla concorrenza e all’innovazione esistenti in numerosi settori. In tal senso il regolatore, oltre a definire le modalità di comportamento delle imprese, deve creare le condizioni affinché la concorrenza possa essere incentivata, individuando gli ostacoli che possono impedirla e le azioni necessarie a rimuovere tali ostacoli. In particolare è possibile distinguere tre diverse fasi del processo regolatorio. Fase 1: Monopolio La regolamentazione è focalizzata a prevenire i comportamenti abusivi nei mercati retail Fase 2: Apertura del mercato La regolamentazione è focalizzata a consentire l’apertura del mercato (definizione di condizioni di entrata ed operatività più favorevoli per gli operatori nuovi entranti) ed ad assicurare il rispetto degli obblighi di servizio universale Fase 3: Competizione La regolamentazione è focalizzata ad assicurare l’utilizzo di pratiche competitive corrette e ad assicurare gli obblighi di servizio universale La nuova normativa europea è disegnata per consentire alle Autorità dei diversi paesi di continuare a gestire la fase 2 regolamentare, permettendo laddove possibile una progressiva transizione verso la fase 3 (passaggio non scontato)

Quote di mercato dei principali operatori incumbent europei Il quadro competitivo esistente Telefonia vocale Telecom Italia, è in possesso di quote di mercato più elevate di quelle dei principali operatori incumbent europei, e in crescita Quote di mercato dei principali operatori incumbent europei Fonte: ABN AMRO per dati sugli operatori europei ed elaborazioni su dati AGCOM per Telecom Italia

Broadband (1/2) Il quadro competitivo esistente Dall’elaborazione dei dati forniti dalla Commissione (COCOM 03-40 Annex - Broadband access in the EU) emerge una situazione non confortante circa l’evoluzione in senso competitivo del nascente mercato dell’accesso broadband. Si evidenzia un gruppo di Paesi “virtuosi” dal punto di vista concorrenziale, in cui la quota di mercato degli incumbent nella banda larga è  al 50% (tra i quali non rientra l’Italia) l’Italia è molto lontana dai livelli di penetrazione dei Paesi più avanzati nello sviluppo delle tecnologie di comunicazione Si osserva che: con l’eccezione della DK, i Paesi in cui si rileva il maggior sviluppo della banda larga (penetrazione > 15%) fanno parte del gruppo dei Paesi con la maggiore penetrazione competitiva (B, NL, A, S) . . . * Include: DSL (ULL incluso), cavo, altre infrastrutture broadband Linee broadband rapportate al numero di abbonati alla rete fissa (PSTN) Paesi con quote di mercato degli incumbent  al 50% Paesi con penetrazione della larga banda > del 15%

situazione competitiva italiana molto peggiore Il quadro competitivo esistente Broadband (2/2) In realtà, da un’analisi più approfondita dei dati COCOM risulta che: il dato OLO comprende anche le linee attivate da Telecom Italia Media, mentre tale dato andava sommato alle linee “retailed by incumbent or its ISP” (non meno del 10% delle linee OLO); di conseguenza, la quota dell’incumbent nella vendita di servizi DSL al cliente finale risulta decisamente più elevata Le 192.215 linee attribuite ad altre infrastrutture broadband includono le linee in fibra ottica di Fastweb e le linee satellitari di Netsystem. sulla base delle informazioni di Fastweb agli analisti, il numero di clienti in fibra a metà 2003 è pari a circa 120.000, di conseguenza le linee satellitari sono poco più di 72.000; le linee di Netsystem, tuttavia, sono in gran parte vendute da Telecom Italia, come ha dichiara il direttore marketing dell’operatore satellitare nel luglio scorso: “la nostra offerta è una forma di completamento dell’offerta Alice di Telecom Italia, che i nostri 65.000 clienti hanno già sperimentato da tempo“ di conseguenza, una quota non irrilevante delle 192.215 linee indicate dovrebbe essere attribuita all’incumbent che le commercializza si consideri, inoltre, che nessun collegamento in fibra è attributo a TI (inverosimile) Se ne deduce che la quota di Telecom Italia desunta dai dati COCOM è in realtà sicuramente sottostimata situazione competitiva italiana molto peggiore

Ostacoli naturali e comportamenti strategici Le barriere “naturali” Delibera 350/02/CONS “Telecom Italia, oltre l’indubbia e significativa esperienza nella fornitura di prodotti e servizi e la facilità ad avere accesso alle risorse finanziarie, ha mantenuto un livello di controllo dell’accesso alla clientela finale (circa 99% del mercato dell’accesso su rete fissa), non confrontabile con alcun altro operatore sul mercato, che si traduce anche nella capacità di influenzare le condizioni di mercato grazie al controllo della rete d’accesso e delle tecnologie e costi correlati.“ “Il controllo dell’infrastruttura di accesso alla clientela finale è inoltre rilevante anche ai fini della possibilità per gli operatori alternativi di offrire servizi di accesso tradizionali e, soprattutto, servizi a larga banda, tramite l’accesso disaggregato alla rete locale o i servizi xDSL wholesale.” se Telecom non fosse sottoposta agli obblighi connessi alla sua notifica nei vari mercati rilevanti, potrebbe disporre di gradi di libertà nella manovra commerciale, sia nei mercati intermedi che finali, tali da poter porre in essere politiche di offerte di prezzo gravemente dannose per la concorrenza. “... Telecom Italia, grazie al controllo del mercato dell’accesso e dei beni intermedi, può determinare in modo autonomo lo sviluppo tecnologico e commerciale delle infrastrutture e dei servizi innovativi nei confronti di una quota pressoché totalitaria degli utenti ed indirizzare commercialmente, …le politiche degli operatori che usufruiscono delle offerte di servizi cosiddette wholesale”

Ostacoli naturali e comportamenti strategici Le condizioni abilitanti l’adozione di comportamenti strategici L’analisi delle quote di mercato di Telecom Italia mostra una preoccupante inversione di tendenza nel progressivo processo di arretramento dell’operatore ex-monopolista da posizioni di quasi-monopolio. Tale inversione di tendenza riflette del resto l’eccessivo potere di mercato tuttora detenuto da Telecom Italia rispetto al quale né l’AGCOM né l’AGCM riescono a contrapporre efficaci strumenti regolatori e/o sanzionatori capaci di “spezzare” la catena del potere di mercato. Condizioni strutturali POTERE DI MERCATO Comportamenti strategici Possesso dell’infrastruttura di accesso non economicamente replicabile Posizione di monopolio di fatto o di quasi monopolio sui principali mercati Market preemption Operatore verticalmente integrato Price squeeze / prezzi predatori Quota di mercato Leverage del potere di mercato Le condizioni strutturali derivanti dalla precedente posizione di monopolio creano le condizioni per innestare comportamenti strategici di natura abusiva

La schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Regolarità nei comportamenti Per comprendere quanto lontano sia l’attuale piano competitivo delle telecomunicazioni su rete fissa da una situazione di indipendenza rispetto alle norme regolamentari a tutela e promozione della concorrenza è sufficiente analizzare i comportamenti anticompetitivi posti in atto da Telecom Italia negli anni che vanno dal 1998 ad oggi con maggiore o minore successo. Analizzando le vicende relative ad alcune delle principali questioni regolatorie che rivestono una fondamentale importanza per le TLC: questioni fondamentali per l’apertura del mercato: listini di interconnessione, ULL, circuiti parziali questioni tariffarie: servizi ADSL/xDSL, Teleconomy, Minuti gratuiti si osserva che il comportamento dell’incumbent presenta delle regolarità talmente straordinarie da potere essere stilizzato

La schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Modellizzazione dei comportamenti È possibile impedire l’ingresso sul mercato a nuovi operatori? Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si no Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? Cercare di sfruttare con offerte bundled il potere di mercato detenuto su altri mercati Ritardare l’ingresso degli operatori nuovi entranti attuando la strategia delle 3D Prezzi eccessivi del servizio wholesale È un nuovo mercato? Market preemption del mercato Market foreclosure Excessive pricing . Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing Comportamenti strategici

Applicazione dello schema: La schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Casi di applicazione dello schema Applicazione dello schema: Il mercato dei servizi di accesso (accesso disaggregato alla rete locale) Il mercato dei circuiti parziali per l’utenza business Il mercato dei servizi di accesso a larga banda in tecnologia ADSL/xDSL Il mercato dei servizi di telefonia vocale (Teleconomy, Minuti gratuiti, win-back CPS) Il mercato dell’interconnessione (Offerta di Riferimento) 1 2 3 4 5

Il mercato dei servizi di accesso - ULL Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Il mercato dei servizi di accesso - ULL È possibile impedire l’ingresso sul mercato a nuovi operatori? Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si no Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? È un nuovo mercato? 1998-2001 2002-2003 Ritardare l’ingresso degli operatori nuovi entranti attuando la strategia delle 3D Prezzi eccessivi del servizio wholesale . Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing Comportamenti strategici

Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia ULL - dettaglio della strategia 2002 no Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si Telecom Italia cerca di scoraggiare l’ULL attraverso la definizione di condizioni economiche (price squeeze tra canone di ULL e canone retail) e tecniche (soprattutto SLA) tali da non consentire la replicabilità del servizio di accesso fornito da Telecom Italia. Inoltre con la campagna “Ricomincio da te” incrementa il price squeeze sull’ULL. 1998-01 È un nuovo mercato? Delibera 1/98/CIR (25/11/1998) Identificata l’esigenza di definire servizi di accesso disaggregato alla rete in rame di Telecom Italia. Delibera 1/99 (14 gennaio 1999) Costituzione del Comitato per l'implementazione dell'accesso disaggregato a livello di rete locale Delibera 2/00/CIR (16 marzo 2000) Imposizione a Telecom Italia dell’obbligo di definizione di un servizio di accesso disaggregato a sei mesi dalla data della Delibera. È possibile impedire l’ingresso sul mercato a nuovi operatori? Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? Delibera 4/02/CIR (1 marzo 2002) L’AGCOM impone a Telecom Italia di modificare gran parte delle condizioni economiche relative a servizi accessori all’ULL (co-locazione, prolungamento dell’accesso…). Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze /Predatory pricing Telecom Italia attua una strategia tesa a ritardare la definizione del servizio di ULL attraverso una interpretazione restrittiva di quanto previsto dalla 2/00/CIR. In particolare ostacola il processo di definizione e assegnazione degli spazi di co-locazione Ritardare l’ingresso degli operatori nuovi entranti attuando la strategia delle 3D Delibera 13/00/CIR (6 Dicembre 2000) L’AGCOM constatata la violazione da parte di Telecom Italia di gran parte degli articoli della Delibera 2/00/CIR (scambio di informazioni con gli OLO, modalità di fornitura dei servizi di prolungamento dell’accesso…) ridefinisce in modo molto più specifico gli obblighi in capo a Telecom Italia in relazione al servizio di ULL. Delibera 7/01/CIR (11 Aprile 2001) L’AGCOM è costretta a prolungare i tempi per l’assegnazione degli spazi di co-locazione principalmente a causa delle manovre di Telecom Italia. Delibera 15/01/CIR (25 Luglio 2001) Ad un anno dall’inizio si conclude il processo di assegnazione dei siti. Delibera 2/03/CIR (27 febbraio 2003) L’AGCOM interviene a modificare pesantemente le condizioni economiche e gli SLA di tutti i servizi ancillari all’ULL avendo individuato ampie violazioni del principio di parità di trattamento in-out. 2003 Telecom Italia ostacola l’utilizzo dei servizi di ULL rifiutandosi di concedere il servizio per determinate categorie di utenti. Price squeeze Delibera 11/03/CIR (25 luglio 2003) L’AGCOM interviene nuovamente a specificare le modalità di utilizzo del servizio di ULL Comportamenti strategici Azioni di Telecom Italia Provvedimenti delle Autorità

Il mercato dei Circuiti Parziali Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Il mercato dei Circuiti Parziali È possibile impedire l’ingresso sul mercato a nuovi operatori? Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si no Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? È un nuovo mercato? Market foreclosure Excessive pricing . 2000 2001-2003 Ritardare l’ingresso degli operatori nuovi entranti attuando la strategia delle 3D Prezzi eccessivi del servizio wholesale Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing 1998-00 Comportamenti strategici

Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Circuiti parziali - dettaglio della strategia 2000 no Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? È un nuovo mercato? Telecom Italia, attraverso interpretazioni differenti delle configurazioni tecniche del servizio, lo rende inutilizzabile dagli OLO. 2002-3 si Telecom Italia non riformula né le condizioni previste nell’OR 2001 né quelle incluse nell’OR 2002; inoltre attua discriminazioni di prezzo circa la destinazione d’uso dei circuiti. Solo nell’OR 2003 Telecom Italia ha recepito le condizioni economiche definite dall’AGCOM due anni prima, mentre permangono limitazioni circa l’utilizzabilità del servizio. Delibera 4/02/CIR (1/03/02) L’AGCOM ribadisce le condizioni economiche già stabilite nelle precedenti Delibere e richiede a Telecom Italia di riformulare in tal senso l’offerta dei circuiti parziali È possibile impedire l’ingresso sul mercato a nuovi operatori? Ritardare l’ingresso degli operatori nuovi entranti attuando la strategia delle 3D Delibera 10/00/CIR (18/10/00) L’AGCOM specifica la definizione del servizio che deve consentire agli OLO di fornire un servizi "end-to-end" di linee affittate alla clientela finale. L’introduzione dei circuiti parziali è prevista già nel Listino di IC di Riferimento Europeo e recepita dal DM 23/4/98 Market foreclosure Excessive pricing Telecom Italia inserisce il servizio a listino prevedendo condizioni economiche aggiuntive (non previste) particolarmente gravose per gli OLO (contributo per sistema di attestazione) Delibera 18/01/CIR (7/08/01) L’AGCOM specifica ulteriormente le condizioni economiche e tecniche relative all’offerta del servizio di circuiti parziali da parte di Telecom Italia. 2001 Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze /Predatory pricing Delibera 2/03/CIR (27/02/03) L’AGCOM modifica i SLA e ribadisce le condizioni economiche introdotte dalle precedenti Delibere e mai praticate da Telecom Italia. Delibera 11/03/CIR (25/07/03) L’AGCOM richiama Telecom Italia al rispetto del principio di parità di trattamento. Price squeeze Telecom Italia, di fatto, non offre il servizio di circuiti parziali, avendo adottato una definizione diversa per questi servizi che li rendeva non fruibili dagli operatori 1998-00

Il mercato dei servizi ADSL/xDSL Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Il mercato dei servizi ADSL/xDSL si 1999 - 1Q00 È un nuovo mercato? Market preemption del mercato no È possibile impedire l’ingresso sul mercato a nuovi operatori? Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? no si no Ritardare l’ingresso degli operatori nuovi entranti attuando la strategia delle 3D Prezzi eccessivi del servizio wholesale . 2000 Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? si Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing . 2001-2003 Comportamenti strategici

Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Servizi ADSL/xDSL - dettaglio della strategia È un nuovo mercato? si Market preemption del mercato 1999 2000 È possibile impedire l’ingresso sul mercato a nuovi operatori? Ritardare l’ingresso degli operatori nuovi entranti attuando la strategia delle 3D no Delibera 407/99 (21/12/99) L’AGCOM richiede a Telecom Italia di offrire servizi all'ingrosso ("wholesale") di accesso broadband in modo trasparente e non discriminatorio rispetto a quanto offerto da Telecom Italia internamente o alle società controllanti. Definizione di offerte wholesale che non consentono la replicabilità. Ritardi ed omissioni nelle fornitura delle informazioni richieste dall’AGCOM Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? 2001 Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing Gli OLO continuano a lamentare una non completa replicabilità né tecnica né economica delle offerte praticate da Telecom Italia ai propri clienti. 2003 Telecom Italia a settembre 2003 pubblica sul proprio sito l’offerta “Alice Free” senza attendere l’autorizzazione dell’AGCOM, che poi le imporrà di rendere disponibile una corrispondente offerta wholesale. Telecom Italia offre in esclusiva ai propri clienti i servizi di accesso in tecnologia ADSL a fronte dell'impossibilità per i concorrenti di fornire un analogo servizio alla propria clientela. Il 21/07/99 Infostrada denuncia all’AGCM i comportamenti abusivi posti in essere da Telecom Italia. Delibera 6/03/CIR (15/04/03) L’AGCOM interviene a modificare le condizioni tecniche ed economiche dei servizi wholesale obbligando Telecom Italia a rispettare il vincolo del retail minus. Delibera 15/00/CIR (21/12/00) L’AGCOM, constatata la non replicabilità dei servizi retail di Telecom Italia da parte degli OLO, impone la riformulazione delle condizioni economiche e tecniche. Price squeeze Delibera 217/00/CONS (07/04/00) L’AGCOM, attestata la non replicabilità per gli operatori nuovi entranti delle offerte finali di Telecom Italia, obbliga l’operatore a riformulare l’offerta wholesale Prezzi eccessivi del servizio wholesale . Il 27/04/01 l’AGCM chiude l’istruttoria A285 condannando Telecom Italia per abuso di posizione dominante al pagamento di una sanzione pari a circa 115 miliardi di lire. Comportamenti strategici Azioni di Telecom Italia Provvedimenti delle Autorità

Il mercato dei servizi di telefonia vocale Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Il mercato dei servizi di telefonia vocale Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? no Cercare di sfruttare con offerte bundled il potere di mercato detenuto su altri mercati È un nuovo mercato? 2003 Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing . 2000 2002 Comportamenti strategici

Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia Servizi di telefonia - dettaglio della strategia 2000 no Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si È un nuovo mercato? Telecom Italia lancia il 20 giugno 2000 la campagna commerciale per i servizi “Teleconomy 24” e “Teleconomy Affari” prima di ricevere l’autorizzazione dall’AGCOM alla commercializzazione dei servizi in questione Telecom Italia fornisce i servizi intermedi necessari per offrire nel mercato finale servizi di traffico agli OLO in assenza di una stretta regolamentazione sulla parità di trattamento in-out (proprie divisioni commerciali vs OLO) Delibera 152/02/CONS (15/05/02) L’AGCOM definisce alcune modalità procedurali per garantire la parità di trattamento (interna-esterna). In particolare viene introdotto un test di prezzo per l’autorizzazione delle offerte commerciali di Telecom Italia. Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? 2002 Delibera 179/01/CONS (12/04/01) L’AGCOM, a valle dell’istruttoria iniziata a settembre 2000, condanna Telecom Italia per quattro comportamenti abusivi. Telecom Italia nel febbraio 2002 avvia la campagna commerciale “Ricomincio da Te” che prevede l’offerta, per tutti i clienti Telecom Italia, di effettuare un’ora di chiamate locali gratis a bimestre. A luglio 2002 all’offerta viene aggiunta mezz’ora di chiamate interurbane gratis (quest’ultima solo per i clienti residenziali). Cercare di sfruttare con offerte bundled il potere di mercato detenuto su altri mercati 2002-3 Telecom Italia, utilizzando informazioni riservate (discriminazione interna-esterna), ha intrapreso una campagna di win-back e retention sugli utenti CPS attraverso offerte personalizzate (discriminazione clientela) e procedure di disattivazione accelerate. Delibera 289/03/CONS (23/07/03) L’AGCOM chiarisce che i pacchetti tariffari e i minuti gratuiti sono esclusi dal price cap e devono essere considerati all’interno del test di prezzo Telecom Italia fornisce i servizi intermedi di CPS e CS agli OLO in assenza di una regolamentazione circa l’attività di retention e win-back e le modalità di disattivazione della CPS Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing Price squeeze Delibera n. 4/03/CIR (02/04/03) L’AGCOM obbliga Telecom Italia a seguire una procedura di disattivazione della CPS analoga a quella utilizzata dagli OLO per l’attivazione (inoltro della richiesta di attivazione/disattivazione con quindici giorni di anticipo) Comportamenti strategici Azioni di Telecom Italia Provvedimenti delle Autorità

L’offerta per i servizi di interconnessione Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia L’offerta per i servizi di interconnessione Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? È un nuovo mercato? no 1998-2003 Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing . Comportamenti strategici

Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? Lo schema strategico- comportamentale di Telecom Italia Interconnessione - dettaglio della strategia (1/2) 1998 no Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si È un nuovo mercato? Telecom Italia pubblica con 7 mesi di ritardo (24/07/98) la seconda proposta per l’OIR 1998 1999 Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing Price squeeze 2000 Telecom Italia, pubblica con 3 mesi di ritardo (3/04/03) l’OIR 2000. Delibera n. 10/00/CIR (25/10/00) L’AGCOM modifica l’OIR 2000. Telecom Italia pubblica nel giugno 1997 una prima proposta per l’OIR 1998 Delibera n. 1/CIR/98 (25/11/98) L’AGCOM approva la OIR 1998 modificando condizioni economiche e tecniche. Telecom Italia ripubblica con 12 mesi di ritardo (24/12/02) l’OIR 1998 Telecom Italia pubblica con 7 mesi di ritardo (luglio 1999) l’OIR 1999 Delibera 1/00/CIR (15/02/00) L’AGCOM approva l’OIR 1999 modificando condizioni economiche e tecniche. Ripubblicazione da parte di Telecom Italia dell’OIR 1999 (15/03/00). Telecom Italia, pubblica con 11 mesi di ritardo (23/11/00) l’OIR 2000. Delibera 18/01/CIR (18/08/01) L’AGCOM interviene con ulteriori modifiche sulla OIR 2000. Comportamenti strategici Azioni di Telecom Italia Provvedimenti delle Autorità

Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? Lo schema strategico- comportamentale di Telecom Italia Interconnessione - dettaglio della strategia (2/2) 2001 no Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? si È un nuovo mercato? Telecom Italia pubblica con 9 mesi di ritardo (7/09/01) l’OIR 2001 Delibera 4/02/CIR (1/03/02) L’AGCOM approva la OIR 2001 modificando condizioni economiche e tecniche. 2002 Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing Price squeeze Ripubblicazione da parte di Telecom Italia del listino 2001 (2/04/02) Telecom Italia pubblica con 5 mesi di ritardo (18/04/02) l’OIR 2002 Delibera 2/03/CIR (27/02/03) L’AGCOM approva la OIR 2002 con modifiche rilevanti per l’offerta dei servizi di accesso disaggregato e dei servizi ancillari. Ripubblicazione da parte di Telecom Italia del listino 2002 (27/03/03) 2003 Telecom Italia, pubblica con 4 mesi di ritardo (11/04/03) l’OIR 2003, inserendo all’interno dell’offerta condizioni tecniche ed economiche che non recepiscono le richieste di cui alla Delibera 02/03/CIR Delibera 03/03/CIR (6/02/03) L’AGCOM introduce il meccanismo del “network cap” per consentire una più rapida definizione delle condizioni economiche dei servizi di interconnessione e per consentire agli OLO di pianificare gli investimenti e le strategie commerciali. Delibera n. 11/03/CIR (25/07/03) L’AGCOM approva la OIR 2003 con modifiche. In particolare vengono ribadite le richieste già inserite all’interno della Delibera 02/03/CIR. Ripubblicazione da parte di Telecom Italia del listino 2003 (19/09/03) e pubblicazione dell’OIR 2004 (31/10/03) all’interno della quale Telecom Italia sembra utilizzare i margini di libertà del “network cap” per scoraggiare l’utilizzo dei servizi di ULL. Comportamenti strategici Azioni di Telecom Italia Provvedimenti delle Autorità

I ritardi della regolamentazione (1/2) Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia I ritardi della regolamentazione (1/2) Il ritardo (“delay”) è parte integrante della strategia anticompetitiva dell’operatore dominante...

I ritardi della regolamentazione (2/2) Lo schema strategico-comportamentale di Telecom Italia I ritardi della regolamentazione (2/2) ...perché il ritardo costa ed è difficilmente recuperabile presso la clientela!

Interventi necessari per prevenire le strategie anticompetitive La prevenzione dei comportamenti anticompetitivi di TI Interventi necessari per prevenire le strategie anticompetitive Obblighi di trasparenza in relazione all’offerta di nuovi servizi/prodotti Valutazione della contendibilità del mercato in relazione alla sufficienza degli attuali servizi wholesale per consentire la replicabilità del servizio si È un nuovo mercato? Market preemption del mercato no Imposizione dell’obbligo di concedere l’accesso a determinate risorse di rete a condizioni orientate al costo È possibile impedire l’ingresso sul mercato a nuovi operatori? Gli operatori concorrenti sono presenti nel mercato? no si Market foreclosure Excessive pricing . si no Vincoli di price cap o di orientamento al costo sulle tariffe retail sino al raggiungimento di un sufficiente livello concorrenziale Ritardare l’ingresso degli operatori nuovi entranti attuando la strategia delle 3D Prezzi eccessivi del servizio wholesale Definizione di procedure precise e sanzioni efficaci ad impedire l’elusione degli obblighi imposti all’operatore dominante si Discriminazioni di prezzo e non Price squeeze/Predatory pricing . Controllo delle leve operative degli operatori nuovi entranti? Obbligo di orientamento al costo o di network cap per i servizi intermedi no Obbligo di pubblicazione delle tariffe retail praticate ai clienti retail residenziali, business e corporate Cercare di sfruttare con offerte bundled il potere di mercato detenuto su altri mercati Applicazione del test di recupero dei costi e di replicabilità dell’offerta Divieto di proporre offerte bundled tra servizi/prodotti regolamentati e tra questi e servizi non regolamentati. Obbligo di identificare separatamente i prezzi di servizi diversi. Comportamenti strategici Azioni a difesa del mercato

. Light regulation . Heavy regulation La prevenzione dei comportamenti anticompetitivi di TI Le alternative regolamentari È necessario contrastare in modo efficace l'utilizzo da parte di Telecom Italia di sistematici comportamenti anticompetitivi. Tenendo presente la catena del potere di mercato è possibile agire a diversi livelli: Livello 1 Livello 2 Condizioni strutturali Comportamenti anticompetitivi POTERE DI MERCATO Livello 1 . Interventi volti a modificare le condizioni strutturali Light regulation separazione societaria della rete di accesso Interventi diretti ad impedire la messa in atto di sistematici comportamenti anticompetitivi Livello 2 . applicazione di sanzioni efficaci tempestive e dissuasive Heavy regulation inserimento del mercato broadband retail tra quelli da sottoporre ad analisi di mercato rafforzamento del principio della parità di trattamento interno-esterno (definizione di test quantitativi e maggiore vigilanza)

La separazione strutturale La prevenzione dei comportamenti anticompetitivi di TI La separazione strutturale L’attuale contesto regolamentare ha lo scopo di “mimare” attraverso il principio della parità di trattamento, gli obblighi di contabilità regolatoria, l’utilizzo di sistemi di separazione contabile ecc., un contesto competitivo in cui si confrontano operatori dotati di reti “simili” tali da consentire una competizione nel mercato sull’intera gamma di servizi. Dall’analisi delle condotte anticompetitivi poste in atto da Telecom Italia emerge la volontà dell’operatore di opporsi a qualsiasi tipo di apertura del mercato alla concorrenza ed una incapacità e/o eccessiva difficoltà da parte del regolatore di definire un quadro normativo regolamentare capace di contrastare in modo efficace le condotte anticompetitive poste in atto da Telecom Italia. La separazione societaria della rete di accesso rappresenta lo strumento più efficace per consentire l’effettiva applicazione dei principi cardine del vecchio e del nuovo quadro regolamentare, ed anche quello meno intrusivo per l’operatore regolato Rete di accesso Rete di trasporto Rete di trasporto Operatore ex-monopolista Servizi finali Servizi finali Operatori nuovi entranti

Il ruolo delle sanzioni La prevenzione dei comportamenti anticompetitivi di TI Il ruolo delle sanzioni La definizione di una procedura sanzionatoria adeguata è necessaria per impedire che Telecom Italia violi volutamente norme ex-ante o ex-post valutando la profittabilità del comportamento anticompetitivo maggiore del costo imposto dalla sanzione. Constatata l’inadeguatezza dell’attuale procedura a svolgere un ruolo di deterrenza (che persiste nel nuovo Codice TLC), è necessario definire un nuovo schema sanzionatorio capace di intervenire in modo tempestivo nei confronti di qualsiasi tipo di azione lesiva della concorrenza posta in atto da Telecom Italia sia nei mercati retail che wholesale a danno degli operatori nuovi entranti. In particolare il nuovo schema sanzionatorio dovrebbe consentire: una valutazione tempestiva dell’abusività del comportamento posto in atto dall’operatore notificato La definizione di sanzioni commisurate al danno competitivo arrecato. In particolare il fatturato di riferimento per la sanzione dovrebbe essere quello complessivo dell’azienda, e non quello del mercato di riferimento, poiché: in caso di nuovi mercati (comportamenti abusivi di pre-emption) la sanzione sarebbe quasi inesistente e quindi non dissuasiva tale innovazione è stata recente adottata per le sanzioni dell’Antitrust, e non c’è ragione di prevedere un meccanismo diverso per l’Autorità di Regolamentazione

La parità di trattamento interno-esterno La prevenzione dei comportamenti anticompetitivi di TI La parità di trattamento interno-esterno Il principio della parità di trattamento interno-esterno, se correttamente declinato ed adeguatamente sostenuto da una sistematica attività di vigilanza, consente di “mimare” la separazione strutturale tra le divisioni commerciali di Telecom Italia e quelle relative all’infrastruttura di rete. In tal senso è opportuno che l’AGCOM: rafforzi l’attività di controllo sui mercati retail, per verificare la parità di trattamento tramite appositi test di replicabilità tra servizi offerti alla clientela finale e servizi wholesale interni ed esterni (es. servizi xDSL). La replicabilità deve essere verificata con riferimento a: tutti i servizi retail basati sull’utilizzo di un’infrastruttura essenziale, ed a tutte le possibili aree di discriminazione (economica, tecnica, operativa, informativa) definisca gli obblighi di comunicazione anticipata delle offerte al pubblico, sia retail che wholesale, e di pubblicazione delle offerte definisca delle procedure di certificazione (verificabili dall’AGCOM) per i processi di fornitura e manutenzione dei servizi wholesale, al fine di garantire il rispetto degli SLA al fine di rendere operativi i test di replicabilità, sancisca l’obbligo di evidenziare tariffe separate per i diversi servizi inclusi in un pacchetto bundlizzato (es. servizio di accesso e servizio di trasporto minutario, ecc.) renda trasparente l’applicazione del test di prezzo in modo da ridurre l'asimmetria informativa a favore di Telecom Italia