Il riciclo dei rifiuti Il simbolo internazionale per i materiali riciclabili
Carta e cartoni La carta si ricava da diversi alberi come il pino, l'abete, il larice, il pioppo, il castagno, la betulla, l'eucalipto. Si ottiene anche dalla paglia di grano, di riso e di canapa. Una volta tagliati, gli alberi vengono fatti stagionare e poi trattati da particolari macchine trituratici che li riducono in fibre sottili e li trasformano in cellulosa. Questa viene successivamente inviata alle industrie di trasformazione, le cartiere. Qui alla cellulosa vengono aggiunte altre sostanze come coloranti e collanti. E' sufficiente recuperare una tonnellata di carta per salvare 3 alberi alti 20 m.; se riciclassimo anche solo il 20% della carta che buttiamo, risparmieremmo tra i 4-5 milioni di alberi, dai 2 ai 5 miliardi di KW/h di energia elettrica e da 280 a 440 miliardi di litri di acqua . Non tutta la carta può essere riciclata: non è riciclabile in nuova carta la carta unta e sporca, la carta unita ad altri materiali (ad esempio i contenitori in tetrapak, la carta carbone, la carta stagnola, la carta vetrata, la carta plastificata).
Il riciclo della carta
Vetro e alluminio La raccolta differenziata del vetro consente di limitare l'estrazione delle materie prime necessarie per la produzione vetraria e quindi le attività estrattive dalle cave; riduce la massa dei rifiuti da smaltire, la necessità di discariche e il consumo di combustibile nella fusione del vetro. Il vetro raccolto in modo differenziato viene lavato, frantumato, separato in base al colore ed inviato alle industrie vetrarie dove viene fuso e riutilizzato per fabbricare nuovi contenitori. I nuovi contenitori vengono utilizzati per confezionare i più svariati prodotti (alimentari, farmaceutici, cosmetici). Buttare il vetro significa quindi buttare materie prime, energia, lavoro e inquinare l'ambiente. La quasi totalità delle lattine ormai è fabbricata in alluminio, metallo assai pregiato, la cui produzione richiede l’utilizzo di materie prime preziose (bauxite) con un procedimento di lavorazione molto costoso. L’alluminio può essere riciclato quasi interamente.
Il riciclo del vetro
Plastica La plastica non è un prodotto naturale, quindi non è biodegradabile: la plastica è creata in laboratorio dall'uomo: è ricavata dal petrolio con complessi processi di lavorazione. La plastica sopravvive per milioni di anni. Si disperde nell'ambiente e il più delle volte imprigionando animali e piante: su 16 milioni di rifiuti raccolti in mare, oltre la metà sono costituiti da bottiglie, contenitori in plastica e sportine di plastica che soffocano i pesci. Il riciclaggio dei contenitori di plastica può essere effettuato in diversi modi. La plastica non è tutta uguale: sono diversi i gradi di pericolosità e di riciclabilità. Se non viene fatto un processo di selezione si produrranno oggetti in plastica riciclata eterogenea. I contenitori raccolti subiscono un primo processo di trattamento per l'estrazione di eventuali rifiuti di altro tipo, il lavaggio, la macinazione e la loro successiva lavorazione.
Farmaci scaduti Gli italiani consumano farmaci in modo eccessivo, senza considerare che una montagna di medicinali non sempre è sinonimo di “buona salute”. I medicinali scaduti costituiscono un grave pericolo se mescolati con gli altri rifiuti, dato che contengono sostanze altamente inquinanti e reattive che possono risultare particolarmente dannose.
Pile esauste Ognuno di noi consuma in media 300 grammi di pile all’anno, poiché molti apparecchi indispensabili alla vita quotidiana utilizzano questo tipo di energia, di uso immediato e senza rischi. Ma le pile contengono metalli pesanti altamente inquinanti, quali mercurio, carbonio, zinco… Una sola pila può avvelenare centinaia di metri cubi di acqua, oppure, smaltita nei normali inceneritori, liberare nell’atmosfera particelle pericolosissime. È perciò indispensabile che le pile esauste vengano raccolte separatamente e rese innocue con opportuni trattamenti.
Raccolta verde Gli sfalci e le potature sono riciclabili e costituiscono un’ottima base di partenza per la produzione di terriccio e fertilizzante. È vietata l’ammissione di tali materiali nei cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Sfalci e potature devono essere smaltiti mediante conferimento al centro di raccolta differenziata.
L’educazione al riciclo Il ruolo del cittadino/consumatore è fondamentale: le sue scelte nella fase di acquisto dei prodotti e le sue azioni nella gestione domestica dei rifiuti risultano determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di smaltimento e riciclo dei rifiuti. Separare gli imballaggi dagli altri rifiuti dividendo le diverse tipologie di materiali e ridurre il loro volume per un più comodo stoccaggio in casa, per il trasporto ai contenitori di raccolta e per evitare che gli stessi si riempiano troppo rapidamente, è importante per facilitare l'organizzazione della raccolta differenziata nel comune e il riciclaggio per categorie omogenee di prodotto. Una corretta gestione domestica dei rifiuti permette di recuperare preziose risorse altrimenti destinate alla discarica.
Rifiuti speciali I Rifiuti Speciali Pericolosi sono quei rifiuti generati dalle attività produttive che contengono al loro interno un'elevata dose di sostanze inquinanti, tossiche e nocive. Per questo motivo è necessario un trattamento che ne riduca drasticamente la pericolosità.