La storia di Ulisse Presentato da Borgonovo Sabrina Spinelli Alessia Canto XXVI, Inferno Presentato da Borgonovo Sabrina Spinelli Alessia Viganò Andrea Classe III V Anno scol. 2009-2010
Ottava bolgia dell’ottavo cerchio. Sono puniti i consiglieri di frode. La pena è quella di essere avvolti da una fiamma.
tosto che fui là ‘ve ‘l fondo parea.” "Le anime dei fraudolenti" Sandro Botticelli “… di tante fiamme tutta risplendea l’ottava bolgia, si com’io m’accorsi tosto che fui là ‘ve ‘l fondo parea.” ( Inferno, canto XXVI , VV 30-33)
Il paesaggio che si presenta a Virgilio e Dante è rappresentato da anime avvolte da fiamme
“Virgilio mostra a Dante le fiammelle della bolgia” Illustrazione di Gustave Dorè “ …tal si move ciascuna per la gola del fosso, ché nessuna mostra ’l furto, e ogne fiamma un peccatore invola. ” (vv.40-42)
“Dante e Virgilio sul ponte fra i falsi consiglieri” Anonimo lombardo, ca. 1440, Biblioteca Comunale di Imola “ Io stava sovra ’l ponte a veder surto, sì che s’io non avessi un ronchion preso, caduto sarei giù sanz’esser urto.” ( vv. 43-45 canto XXVI)
La Divina Commedia illustrata da Raoul Perazzi Inferno canto XXVI “E ’l duca che mi vide tanto atteso, disse: «Dentro dai fuochi son li spirti; catun si fascia di quel ch’elli è inceso». (vv. 46-48)
del Canto XXVI Alessandro Vellutello, illustrazione “Maestro mio”, rispuos’io, «per udirti son io più certo; ma già m’era avviso che così fosse ” (vv. 49-51)
“Ulisse nell'Inferno” dipinto da William Blake “ Rispuose a me: «Là dentro si martira Ulisse e Diomede, e così insieme a la vendetta vanno come a l’ira;” (vv. 55-57)
“Dante e Virgilio tra i falsi consiglieri” Bartolomeo di Fruosino 1420 ca., Biblioteque Nationale, Parigi “Lo maggior corno de la fiamma antica cominciò a crollarsi mormorando pur come quella cui vento affatica “ (vv. 85-87)
“Indi la cima qua e là menando come fosse la lingua che parlasse …” La storia di Ulisse Dante e Ulisse nella Divina Commedia (miniatura XIV sec.) “Indi la cima qua e là menando come fosse la lingua che parlasse …” (VV. 88-89)
“I consiglieri fraudolenti di Ulisse” Donald Newman 2004 “… non vi movete; ma l’un di voi dica dove, per lui, perduto a morir gissi». (vv. 79-84)
Né dolcezza di figlio, né la pieta del vecchio padre, né ’l debito amore lo qual dovea Penelopé far lieta, vincer potero dentro a me l’ardore ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore; ma misi me per l’alto mare aperto sol con un legno e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto. L’un lito e l’altro vidi infin la Spagna, fin nel Morrocco, e l’isola d’i Sardi, e l'altre che quel mare intorno bagna.“ (vv. 94-105)
“Ulisse nella terra di nessuno” Leonardo Roperti “…io e’ compagni eravam vecchi e tardi quando venimmo a quella foce stretta dov’Ercule segnò li suoi riguardi. “ (VV. 106-108)
“…da la man destra mi lasciai Sibilia, da l’altra già m’avea lasciata Setta.” (v.v. 110-111) Colonne d’Ercole
Giuseppe Fragomeno: “Oltre le colonne d'Ercole” “… e volta nostra poppa nel mattino, de’ remi facemmo ali al folle volo, sempre acquistando dal lato mancino. Tutte le stelle già de l’altro polo vedea la notte e ’l nostro tanto basso, che non surgea fuor del marin suolo. ” (vv. 122-129) Giuseppe Fragomeno: “Oltre le colonne d'Ercole”
La montagna del Purgatorio “Quando n’apparve una montagna bruna per la distanza e parvemi alta tanto quanto veduta non avea alcuna” (VV. 133 – 135)
“Il naufragio di Ulisse” F. Stassen
(Anonimo fiorentino, 1390-1400) “Il naufragio della nave di Ulisse“ (Anonimo fiorentino, 1390-1400)
“Tre volte il fe’ girar con tutte l’acque a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giù, com’altrui piacque, infin che ‘l mar fu sovra noi richiuso.” (vv. 139 – 142)