Laureando: Enrico Masini

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Materiale di supporto all’insegnamento di ELABORAZIONI IMMAGINI 1
Advertisements

Prof.Maurita Fiocchi Corso A-ERICA RICERCA PUNTI ESTREMANTI LIBERI DELLE FUNZIONI REALI A DUE VARIABILI REALI z = f( x ; y )
Metodi e Applicazioni numeriche nell’Ingegneria Chimica
MATEMATICA PER L’ECONOMIA
PROVA B: ESERCIZIO 1 Risolvere il sistema lineare (4 equazioni in 5 incognite):
Capitolo 8 Sistemi lineari.
Autovalori e autovettori
MATEMATICA PER L’ECONOMIA
FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Integrazione Corso: Analisi Numerica Anno Accademico:
ODE PROBLEMA DI CAUCHY IN 1-D Sia f : I x RR, I  R.
Implementazione del problema della approssimazione ai minimi quadrati Camillo Bosco Corso di Analisi Numerica A.A
Definizione e caratteristiche
6. Catene di Markov a tempo continuo (CMTC)
ALGORITMI DI OTTIMIZZAZIONE PER L'ADDESTRAMENTO DI RETI NEURALI
Support Vector Machines
INFERENZA NEL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE MULTIPLA (parte 1)
RICHIAMI ELEMENTARI DI ALGEBRA MATRICIALE
Identificabilità a priori: esperimento “ideale”
PER FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI - 2.
SISTEMI D’EQUAZIONI ED EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI.
Ottimizzazione non lineare non vincolata: Metodi iterativi di eliminazione ed interpolazione per ottimizzazione di funzione di una variabile maggio '11.
Ottimizzazione non lineare non vincolata: Metodi iterativi di eliminazione ed interpolazione per ottimizzazione di funzione di una variabile 10 marzo.
Soluzione di equazioni non lineari
Sistemi di equazioni lineari
Polinomi, integrazione e ottimizzazione
Ricerca della Legge di Controllo
Tecniche di Risoluzione della Programmazione a Breve Termine.
STATISTICA a.a METODO DEI MINIMI QUADRATI REGRESSIONE
Modelli simulativi per le Scienze Cognitive
Filtri adattativi.
Programmazione idraulico di breve termine
Determinazione Orbitale di Satelliti Artificiali Lezione 5
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Dipartimento di Ingegneria Industriale Prof. Francesco Castellani Corso di Meccanica Applicata A.
Elaborato di Teoria dello Sviluppo dei Processi Chimici
Metodi numerici per equazioni differenziali ordinarie Laboratorio di Metodi Numerici a.a. 2008/2009.
Metodi numerici per l’approssimazione
Metodi numerici per lapprossimazione Laboratorio di Metodi Numerici a.a. 2008/2009 Prof. Maria Lucia Sampoli.
Il calcolo di radiosity
Esempio: somma se, allora [ per n addendi ] se ( se )
Lezione multimediale a cura della prof.ssa Maria Sinagra
La programmazione lineare
Tesi di Laurea in Ingegneria Meccanica

Introduzione ai Metodi Inversi
Di Cunzolo Alessandro Farioli Giuseppe 10 Gennaio 2012
Velocita’ La velocita’ istantanea ad un determinato istante e’ il tasso di incremento o decremento della posizione di un corpo in quell’istante Essendo.
Lezione n° 18: Maggio Problema del trasporto: formulazione matematica Anno accademico 2008/2009 Prof. Cerulli – Dott.ssa Gentili Lezioni di.
Università degli Studi di Bologna
Stabilità per E.D.O. (I): STABILITÀ LINEARIZZATA
Analisi ai nodi Step 1: numerare ordinatamente tutti i nodi della rete
Sottospazi vettoriali
DATA MINING PER IL MARKETING
ANIMAZIONE IN 3D DI FLUIDI INCOMPRIMIBILI
Disequazioni di secondo grado
Esercizi (attrito trascurabile)
FILTRI ANALOGICI E DIGITALI Modulo del Corso Integrato di: Progetto di Circuiti per il Trattamento dei Segnali.
Definizione Si dice che la variabile z è una funzione reale di due variabili x e y, nell’insieme piano D, quando esiste una legge di natura qualsiasi che.
1 Equazioni non lineari Data una funzione consideriamo il problema di determinare i valori x tali che Tali valori sono solitamente chiamati zeri o radici.
Metodi di minimizzazione Ricerca del minimo di dove è l’insieme delle variabili (coordinate)
L’analisi di regressione e correlazione Prof. Luigi Piemontese.
Sistemi di equazioni lineari. Sistemi di primo grado di due equazioni a due incognite Risolvere un sistema significa trovare la coppia di valori x e y.
Metodo dei pesi residui Metodo di Petrov-Galerkin Metodo di Galerkin Metodo di collocazione Metodo dei minimi quadrati.
Breve trattazione della Serie di Mac – Laurin ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.Medi” Galatone di Michele Caprio Classe 5 A st Liceo Scientifico.
Massimi e Minimi Definizione punto di max assoluto punto di max assoluto ( punto di min assoluto ) se.
Lezione n° 8 - Matrice di base. - Soluzioni di base ammissibili. - Relazione tra vertici di un poliedro e soluzioni basiche. - Teorema fondamentale della.
Lezione n° 10 Algoritmo del Simplesso: - Coefficienti di costo ridotto - Condizioni di ottimalità - Test dei minimi rapporti - Cambio di base Lezioni di.
Lezione n° 6 -Ottimi globali e locali -Risoluzione grafica di un problema di PL -Definizione di Iperpiano e Semispazi. -Insiemi convessi. -Politopi e poliedri.
ESERCITAZIONE DUE Parte III – Dimensionamento rete di distribuzione Si dimensioni la rete di distribuzione idrica schematizzata in figura al fine di minimizzare.
Prof. Cerulli – Dott. Carrabs
Transcript della presentazione:

Laureando: Enrico Masini Calcolo delle reti idrauliche in pressione mediante una tecnica mista algoritmi genetici / metodo di Gauss-Newton Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. Michele Mastrorilli Correlatore: dott. Ing. Orazio Giustolisi Laureando: Enrico Masini

Una delle RETI in PRESSIONE verificata applicando la “tecnica mista”: algoritmi genetici/metodo di Gauss-Newton

Forma matriciale del sistema Sistema di equazioni Scopo della tesi è la verifica delle reti idrauliche in pressione, ossia risolvere il seguente sistema di equazioni “misto” : i qi + j qj = 0  nodo hj – hj+1 = (Li ki Di-n) qi2 = ri qi2  tronco Forma matriciale del sistema Per rendere il calcolo e la scrittura del codice più agevole, si è posto lo stesso sistema nella forma matriciale proposta da G.Curto e A.Tumbiolo: ANT q + Q = 0 R abs(q)q + (AN hN + AS hS) = 0

ESEMPIO: “RETE di CAO” SERBATOIO 100 m.s.l.m 6 5 1 3 1 2 3 2 7 4 3 4 8 I NODI 2,3,4,5,6 SONO A QUOTA 0 m.s.l.m

Sistema di equazioni 13 equazioni in 13 incognite:

Per una soluzione approssimata: Il sistema diventa:

funzione obiettivo del problema Per cui risolvere il sistema è equivalente a “minimizzare” la funzione: ossia risolvere il seguente problema di “ottimizzazione non vincolata”: min funzione obiettivo del problema X detto anche “problema dei minimi quadrati” dove:

La funzione da “minimizzare” è una funzione “non lineare”, del tipo:

Per esempio, nel caso unidimensionale, si ha una funzione del tipo: x O Ci sono più minimi “locali” e un unico minimo “globale” >>

Algoritmi tradizionali di “ottimizzazione”: metodo di Newton, quasi-Newton, Gauss-Newton Si tratta di metodi che per convergere al minimo usano il calcolo delle derivate fino al 2° ordine, ossia del: vettore gradiente matrice hessiana Dallo sviluppo in serie di Taylor arrestato ai termini del 2°ordine: Supposto che qk(x) abbia un minimo in x*, annullando il gradiente:

Da cui si ottiene, più genericamente: Dove: è la direzione di ricerca è il passo di ricerca I metodi si differenziano per la determinazione della direzione di ricerca, ossia per la tecnica usata per calcolare la matrice “hessiana” Per la determinazione del passo di ricerca, si rifanno ad algoritmi esterni che risolvono essenzialmente un problema di minimizzazione unidimensionale detto “ricerca di linea”, ossia ricercano il minimo della funzione: lungo la direzione di ricerca stabilita

direzione di massima pendenza negativa Tali metodi convergono se risulta: cioè se la matrice è definita positiva: In tal caso i vettori e sono concordi: direzione di ricerca direzione di massima pendenza negativa La direzione di ricerca è allora direzione di discesa, per cui risulta: che rappresenta la condizione di convergenza

I metodi di Newton, essendo algoritmi di discesa, convergono ad un minimo locale, funzione del punto iniziale di ricerca e punti iniziale di ricerca soluzioni percorsi di discesa O x <<

ALGORITMI GENETICI Algoritmi genetici: Si tratta di una nuova metodologia che consente di determinare il minimo globale di funzioni spiccatamente non lineari oppure non continue o non derivabili POPOLAZIONE INIZIALE SELEZIONE FITNESS FUNCTION Algoritmi genetici: RIPRODUZIONE CROSSOVER OPERATORI GENETICI MUTAZIONE CONDIZIONE TERMINALE

Funzionamento degli Algoritmi genetici

ogni INDIVIDUO (o CROMOSOMA) = SOLUZIONE POSSIBILE, cioè: POPOLAZIONE INIZIALE Si scelgono casualmente N individui (cromosomi) tra tutte le soluzioni possibili del problema di ottimizzazione non vincolata ogni INDIVIDUO (o CROMOSOMA) = SOLUZIONE POSSIBILE, cioè: OPERATORI GENETICI CROSSOVER PUNTUALE: si tratta della riproduzione sessuata di 2 individui

CROSSOVER UNIFORME : è un tipo di riproduzione sessuata più efficiente del precedente, in quanto prescinde dall’ordinamento dei bit MUTAZIONE: si tratta della variazione casuale di un gene (= 1 bit) di un individuo (o cromosoma) a caso della popolazione

La condizione terminale può essere di più tipi, ossia basata sul: SELEZIONE La selezione determina quali individui (cromosomi) si riprodurranno e quali saranno scartati è grazie alla selezione che la popolazione si evolve di generazione in generazione Il cuore della selezione è la FITNESS FUNCTION (=funzione di “adattività”) con cui è possibile ordinare per FITNESS (adattività) gli individui della popolazione e quindi assegnare ad essi, in base alla posizione in graduatoria, una probabilità di selezione maggiore o minore La funzione di adattività coincide allora con la funzione obiettivo del problema di ottimizzazione CONDIZIONE TERMINALE La condizione terminale può essere di più tipi, ossia basata sul: numero di generazioni grado di uniformità della popolazione “adattività” dell’individuo migliore

PROBLEMA DELLO “SLOW-FINISH” Si è sperimentato in fase di elaborazione (ma è un fenomeno riportato da diversi autori), un evidente rallentamento progressivo della convergenza Risultati ottenuti applicando gli Algoritmi genetici alla risoluzione della rete di TorreMaggiore(FG) composta di 165 tronchi e 107 nodi e Le 10000 generazioni sono state effettuate in circa 2 ore con un Pentium III 350 Mhz N° di generazioni

TECNICA MISTA: algoritmi genetici / metodo di Gauss-Newton Il problema dello “slow-finish” è stato risolto utilizzando gli algoritmi genetici per determinare un punto iniziale “buono”, ossia interno alla concavità del minimo globale, e quindi proseguendo la ricerca del minimo con gli algoritmi tradizionali di “discesa”.

Come si è già visto, trovare un “buon” punto iniziale per gli algoritmi di “discesa”, significa: “buon” punto iniziale di ricerca per gli algoritmi di “discesa” minimo globale percorso di discesa O x

Occorre stabilire un criterio per verificare che gli algoritmi genetici abbiano “trovato” la concavità del minimo globale: e popolazione iniziale degli algoritmi genetici O x

dopo N generazioni si esegue un controllo per verificare se tutti gli individui sono interni della concavità del minimo globale e popolazione degli algoritmi genetici dopo N generazioni algoritmi di discesa O x lanciando gli algoritmi di “discesa” a partire da ciascun individuo della popolazione e verificando che convergano allo stesso punto.

Un’altra possibilità più rapida consiste, sempre dopo N generazioni, nel lanciare gli algoritmi di discesa a partire dal solo individuo migliore della popolazione (“fittest individual”) e popolazione degli algoritmi genetici dopo N generazioni algoritmi di discesa O x verificando che il punto finale (minimo locale) coincida con lo 0, avvalendosi della conoscenza del valore del minimo globale

IN CONCLUSIONE: Testando l’implementazione della “tecnica mista” su 4 reti con diverse complessità, precedentemente risolte con altre metodologie , si è avuto risconto del corretto funzionamento del metodo Il software è inoltre piuttosto efficiente in termini di velocità, per cui si è potuto agevolmente implementare anche la ricerca iterativa dei coefficienti alfa di ripartizione delle portate uniformemente distribuite e l’uso della formula di Colebrook per la determinazione degli indici di resistenza lambda, ampliando il campo delle portate al regime di transizione