LA MADONNA DI GUADALUPE

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Transcript della presentazione:

LA MADONNA DI GUADALUPE La Vergine Maria si è rivelata nel XVI secolo in seno al popolo azteco per far conoscere la verità dell'unico Dio.

GLI AZTECHI La madonna di Guadalupe è particolarmente venerata in Messico, luogo dove la Vergine Maria si è rivelata nel XVI secolo in seno al popolo azteco che, pur con molte remore, iniziava a convertirsi all'opera di evangelizzazione cristiana che era attuata dagli spagnoli. Gli Aztechi furono una delle grandi civiltà precolombiane, la più florida e viva al momento del contatto con gli Spagnoli. Si svilupparono nell’attuale regione del Messico dal secolo XIV al XVI. Era un impero composto da molte etnie, basato su un sistema di tributi più che su un vero e proprio sistema di amministrazione. Si caratterizzava anche per la violenza di alcune pratiche, in particolare religiose.

LA RELIGIONE AZTECA La religione era politeista e il dio nazionale era Huitzilopochtli, che significa letteralmente "colibrì del Sud", che era dio della guerra e del sole. Originariamente di poca importanza, con il passare del tempo divenne sempre più importante, fino a diventare la divinità principale della religione Azteca. In suo nome venivano celebrati sacrifici umani e feste soprattutto nel mese di Panquetzaliztli (dal 7 al 26 dicembre).

L’ evoluzione della religione azteca La religione azteca si modificò lentamente: PERIODO CLASSICO, in cui la religione azteca era semplicemente un culto della natura che non aveva bisogno di sacerdoti, e si limitava ad offerte agli dei di fiori, frutta, cani e tacchini. PERIODO POST-CLASSICO, la religione assume un carattere cruento in cui erano frequenti i sacrifici umani. Molte persone compivano pellegrinaggi per assistere a queste cerimonie

I MITI Poiché gli aztechi fusero molte tradizioni con le loro, ebbero molti miti sulla creazione. I grandi sacerdoti si richiamavano al mito delle origini, dove si afferma che gli déi, dopo l'avvento del Quinto Sole (dato che, secondo questo popolo, il mondo era stato creato cinque volte e distrutto quattro, ogni epoca era chiamata "Sole") si erano dovuti sacrificare gettandosi nel fuoco, così gli uomini erano tenuti a seguire il loro esempio per mantenere vivi il calore, la luce ed il movimento del sole, cioè erano convinti di avere la responsabilità di mantenere vivo il mondo attraverso sacrifici umani costanti.

Origini della vita Una pallina di acqua e mais modellata dagli dei: così pensavano fosse nato l’uomo. La religione azteca, nella sua evoluzione storica, diventa anche molto cruenta, infatti alcune loro preghiere consistevano nell’offerta di sangue umano alla divinità. Così si ricorreva ai sacrifici umani.

La storia straordinaria delle apparizioni Nel secolo XVI, la Santa Vergine, piena di pietà per il popolo azteco, che offriva agli idoli innumerevoli vittime umane, ha preso lei stessa in mano l’evangelizzazione di questo popolo.

La storia delle apparizioni della Madonna di Guadalupe Nel 1474,in un villaggio vicino all'attuale Città del Messico, nasce un bambino di nome “Aquila parlante”. Alla morte del padre lo zio bada a lui. Il bambino va a scuola e impara canto, danza e la sua religione con i molteplici Dei. Quando si consacra il grande tempio di Tenochtitlan“Aquila parlante” ha tredici anni. In quattro giorni ci furono 80.000 vittime sacrificate, soprattutto bambini. “Aquila parlante”, diventato adulto, si sposò e fece l'agricoltore.

L'evangelizzazione in Messico Nel 1515 lo spagnolo Cortes conquistò il Messico per conto della Spagna e, in seguito, evangelizzò gli Aztechi con l'aiuto dei francescani. Gli Atzechi, però, non erano propensi a farsi battezzare sopratutto a causa della poligamia che avrebbero dovuto abbandonare. Nel 1529 “Aquila parlante” e la moglie Maria Lucia si convertirono e ricevettero il battesimo; lui prese il nome di Juan Diego. Alla morte della moglie, egli si ritirò a 14 km da Città del Messico dallo zio Juan Bernardino, neo-cristiano anche lui.

La prima apparizione Il 9 Dicembre 1531, come ogni sabato, Juan Diego si recava in chiesa per assistere alla messa celebrata in onore della Santa Vergine vicino a Città del Messico. Passando ai piedi della collina di Tepeyac, improvvisamente sentì un canto dolce e alzando gli occhi vide una nuvola e una voce che lo chiamava: <<Juanito, Juan Dieguito >>. Era la Madonna.

Il dialogo fra Juan Diego e la Madonna Rivolgendosi a lui gli disse: <<Juanito, figliolo, dove vai?>> - <<Nobile Signora, vado a messa per apprendervi le cose divine che ci insegna il sacerdote>>. <<Voglio che tu sappia che io sono la Vergine Maria madre di Dio. (...) E voglio che sia costruito un tempio in mio onore. Adesso vai dal vescovo e digli che la Madonna ti manda per fargli conoscere il grande desiderio di veder costruire un tempio in cui manifesterà il suo amore per tutti coloro che invocheranno il suo aiuto>>.

La missione di Juan Diego Juan Diego si recò al Vescovado. Monsignor Zumarraga ascoltò attentamente le parole di Juan Diego, ma non gli diede credito. Verso sera Juan Diego, sulla via del ritorno, ritrovò l'Apparizione sulla collina e chiese alla Madonna di assegnare il compito a qualcun'altro che avesse maggiore credibilità, ma lei lo incoraggiò e disse che grazie a lui il progetto si sarebbe realizzato e lo mandò nuovamente dal Vescovo.

La domenica mattina Juan Diego ritornò dal vescovo che gli disse di portargli un segno concreto della realtà dell'apparizione. Nel colloquio successivo con la Madonna Juan Diego ottenne il segno reclamato da Vescovo: delle rose di Castiglia, profumatissime e certamente fuori stagione, che l'indiano avvolse nella sua tlma e portò al vescovo. Con le lacrime agli occhi Monsignor Zumarraga cade in ginocchio, ammirando le rose del suo paese. Ad un tratto scorge sulla tilma il ritratto della Madonna: vi è Maria, come impressa sul mantello, bellissima e piena di dolcezza. i

Il mistero della Tilma L’immagine non era disegnata ne era una fotografia. Era un immagine che neanche il pittore più bravo potrebbe dipingere. Il vescovo Monsignor Zumarraga fece costruire il tempio nella collina di Tepeyac dove è stata trasportata l’immagine miracolosa. La tilma di Juan Diego è stata studiata anche dagli scienziati della N.A.S.A ma rimane il fatto che la tilma non è disegnata.

La tilma, motivo di culto Quando gli indiani del luogo appresero la notizia, si sparsero entusiasmo e gioia. Molti di loro rinunciarono agli Dei, alle loro superstizioni, ai sacrifici umani e chiesero il battesimo. La conservazione della tilma, dal 1531 ad oggi è una cosa inspiegabile. In confronto un’opera del XVIII secolo che è stata conservata con le stesse condizioni della tilma, si è completamente distrutta. La tilma, motivo di culto

La Madonna di Guadalupe Gli studi della Tilma

Il tessuto Nel 1936, uno studio realizzato su due fibre della Tilma, giunse a conclusioni stupefacenti. L’oftalmologia e l’ottica confermano la natura inspiegabile dell’immagine: essa assomiglia ad una diapositiva proiettata sul tessuto.

Il disegno Un esame approfondito mostra che non vi è nessuna traccia di disegno o di schizzo sotto il colore. Non si distingue nessuna pennellata.

A seguito di un esame a raggi infrarossi, effettuato il 9 Maggio 1979, un professore della NASA scrive: “non c’è nessun modo di spiegare la qualità dei pigmenti utilizzati, né la persistenza dei colori, né la freschezza dei pigmenti in capo a parecchi secoli durante i quali avrebbero dovuto normalmente degradarsi… ”

Le coincidenze. Certi astronomi hanno constatato che tutte le costellazioni presenti nel cielo nel momento in cui Juan Diego apre la tilma davanti al vescovo di Zumarraga, il 12 dicembre 1531, si trovavano al loro posto sul mantello di Maria. Si è anche scoperto che applicando una carta topografica del Messico centrale sulla veste della Vergine, le montagne, i fiumi, e tutti i laghi principali coincidono con la veste medesima.

L’occhio della Vergine. Esami oftalmologici giungono alla conclusione che l’ occhio di Maria è umano e sembra vivo, inclusa la retina in cui si riflette l’immagine di un uomo con le mani aperte: Juan Diego. L’immagine nell’occhio ubbidisce alle leggi note dell’ottica, in particolare a quella che afferma che un oggetto in piena luce può riflettersi tre volte nell'occhio. Uno studio posteriore ha permesso di scoprire nell’occhio, oltre al veggente, Monsignor Zumarraga e parecchi altri personaggi presenti quando l’immagine della Vergine è apparsa sulla tilma. Inoltre si riconosce la rete venosa microscopica sulle palpebre e la cornea degli occhi: nessun pittore avrebbe potuto riprodurre simili particolari.

Una donna incita di tre mesi. Misure ginecologiche hanno stabilito che la Vergine dell’immagine ha le dimensioni fisiche di una donna incinta di tre mesi.

I simboli. Sotto la cintura spicca un fiore con 4 petali: il Fiore solare, che per gli Aztechi simboleggiava la divinità, il centro del mondo e del cielo, del tempo e dello spazio. Dal collo della Vergine pende una spilla il cui centro è adorno di una piccola croce, che ricorda la morte di Cristo sulla croce per la salvezza di tutti gli uomini.

Un messaggio a tutta l’umanità Oggi grazie alla scienza riusciamo a mettere in evidenza tutte le caratteristiche dell’apparizione che rimasero per secoli sconosciute. La Madonna, con il suo intervento ha voluto trasmettere all’intera umanità, specialmente al popolo Azteco, il senso della vita, che tutti i nascituri meritano la più grande attenzione.

La vita Tutti meritano una vita felice, e non sono ammessi tutti quei gesti che violano l’integrità umana ( aborto, genocidio..), eventi certamente vergognosi.

Maria e Juan Diego Di fronte a tali flagelli, i cristiani invocano Maria con fiducia. Essa è un modello, mostra suo figlio e assicura che la morte è già stata vinta… I cristiani chiedono a Juan Diego di ispirare una devozione per la Madre Celeste. Lei, madre di misericordia, otterrà, per chi la chiede, quella di Dio, soprattutto se gli uomini cadranno in peccati gravi.