Testo: Matteo 11, 2-11 // 3 Avvento –A- Commenti e presentazione: M. Asun Gutiérrez. Musica: Beethoven. Triplo concerto in C. Largo. Il Regno si costruisce.

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Il Regno si costruisce con ciò che è verità, giustizia, fraternità, nelle lotte e nelle aspirazioni degli uomini. Pedro Casaldáliga Ignacio Ellacuría Testo:
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Testo: Matteo 11, 2-11 // 3 Avvento –A- Commenti e presentazione: M. Asun Gutiérrez. Musica: Beethoven. Triplo concerto in C. Largo. Il Regno si costruisce con ciò che è verità, giustizia, fraternità, nelle lotte e nelle aspirazioni degli uomini. Pedro Casaldáliga Ignacio Ellacuría

Ciò che raccontano a Giovanni, a proposito di Gesù, non concorda con le sue previsioni e le sue aspettative. Giovanni credeva e proclamava che il giudizio di Dio era imminente e che Gesú si sarebbe presentato come giudice severo più che come liberatore e portatore di salvezza. La sua domanda manifesta dubbio, inquietudine e, forse, delusione. Come molti, ha bisogno di abbandonare latteggiamento antico e di aprirsi al nuovo. Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?».

Gesù rimanda alle sue opere, sono esse che mostrano il suo messaggio evangelico. La missione dei discepoli è di raccontare quanto vedono e odono: che Gesú aiuta a vedere, offre appoggio per camminare, purifica e riempie la vita di Buona Notizia. I segni con cui Gesù descrive il suo agire e la sua missione sono di speranza, liberazione e cura, mai di minaccia, giudizio o condanna. E lesempio di quello che devono fare i suoi seguaci durante la storia, per preparare lavvento del Regno. Che cosa vedo o sento a proposito di Gesù? A chi lo manifesto? Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona notizia,

e beato colui che non si scandalizza di me». Gesù ci dona una beatitudine e unavvertenza. Esprime il suo desiderio che nessuno si scandalizzi di lui perché agisce con umiltà, soavità, accoglienza, pace, solidarietà, consolazione, compassione..., con predilezione per i poveri e i bisognosi. Sa che il suo messaggio entusiasma le persone sensibili e respinge e crea malessere nei prepotenti, che credono di possedere la verità e non lo accettano così comè, ma come a loro conviene che sia. Cè qualche azione di Gesù che mi scandalizza? Cè qualche azione di Gesù che mi scandalizza?

Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! La mancanza di sensibilità e di semplicità, anche nel vestito, non si adatta a quanto Gesù ha detto o fatto. Prendendo Gesù come modello, pensiamo come ci vestiamo, che cosa possediamo di superfluo, lussuoso, ostentato e non necessario.

E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te. Come preparo il cammino per incontrare Gesù e il prossimo? Elimino gli ostacoli con gesti di libertà, manifestati con la parola, con le azioni, con il cuore, come Gesú? Faccio in modo che attorno a me ci sia più pace, più gioia? Faccio qualcosa di concreto per rendere gli uomini più felici? Cerco e manifesto quanto cè di positivo nelle persone? Contribuisco a rendere più solidale la società, più giusta?

In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Con Giovanni finisce la preparazione, la legge antica, il tempo della promessa. Con Gesù inizia il tempo definitivo, il Regno di Dio. Nostra liberazione, ma anche nostra responsabilità. Stare nelle cose del Regno, seguendo Gesú, supera ogni altra grandezza.

Non pongo la mia fiducia nei forti, che parlano da arroganti e promettono a vuoto. Io pongo la mia fiducia nel Signore. Confidate, fidatevi del Signore, che realizza le sue promesse e mantiene in eterno la sua parola. Dio è, se mi chiedi dove, nellamore di chi lo serve, nelle mani che curano e accarezzano, nel braccio che avvolge, aiuta e protegge, nella bocca che invoca la giustizia. E regna, Dio, in chi comabatte per la verità, la libertà, la pace. Dio è in chi sogna nuova terra e semina semi di futuro, Dio è in quanti sono aperti allo Spirito. Gesù è la nostra Pace, la nostra Giustizia, Egli è il motivo della nosta Speranza, è il nostro amore e la nostra vita.