I TERREMOTI Laura Onorato Francesca Franzosi Marco Passalia Davide Bonomi
In geofisica i terremoti (dal latino terrae motus), detti anche sismi o scosse telluriche sono vibrazioni o oscillazioni improvvise, rapide e più o meno potenti, della crosta terrestre, provocate dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. Tale spostamento è generato dalle forze di natura tettonica che agiscono costantemente all'interno della crosta terrestre provocando la liberazione di energia in un punto interno della Terra detto ipocentro; a partire dalla frattura creatasi una serie di onde elastiche, dette "onde sismiche", si propagano in tutte le direzioni, anche all'interno della Terra stessa, dando vita al fenomeno osservato in superficie; il luogo della superficie terrestre posto sulla verticale dell'ipocentro si chiama epicentro ed è generalmente quello più interessato dal fenomeno. La disciplina che studia questi fenomeni è la sismologia.
La maggior parte dei terremoti si verifica in tre fasce principali, precisamente lungo le dorsali oceaniche, nelle catene montuose di recente formazione e nella cosiddetta cintura di fuoco circumpacifica. Altre zone sismicamente attive sono le regioni con faglie e fratture dell'Africa orientale e alcune zone marginali alle masse continentali. In generale devono essere considerate pericolose tutte le aree con faglie ancora in movimento. Ogni anno sull'intero pianeta si registrano in media circa un milione di terremoti, ma solo pochi hanno effetti disastrosi. I terremoti che si verificano lungo le dorsali oceaniche hanno ipocentro superficiale e magnitudo relativamente bassa. Il 20 per cento dei terremoti si verifica lungo la fascia alpidica, che parte dal centro dellAtlantico, passa per il Mediterraneo e raggiunge lHimalaya. Qui i terremoti hanno ipocentri superficiali e possono raggiungere magnitudo elevate. Il 70 per cento dei terremoti avviene lungo i margini della placca pacifica dove si registra il maggior numero di eventi sismici disastrosi ed è qui che gli ipocentri raggiungono le maggiori profondità. I terremoti lungo la costa californiana, dove la placca pacifica e americana si toccano, sarebbero dovuti allo scorrimento della prima verso nord e della seconda verso sud. Al lato opposto, quelli del Giappone sarebbero dovuti allo scorrimento della placca pacifica sotto quella eurasiatica.
Gli scenziati hanno effettuato ricerche dalle quali si può verificare la teoria Di Wegener che ipotizzava il fatto che i continenti si spostassero,in fatti molti Studiosi avevano già osservato che le coste dellafrica e dellamerica latina Sembravano incastrarsi perfettamente.
Terremoti di Origine Tettonica I terremoti di origine tettonica, si verificano lungo i margini delle zolle litosferiche. In corrispondenza dei margini, le forze di tensione di origine tettonica stirano o comprimono le rocce delle placche adiacenti fino a quando liberano lenergia accumulata e scatenano il terremoto. A seconda del tipo di margine interessato, i terremoti hanno caratteristiche diverse. Quelli che si verificano in corrispondenza dei margini convergenti, in particolare delle zone di subduzione, liberano circa il 75% di tutta l'energia sismica. In questo caso, lipocentro del sisma può essere anche molto profondo. In corrispondenza dei margini divergenti, e in particolare delle dorsali medio-oceaniche, si verificano perlopiù terremoti di intensità moderata, con ipocentro situato a profondità intermedie. La maggior parte di questi sismi sono talmente deboli da non poter essere percepiti e rappresentano solo il 5% di tutta l'energia sismica rilevata sulla Terra. In corrispondenza dei margini convergenti di placche continentali, dove le forze complessive producono linnalzamento delle catene montuose (orogenesi), si verificano i terremoti tettonici con ipocentro superficiale o intermedio. Un'altra categoria di terremoti tettonici comprende i rari ma distruttivi eventi sismici che si sviluppano in aree lontane dai margini di zolla tettonica. Abbastanza potenti da essere percepite a oltre 1500 km di distanza, queste scosse hanno prodotto movimenti tali da modificare il corso del fiume Mississippi.
Intensità dei terremoti Intensità dei terremoti L'intensità dei terremoti è valutata secondo la scala Richter o la scala Mercalli. La prima fornisce una valutazione obiettiva (magnitudo) della quantità di energia liberata, mentre la seconda assegna un grado agli effetti sull'ambiente. Quindi per un confronto reale dell'intensità dei terremoti, e non solo degli effetti, è stata introdotta la scala della magnitudo o Richter. SCALA MERCALLI Ideata nella seconda metà dell'800 dal sismologo italiano Giuseppe Mercalli e successivamente rielaborata dagli altri due studiosi Cancani e Sieberg. Il terremoto viene misurato in base agli effetti sull'uomo, sulle costruzioni e sull'ambiente. (Non è una scala scientifica). Tabella Comparativa scala RICHTER / scala MERCALLI magnitudo Richtergrado Mercalli < 3.5I 3.5II 4.2III 4.5IV 4.8V 5.4VI 6.1VII 6.5VIII 6.9IX 7.3X 8.1XI > 8.1XII L'intensità dei terremoti è valutata secondo la scala Richter o la scala Mercalli. La prima fornisce una valutazione obiettiva (magnitudo) della quantità di energia liberata, mentre la seconda assegna un grado agli effetti sull'ambiente. Quindi per un confronto reale dell'intensità dei terremoti, e non solo degli effetti, è stata introdotta la scala della magnitudo o Richter. La violenza di un terremoto è descritta sia dalla magnitudo che dall'intensità. Questi due termini, frequentemente confusi, si riferiscono a differenti, ma correlate, osservazioni. La magnitudo, di solito espressa con numeri arabi, caratterizza l'aspetto di un terremoto misurando indirettamente l'energia rilasciata. Al contrario, l'intensità indica gli effetti locali e potenziali in base ai danni prodotti da un terremoto sulla superficie della terra e di come esso colpisce uomini, animali, strutture, e oggetti naturali come le masse d'acqua. Le intensità sono di solito espresse in numeri romani, e rappresentano le intensità delle scosse prodotte da un terremoto. Idealmente, ogni terremoto prodotto può essere descritto dalla sola magnitudo, ma le diverse intensità, fin dagli effetti del terremoto, variano secondo le circostanze come la distanza dall'epicentro e le condizioni locali del suolo. In pratica, lo stesso terremoto può avere magnitudo tipicamente differente da pochi decimi a unità, secondo la scala di magnitudo usata e secondo quali dati vengono inclusi nelle analisi Ogni 30 secondi la terra trema,i terremoti si verificano quando vi è un accumolo di emergia nella crosta terrestre dovuto al movimento delle zolle.
Conseguenze dei terremoti: