SUBORDINATE CAUSALI, FINALI E TEMPORALI
LA SUBORDINATA CAUSALE La subordinata causale esprime la causa di ciò che si dice nella reggente. La causale esplicita è introdotta da: perché, poiché, siccome, dato che, visto che ecc. e ha il verbo all'indicativo (o al condizionale): È arrivato in ritardo perché ha sbagliato strada. Siccome ha capito il suo errore, non l'ha fatto più. Solo quando si nega una causa il verbo è al congiuntivo: Non ne voglio più, non perché non sia buono, ma perché sono sazio. La causale implicita è costruita con il gerundio o con il participio passato: È arrivato in ritardo avendo sbagliato strada. Capito il suo errore, non l'ha fatto più.; a volte con per + infinito: È arrivato in ritardo per aver sbagliato strada.
LA SUBORDINATA FINALE La subordinata finale esprime lo scopo di ciò che si dice nella reggente: La finale esplicita è introdotta da: perché, affinché, in modo che ecc. e ha il verbo sempre al congiuntivo: Arriva sempre in ritardo affinché tutti la notino. Perché tu non lo dimentichi, ho appeso un biglietto alla porta. La finale implicita è costruita con per, a, di, allo scopo di, al fine di, in modo da ecc. + infinito: Arriva sempre in ritardo per farsi notare da tutti o per essere notata da tutti. Vado al supermercato a fare la spesa.
LA SUBORDINATA TEMPORALE La subordinata temporale esprime il tempo in cui è avvenuta o avverrà l’azione espressa nella principale Forma esplicita: quando, mentre, allorché, dopo che, finché, ecc. + indicativo Forma implicita: gerundio; participio passato; nel, al, sul, col, prima/dopo di + infinito. Quando fa freddo non esco Mentre camminavano conversavano del più e del meno Uscendo, ho incontrato Giulio Finito il pranzo, si alzarono da tavola Riflettete prima di parlare